Niente panico
Questo capitolo mi piace, si entra un pò nel vivo della storia...
Si profila un nuovo pairing o sarà tutto un bluff? Ditemelo voi...
Cercherò di scrivere capitoli più lunghi, già questo è un tentativo...
Baci ai miei fantastici, incommensurabili, strepitosi lettori!!
Hogwarts, dormitorio della Caposcuola Granger
Fango sulla
pelle bagnata. Misto a pioggia. O forse lacrime…
Il riflesso del Marchio nero su di lei,
contaminata dal male..
Morsa inestricabile di paura.
Pansy si tirò a sedere di scatto, il volto
sudato…Scalza scese dal letto e raggiunse lo specchio del bagno. Si levò la
maglietta, osservando l’avambraccio…
Tutto regolare; ricominciò a respirare… La Granger
rispose al suo sguardo nello specchio.
Legò i ricci spettinati in una coda alta. Il cuore
martellava implacabile.
Quante volte aveva fatto quel sogno? Decisamente
troppe, non che credesse a presagi o cose simili, la Divinazione era la scienza
inesatta per eccellenza..Eppure sapeva..Sapeva che presto o tardi sarebbe
toccato a lei decidere da che parte stare e mai come allora, ricolma di
possibilità, con una provvisoria identità, Pansy Parkinson si sentì..Sola.
Sola, ecco…Senza terra sotto i piedi,
pericolosamente in bilico.
“ Niente panico” si ripetè Pansy preparandosi ad
uscire.. Che vita poteva mai avere la Granger?Scuola, amici, ligia al
dovere…Nulla di troppo impegnativo, giusto?
Si era truccata e resa presentabile quando Harry
Potter spalancò la porta, facendo irruzione, felice come una pasqua.
- Che hai , Potter?! La piccola Weasley ti ha
fatto visita stanotte?- allusiva
- Parkinson, comportati come si deve. In questo
mondo parallelo io sono il tuo migliore amico, sfodera il lato affettuoso…Lo
dovrai pure avere! Altrimenti fingi!- ghignò sarcastico
- Potter, la tua presenza irritante è sufficiente
a rendermi irosa!-
- Controlla gli istinti ancestrali- rise lui
osservandola attentamente.
- Che c’è?- chiese allarmata, sotto il suo sguardo
-Niente tacchi. E appunta la spilla da
Caposcuola.- le rispose telegrafico
Lei lo trafisse con un’occhiata che di amichevole
non aveva nulla- Che ti sei messo in testa, Sfregiato?! Chiariamo subito una
cosa: non sei il mio personal stylist!! E quando tutto questo finirà, la
pagherai a caro prezzo…Non ti hanno insegnato che noi Serpi sappiamo covare un
rancore letale?!-
- Siamo in ritardo- la ignorò lui con aria di
superiorità- Ah, dimenticavo: in bocca al lupo!-
Gli giunse alle orecchie qualcosa che assomigliava
tremendamente a un- Crepa-
/////////////
Hermione Granger beveva pacifica il caffè controllando
l’orario delle lezioni.
- Che c’è? Sei ansiosa di rivedere la vecchia
megera?- le chiese Goyle alludendo alla sua amata McGranitt – Andiamo a fumarci
una sigaretta, voglio parlare un po’ con te-
Come, come? Lei ghignò letteralmente. Pansy
Parkinson era amica di Gregory Goyle? Avrebbe raccolto così tante informazioni
che quella strega si sarebbe ritrovata a implorarla di non distruggerla!
Un’occasione per vivere senza regole, un’occasione che stava aspettando da
tutta la vita! – Arrivo, ma ho finito le mie- replicò
- A scrocco come al solito!- rise Goyle ed insieme
uscirono nel freddo gelido del mattino.
Goyle era dimagrito. A parte questo nessun
sostanziale cambiamento, era schivo, taciturno, una di quelle persone che
vivevano all’ombra di altre… Patetico!
Herm non nascose l’impazienza- Che c’è?-
- Ricordi quello che ti ho detto alla fine
dell’anno scorso?- chiese titubante
Lei annuì…Profumo di segreti.
- Puoi ripetermelo, scusa? Sai, ho avuto altri
pensieri per la testa..Draco e Daphne, l’ingresso in società…- Cavolo, le
riusciva da Dio il ruolo della smorfiosa piena di sé!!
- Beh…A proposito di Hermione…- si era fatto tutto
rosso
“No, tutto, ma non questo”implorò mentalmente
prima di ricevere la tramvata
- Sai…Della mia cotta…E tu mi avevi assicurato che
saresti riuscita a farla interessare a me, dicevi che se mi si conosce …sono
okay; insomma, mi chiedevo…-
-Avrai un appuntamento con lei- sparò lì, pensando
agli insulti di Pansy- Per il primo week-end a Hogsmeade…-
Lui sorrise, entusiasta – Grazie, Pansy.. come
farei senza di te?-
- Saresti perso, bestione!- l’abbracciò. Lei
rimase di sasso.
- Tutto bene?- le chiese Gregory con tono
premuroso, come faceva Ron con lei.
- Sì, insomma..Mi chiedevo, cosa ti piace di lei?
Per curiosità, tutto qui..-
- Lei è..speciale! So che tu e Draco non la
pensate esattamente così e so anche che è una Mezzosangue…Ma ha quel qualcosa,
non so come spiegarlo…Chiamala marcia in più! E non è solo la sua intelligenza.
Non è una ragazza comune, non le importa di ciò che pensano gli altri, è bella,
fiera. Lei è tutto ciò che voglio e sono disposto ad aspettare anni, ora come
ora probabilmente mi considera un troglodita senza cervello, ma quella è solo
la parte che recito…
Giuro che le farò cambiare idea, con il tuo aiuto
siamo invincibili!- rise teneramente, un po’ imbarazzato… Hermione Granger per
una delle rarissime volte in vita sua rimase senza parole.
Senza.Parole.
Anche Pansy era un tantino smarrita, si sentiva
sotto le cannonate…
Sbucavano Gryffindor ovunque per chiederle i
compiti di Pozioni mentre si recavano nei Sotterranei…Una rete nazionale, ecco
cos’era…
Aveva liquidato i primi con un certo aplomb, ora
aveva appena scansato malamente il povero Dean Thomas che le urlò dietro-
Prenderò T, grazie mille!- astioso
- Dovevi farteli!- sbottò lei seccata
Harry gli urlò dietro – Scusala, Dean…E’ in
sindrome premestruale!-
Pansy dovette appellarsi a ogni recondito grammo
di forza di volontà per non tirargli un gancio destro in pieno viso. Inspirò
profondamente- Potter..- sibilò a mo’ di avvertimento
- scusa, cercavo di rendermi utile..- fece lui con
leggerezza- Ah, dimenticavo un paio di dettagli…-
- Ho dato la tua disponibilità per il turno di
notte come Caposcuola…Veglia su di noi, Herm!- rise sfacciato…
Harry
Potter aveva bisogno di una lezione coi fiocchi! Questa fu l’ultima cosa che
pensò la ex Slytherin prima di entrare in classe.