- Senza parte
maschile
Draco Malfoy era stato
mandato a Zurigo per un congresso di tre giorni e ancora stentava a
crederci.
Non aveva avuto modo di
farsi un minimo di bagaglio e non aveva neanche avuto il modo di avvertire
Hermione per dirle del momentaneo trasferimento.
Era solo stato
catapultato sul letto dell’albergo in cui avrebbe dovuto alloggiare e si era
addormentato di colpo, così appena sveglio aveva deciso di inviarle un gufo e
farle sapere che non era morto o stato rapito da qualche associazione che lo
voleva morto.
***
“Blaise, non c’era
comunque bisogno di dormire con me”, disse Hermione mentre il ragazzo le faceva
la valigia, “Potrei farmela anche da sola… e poi credo che Pansy mi
detesti!”
Blaise le sorrise
dandosi da fare per prepararle anche il beauty-case.
“Sciocchezze! Pansy ti
adora!”
E il concetto che aveva
di adorazione era altamente alterato, tanto da non accorgersi della furia
omicida che lampeggiava negli occhi della sua ragazza ogni qual volta si
nominasse il nome di Hermione.
“Sarà…”
“E adesso,
smaterializzati a Firenze! Buon viaggio!”
“Grazie”
***
Negli uffici della Ghirlandi&Co, Aaron Bustworker stava
dando di matto.
“E adesso dov’è quel
fascicolo?”, sbottò irato facendo cadere il vaso di fiori sulla scrivania
insieme al tagliacarte e alla tazza colma di caffè.
“Cazzo!”
Dal corridoio Stefania
si accorse delle urla che provenivano dall’ufficio del capo che in quel momento
stava seguendo una raccapricciante colazione di accoglienza nei grandi giardini
del lussuoso hotel svizzero, così decise di andare a vedere chi lo stava
mettendo a soqquadro.
“E’ permesso?”, chiese
gentilmente aprendo lentamente la porta, e solo quando Aaron le fece cenno di
accomodarsi entrò nell’ufficio.
“C’è qualcosa che non
va?”, domandò.
L’uomo si passò la mano
sudaticcia tra i capelli.
Era palesemente
disperato.
“Non riesco a trovare il
fascicolo per l’espansione della società in Germania”
“Hai provato a guardare
nei cassetti?”
“Il primo posto dove ho
guardato”, disse lui sempre più disperato.
Dopo minuti di
estenuante ricerca, Aaron Bustworker ebbe come una sorta di illuminazione
cerebrale.
“E se lo avesse portato
a casa sua?”
Gli occhi di Stefania
brillarono di malizia e gli si avvicinò suadente, “E se andassi a cercarlo?”,
disse facendogli l’occhiolino.
Aaron valutò l’offerta,
sapeva che non avrebbe dovuto darle il permesso, ma quel fascicolo gli serviva
maledettamente e poi non sapeva resistere a quelle movenze da felino
predatore…
Era così altamente… tossica.
“Va bene, ma fa
presto!”
E con un bacio sulla
guancia e una mano al di sotto della cintura dei pantaloni, si smaterializzò
nella villa di Draco Malfoy.
***
Stefania stava provando
la stessa sensazione che si prova da bambini nello scartare i regali di Natale,
e doveva ammettere che la residenza di Draco Malfoy era un bellissimo
regalo.
Il suo profumo era
ovunque, e poter sbirciare nella sua intimità le donava una strana sensazione di
gloria.
E mentre Stefania dava
un’occhiata un po’ dappertutto, Aaron sudava freddo nell’attesa dell’agognato
fascicolo, Draco stava maledicendo quella dannata colazione di benvenuto,
Hermione stava giusto per suonare il campanello di casa.
Avrebbe potuto benissimo
smaterializzarsi all’interno, ma l’effetto sorpresa sarebbe stato più forte se
gli avesse fatto credere di essere un vicino che richiedeva del
sale.
Driiin
Driiin
Aaron Bustworker le
aveva ribadito di non farsi notare da nessuno, quindi a nessuno avrebbe dovuto
aprire la porta, ma la curiosità è donna e non resistette nell’andare a vedere
chi era il seccatore.
Dallo spioncino vide il
visino della fidanzata del capo e nella sua testa piena di mascara si azionò una
specie di piano con il quale sarebbe di sicuro riuscita a farsi il
capo.
Dopotutto bastava poco
per far cedere un uomo… per quanto fedele potesse essere…
Di fretta e furia si
spogliò e si infilò sotto la doccia giusto il tempo di farle credere che usciva
da là sotto, poi si avvolse nell’accappatoio di Draco e lasciando il rubinetto
aperto andò ad aprire la porta.
“Desidera?”
“Vedere il mio
fidanzato!”, le disse sopingendola di lato ed entrando in
casa.
Stefania
sorrise.
Aveva la vittoria in
pugno.
“Oh, è sotto la doccia…
ci hai interrotti!”, disse con tono suadente, mentre Hermione fiammeggiava dalla
rabbia.
“Vi ho interrotti?”,
ripetè incredula mentre la mano
stretta a pugno era solleticata dalla voglia di distruggerle quel faccino
plastificato.
Si limitò a bussare alla
porta del bagno, da cui ovviamente non ottenne alcuna
risposta.
“Draco?”
Niente
“Apri questa dannata
porta e trova una spiegazione a questo!”, era fiammeggiante e il non ricevere
risposta la mandò ancora più in bestia.
Era così accecata che
non prese in considerazione l’idea che Stefania le avesse architettato tutto
facendola cadere nella sua trappola.
“Draco, cazzo, apri
questa cazzo di porta!”
“Non ti vuole parlare…
io rinuncerei!”
Hermione non disse
nulla, le sferrò solo un pugno dritta sul naso e si smaterializzò in lacrime a
Londra.
Ecco la risposta alle vostre
domande.
I piccioncini non si sono incontrati e Stefania ha
avuto un lampo di genio… se così può essere chiamato!
Fa molto commedia dei ritardi… ovviamente sempre e
solo Romeo&Giulietta J
Oramai non posso più vivere senza
Giulietta!
Poveretta!
I miei grazie più sinceri vanno alle mie care
recensitici, e strano ma vero, prevedo tante brutte parole nelle recensioni,
(sempre che me ne lasciate!).
Lucy Light, marygenoana, juju210, potterina_88_,
SiLvIeTT4, cipychan87, redRon e lenu88.
Grazie mille.
Kisses