scambio
Capitolo short, un pò di transizione..Vi prometto che migliorerò...Grazie mille per le recensioni..
Buona lettura
Hermione Granger era una ragazza pacata,
tranquilla, riflessiva, razionale più di quanto fosse umanamente possibile per
una comune diciassettenne…Per questo nessuno avrebbe mai sospettato che le urla
selvagge provenienti dallo scompartimento numero 15 potessero essere le sue!
-Che hai fatto?!!- e questa volta la Granger non
era inviperita con il solito rosso, impegnato a giocare a battaglia navale con
Luna Luvegood, ma occhieggiava con ira evidente il moro svaccato sul sedile…
Quello per tutta risposta le dedicò un sorriso
accondiscendente- Rilassati, Herm..La Parkinson ci facilita il piano; avrai via
libera nel covo delle Serpi per un mese, allora scopriremo se le mie teorie su
Malfoy sono fondate!-
La riccioluta si mise letteralmente le mani nei
capelli cespugliosi – Malfoy non è un Mangiamorte, quante volte devo
ripetertelo, Harry? Voldemort non ha bisogno di pseudo maghi che vanno ancora a
scuola! –
Il Prescelto allungò i piedi sul sedile di fronte
e con un autocontrollo d’acciaio rispose- Si ritorna sempre allo stesso punto.
Avevamo scommesso, ricordi?
-Sì, ma non pensavo avresti agito seriamente!-
sbuffò esasperata la strega più intelligente di Hogwarts.. Luna scoppiò a
ridere canticchiando un irritante- Affondata!- e sfottendo un abbacchiato Ron,
meno portato che negli scacchi magici!
-Lo farai?- le chiese Harry con uno strano tono
dolce, approfittando della distrazione
- Ho alternative?- domanda retorica
-Potresti sempre mandarmi al diavolo- constatò
lui, divertito e certo della risposta
Hermione scosse il capo e annuì, sospirando
affranta
-E’ un sì?-
-Sì, Harry Potter e sappi che sarai in debito con
me per l’eternità…-
-‘Mione, ti adoro!- dichiarò lui con leggerezza –
Ci affidiamo all’incantesimo di scambio?-(NdA: mia invenzione, adoro sguazzare
in qualche licenza..eheh)
-Lo dovremo ripetere tra due settimane- specificò
puntuale come sempre. Affidabile,pignola, semplicemente Hermione.
Pansy Parkinson reclinò il capo, espirando una
boccata di nicotina. La sua visuale fu invasa dall’entrata in scena dei nobili
e giusti Gryffindor: un Potter che induceva in tentazione, in jeans a vita
bassa, all star bianche e felpa. Aveva un certo stile il Bambino Sopravvissuto!
E la Granger, ostinatamente se stessa.
Potter si accese una sigaretta per ingannare il
tempo beccandosi in pieno viso lo sguardo di rimprovero dell’amica..
-Vi prego risparmiatemi questi siparietti di
comunicazione non verbale Gryffindor!- disse concisa la spregiudicata Slytherin
– Voglio dirti un paio di cose, Granger…-
-Ti ascolto- rispose asciutta l’altra. Harry più
le guardava e più trovava la sua intuizione geniale, almeno avrebbe movimentato
quell’ultimo anno a Hogwarts!!
- Già è
semplicemente una tortura pensare di dover passare un mese nel tuo corpo,
equivale a un chiaro voto di castità… Quindi sappi che avrai sulle spalle la
responsabilità della mia reputazione, fai qualunque cosa contro le regole e
sbriciolerò in meno di un secondo l’immagine della brava ragazza studiosa, è
chiaro?- minacciò Pansy
- Cristallino, Carlin..volevo dire, Parkinson- la
provocò Herm – Quali sono le tue regole?-
-Finchè sei me non sedurrai nessuno..Non bacerai
Malfoy e cercherai di vestirti decentemente…Ti suggerisco di essere
convincente, Blaise è un attento osservatore!-
-Lo stesso vale per te, nessuna storia finchè hai
il mio aspetto- ordinò perentoria
Non penso ci sia il pericolo di ricevere avances
ad essere in te- ghignò la mora
E sembrava uno scontro fra titani…Schierate una
davanti all’altra le due rivali pronunciarono le antiche formule magiche,
bacchetta alla mano.
E non era un semplice scambio…di idee…
Harry Potter spalancò gli occhi meravigliato…