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Autore: Salucadula    06/12/2007    2 recensioni
Chiuse gli occhi appoggiandosi contro il freddo muro del castello. Era una recluta dei Mangiamorte.Una carta determinante per vincere la partita. Calpestò il mozzicone con il tacco delle scarpe.L'ultima cosa che doveva fare era pensare a lui e a quel bacio insignificante eppure, potentemente, il ricordo scavalcò le sue difese. -Vigliacca!- se lo ripetè...
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Pansy
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 4

Niente panico


Questo capitolo mi piace, si entra un pò nel vivo della storia...
Si profila un nuovo pairing o sarà tutto un bluff? Ditemelo voi...
Cercherò di scrivere capitoli più lunghi, già questo è un tentativo...
Baci ai miei fantastici, incommensurabili, strepitosi lettori!!

Hogwarts, dormitorio della Caposcuola Granger

Fango sulla  pelle bagnata. Misto a pioggia. O forse lacrime…

Il riflesso del Marchio nero su di lei, contaminata dal male..

Morsa inestricabile di paura.

Pansy si tirò a sedere di scatto, il volto sudato…Scalza scese dal letto e raggiunse lo specchio del bagno. Si levò la maglietta, osservando l’avambraccio…

Tutto regolare; ricominciò a respirare… La Granger rispose al suo sguardo nello specchio.

Legò i ricci spettinati in una coda alta. Il cuore martellava implacabile.

Quante volte aveva fatto quel sogno? Decisamente troppe, non che credesse a presagi o cose simili, la Divinazione era la scienza inesatta per eccellenza..Eppure sapeva..Sapeva che presto o tardi sarebbe toccato a lei decidere da che parte stare e mai come allora, ricolma di possibilità, con una provvisoria identità, Pansy Parkinson si sentì..Sola.

Sola, ecco…Senza terra sotto i piedi, pericolosamente in bilico.

“ Niente panico” si ripetè Pansy preparandosi ad uscire.. Che vita poteva mai avere la Granger?Scuola, amici, ligia al dovere…Nulla di troppo impegnativo, giusto?

Si era truccata e resa presentabile quando Harry Potter spalancò la porta, facendo irruzione, felice come una pasqua.

- Che hai , Potter?! La piccola Weasley ti ha fatto visita stanotte?- allusiva

- Parkinson, comportati come si deve. In questo mondo parallelo io sono il tuo migliore amico, sfodera il lato affettuoso…Lo dovrai pure avere! Altrimenti fingi!- ghignò sarcastico

- Potter, la tua presenza irritante è sufficiente a rendermi irosa!-

- Controlla gli istinti ancestrali- rise lui osservandola attentamente.

- Che c’è?- chiese allarmata, sotto il suo sguardo

-Niente tacchi. E appunta la spilla da Caposcuola.- le rispose telegrafico

Lei lo trafisse con un’occhiata che di amichevole non aveva nulla- Che ti sei messo in testa, Sfregiato?! Chiariamo subito una cosa: non sei il mio personal stylist!! E quando tutto questo finirà, la pagherai a caro prezzo…Non ti hanno insegnato che noi Serpi sappiamo covare un rancore letale?!-

- Siamo in ritardo- la ignorò lui con aria di superiorità- Ah, dimenticavo: in bocca al lupo!-

Gli giunse alle orecchie qualcosa che assomigliava tremendamente a un- Crepa-

                                                  /////////////

Hermione Granger beveva pacifica il caffè controllando l’orario delle lezioni.

- Che c’è? Sei ansiosa di rivedere la vecchia megera?- le chiese Goyle alludendo alla sua amata McGranitt – Andiamo a fumarci una sigaretta, voglio parlare un po’ con te-

Come, come? Lei ghignò letteralmente. Pansy Parkinson era amica di Gregory Goyle? Avrebbe raccolto così tante informazioni che quella strega si sarebbe ritrovata a implorarla di non distruggerla! Un’occasione per vivere senza regole, un’occasione che stava aspettando da tutta la vita! – Arrivo, ma ho finito le mie- replicò

- A scrocco come al solito!- rise Goyle ed insieme uscirono nel freddo gelido del mattino.

Goyle era dimagrito. A parte questo nessun sostanziale cambiamento, era schivo, taciturno, una di quelle persone che vivevano all’ombra di altre… Patetico!

Herm non nascose l’impazienza- Che c’è?-

- Ricordi quello che ti ho detto alla fine dell’anno scorso?- chiese titubante

Lei annuì…Profumo di segreti.

- Puoi ripetermelo, scusa? Sai, ho avuto altri pensieri per la testa..Draco e Daphne, l’ingresso in società…- Cavolo, le riusciva da Dio il ruolo della smorfiosa piena di sé!!

- Beh…A proposito di Hermione…- si era fatto tutto rosso

“No, tutto, ma non questo”implorò mentalmente prima di ricevere la tramvata

- Sai…Della mia cotta…E tu mi avevi assicurato che saresti riuscita a farla interessare a me, dicevi che se mi si conosce …sono okay; insomma, mi chiedevo…-

-Avrai un appuntamento con lei- sparò lì, pensando agli insulti di Pansy- Per il primo week-end a Hogsmeade…-

Lui sorrise, entusiasta – Grazie, Pansy.. come farei senza di te?-

- Saresti perso, bestione!- l’abbracciò. Lei rimase di sasso.

- Tutto bene?- le chiese Gregory con tono premuroso, come faceva Ron con lei.

- Sì, insomma..Mi chiedevo, cosa ti piace di lei? Per curiosità, tutto qui..-

- Lei è..speciale! So che tu e Draco non la pensate esattamente così e so anche che è una Mezzosangue…Ma ha quel qualcosa, non so come spiegarlo…Chiamala marcia in più! E non è solo la sua intelligenza. Non è una ragazza comune, non le importa di ciò che pensano gli altri, è bella, fiera. Lei è tutto ciò che voglio e sono disposto ad aspettare anni, ora come ora probabilmente mi considera un troglodita senza cervello, ma quella è solo la parte che recito…

Giuro che le farò cambiare idea, con il tuo aiuto siamo invincibili!- rise teneramente, un po’ imbarazzato… Hermione Granger per una delle rarissime volte in vita sua rimase senza parole.

Senza.Parole.

                                                     

Anche Pansy era un tantino smarrita, si sentiva sotto le cannonate…

Sbucavano Gryffindor ovunque per chiederle i compiti di Pozioni mentre si recavano nei Sotterranei…Una rete nazionale, ecco cos’era…

Aveva liquidato i primi con un certo aplomb, ora aveva appena scansato malamente il povero Dean Thomas che le urlò dietro- Prenderò T, grazie mille!- astioso

- Dovevi farteli!- sbottò lei seccata

Harry gli urlò dietro – Scusala, Dean…E’ in sindrome premestruale!-

Pansy dovette appellarsi a ogni recondito grammo di forza di volontà per non tirargli un gancio destro in pieno viso. Inspirò profondamente- Potter..- sibilò a mo’ di avvertimento

- scusa, cercavo di rendermi utile..- fece lui con leggerezza- Ah, dimenticavo un paio di dettagli…-

- Ho dato la tua disponibilità per il turno di notte come Caposcuola…Veglia su di noi, Herm!- rise sfacciato…

 Harry Potter aveva bisogno di una lezione coi fiocchi! Questa fu l’ultima cosa che pensò la ex Slytherin prima di entrare in classe.

  
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