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4 – All I need
Una
volta appreso il numero di stanza si dirigono tutti e tre verso gli
ascensori.
Pochi
secondi ed entrano nel primo che si libera.
Alexis
preme il pulsante corrispondente al il piano da raggiungere e si volta
verso
Beckett “Così... Peter è tuo
cugino?” domanda timidamente.
Anche
Castle si fa attento “Non è troppo giovane per
essere tuo cugino?”.
“In
realtà no. Mia madre era la seconda di tre sorelle, prima di
lei è nata zia
Judith e la più piccola era zia Sarah.” Comincia a
spiegare “Zia Sarah è
l’unica ancora viva. Ha quarantadue anni ora ma ha avuto
Peter quando ne aveva
solo ventidue. Suo padre se n’è andato quasi
subito perché non voleva tutte
quelle responsabilità così lei ha dato a Peter il
cognome della nostra famiglia
e l’ha cresciuto con l’aiuto delle sue due sorelle
maggiori e beh... avevo solo
undici anni ma il mio contributo di babysitter qualificata aveva il suo
peso”
finisce la frase con un timido sorriso.
Castle
annuisce e risponde con un altrettanto piccolo accenno di sorriso
“Capisco”.
Le
porte si aprono qualche secondo dopo, interrompendo il racconto, e i
tre escono
dall’abitacolo spaesati.
Seguite
le indicazioni per traumatologia, restava solo trovare la stanza.
“Proviamo
di qua” suggerisce Rick guardando i numeri scritti fuori
dalle camere “lungo
questo corridoio aumentano”.
Infatti
pochi numeri più avanti trovano quella di Peter.
La
porta è chiusa e non ci sono vetrate da cui poter guardare
all’interno.
Kate
sembra esitare “Vai prima tu Alexis, ha chiesto di
te” esordisce infine.
Anche
Alexis però, è incerta sul da farsi
“Ma solo perché non sa che sei qui”.
“Ragazze,
sono più che sicuro che sarà felice di vedervi
entrambe!” le incoraggia Castle
“Suggerisco che sia tu ad entrare per prima tesoro”
si rivolge alla figlia toccandole
affettuosamente un braccio “Sei l’ultima persona
che ha visto, era spaventato
ed è normale che chieda di te, così nel frattempo
dai qualche minuto a Kate che
si toglie questa espressione afflitta dal volto e fa vedere a suo
cugino un bel
sorriso” conclude la frase guardando Beckett, cercando di
spronarla.
Quest’ultima
annuisce e istintivamente si porta le mani agli occhi, cercando di
asciugarseli
ancora una volta.
“O-ok...allora
entro...” la ragazzina bussa piano e ruota la maniglia
“Lascio aperto?” domanda
rivolgendosi ai due adulti.
Suo
padre annuisce “Si, noi stiamo qui sulla soglia,
così Peter può vedere anche
Kate”.
Alexis
apre completamente la porta e, lenta, si avvicina al letto.
Kate
lascia andare un lungo sospiro e stringe forte la mano di Rick
“Mi sembra di
sognare. Peter è fuori pericolo e tu sei qui con
me” dice senza guardarlo,
fissando Peter a letto, con gli occhi ancora chiusi.
Castle
vorrebbe stringerla forte, ma qualcosa glielo impedisce.
Lui
non è ancora sicuro di cosa farne dei suoi sentimenti.
Provarli liberamente con
il rischio di illudersi ancora oppure proseguire con la sua vita e
chiudere
tutto in un cassetto del cuore, come ha fatto durante
l’estate.
L’incidente
li aveva appena riuniti, vero, ma forse solo momentaneamente.
Decise
che era meglio non rispondere nulla. Si limitò a voltare
anche lui lo sguardo
verso sua figlia, in piedi accanto al letto di Peter.
Alexis
gli tocca delicatamente la mano e lui immediatamente apre gli occhi.
Verdi e
intensi come quelli di Kate.
“Hey,
ecco il mio angelo....finalmente” dice lui, debole.
“Come
ti senti?” chiede, sentendo già le guance
arrossarsi.
Peter
le stringe di più la mano “Ora molto
meglio” risponde sereno, incatenando i
loro sguardi.
“Mi
sa che tuo cugino ha una cotta per mia figlia” sussurra
Castle e subito i due
giovani si voltano verso la porta.
“Kate!”
Peter la vede subito e tende il braccio libero verso di lei.
Beckett
si precipita al suo capezzale accarezzandogli il volto “Stai
cercando di farmi
venire un infarto Peter? Ti aspettavo solo tra un paio di
giorni....”.
Il
ragazzo tenta di ridere ma viene sopraffatto da qualche colpo di tosse.
“Shhh
non ti sforzare, ne riparliamo dopo che ti sarai fatto una bella
dormita, ok?”
lo rassicura lei.
Peter
annuisce e le indica i suoi vestiti e lo zaino, appoggiati su una
poltroncina
lì accanto da un’infermiera.
Kate
lo segue con lo sguardo immaginando che cerchi
di indicarle il cellulare. Fruga nelle tasche e lo prende
in mano “Ci
penso io, avviserò tua madre e le spiegherò
tutto. Tu pensa solo a riposare” si
china su di lui per baciargli la fronte.
“Cos’ho
cinque anni?!” borbotta sbuffando, ma visibilmente contento
di quel gesto.
Beckett
gli sorride “Taci scapestrato!”e poi si avvicina
alla porta.
Alexis
si sposta con l’intenzione di seguire la detective ma Peter
non le lascia la
mano “Resta ancora qualche minuto ti prego. Finché
non mi addormento”.
“Ah....
io....” si volta dubbiosa verso Kate, la quale annuisce e poi
esce dalla stanza
“Ok, resto”.
“Scusa
sono un rompiscatole” tossisce un paio di volte “Ma
sei l’ultima cosa che
ricordo” sospira affannato “I tuoi occhi... mi
hanno tenuto aggrappato alla
vita…” e poi le sue palpebre stanche si chiudono e
la presa attorno alla mano
di Alexis si fa più debole.
Fuori
da quella camera Castle e Beckett sono seduti su delle piccole sedie,
poste
lungo il corridoio. Alexis chiude la porta e li raggiunge.
“Si
è addormentato” dice, sedendosi accanto al padre.
Castle
abbraccia la figlia e poi si rivolge a Beckett “Va
meglio?”.
“Si
ora che l’ho visto sono più tranquilla, ma non so
come spiegarlo a zia Sarah”
dice scuotendo la testa. Guarda il cellulare che stringe in mano,
completamente
distrutto.
“Aspetta....”
Castle glielo prende dalle mani, lo smonta e recupera la sim
“Tieni solo
questa, il resto credo sia inservibile ormai” e le porge la
piccola tesserina.
“Grazie,
davvero... per tutto”dice con voce ferma, guardo entrambi
negli occhi.
“E
a me niente ringraziamenti?” Kate vede un dottore che non
conosce avvicinarsi,
con una cartellina in mano e un poliziotto alle sue spalle.
“Dottor
Porter!” esclama Castle alzandosi “Kate, questo
è il dottor Jack Porter, era
con noi sul luogo dell’incidente e si è preso cura
di Peter finché non è
arrivata l’ambulanza”.
“Dovere
Signor Castle” gli risponde sorridendo, poi nota Kate
“Immagino sia riuscito a
trovare un parente”.
“Si,
dottore, sono sua cugina” Kate allunga la mano destra e il
dottor Porte la
afferra prontamente “Piacere di conoscerla e grazie per
quello che ha fatto per
Peter”.
“Si
figuri, il dottor Altman mi ha aggiornato sulle condizioni di Peter,
sono
contento che non abbia nulla di grave.” Il dottore si volta e
indica il
poliziotto dietro di lui “Ho accompagnato qui
l’agente della stradale
incaricato di raccogliere le vostre testimonianze e visto che venivo ho
portato
dei moduli da compilare per registrare il ricovero di Peter”.
“Devo
contattare la madre di Peter ma penso di poter cominciare ad inserire
qualche
dato, la ringrazio” Kate prende il plico di fogli e si sposta
qualche sedia più
in là per dare modo all’agente di svolgere il suo
compito.
Inoltre...
non era sicura di voler sentire i dettagli dell’incidente che
avrebbe potuto
portarle via l’ennesimo membro della sua famiglia.
Quando
Castle e sua figlia finiscono di parlare con l’agente della
polizia stradale
notano Kate seduta poco più in là, reggere la
cartellina con la mano sinistra
mentre con la spalla preme il suo cellulare, incollato
all’orecchio, e con la
mano destra scrive quello che le viene dettato.
Castle
la guarda per un istante.
Peter
è fuori pericolo e Kate si è ripresa.
Di
sicuro vorrà restare qui con lui per vegliarlo e non
lasciarlo solo, perciò non
c’è più nessun motivo per restare in
ospedale.
O
per meglio dire un motivo, dagli occhi verdi e i capelli lunghi, per
restare ci
sarebbe ma non è ancora pronto per affrontarla a cuor
leggero.
“Tesoro,
andiamo a casa” propone
stanco.
Alexis
appare visibilmente stupita “Ma… non
possiamo… papà noi…”.
“Abbiamo
fatto tutto il necessario” il padre le accarezza il volto
“Siamo esausti,
andiamo a casa” ripete con convinzione.
La
ragazza si infila le mani nei jeans e si dondola sui talloni fissando
il
pavimento, dubbiosa.
“Puoi
venire a trovarlo domani se vuoi” aggiunge suo padre.
Alexis
alza gli occhi decisa “E Kate? Ora che l’hai
rivista sparirai di nuovo?”.
Non
si aspettava un commento così diretto da sua figlia.
Sa
che può essere estremamente sottile e tagliente quando
vuole, ma in quel
momento è completamente spiazzato.
“Non
so ancora quello che farò....è stato tutto
così.... l’incidente,
l’ospedale....”
cerca di spiegare, incespicando.
“Sapevi
che prima o poi l’avresti rivista papà e ora
è successo” sua figlia incrocia le
braccia indicando la detective con un cenno del capo.
Sì,
lo sapeva che sarebbe successo, solo non se l’era immaginato
così improvviso e
traumatico.
Voleva
ripresentarsi davanti a lei a testa alta.
Voleva
dimostrarle di essere un uomo adulto che si era disintossicato da lei.
Le
rivolge un altro sguardo. Si sta adorabilmente sistemando una ciocca di
capelli
dietro l’orecchio.
“Non
sono pronto” esclama tornando a guardare la figlia.
Si
sentiva pressato da tutta quella situazione “Questo non
doveva succedere... è
stato solo un caso, un....”.
“....incidente??!!”
Alexis lo interrompe seccata.
Castle
sbatte le braccia contro i fianchi sconsolato. Incidente
non è la parola più adatta in quel momento, ma
è
esattamente quello che è stato. Un grosso enorme incidente
di percorso.
“Sai
papà, per essere un uomo che dice a tutti di credere nel
destino stai ignorando
un po’ troppi segnali!” esclama severa prima di
incamminarsi verso gli
ascensori lasciandolo lì impalato.
La
guarda per qualche secondo camminare di spalle prima di accorgersi di
avere un
paio di occhi fissi su di sé.
Probabilmente
non è riuscita a sentire la conversazione ma sicuramente ha
capito il motivo
della discussione.
Si
volta incontrando i suoi occhi.
Non
accenna ad alzarsi ma un debole sorriso spunta sul suo volto. Poi alza
una mano
e lo saluta. Lo lascia andare.
Un
piccolo sorriso di gratitudine compare anche sul volto di Castle,
insieme ad un
respiro di sollievo.
Ricambia
il saluto e se ne va.
*
All I need – Within Temptation - http://www.youtube.com/watch?v=FK8_Sy6HTI4
Ivi’s
Corner:
Se
ne va? Se ne vaaa???
Si,
se ne va xD ahahahah sono trrremenda, scusate.
C’è
tempo per tutto, non temete.
E
poi...Peter e Alexis si devono rivedere no? Ihihihihih
Restate
sintonizzate, ne vedremo delle belle ^___^
Buona
lettura e buona settimana
Ivi87