26.
Le possenti zambe di Gaar ancorarono il terreno, e i due si prepararono a scendere. Il cielo plumbeo, pareva una distesa di cotone ben fatta, e ciò mise angoscia a Sàmir. Leana condusse il suo drago nel suo ripostiglio quando una gradita sorpresa si presentò davanti a loro. Gil raccontò tutto, strinse Sàmir in un abbraccio e sorrise a Leana, poi disse che era orgoglioso di poter passare di li a chissà quando il suo tempo dietro ai draghi e in men che non si dica strinse amicizia con Gaar. Il drago aveva imparato a non diffidare degli estranei, ora era decisamente più amichevole.
Parlarono un po’ poi uscirono e si diressero verso l’accademia. La porta era però bloccata da un individuo che li stava fissando da un po’. Sàm gli corse incontro in un abbraccio “ehi, ciao bentornati” Sàmir strinse di più “Mi sei mancato, lo giuro” e Leana chiuse il cerchio con un timido saluto.
Sàmir
raccontò a Torik di tutte le
scoperte che avevano fatto, alcune belle altre meno belle, e Torik
aggiunse “
Beh, se state andando da Ries posso venire pure io, penso sia meglio
così” e si
incamminarono alla volta della radura. Nonostante il cielo si vedesse
veramente
poco girando tra alberi e arbusti, questa volta i ragazzi non poterono
non notare
l’ampia distesa nuvolosa, e il vento che pareva essersi
alzato sul momento. La
spada venne strinta dalla mano di Sàm, il quale si voleva
risparmiare un bel
po’ di inquietudine in più. Leana camminava
distante dagli altri, sebbene ora
si fosse abituata a Torik, lo Gnomo gli faceva ancora uno strano
effetto.
Guardò con diffidenza anche gli Gnometti curiosi che ogni
tanto spuntavano dai
cespugli; molti apparivano all’improvviso, e per non
spaventarsi erse una
fiammella luccicante simile a quella che il suo istinto aveva evocato
per lei
quando si trovava a dorso di Gaar. La differenza era che ora sapeva
bene come
richiamarla, e non le procurava uno sforzo troppo grosso;
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La Gnoma aprì ed abbozzò subito un sorriso, contenta per il ritorno dei ragazzi. Tutti quanti si accomodarono in casa e la Gnoma prese a parlare per prima “ Sono molto contenta che siate ritornati … sicuramente avrete fatto molte scoperte, saprete ora che la leggenda è tutt’altro che una leggenda, saprete che pare che il cielo abbia assorbito la quantità di fuoco presente sulla grande Torcia e saprete tante altre cose che prima non sapevate.” Ries fece un cenno a Torik che si alzò in piedi e si avvicinò a lei “ C’è anche dell’altro però. D’ora in poi la vostra missione sarà quella di recuperare la conchiglia; solo con quella possiamo sconfiggere il male, come vuole la leggenda. Il suo viso si rabbuiò e rivolse un cenno a Torik, poi riprese “ Leana, c’è qualcosa che non sai ed è arrivata l’ora della verità.” La ragazza alzò il capo e si mise in ascolto, incuriosita ma anche turbata << cosa ci sarà mai che dovrò sapere ? penso di sapere già abbastanza …>> Ries prese a camminare intorno al tavolo come faceva sempre quando si trovava in difficoltà “ Beh, guarda, ora qui vedi me e Torik, cosa pensi che siamo per te ?” e rivolse uno sguardo a lui, che per tutta risposta si imbarazzò. Leana si alzò in piedi “ Beh, conoscenti; amici … insomma, si può sapere cosa vi prende ? pare che vi abbia sbranato un drago. Ries sospirò “Devi sapere che non siamo persone qualunque, siamo sangue del tuo sangue, siamo tuoi fratelli Leana”
A Leana cadde il mondo addosso, gli mancò la forza che le serviva per stare in piedi e si accasciò quasi involontariamente a terra. << Non è possibile, non è vero! Come posso essere sorella di due Gnomi ??>> La testa prese a bruciarle e si sentì lo stomaco come incendiato. Sàmir, incredulo, squadrò Torik che gli rivolse uno sguardo imbarazzato. Al ragazzo bastò quello. Aprì la porta, se ne andò, camminò sempre più forte e corse via. L’aria era scatenata, a Sàmir parve di sentire che il vento portava una canzone: “Standing in The Dark” superò il lago e sparì nel buio.
Leana provò a parlare e a Ries uscì fuori un “ Purtroppo, ce n’è anche un altro, ma dalla parte sbagliata” dopodiché l’oblio si impossessò dell’Aarita dagli occhi blu.