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Autore: Loveman    07/12/2007    6 recensioni
… si avvicinò sempre più a lui, ogni suo passo in avanti veniva ricambiato da un suo indietro. Alla fine lo raggiunse e gli cinse le braccia intorno al collo.
-L'amore è una cosa pericolosa…- disse delicatamente sfiorandogli le labbra con l'indice
-se non lo prendi per il verso giusto, rischi di rovinare tutto…- sospirò ed infine lo baciò.
E quel bacio rovinò tutto…
Genere: Romantico, Azione, Avventura, Suspence, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus, Silente, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Lavanda, Brown, Tom, Riddle/Voldermort | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO: L’Amore è una Cosa Pericolosa

AUTORE: Loveman

SERIE: Harry Potter

GENERE: Romantico, Lemon, Erotico, Avventura, Azione… in parte OOC…

PARTE: 13 di ?

PAIRING: Harry/Ginny - Harry/Hermione - Ron/Hermione…

RATING: NC17

Stamattina siamo andati insieme in infermeria

L’alba sorse prima del previsto quel giorno. Già, strana affermazione, l’alba di solito sorge sempre verso le 5, o giù di lì. Invece quel giorno erano inevitabilmente ed inesorabilmente le otto di mattina. I due corpi adagiati sul letto non prestarono la minima attenzione a ciò che li circondava: e chi poteva dargli torto? Quel posto era paradisiaco e di certo niente li avrebbe scossi… se non

Toc Toc Toc

Mpfff… chi è?” sbiascicò Harry non rendendosi neanche conto di dove fosse

Toc Toc

-Perfavore zia Petunia… altri 5 minuti- disse girandosi pancia all’aria ma senza aprire gli occhi. Anche se in realtà fuori era nuvoloso e preannunciava quasi pioggia, gli incanti che serba la stanza delle necessità rendono tutto il più adatto possibile all’esigenza: evidentemente Harry aveva immaginato un risveglio all’alba!

Toc

“e va bene… mi alzo”… cercò con la mano gli occhiali sul comò al lato del letto e li inforcò. Da lì realizzò tutto: la notte che aveva passato, ciò che era accaduto e soprattutto ciò che sarebbe accaduto se non fossero tornati nei dormitori in tempo

“ma non c’è problema. Tanto è ancora l’alba” pensò e si apprestò ad aprire la finestra ma, appena girò la maniglia e i battenti si schiusero, tutta l’enorme luce dell’alba scomparve per dar vita ad una luce fioca e tetra di una piovosa mattinata. Un piccolo gufo dall’aspetto buffo e con tutte le piume arruffate portava alla gamba un foglietto: Harry si stropicciò gli occhi poiché non aveva ancora messo per bene a fuoco il tutto e prese la lettera, congedando il gufo. La aprì senza darci troppo peso, si poggiò sul letto e sentì un mugolio da dietro. Solo allora realizzò che dietro di lui c’era Hermione

“Benedetto ragazzo… mi scordo sempre tutto” sorrise fra sé e sé, poi ammirò la ragazza accarezzandole una guancia. Rigirandosi verso la lettera la lesse

Tu sei un grandissimo pazzo! Ma ti pare che, ovunque tu sia ora, debba stare ancora lì? Gazza ti sta cercando ovunque e se non spunti fuori in fretta, qui metterà in mezzo McGranitt e professori appresso! Sbrigati!

Ron

Il tempo di collegare che Ron non si sarebbe mai alzato all’alba e, pochi secondi dopo l’apertura della finestra, di accorgersi che in realtà non era la splendida giornata che i vetri magici prospettavano ma, in realtà, era solo una nuvolosa mattinata che preannunciava pioggia, Harry si maledì da solo per non essersi accorto prima dell’orario. Unendo la fretta alla delicatezza, cosa alquanto rara, svegliò Hermione con un bacio a fior di labbra e le spiegò l’accaduto; pochi minuti dopo entrambi si vestirono e si rassettarono

-Harry, dimmi che hai un piano- implorò Hermione in preda alla paura. Scatenare una affannosa ricerca per il castello solo per una scappatella di entrambi le sembrava troppo

“E poi sono anche prefetta!” pensò

-Devo dirti la verità? No… non ce l’ho. Maledizione, la porta l’ho bloccata ieri sera… la finestra… che ti devo dire, siamo all’ultimo piano della torre est… sono almeno 70 metri- rispose sconcertato.

-A meno che…- disse quasi a sé stesso Harry

-A meno che cosa?- rispose rapidamente Hermione. Ogni minima cosa poteva essere utile in quella situazione e pareva proprio che lei l’avesse capito perfettamente.

-Fidati di me… e seguimi… ma soprattutto, copriti!- Si sporse fuori dalla finestra e si mise in piedi sul cornicione che circondava tutta la circonferenza del tetto a punta della torre.

-Harry, ho paura- affermò timorosa

-Dammi la mano… e fidati- concluse deciso Harry. I suoi occhi verde smeraldo sbarluccicarono sotto la luce fioca filtrata dalle nuvole, in un certo senso infondevano sicurezza ma allo stesso tempo voglia di rischiare, desiderio di mettersi alla prova: Hermione colse tutto ciò. Salì vacillando oltre la finestra, si spostò un po’ più a sinistra e, tirando fuori la bacchetta, disse

-Colloportus- i battenti della finestra si chiusero in un sonoro “sbam!” e lentamente il loro nido d’amore svanì per far posto alla classica vuota e tetra stanza senza “necessità”.

-Harry, perché facciamo questo?-

-Se noti bene, di lì c’è il nostro dormitorio. In linea d’aria è un po’ più giù, ma ho bisogno di avvicinarmi, i miei incantesimi non arrivano fin laggiù- dichiarò flebilmente quasi vergognandosi

-Un attimo, mi stai dicendo che dobbiamo lanciarci verso 70 metri solo per raggiungere un punto più vicino sperando che un tuo incantesimo arrivi laggiù e ci salvi?- esclamò tenendosi il più aderente possibile alle mattonelle -No, Harry non se ne parla!- gesticolò Hermione e, nella foga di dare un segno decisivo al suo discorso si discostò troppo dal cornicione e perse leggermente l’equilibrio. Fortunatamente riuscì a poggiare il piede sul bordo ligneo della finestra sottostante, ma non fu altrettanto fortunata. Sotto il suo peso, benché minimo potesse essere, il sottile pezzo di legnò s’incrinò finendo la sua mutazione in una spaccatura vera e propria; in un grido acuto Hermione intraprese una caduta libera nel vuoto. Harry guardò sbalordito il tutto ma senza esitare e soprattutto senza pensarci, poiché in un momento di lucidità non l’avrebbe mai fatto, si lanciò in una disperata caduta nel vuoto. Seguendo le lezioni che suo zio gli imponeva di seguire durante la domenica di paracadutismo, si ricordò che quei tizi si mettevano testa in giù per andare più veloci, e così fu. Raggiunse Hermione e le cinse la vita con le sue braccia. Mancavano una cinquantina di metri.

Col braccio sinistro reggeva Hermione mentre col braccio destro tirò fuori la bacchetta dai jeans

40…

Si concentrò più che poté e raccolse tutte le forze che aveva. Sembrava che tutte le sue energie stessero defluendo sulla bacchetta

30…

Strinse gli occhi ed urlò -Accio Firebolt!- uno sprizzo di scintille subito scomparse a causa del forte vento che sferzava i corpi in caduta fece intuire che qualcosa era andato a buon fine.

20…

-Tieniti a me!- urlò Harry per farsi sentire e nel frattempo vide una finestra in lontananza infrangersi come se ci fosse stata un’esplosione all’interno. Vide qualcosa che sfrecciava tra le grandi torri di Hogwarts

“ti prego, ti prego, ti prego arriva”

10…

La Firebolt s’avvicinava sempre più, sembrava stesse dando il meglio di sé quasi comprendesse la situazione. Fluttuò dietro i corpi e li inforcò su sé stessa. Harry prese in mano la mazza e tirò con tutte le sue forze verso l’alto tentando di incurvare la direzione in quanto in quel momento l’unica cosa che stavano facendo era precipitare. Si discostò rapidamente dal ponticello a cui stavano andando incontro

5…

Troppa troppa velocità, non sarebbero mai riusciti a fermarsi in tempo continuando così. Hermone sembrò riprendere colore e mentre Harry si sforzava con tutto sé stesso di riprendere quota lei puntò la bacchetta a terra, attese di essere a pochi metri da terra e urlò

-Defodio!- fortunatamente erano scesi in picchiata verso i parchi e per questo, essendo tutti gli altri a lezione, nessuno poté notare niente. Una grande fossa si formò in modo da permettere ad Harry di avere altri 3-4 metri di spazio utile per riprendere quota. Appena si stabilizzò e ridusse la velocità, fece scendere Hermione e poco dopo scese anche lui. Si poggiarono entrambi a terra

-Mio dio- disse Harry

-Lo dovrei dire io!! Mi avresti potuto far ammazzare… quasi quasi preferivo lo squadrone di ricerca- affermò. Harry la guardò serio, allora lei si girò e disse –Ma ti pare? Ogni tanto anche io infrango le regole!- e rise.

-Ora non c’è tempo però, dobbiamo subito tornare nei nostri dormitori- esclamò Harry e ottenne l’assenso di Hermione. Si rimisero a cavallo della scopa e, tenendo una velocità di crociera bassa, ripercorsero tutto il tragitto al contrario, pronunciando di tanto in tanto “reparo”, “evanesco” o altri incantesimi simili per risistemare il tutto. Rientrando quasi trionfalmente nella sala comune di Grifondoro dalla finestra rotta, vi trovarono un Seamus Finnigan in maglia da notte e borsa dell’acqua calda. Hermione si apprestò a sistemare la finestra, Harry si occupò della parte logistica del caso

-Harry, Hermione! Ecco dove eravate! Vi stanno cercando ovunque, corro subito a dirlo a-

-Tu non vai da nessuna parte! Colloportus!- un fulmineo sprizzo violastro si infranse contro la porta chiudendola di scatto

-Scegli tu. O fai silenzio e ci copri, oppure… , oppure faccio il cattivo-

-Harry, tu non hai diritto… tu non… tu sei… nono… io lo devo dire!-

-Ok, come vuoi. Oblivius- disse Hermione con delicatezza quasi fosse un argomento quotidiano, intromettendosi nel discorso. Poi puntò la bacchetta contro Harry e disse

-Silencio!- un flebile flusso argenteo raggiunse Harry e gli chiuse le vie nasali. Ora sembrava un ammalato. Con un altro incantesimo lo fece apparire in divisa da notte… fece lo stesso su sé stessa solo che anziché chiudersi le vie nasali enunciò “Febris ardens” e immediatamente la sua temperatura corporea si alzò. Poco dopo Finnigan riprese conoscenza

-Oh, ragazzi, che ci fate qua?-

-Siamo malati… coff… tutti e due… stamattina siamo andati insieme in infermeria- disse Harry lentamente e tossendo

-E allora non trovandoci hanno creduto fossimo scappati… o chissà che cosa…- concluse Hermione

-Ah ho capito… forse è meglio avvisare gli altri allora?- chiese inconsciamente Seamus

-Bè si… ma io ho un febbrone da cavallo e Harry è meglio che non si muova con quel raffreddore… potresti andarci tu?- chiese Hermione facendo gli occhi più dolci possibili

-Si, va bene… ma poi torno. Anche io ho un po’ di mal di gola- disse e si apprestò ad aprire la porta che conduceva al quadro della signora Grassa

“Ma guarda un po’… è sigillata” pensò mentre pronunciava l’incantesimo di apertura, ed uscì. Appena fuori i due si guardarono e scoppiarono a ridere.

-Mio Dio sta cosa non è da raccontare- disse Hermione ridendo come non mai. I due si scambiarono un bacio e ognuno andò nelle proprie stanze. Dovevano fingersi in malattia.

Appena varcate le soglie dei dormitori, ognuno dei due pensò

“Missione Compiuta!”

Non sapete che difficoltà ricominciare dopo tanti e tanti mesi di stand-by XD davvero complicato

Ammetto che non avrei mai pensato di ricominciare, invece rieccomi qua in una nuova vena creativa! Ma ora passo a ringraziare i vecchi recesitori

DarthSteo: Grazie per i complimenti, per la lezione d’inglese poi passa per la cassa che c’è il conto da saldare XD scherzo. Comunque, scusa se ti ho fatto aspettare così tanto per un nuovo capitolo.

Marco: sisi finalmente è arrivato. E ora incominceranno i guai, fidati

Dreamerina: oh la mia Dreamerina! Da quanto tempo non ci sentiamo! Anche col cel mica ci siamo più sentiti!! Vabbè dai, vediamo se riallacciamo i rapporti… e goditi questo nuovo chappetto

Desdeus: grazie, ho dovuto fare Ron un po’ iperprotettivo, insomma è il fratelloXD

Leidia: grazie di tutto e dei complimenti. Solo una cosa: bravO e non bravA XD

Kia85: anche tu, da quanto tempo! Grazie per i ringraziamenti e scusa davvero per il troppo tempo passato dal 12° chap.

Lena Malfoy: oh mio dio lena, ho letto ora la tua vecchia recensione… ma quanto scrivevi?!?! XDXD scherzo, grazie comunque. Accetto critiche e consigli e vado avanti… come ti ho già detto, lì, insieme, possiamo fare molto XD

The_misterious: grazie e aspettati sorprese

Ithil: grazie 1000 x i complimenti, ora mi è tornata anche la vena creativa quindi credo che scriverò tanto tanto tanto.

Kuklin: ehm… sorry x il sbrigati x il prossimo chap. Insomma, ti ho fatto aspettare mesi e mesi. Vabbè, dai, consolati, ora ho la voglia di scrivere quindi non abbandonerò per ora. Buona lettura!

Ciao a tutti al prossimo chap!! R&R

  
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