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Autore: sat4na    20/05/2013    3 recensioni
Ho sempre pensato che quando mi sarei finalmente innamorato avrei potuto vivere quella storia d'amore che presentano nei film.
Lei ricambia,lei ti ama, e vivete felici e contenti. Ma qui non siamo nei film, no, qui siamo nel mondo reale, quella merda di mondo reale.E io non voglio una lei,ma ben sì un lui, e quel lui è proprio il Quarterback della squadra di Football,Frank.
Dal quarto capitolo: "Bene, tu con quelle linee crei arte Gee. Le stesse linee le hai tracciate sul tuo corpo. Bene, hai trasformato te stesso in un capolavoro,ora sei arte."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Attenzione: Questo è il point of view di Frank. Durante il corso della storia ce ne saranno davvero pochi. La maggior parte delle volte la storia è basata sul punto di vista di Gerard. 

 
WHY IS LOVE SO DISASTROUS?
 
Capitolo cinque.
 
The Perks of Being a Wallflower

 
“Giro per i corridoi della scuola e osservo la gente. Guardo gli insegnanti, e mi chiedo perchè sono qui. E se sono contenti del loro lavoro. O di noi alunni. chissà se erano svegli, quando avevano quindici anni. E la mia non è cattiveria. Solo curiosità. E’ un po’ come osservare gli studenti e domandarsi, quel giorno in particolare, chi di loro ha avuto il cuore spezzato; e come fa la persona in questione a sostenere anche tre interrogazioni e a scrivere un saggio su un libro.“
 
Ci sono vantaggi ad esser come me, ma anche grandissimi svantaggi, che la maggior parte dei ragazzi non sa. Quali sono i vantaggi? Beh, penso che questi li sappiate.
I ragazzi popolari sono ammirati da tutti, nessuno li prende in giro, sono come dei supereroi della scuola, ma in realtà non sanno fare un cazzo.
Abbiamo tutti a i nostri piedi, matricole che fanno di tutto per noi. 
 
Ma questo implica anche grandi svantaggi, quali? Prima di tutto non puoi frequentare gente ''normale'', come ragazzi popolari dobbiamo mantenere una certa reputazione. Dobbiamo farci rispettare e questo ci porta a fare i bulletti solo per far vedere a gli altri quanto siamo forti.
La maggior parte dei ragazzi popolari sono divisi in due gruppi: Quello che per troppo tempo è stato invisibile e preso di mira e ora vuole la sua vendetta. 
E i ragazzi che hanno paura di venir presi in giro, essendo troppo vulnerabili.
Io faccio parte del secondo, che codardo, anzi che gran pezzo di merda. Perchè io so benissimo quello che si prova a star dall'altra parte  , eppure non mi faccio il minimo problema a far quello che quei bastardi hanno fatto a me ad altre povere vittime.
Sono stato preso per il culo per sei fottuti anni, ne avevo altamente fin sopra le palle. Perchè dopo un pò comincia  a far troppo male. Comincia ad esser stancante venir rinchiusi in un armadietto per la tua bassezza, venir chiamato pansy , perchè hai dei lineamenti femminei, cominci solo a rinchiuderti in casa con la tua chitarra o la tua musica per non pensare, perchè pensare è come suicidarsi. Non vivi, solo non vuoi più farlo.
Però io volevo vivere, perchè mi piace essere felice, esser sereno. E volevo provare quella sensazione di essere amici con tutti, di essere ammirati e non descriminati. Volevo sentirmi bene con me stesso, ma forse ho sbagliato qualcosa.
Essere il capitano della squadra di football fa schifo. Non sei ammirato, oh no. Sei solo temuto. Devi stare con una di quelle oche delle cheerleader, che penso l'abbiamo data così tante volte che ormai devono farsi un trapianto di vagina per quanto l'abbiano consumata.
E inoltre, non posso stare con Gerard.
Non posso stare con il mio vero gruppo. Non posso essere me stesso.
A volte invidio Gerard, lui è "un ragazzo da parete" e per tanti versi, è stupendo esserlo.
Gerard è il wallflower della scuola,  un persona timida che, specie durante le feste, resta poggiata al muro.E' un pensatore non convenzionale, è timido e impopolare.
Ed è fottutamente stupendo. Trovo che sia bello stare pogiati al muro durante le feste, poter osservare ogni cosa, come se si fosse in un film. Non è come gli altri, essendo un pensatore non convenzionale. Poi è timido e impopolare, quindi quando si apre con qualcuno è perchè i suoi sentimenti sono sinceri. Non è popolare, quindi è libero.
Gerard viene preso davvero parecchio in giro dai giocatori di football, ma ho sentito cose davvero assurde.
Loro lo invidiano.
Si, per la sua arte e la sua voce. Tutta la scuola sa che Gerard ha un talento enorme per i disegno e per la musica, e questo glielo invidiano un pò tutti, siccome non avrebbe problemi a diventare un cantante famoso o un l'artista del secolo.
Peccato non lo sappia.
Come al solito sono nel tavolo dei popolari - Questa parola mi sta stancando- e come sempre mi guardo in torno invece di starli a sentire.
"Oh, Frank!" Qualcuno attira la mia intenzione, ma non ho intuito chi sia.
"Si?" Mi giro e noto che Janet - Una delle troie (Cheerleader)- mi sta chiamando e tutti mi fissano.
"Ti stavo chiedendo se tu vieni alla festa che terrò stasera.Ci vieni?" Chiede lei mettendo le gambe incrociate, così scoprendosi tutte le gambe. Quant'è troia.
"Si, certo."
Ecco un altro dei lati negativi dell'esser popolare: Devi andare ad ogni santa festa di questo fottuto liceo, anche se stai per morire , o sei in un ospedale in fin di vita con mille flebo attaccate e un tubo in gola, cazzo tu ci devi andare.
Sei popolare, non puoi mancare a nessuna festa, diciamo che mantiene l'indice di popolarità. Eccome come funziona per loro.
"Invita tutti quelli che vuoi , più siamo meglio è! Tanto i miei genitori sono via per una settimana." 
"Invita tutti quelli che vuoi" ciò implica che posso invitare anche Gerard, giusto?
Oh, un altra cosa che dovete sapere è che tutti i popolari sono disolito dei ricconi, e per questo ho dovuto mentire sul fatto che anche io lo sia.
Ritornando al discoro Gerard;
Lo inviterò, insomma, ormai credo di esser diventato suo amico. Poi mi piacerebbe vederlo divertirti, mi sembra davvero triste.
Anche l'ora di fine mensa suona e così ognuno va nelle rispettive classi.
Il resto delle ore le ho passate studiando, sarò anche popolari, ma voglio dei bei voti per potermi almeno diplomare.
Ormai ho finito i compiti da un pezzo, e sono steso sul letto a pancia in sù pensando se chiamare o non chiamare Gerard.
Forse sarebbe meglio se andassi direttamente a casa sua.
Si, ci andrò con la scusa che deve aiutarmi con arte! 
 
Maledetto corso, lo odio. Io ho sempre fatto schifo in arte, l'unico motivo per cui mi sono iscritto è per star più tempo con Gerard senza rovinare la mia 'reputazione'.
Prendo la camicia rossa e me la infilo lasciandola aperta (non amo come mi stanno le camicie chiuse). Scendo le scale ed esco fuori di casa. Mi avvio verso casa Way, speranzoso che Gee sia casa.
 
Sono proprio davanti alla sua porta quando sto per bussare, ma la porta si apre prima che io possa fare qualsiasi movimento.
La figura di Gerard davanti a me si ferma come in un film. Non posso far altro che osservarlo in tutta la sua bellezza.
"F-Frank.. che ci fai qui?" Sembra in imbarazzo. Stupido Frank, avresti dovuto avvertirlo.
"Oh, ecco, io... " Per un momento dimentico il motivo per cui ero andato da lui, e dimentico anche la scusa." Io... volevo chiederti se stasera viene alla festa di Janet, ha invitato tutti." Mi rendo conto che suona come un appuntamento, e anche da checca andar a casa sua per chiedergli qualcosa del genere, così cerco di rimediare."Insomma, passavo di qui, così ho pensato di venire da te."
 
Sembra crederci, bravo Frank.
 
Ma un attimo dopo le sue sopraciglia si inclinano in una smorfia di disapprovazione.
"Sei stato davvero gentile, ma non credo sia una buona idea..." C'è un pò di tristezza nella sua voce.
Pensare che utlima volta che sono venuto qui ho trovato Gerard in pozza di sangue, e da quel giorno sembra allontanarmi.
"Perchè? Ti divertirai!" Provo a convincerlo con un pò di entusiasmo.
"Frank, grazie, davvero.Ma io non conosco nessuno e l'unica cosa che farei sarebe starmi su una poltrona a guardare gli altri , o appoggiato al muro."
"Allora staremo appoggiati al muro insieme. Perfavore, mi annoio tanto a queste feste e vorrei avere qualcuno di sobrio con cui passare il tempo. Poi casa di Janet ha due piani, e di sopra c'è pace." Ora sembro davvero disperato, ma voglio Gerard a quella festa a tutti i costri, ho intenzione di dirgli tutto. 
Non posso reggere ancora, no. Devo sapere cosa prova per me, provare quelle labbra, toccare quella pelle diafana così priva di imperfezioni e scompigliare quei capelli rosso fuoco.
"Sembra quasi tu mi stia implorando..." Risponde accennando un piccolo sorriso e mostando qualche piccolo dente bianco.
"E' così." Per un pò rimango spiazzato dalla mia stessa risposta.
Come cazzo ho fatto a dire una cosa del genere? Non è da me.
Stupido cervello, vedi di funzionare come si deve! E tu, stupido cuore, regolizza i battiti.
Sembra pensarci per un attimo , per poi guardarmi negli occhi.
"Però se veno devi tenermi compagnia." 
Io per tutta risposta faccio un sorriso a 23456 denti.
"Certo, ora vado. La casa è alla 5th Avenue. E' enorme, la riconoscerai. A stasera!"



SCUSATEE L'ENORME RITARDO. *SCHIVA POMODORI*
E' solo che ho avuto due settimane di inferno. Non avevo ispirazione e ho dovuto studiare un bordello. Fanculo alla matematica.
Anyway spero il capitolo vi sia piaciuto e scusate per il finale, perchè a me fa cacare. Che dire? Me la merito qualche recensione? Mi sono comunque impegnata.
SCUSATE EVENTUALI ERRORI DI BATTITURA.

-christinaxo
 
 
 
   
 
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