TITOLO:
L’Amore è una Cosa Pericolosa
AUTORE: Loveman
SERIE: Harry
Potter
GENERE:
Romantico, Lemon, Erotico, Avventura, Azione… in parte OOC…
PARTE: 13 di ?
PAIRING: Harry/Ginny - Harry/Hermione -
Ron/Hermione…
RATING: NC17
Stamattina
siamo andati insieme in infermeria
L’alba sorse prima del
previsto quel giorno. Già, strana affermazione, l’alba di solito sorge sempre
verso le 5, o giù di lì. Invece quel giorno erano inevitabilmente ed
inesorabilmente le otto di mattina. I due corpi adagiati sul letto non
prestarono la minima attenzione a ciò che li circondava: e chi poteva dargli
torto? Quel posto era paradisiaco e di certo niente li avrebbe scossi… se non
Toc Toc
Toc
“Mpfff…
chi è?” sbiascicò Harry non rendendosi neanche conto di dove fosse
Toc Toc
-Perfavore zia Petunia… altri 5 minuti- disse girandosi pancia all’aria ma
senza aprire gli occhi. Anche se in realtà fuori era nuvoloso e preannunciava
quasi pioggia, gli incanti che serba la stanza delle necessità rendono tutto il
più adatto possibile all’esigenza: evidentemente Harry aveva immaginato un
risveglio all’alba!
Toc
“e va bene…
mi alzo”… cercò con la mano gli occhiali sul comò al lato del letto e li
inforcò. Da lì realizzò tutto: la notte che aveva passato, ciò che era accaduto
e soprattutto ciò che sarebbe accaduto se non fossero tornati nei dormitori in
tempo
“ma non c’è problema. Tanto è
ancora l’alba” pensò e si apprestò ad aprire la finestra ma, appena girò la
maniglia e i battenti si schiusero, tutta l’enorme luce dell’alba scomparve per
dar vita ad una luce fioca e tetra di una piovosa mattinata. Un piccolo gufo
dall’aspetto buffo e con tutte le piume arruffate portava alla gamba un
foglietto: Harry si stropicciò gli occhi poiché non aveva ancora messo per bene
a fuoco il tutto e prese la lettera, congedando il gufo. La aprì senza darci
troppo peso, si poggiò sul letto e sentì un mugolio da dietro. Solo allora
realizzò che dietro di lui c’era Hermione
“Benedetto ragazzo…
mi scordo sempre tutto” sorrise fra sé e sé, poi ammirò la ragazza
accarezzandole una guancia. Rigirandosi verso la lettera la lesse
Tu sei un grandissimo pazzo!
Ma ti pare che, ovunque tu sia ora, debba stare ancora lì? Gazza ti sta
cercando ovunque e se non spunti fuori in fretta, qui metterà in mezzo McGranitt e professori appresso! Sbrigati!
Ron
Il tempo di collegare che Ron
non si sarebbe mai alzato all’alba e, pochi secondi dopo l’apertura della
finestra, di accorgersi che in realtà non era la splendida giornata che i vetri
magici prospettavano ma, in realtà, era solo una nuvolosa mattinata che
preannunciava pioggia, Harry si maledì da solo per non essersi accorto prima
dell’orario. Unendo la fretta alla delicatezza, cosa alquanto rara, svegliò Hermione con un bacio a fior di labbra e le spiegò l’accaduto;
pochi minuti dopo entrambi si vestirono e si rassettarono
-Harry, dimmi che
hai un piano- implorò Hermione in preda alla paura.
Scatenare una affannosa ricerca per il castello solo per una scappatella di
entrambi le sembrava troppo
“E poi sono anche prefetta!”
pensò
-Devo dirti la verità? No…
non ce l’ho. Maledizione, la porta l’ho
bloccata ieri sera… la finestra…
bè che ti devo dire, siamo all’ultimo piano della
torre est… sono almeno 70 metri- rispose sconcertato.
-A meno che…-
disse quasi a sé stesso Harry
-A meno che cosa?- rispose rapidamente Hermione. Ogni minima cosa poteva essere utile in quella
situazione e pareva proprio che lei l’avesse capito perfettamente.
-Fidati di me… e seguimi… ma soprattutto, copriti!- Si sporse fuori dalla
finestra e si mise in piedi sul cornicione che circondava tutta la
circonferenza del tetto a punta della torre.
-Harry, ho paura-
affermò timorosa
-Dammi la mano… e
fidati- concluse deciso Harry. I suoi occhi verde smeraldo sbarluccicarono
sotto la luce fioca filtrata dalle nuvole, in un certo senso infondevano
sicurezza ma allo stesso tempo voglia di rischiare, desiderio di mettersi alla
prova: Hermione colse tutto ciò. Salì vacillando
oltre la finestra, si spostò un po’ più a sinistra e, tirando fuori la
bacchetta, disse
-Colloportus- i
battenti della finestra si chiusero in un sonoro “sbam!”
e lentamente il loro nido d’amore svanì per far posto alla classica vuota e
tetra stanza senza “necessità”.
-Harry, perché facciamo
questo?-
-Se noti bene, di lì c’è il nostro
dormitorio. In linea d’aria è un po’ più giù, ma ho bisogno di avvicinarmi, i
miei incantesimi non arrivano fin laggiù- dichiarò flebilmente quasi
vergognandosi
-Un attimo, mi stai dicendo che dobbiamo
lanciarci verso 70 metri solo per raggiungere un punto più vicino sperando che
un tuo incantesimo arrivi laggiù e ci salvi?- esclamò tenendosi il più aderente
possibile alle mattonelle -No, Harry non se ne parla!- gesticolò Hermione e, nella foga di dare un segno decisivo al suo
discorso si discostò troppo dal cornicione e perse leggermente l’equilibrio.
Fortunatamente riuscì a poggiare il piede sul bordo ligneo della finestra
sottostante, ma non fu altrettanto fortunata. Sotto il suo peso, benché minimo
potesse essere, il sottile pezzo di legnò s’incrinò finendo la sua mutazione in
una spaccatura vera e propria; in un grido acuto Hermione
intraprese una caduta libera nel vuoto. Harry guardò sbalordito il tutto ma
senza esitare e soprattutto senza pensarci, poiché in un momento di lucidità
non l’avrebbe mai fatto, si lanciò in una disperata caduta nel vuoto. Seguendo
le lezioni che suo zio gli imponeva di seguire durante la domenica di
paracadutismo, si ricordò che quei tizi si mettevano testa in giù per andare
più veloci, e così fu. Raggiunse Hermione e le cinse
la vita con le sue braccia. Mancavano una cinquantina di metri.
Col braccio sinistro reggeva Hermione mentre col braccio destro tirò fuori la bacchetta
dai jeans
40…
Si concentrò più che poté e
raccolse tutte le forze che aveva. Sembrava che tutte le sue energie stessero
defluendo sulla bacchetta
30…
Strinse gli occhi ed urlò -Accio Firebolt!- uno sprizzo di
scintille subito scomparse a causa del forte vento che sferzava i corpi in
caduta fece intuire che qualcosa era andato a buon fine.
20…
-Tieniti a me!- urlò Harry per farsi sentire
e nel frattempo vide una finestra in lontananza infrangersi come se ci fosse
stata un’esplosione all’interno. Vide qualcosa che sfrecciava tra le grandi
torri di Hogwarts
“ti prego, ti prego, ti prego arriva”
10…
La Firebolt
s’avvicinava sempre più, sembrava stesse dando il meglio di sé quasi
comprendesse la situazione. Fluttuò dietro i corpi e li inforcò su sé stessa.
Harry prese in mano la mazza e tirò con tutte le sue forze verso l’alto tentando
di incurvare la direzione in quanto in quel momento l’unica cosa che stavano
facendo era precipitare. Si discostò rapidamente dal ponticello a cui stavano
andando incontro
5…
Troppa troppa
velocità, non sarebbero mai riusciti a fermarsi in tempo continuando così. Hermone sembrò riprendere colore e mentre Harry si sforzava
con tutto sé stesso di riprendere quota lei puntò la bacchetta a terra, attese
di essere a pochi metri da terra e urlò
-Defodio!-
fortunatamente erano scesi in picchiata verso i parchi e per questo, essendo
tutti gli altri a lezione, nessuno poté notare niente. Una grande fossa si
formò in modo da permettere ad Harry di avere altri 3-4 metri di spazio utile
per riprendere quota. Appena si stabilizzò e ridusse la velocità, fece scendere
Hermione e poco dopo scese anche lui. Si poggiarono
entrambi a terra
-Mio dio- disse Harry
-Lo dovrei dire io!! Mi avresti potuto far ammazzare… quasi quasi preferivo
lo squadrone di ricerca- affermò. Harry la guardò serio, allora lei si girò e
disse –Ma ti pare? Ogni tanto anche io infrango le
regole!- e rise.
-Ora non c’è tempo però, dobbiamo subito
tornare nei nostri dormitori- esclamò Harry e ottenne l’assenso di Hermione. Si rimisero a cavallo della scopa e, tenendo una
velocità di crociera bassa, ripercorsero tutto il tragitto al contrario,
pronunciando di tanto in tanto “reparo”, “evanesco” o altri incantesimi simili per risistemare il
tutto. Rientrando quasi trionfalmente nella sala comune di Grifondoro
dalla finestra rotta, vi trovarono un Seamus Finnigan in maglia da notte e borsa dell’acqua calda. Hermione si apprestò a sistemare la finestra, Harry si
occupò della parte logistica del caso
-Harry, Hermione! Ecco dove eravate! Vi stanno cercando ovunque,
corro subito a dirlo a-
-Tu non vai da nessuna parte! Colloportus!- un fulmineo sprizzo violastro
si infranse contro la porta chiudendola di scatto
-Scegli tu. O fai silenzio e ci copri, oppure… bè, oppure faccio il
cattivo-
-Harry, tu non hai
diritto… tu non… tu sei… nono… io lo devo dire!-
-Ok, come vuoi. Oblivius-
disse Hermione con delicatezza quasi fosse un
argomento quotidiano, intromettendosi nel discorso. Poi puntò la bacchetta
contro Harry e disse
-Silencio!- un
flebile flusso argenteo raggiunse Harry e gli chiuse le vie nasali. Ora sembrava
un ammalato. Con un altro incantesimo lo fece apparire in divisa da notte… fece lo stesso su sé stessa solo che anziché chiudersi
le vie nasali enunciò “Febris ardens”
e immediatamente la sua temperatura corporea si alzò. Poco dopo Finnigan
riprese conoscenza
-Oh, ragazzi, che ci fate qua?-
-Siamo malati… coff… tutti e due… stamattina
siamo andati insieme in infermeria- disse Harry lentamente e tossendo
-E allora non trovandoci hanno creduto
fossimo scappati… o chissà che cosa…-
concluse Hermione
-Ah ho capito…
forse è meglio avvisare gli altri allora?- chiese inconsciamente Seamus
-Bè si… ma io ho un febbrone da cavallo e Harry è meglio che
non si muova con quel raffreddore… potresti andarci
tu?- chiese Hermione facendo gli occhi più dolci
possibili
-Si, va bene… ma
poi torno. Anche io ho un po’ di mal di gola- disse e si apprestò ad aprire la
porta che conduceva al quadro della signora Grassa
“Ma guarda un po’… è sigillata” pensò mentre
pronunciava l’incantesimo di apertura, ed uscì. Appena fuori i due si
guardarono e scoppiarono a ridere.
-Mio Dio sta cosa non è da raccontare- disse
Hermione ridendo come non mai. I due si scambiarono
un bacio e ognuno andò nelle proprie stanze. Dovevano fingersi in malattia.
Appena varcate le soglie dei
dormitori, ognuno dei due pensò
“Missione Compiuta!”
Non sapete che difficoltà
ricominciare dopo tanti e tanti mesi di stand-by XD
davvero complicato
Ammetto che non avrei mai
pensato di ricominciare, invece rieccomi qua in una
nuova vena creativa! Ma ora passo a ringraziare i vecchi recesitori
DarthSteo:
Grazie per i complimenti, per la lezione d’inglese poi passa per la cassa che c’è
il conto da saldare XD scherzo. Comunque, scusa se ti ho fatto aspettare così
tanto per un nuovo capitolo.
Marco: sisi
finalmente è arrivato. E ora incominceranno i guai, fidati
Dreamerina: oh la
mia Dreamerina! Da quanto tempo non ci sentiamo!
Anche col cel mica ci siamo più sentiti!! Vabbè dai, vediamo se riallacciamo i rapporti…
e goditi questo nuovo chappetto
Desdeus:
grazie, ho dovuto fare Ron un po’ iperprotettivo, insomma è il fratelloXD
Leidia:
grazie di tutto e dei complimenti. Solo una cosa: bravO
e non bravA XD
Kia85: anche tu, da quanto
tempo! Grazie per i ringraziamenti e scusa davvero per il troppo tempo passato
dal 12° chap.
Lena Malfoy:
oh mio dio lena, ho letto ora la tua vecchia recensione…
ma quanto scrivevi?!?! XDXD
scherzo, grazie comunque. Accetto critiche e consigli e vado avanti… come ti ho già detto, lì, insieme, possiamo fare
molto XD
The_misterious:
grazie e aspettati sorprese
Ithil:
grazie 1000 x i complimenti, ora mi è tornata anche la vena creativa quindi
credo che scriverò tanto tanto tanto.
Kuklin: ehm… sorry x il sbrigati x il
prossimo chap. Insomma, ti ho fatto aspettare mesi e
mesi. Vabbè, dai, consolati, ora ho la voglia di
scrivere quindi non abbandonerò per ora. Buona lettura!
Ciao a tutti al prossimo chap!! R&R