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Autore: Sandwich_1412    19/05/2013    2 recensioni
Un nuovo ragazzo si iscrive a metà dell'anno scolastico nella stessa scuola di Nicole, una ragazza con un oscuro passato ed un terribile destino.
Hanno un segreto in comune, anche se a loro insaputa
Riuscirà lui a salvarla prima che sia troppo tardi?
Riuscirà a fermare le disgrazie che si susseguiranno alla ragazza?
C'è solo un modo per scoprirlo
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV ZAYN
 
«Prendono il primo volo disponibile» informo Niall, seduto su di una panchina davanti a me, con lo sguardo assente, immerso in troppi pensieri…sempre rivolti a lei.
«Eh?!» chiede risvegliandosi d’un tratto e guardandomi stralunato. Aveva un pessimo aspetto, doveva essere tanto che non dormiva, date le profonde occhiaie violacee sotto i suoi occhi celeste ormai spento, così come i suoi capelli biondi un tempo più vivaci, sembravano aver perso la loro lucentezza. Per non parlare della sua pelle pallida, peggio di un vampiro
«Megan e Maria» cerco di fargli capire, semmai si ricordi ancora di loro «Le ho chiamate prima, ho riattaccato poco fa. Sono entrambe in partenza per venire qui»
Abbassa nuovamente lo sguardo tornando nella posizione di poco prima, come se non fossi mai venuto da lui
«Già…»
Ecco l’unica sua parola spenta nel tono di voce; tre lettere, nulla di più.
Mi siedo accanto a lui poggiando una mano sulla sua spalla, non alza lo sguardo
«Amico, sembri un cadavere, manco fossi Edward Cullen» scherzo cercando di tirargli su il morale, senza risultato, allora passo al secondo piano: la consolazione. Il problema è che sono una frana in questo…«Niall, so come ti senti, ci stiamo passando tutti» forse lui di più «E’ anche normale: la ragazza che ami è sotto i ferri, sei preoccupato. Ma non puoi tenerti tutto dentro, fa male e non solo a te. Io, Liam, Louis, Harry…siamo qui anche per te Nialler»
Alza finalmente lo sguardo, gli occhi gonfi e le lacrime che premono per uscire
«Vuoi sapere cosa provo? Vuoi che mi sfoghi? Che ti dica cosa penso? Ok» dice senza nemmeno pensarci su «Penso che sia tutta colpa mia, magari non completamente ma è così: avrei dovuto proteggerla, era come il mio compito da svolgere, dovevo salvarla, me lo ero ripromesso. È colpa mia, perché lei è andata da Cole, verso la morte certa, solo per non farmi fare del male ed ora è lì dentro, per lo stesso motivo»
Le lacrime hanno iniziato a rigargli le guance, diventate rosse per il freddo di questa notte; io guardo impotente ciò che sta dicendo, aspettando che finisca per dire la mia
«Come mi sento Zayn? Uno schifo, soprattutto perché non posso fare niente per lei in questo momento, niente che possa aiutarla…volevi consolarmi Zayn? Cosa mi dirai ora? Quale frase sdolcinata tirerai fuori per farmi sentire meglio?»
Ok, lo ammetto: sono senza parole. Non avrei mai pensato di sentire parole simili uscire dalla bocca di Niall, ed ora che si è sfogato non so cosa potergli dire per non farlo sentire una merda…
«Niall, hai ragione: non so cosa dirti per farti sentire meglio, sai che non sono bravo in questo e poi ciò dipende unicamente da te: posso dirti chissà quale frase sdolcinata  come hai detto tu, ma potrebbe non bastare. Ma perché non ci hai detto tutto prima?»
Riabbassa lo sguardo, titubando sulla risposta
«Non voglio apparire quello debole Zayn….foglio essere quello forte perché….» si ferma un attimo per trovare le parole giuste da dirmi «Perché lei ha bisogno di questo. Mentirei se non ti dicessi che anche io ho bisogno di Nicole, che ho bisogno di sapere che sta bene…voglio solo buone notizie»
Sospiro; non è in fondo ciò che tutti a questo mondo vogliono? Buone notizie…sono l’unica cosa che può far star meglio qualcuno; c’è chi ne ha più bisogno, chi ne ha di meno, ma la verità è che tutti sperano di sentire delle buone notizie uscire dalla bocca di qualcuno, nel nostro caso da un qualsiasi medico.
«Tutti stiamo aspettando che la dottoressa Brooks ci venga a dire che l’operazione è finita e che soprattutto è andata bene, ma non decidiamo noi; stanno facendo del loro meglio, lo sai…»
«Del loro meglio?!» mi interrompe con voce isterica alzandosi «Il loro meglio non è abbastanza; se stessero davvero facendo del loro meglio lei sarebbe già qui con noi a ridere e scherzare come sempre e non in un letto d’ospedale»
A questo punto basta: stava esagerando; mi alzo anche io e lo fisso furioso
«Cazzo Niall, ma la vuoi finire o no? Sei diventato paranoico. Nicole si rimetterà quando sarà il momento, i medici più di tanto non possono fare: devi accettarlo e finire di fare l’idiota; non sei solo tu quello preoccupato»
Mi guarda duro, per poi socchiudere leggermente gli occhi, sospirare e risedersi sotto il mio sguardo vigile e attento. Ho paura che possa fare una chissà quale sciocchezza, è per questo che lo tengo sempre d’occhio e ho intenzione di dire anche ai ragazzi di fare lo stesso.
«Hai ragione»
Davvero? Cioè…davvero?
«Posso solo aspettare» la sua voce, così come il suo sguardo, è troppo triste e disperata. Mi si scioglie il cuore nel vederlo in questo stato. Non appena apro bocca per dire qualcosa vedo la dottoressa Brooks dirigersi verso di noi. Faccio segno a Niall di alzare lo sguardo, ma si alza nuovamente
«Signor Horan, signor Malik…»
Faccio un segno di saluto con la testa. Signore poi…non sono, anzi non siamo, tanto vecchi, ho…cioè abbiamo ancora un bellissimo aspetto!
«La signorina Green ha superato meravigliosamente l’intervento, adesso sta riposando; volevo solo informarvi che se desiderate potete andare a trovarla»
Lo sguardo dell’irlandese biondo affianco a me si rilassa e si rianima improvvisamente. A questo punto però è meglio dirglielo, non possiamo tenerglielo più nascosto; la dottoressa sembra capirlo dal mio sguardo, infatti ferma Niall prima che corra nella camera di Nicky
«Niall» è la prima volta che chiama uno di noi che non sia Nicole per nome «Temo di doverti informare che Nicole è in uno stato di coma farmacologico» il suo tono di voce è fermo e  deciso, ma il suo sguardo lascia trapelare tristezza e compassione«Era già molto grave quando è arrivata in ospedale» ripete come l’ultima volta che ce lo ha annunciato «Io e la mia squadra abbiamo fatto di tutto per lei, ma ora possiamo solo aspettare e…sperare. Sperare nel meglio»
«Sta dicendo che…che Nicky…rischia di non svegliarsi più?» Niall non sembra capacitarsene
Tengo lo sguardo basso, incapace di sostenere quello disperato del mio migliore amico, soprattutto perché se lo incontrassi non saprei dirgli niente in ogni caso: non avevo parole prima ed ora che la situazione era degenerata è anche peggio
 
 
POV NIALL
 
Coma farmacologico…sperare; come se non l’avessi fatto fino a  questo momento. Le parole di Alene mi hanno sconvolto troppo. Non riesco a continuare a stare lì, in piedi come un baccalà, tanto che fissando la dottoressa ancora indietreggio prima per poi girarmi e dirigermi verso l’interno dell’ospedale; sento in lontananza il medico riferirmi qualcosa urlando: Stanza 346 terzo piano… terzo piano; corro per le scale: l’ascensore è troppo lento. Ma arrivato al terzo piano mi tocca trovare la stanza…una parola! È un labirinto questo caspita d’ospedale, non riuscirò mai a trovarla prima di giorno!
Mentre percorro a passo svelto il corridoio svolto e vedo di sfuggita in una delle stanze Louis parlare con Blair, la quale sorride con le guance rosate mentre una dottoressa le somministra chissà quale strano farmaco.
Entro prendendo Louis per un braccio per farlo girare
«Niall che ci fai qui?» chiede sorpreso
«Dov’è la stanza 346?» gli chiedo a mia volta
«Eh? E’ tutto ok?!» chiede preoccupato. Bene, l’ho fatto preoccupare più di quanto già non fosse; di bene in meglio
«Lou lo sai dov’è o no?» chiedo ancora irritato
«Devi andare in fondo a tutto, per poi girare a destra, ti ritroverai la sua camera proprio davanti» mi risponde Blair con sguardo spento e triste e voce roca dal suo letto.
Corro fuori senza lasciare il tempo a nessuno di dire altro urlando un “grazie” alla bionda, ma non troppo ad alta voce: insomma sono pur sempre dentro un ospedale!
Arrivato alla fine del corridoio svolto immediatamente a destra passando tra i diversi Camici Bianchi. La porta è chiusa: tocca a me aprirla alquanto pare; aspetto un po’, titubante, poi mi decido e apro, rimanendo paralizzato sul posto nel vedere ciò che vedo: un’enorme finestra dalle tende bianche (come tutto naturalmente) permette alla luce di colpire il dolce viso di Nicole, deturpato da un taglio sul sopracciglio destro alquanto evidente e delle labbra carnose spaccate; i capelli rossi sono sparpagliati sul cuscino in modo dolce e delicato. Le lunghe ciglia a caderle dolcemente sulle guance ed un tubo per aiutarla a respirare che rovina tutto: sarebbe potuto sembrare che dormisse se non fosse stato per quello. La maggior parte del corpo è coperta dalle lenzuola bianche, solo le braccia fuoriescono  e si riescono a notare soprattutto grazie alle diverse flebo attaccate alla sua pelle. Se solo non fosse per l’attrezzatura medica…cerco di convincermi che sta solo dormendo e che è in procinto di svegliarsi, sapendo perfettamente che purtroppo non è così.
Resto a fissarla per un attimo con la bocca asciutta sull’uscio, poi decido di muovermi e prendo una sedia subito dopo aver chiuso la porta alle mie spalle; porto la sedia vicino al letto su cui è sdraiata senza distogliere lo sguardo dal suo bellissimo viso angelico. La mia mano si avvicina al suo viso, mentre le dita scostano dalla fronte una ciocca ribelle di capelli rosso fuoco. Dopodiché il mio sguardo si posa su una delle sue mani: è fasciata ed un orribile ago spunta fuori dalla sua carne olivastra…è pallida come un cadavere; non riesco a vederla in questo stato, è così indifesa, non è da lei, non le i addice, o meglio: non si addice alla ragazza forte, coraggiosa e caparbia che ho conosciuto. Prendo la sua mano tra le mie stringendola delicatamente con le dita, solo per sentirla più vicina; noto subito un enorme livido violaceo screziarle il dorso della mano, liscio come porcellana e freddo come il marmo, con le stesse venature visibili.
Resto a fissarla per altri dieci minuti buoni di silenzio; questa situazione mi ricorda tanto quando ha pianto sangue e l’ho trovata su quella fontana…era svenuta tra le mie braccia; allora mi era bastato chiamare i ragazzi e poche ore dopo si era risvegliata. Ora non sarebbe stata la stessa cosa
«Nei film se qualcuno parla ad una persona in coma…lei lo sento quindi…non so se sia vero ma provarci non costa nulla no?»
Si, è vero: sto iniziando a parlare da solo (gran brutto segno); se sono impazzito? Si, con il 99% di possibilità! Spero in un qualche strano e assurdo modo che lei possa sentirmi ed in questo modo risvegliarsi…
«Volevo dirti…no niente, cioè…» sto facendo confusione. Prendo un respiro profondo e cerco di parlare come si deve «Nicole, ti prego svegliati. Non puoi lasciarmi di nuovo, sono tornato per te…se mi lasci la mia vita non avrà più senso, sei l’unica ad essere riuscita a farmi vedere quello che stava succedendo davvero; mi hai dato l’occasione di vedere come sei veramente, di apprezzarti…mi hai dato il tempo di innamorarmi di te. Ora sono di nuovo qui, , che ti prego di svegliarti, perché…la mia vita non avrebbe più senso senza di te»
Le lacrime iniziano a rigarmi il volto, le asciugo con una mano, quasi violentemente:non voglio piangere, non devo essere debole, devo essere forte, per lei.
«Nicky, se puoi sentirmi ti prego, non mollare. Resisti, sì forte. Me l’hai promesso…»
Cerco di sorridere, ma mi esce una strana smorfia irriconoscibile. Resisti, fallo per me…ma soprattutto per te stessa, mantieni la promessa
 
 
 
POV BLAIR
 
Finalmente mi dimettono, posso finalmente andare a trovare la mia migliore amica. Mi rifugio in bagno per cambiarmi e mettere i miei adorati jeans blu scuro con una maglia a maniche lunghe per non far vedere le fasciature rimaste. Quando esco dalla camera vedo Louis ad aspettarmi fuori appoggiato al muro con le braccia incrociate. Arrossisco involontariamente e gli corro incontro abbracciandolo. Lui sorride colto di sorpresa e stringe le sue braccia dolcemente sul mio corpo facendo attenzione a non farmi male (grazie ai tanto lividi ancora presenti)
Ci stacchiamo e ci sorridiamo a vicenda
«Sono ufficialmente libera!» annuncio fiera di me
«Ne sono contentissimo! Qual è la prima cosa che vuoi fare da libera?»
«Vado a trovarla» dico con un mezzo sorriso malinconico; il suo sparisce. Mi abbraccia per confortarmi, ma io mi stacco: non ne ho bisogno!
Mi avvio allora verso la sua camera, la 346, terzo piano, impaziente. Fuori la porta chiuso vedo Megan e Maria sedute su delle sedie di plastica blu; erano arrivate poco tempo prima preoccupatissime. Zayn era diventato rosso appena vista Maria che sconvolta e senza ricordare chi fosse si era avvicinata chiedendo di Nicole. Da quando lui le ha detto il suo nome e viceversa non si sono quasi più separati, fatte le rare occasioni! Zayn, Harry e Liam in piedi poggiati al muro bianco con sguardo basso. Mi avvicino alle ragazze distaccandomi da Louis che si dirige verso i ragazzi
«Blair!» mi accoglie a braccia aperte Meg; ricambio l’abbraccio prima con lei poi con Mary che mi chiede:”Sicura di stare bene?”
Annuisco convinta, poi il mio sguardo si posa sulla porta grigia che mi divide da lei.
«Niall è ancora lì dentro»  mi dice Harry seguendo il mio sguardo
«Da quanto tempo?» chiedo girandomi a guardarlo negli occhi smeraldo
«Un po’. Non se n’è andato quasi mai, se non fosse stato per Liam si sarebbe accampato lì da tempo»cerca di scherzare
«Ora ci penso io»
Mi dirigo verso la porta, ma non appena poggio la mano sulla maniglia una voce calda e ferma mi fa voltare
«Blair, non dirgli niente»
«Devo» rispondo a Zayn, ricevendo un’occhiata di approvazione da Liam«ha il diritto di sapere»
Abbasso la maniglia ed entro, chiudendomi la porta alle spalle. Niall è seduto su una sedia fissando Nicole incosciente sul letto bianco. Le hanno tolto il tubo, dicendo che ora riusciva a respirare da sola. Mi avvicino a lui, poggiandogli una mano sulla spalla; a quel contatto si volta e non appena lo fa vedo il suo sguardo spento
«Blair, ti dimessa» constata fissandomi da capo a piedi. Annuisco e sposto lo sguardo su Nicole
«Come sta?» chiedo; Niall rivolge nuovamente lo sguardo a lei, solo allora mi accorgo che tiene una delle sue mani stretta tra le sue
«Dovresti chiederlo ai medici…che dicono?»
«Niall sono passati giorni…troppi» dico, lo devo informare su quello che hanno deciso di fare «Vogliono staccare la spina»
Mi guarda con gli occhi sgranati dal terrore e scuotendo la testa
«No! Non possono farlo, c’è ancora speranza!»
«Niall è passato troppo tempo, così soffre soltanto»
Cerco di farlo ragionare ma non funziona
«No, lei si risveglierà: me lo ha promesso, prima di svenire mi ha promesso che ci sarebbe sempre stata»
Mi fa quasi pena, sembra un cucciolo bastonato…
Prendo una sedia anche io e mi siedo accanto a lui
«Niall, so che è difficile, lo è per te, come lo è per noi»
«Io so che si risveglierà» il suo tono di voce è fermo e deciso, ed il suo sguardo pieno di speranza. Annuisco convinta
«Ci credo anche io» dico alzandomi e andando vicino al mobile dall’altra parte del letto «E’ per questo che farò di tutto perché non la tocchino»
Niall alza lo sguardo verso di me, mentre prendo un oggetto a me sconosciuto dal mobile per poi dirigermi verso la porta
«Che stai facendo?»
Incastro l’oggetto tra le maniglie in modo che la porta non si possa più aprire
«Blocco la porta!» rispondo come se fosse ovvio
«Ma…le medicine, come faremo?»
Tiro fuori dalla tasca della giacca diversi medicinali
«Da piccola mi hanno fatto fare la Croce Rossina! Louis mi ha aiutato a prendere i medicinali»
Mi guarda riconoscente mentre io sfoggio uno sguardo trionfante
«Però più di tanto non riusciremo a tenerli fuori, lo sai questo vero?»
Annuisce ed io mi sedetti nuovamente
 
 
«Niall ho fame!» dico dopo un po’, erano due ore che eravamo rinchiusi lì, i ragazzi stavano tenendo a bada i dottori di turno, ma era solo questione di tempo
«E lo dici a me?!» dice lui facendomi scappare una risata
Sorride con me e per un attimo mi sembra che anche Nicole lo faccia, ma è solo una mia impressione.
«Aprite questa porta, è pericoloso!»
Pericoloso….pf! iniziano a bussare insistentemente alla porta, io e Niall ci mettiamo sull’attenti e ci scambiamo un’occhiata
«Aprite»
Iniziano a battere colpi più forti, cercano di aprire la porta
«Merda…» impreca Niall
Ci dirigiamo alla porta poggiandoci sopra a peso morto, ma non funziona più di molto. Ci vuole poco, poco e la aprono, ne sono sicura
È in quel lasso di tempo in cui noi cerchiamo di far rimanere la porta chiusa che sentiamo un rumore, come un colpo di tosse. Entrambi posiamo lo sguardo su Nicole. Niente…«Eppure mi era sembrato di sentire…»
«Si, anche  a me»
La vedo stringere gli occhi mentre Niall fa ancora più resistenza contro la porta
«Niall!» lo chiamo sorpresa
Guarda anche lui Nicole entrambi ci stacchiamo dalla porta per andarle incontro.
 
POV NICOLE
 
Sento dei rumori forti arrivarmi alle orecchie. Sento la gola grattarmi e tossisco leggermente; ancora quei rumori. Cerco di aprire gli occhi, ma all’inizio non ci riesco, quindi prima li stringo in una morsa…bruciano! Appena apro gli occhi vedo davanti a me Niall e Blair sorridere con le lacrime agli occhi. Niall mi prende una mano, fa male, ma non emetto alcun suono, la gola mi fa troppo male. Cerco di mettermi a sedere, Blair e Niall mi aiutano ed è allora che le vedo: delle flebo sono attaccate alla mia carne in entrambe le braccia. Inizio ad agitarmi, mentre i rumori si fanno sempre più forti. Cerco di togliere una flebo dal braccio sinistro ma quella nella mano destra mi blocca il movimento. La porta viene aperta e due medici (anche alquanto carini devo ammettere) entrano respirando affannosamente. Li guardo spaventata, mentre loro mi guardano sorpresi. Ma che sta succedendo?
«Nicole!»
Mary e Meg mi si avvicinano contente e sorprese anche loro abbracciandomi, io ancora non riesco a muovermi
Si staccano da me, vedo i ragazzi  spuntare dalla porta e guardarmi felici e a bocca aperta. Questa stanza inizia a diventare troppo affollata! Tento nuovamente di togliermi le flebo senza successo. Il panico mi assale
«A…Aiutatemi a togliere sti cosi»
La voce mi esce roca ma finalmente riesco a parlare, niente di carino, ma ho il terrore degli aghi e non riesco a togliere quelli conficcati nella mia carne. È Niall a venirmi in aiuto togliendoli tutti per poi abbracciarmi forte. Ma dico io, i medici che ci stanno a fare in camera?
«Sei tornata…lo sapevo che saresti tornata!» mi sussurra soffiandomi sui capelli. Mi sento troppo indolenzita tanto che non riesco a muovermi, ma rimango paralizzata e sorpresa. Che era successo? Perché mi trovavo in ospedale? Riesco a muovere le braccia sentendo però dolori ovunque e abbraccio Niall appoggiando la testa sulla sua spalla come se fossi stanca
«Te lo avevo promesso, no?»
 
 
 
Ok, non ce la faccio a farlo finire subito, ecco perché questa non è la fine! u.u si lo so, vi eravate già preparati tutti/e all’ultimo capitolo, ma ho cercato di dilungare e….non riesco a finire subito! Nicole si è svegliata, Maria, Megan e Blair si sono ritrovate…che altro dire? Boh! Ho scritto tutto oggi, volevo fare tutto più lungo perché doveva essere l’ultimo capitolo, ma adesso ne avete un altro che non è l’ultimo (?) oggi proprio non vorrei stare a casa, cavolo…oggi non è giornata e dovevo sfogarmi, quindi vi ho scritto questo! lol ora vado, che i miei si incazzano ancora di più altrimenti, quindi ditemi che ne pensate con una semplice piccola recensione! Prometto che cercherò di scrivere il prima possibile, e scusate se questo capitolo non è dei migliori (è quello che fa più schifo di tutti, lo so) ma oggi è così!
Ciau
Nice <3
  
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