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Autore: danonleggere    21/05/2013    6 recensioni
E Sacro Romano Impero? Quando se nè andato ha lasciato un enorme vuoto dentro al piccolo Italia.
Lui lo ha sepolto nei suoi ricordi per evitare di soffrire, perchè non è più disposto ad attaccarsi a qualcuno per poi non vederlo tornare.
Ma cosa farà quando quel suo amico tedesco si farà sempre più importante, quando guardandolo vi vedrà riflesso il suo primo amico?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per tutti quelli che si chiedono dove sia finito un certo bambinetto biondo di nostra conoscenza e perchè propio ora che dobbiamo studiarlo a scuola (unico argomento interessante dopo mooolto) la prof decide di saltarlo.
E un ultimo saluto a chi crede che scrivere una cosa in corsivo a inizio capitolo sia poetico.

 

 

 

 

 


Germania si svegliò al suono della sua fidatissima sveglia alle 6.00 del mattino. si stava alzando ripensando ai nuovi allenamenti che aveva in mente di fare quella mattina quando si sentì un peso caldo sullo stomaco. Guardò in basso e vi trovò l'italiano che dormiva beatamente abbarbicato al tedesco. Stava per svegliarlo urlandogli contro che il giorno prima gli aveva esplicitamente chiesto di rimanere in camera sua quando notò la sua espressione.
Sorrideva beato come se fosse assieme ad una persona a lui molto cara mentre muoveva piano le labbra sottili, sembrava che dicesse "Dai Sacro Romano Impero, vieni con me.".
Sacro Romano Impero? Il biondo era sicuro di aver gia sentito quel nome, ma dove?
Mentre ci pensava Italia parve svegliarsi e pigramente si tirò su fino a trovarsi a qualche centimetro dalla faccia dell'altro che colto alla sprovvista mentre lo guardava dormire arrossì violentemente, ma il castano si limitò a dire "Sei tornato Sacro Romano Impero." prima di riaddormentarsi sul petto del biondo ormai porpora.

Ancora un poco scosso il tedesco si staccò dall'abbraccio dell'italiano e vestendosi velocemente andò a correre. Gli faceva piacere che il suo amico fosse andato ad abitare da lui, in quel periodo mangiava veramente bene!
Ma la cosa che gli piaceva di più era la fastidiosa presenza del castano che gli portava sempre il buon umore. Gli aveva anche dato una stanza tutta per lui, ma ogni volta la nazione solare trovava una scusa per infilarsi nel suo letto, la cosa lo infastidiva ma lo lasciava fare.
Però era da un po' di tempo che si era accorto di provare qualcosa di più per Feliciano, come se ora non potesse più fare a meno di quelle attenzioni. Aveva cercato più volte di dirglielo ma qualcosa lo bloccava sempre, e se lui lo avesse rifiutato? E se l'affetto che lo legava al biondo era puramente parte del carattere dell'italiano?
Il teutonico era ancora immerso in questi pensieri quando avvicinandosi a casa sua sentì delle urla.
 

Italia si era svegliato con ancora davanti agli occhi l'immagine del suo amore d'infanzia per ritrovarsi nel letto da solo.
Quella era la camera di Germania.
Lui si era addormentato abbracciato a Germania.
Nel letto di Germania.
E ALLORA PERCHE' LI' NON C'ERA GERMANIA?!?
Un enorme vuoto si impadronì del castano che era ancora un poco nel suo sogno, propio quando Sacro Romano Impero si era dichiarato e poi era sparito. E ora non trovava il tedesco che di solito lo svegliava all'alba per allenarsi.
Guardò l'orologio. 8.30. IL BIONDO AVREBBE DOVUTO SVEGLIARLO PIU' DI DUE ORE PRIMA!!!
Si alzò velocemente dal letto notando che erano spariti anche i vestiti che Ludwig si preparava per il giorno seguente, fu preso dal panico e si mise a correre per casa urlando.
 

Germania fece uno scatto nell'ultimo pezzo di terra che lo separava dalla porta e quasi sfondandola si buttò in casa trovando il suo amico disteso sul tappeto del salotto in lacrime. Questi appena lo vide si alzò in piedi e gli si buttò addosso.
"Non c'eri, ... , Sacro Romano Impero, ... , i vestiti, mi hai lasciato, ... , non..." Germania lo bloccò facendogli poggiare la testa sul suo petto e tenendolo sollevato da terra lo portò sul divano.
Feliciano stava singhiozzando quindi il biondo lo strinse più forte finchè piano piano si calmò.
"Adesso vuoi spiegarmi cos'è successo?" chiese comprensivo il più lucido dei due. Italia si rannicchiò ancora di più tra le braccia dell'amico e sobbalzando per un singhiozzo cominciò "Quando mi sono svegliato e non ti ho trovato mi sono spaventato, ho pensato che mi avessi abbandonato" disse tenendo gli occhi bassi.
Allora il tedesco prendendo un grosso respiro e appoggiando la propia testa su quella del castano disse "Io non ti abbandonerò mai, sei mio alleato e mio amico, hai fatto solo un brutto sogno. Ora che ne dici di un po' di Pasta?"
Rincuorato Feliciano si tirò su e asciugandosi sorrise al tedesco sospirando un "ve" di sollievo.

 

La giornata passò abbastanza tranquilla e la sera Germania mandò Italia a fare la spesa, così lui avrebbe avuto il tempo di organizzare tutto.
Cucinò la Pasta alla bolognese e delle lasagne, stappò una bottiglia di vino appositamente chiesta a Francia. Quella sera si sarebbe dichiarato e nulla lo avrebbe fermato.
Si cambiò mettendosi un abito italiano all'ultima moda e preparò il dono che gli avrebbe fatto, una collana con una croce celtica decorata con il tricolore verde bianco e rosso per simboleggiare loro due. Ormai mancava poco e lui era pronto.

 

Feliciano camminava fischiettando verso casa, a quell'ora i negozi erano chiusi e lui era andato dal fratello a chiedergli quello che avrebbe dovuto portare a Germania.
"Ma vuoi spiegarmi il perchè fai ancora la servetta di quel mangiapatate? E' solo una fottutissima perdita di tempo stare con quello stupidissimo crucco!"
Per fortuna in quel momento era arrivato Spagna che aveva cominciato a fargli la magia del buon umore e Romano accecato dall'ira era andato a sbattere contro ad un muro e aveva perso i sensi.
Quindi il fratello gli aveva ripulito la dispensa e lasciato nelle mani amorevoli (hihihi) di Antonio.
Arrivato davanti alla porta della casa di Germania l'aprì e si ritrovò davanti l'amico che lo accompagnò ad una tavola imbandita solo per lui. A Feliciano brillavano gli occhi e si dimenticò all'istante della spesa guidato dal buon odore della cena. Cominciarono a mangiare mentre il castano parlava beatamente del più e del meno. Una volta finito il biondo gli si avvicinò e porgendogli la scatoletta con la collana gli disse "Italia, tu mi piaci non come amico, io ti amo"
Sul volto dell'itaiano passarono in meno di 20 nanosecondi tutte le emozioni conosciute e non, poi la sua bocca si allargò in un sorriso e svenne.
Germania non sapeva cosa fare, tra tutte le reazioni che si era immaginato, poteva essere rifiutato con un semplice "io ti vedo come un amico". Oppure poteva baciarlo e continuare il discorso in camera, o ancora poteva scoppiare una bomba che avrebbe fermato quel momento. Ma  quella non l'aveva prevista e ora preso alla sprovvista la sua mente calcolatrice si era messa all'opera per ideare un piano.
Intanto temendo che Feli si fosse fatto male lo sollevò dalla posizione fetale nella quale era caduto e dopo aver controllato che non avesse ferite evidenti lo portò a letto. Non sapendo in quale camera sistemarlo lo mise in quella che gli aveva prestato temendo che se si fosse svegliato nella stanza del biondo dopo la scena di fine serata si sarebbe spaventato.
Era tentato di cambiarlo lui stesso perchè con il pigiama sarebbe "stato più comodo" ma si trattenne pensando che cosa avrebbe pensato di lui l'amico se fosse rinvenuto in quel momento. Dopo aver sistemato tutto stava per lasciare la stanza quando sentì Italia biascicare un nome che aveva gia sentito e che ormai gli stava diventando familiare, Sacro Romano Impero.
Il biondo era deciso a capire chi fosse questa persona che infestava i sogni del  SUO o quasi Italia. Ludwig era una nazione relativamente giovane e nonostante le ore passate sui libri non conosceva ancora tutte quelle passate, quindi decise di telefonere a qualcuno più grande di lui, suo fratello Prussia
.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Ta-da!!!
Ecco a voi l'ennesima cavolata!!!
Comunque io spero che vi sia piaciuta perchè questa cosa mi girava in testa da tempo e non sapevo come sarebbe uscita fino ad oggi. Vi prego *occhioni da cucciolo bastonato* di recensire perchè sono piena di dubbi e ho bisogno che qualcuno mi dia conferma di ciò che penso approposito del capitolo.
E' troppo corto? Volevo farlo più lungo ma poi sarebbe stato difficile tagliare la parte dopo...
Ma ora basta con le mie autocommiserazioni e vi lascio con una domanda che non centra nulla con la storia:

Cosa ne pensate di Seborga?

Sarete molto gentili se me lo scriverete in un commento, anche corto, di quelli che arrivano come messaggi personali, è solo una mia curiosità.
Comunque salutoni, a presto e CIAO!

 
  
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