la soffiata
Ehilà..Non so esattamente quando riuscirò a postare questo capitolo, causa: ripercussioni dei miei che staccano il cavo di Internet, isolandomi dal mondo( no comment)...Se fosse troppo tardi, chiedo scusa.
Un grazie particolare a AuraD e Ledy Slytherin che mi seguono sempre e mi danno lo stimolo a continuare questa buffa storia. Thanks a lot my readers!!
Buona lettura!!
Severus Piton scriveva nervosamente correzioni su
una pila di compiti disposti in ordine perfetto sulla cattedra. Precisione
maniacale.
Intinse la penna nell’inchiostro nero e tracciò
qualche insulto sugli elaborati più deprimenti…Inutile tentare di mantenere un
atteggiamento anestetizzato nei confronti di certe boiate! E poi c’era chi si azzardava
a sostenere che quello del professore non fosse un mestiere usurante! “Allora
provalo” pensava seccato l’unticcio “ Vieni a farti sfracellare i timpani da
mocciosi petulanti, pieni di sé, negligenti e impertinenti!!!”
Ecco cosa ne pensava lui della nuova generazione;
se poi il raggio d’azione doveva estendersi anche ai Gryffindor…Beh, il
professore di Pozioni aveva una discreta inventiva nel togliere punti, voti e
meriti a quel branco di idioti!
Davvero non capiva, proprio NON CAPIVA come certi
individui potessero illudersi di cambiare il mondo, come potessero sperare di
uscire dalla loro insignificante nicchia e diventare “qualcuno”, eroi
preferibilmente…Al più sex symbol, Auror, miliardari…
L’oca di turno si sarebbe ritrovata a far la
concubina di qualche ricco Mangiamorte e quello sarebbe stato in assoluto il
destino migliore che le potesse capitare…Tipo la ragazza che aveva buttato giù
quella risposta: Lavanda Brown, una vanesia biondina.Senza spessore.
La disgrazia del genere umano stava nel rincorrere
assurde chimere…La felicità, l’amore, la vera amicizia…
Ma andiamo! Ne aveva sentite tante di dediche
stucchevoli e mielose…
“ Perché l’amicizia vera dura per sempre”..Gli
veniva quasi da ridere…
Tutto finisce e i rapporti fanno presto a
naufragare, puoi distruggere sforzi di anni in un secondo..Un.Banale.Secondo.
Come aveva fatto lui con lei… Ma non era tempo di indugiare nel passato; per
Severus Piton, anzi, il passato era assolutamente off limits!
Tentò un rapido calcolo mentale per stimare da quante
notti non chiudeva occhio: si aggirava intorno alle dieci, non era il suo
record, ma ci si avvicinava.
L’attenzione precaria si catalizzò intorno ad uno
sbatter d’ali…I suoi occhi pece incrociarono quelli gialli, a palla, di un
barbagianni con una lettera nel becco.
Lesse quelle righe vergate frettolosamente e un sorriso si aprì sul suo viso aguzzo.>
o:p>
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Harry Potter smontò dalla scopa sulla Torre di
Astronomia. Aveva bevuto troppo.
Era uscito con una Corvonero, Clarissa Humprey, a
Hogsmeade. Si appoggiò al parapetto in muratura.
Non si reggeva in piedi.
Evocò una coperta, di sicuro non sarebbe riuscito
a trascinarsi fino alla Sala Comune.
Purtroppo mentre si accasciava, la lucidità sepolta
sotto Burrobirra, vodka e rum, sentì quella maledetta e sgradevole voce-
Potter, prendi!-
Gli lanciò una fiaschetta che lo rimise
istantaneamente in sesto e fu allora che il Prescelto sentì il segnale di
allarme rosso in ogni fibra del suo essere. Mentre Severus Piton ghignava,
mentre Severus Piton assaporava il gusto della vittoria.
Sotterranei, Covo delle Serpi, festa di inizio
anno
Anche Hermione Granger era ubriaca.
Ballava a occhi chiusi, trascinata dalla musica,
sensuale come non era mai stata.
All’improvviso faceva troppo caldo. Nel bel mezzo
della festa di inizio anno.
Si sfilò la maglietta, folle e disinibita. Era
semplicemente fantastico.
Malfoy la guardava con gli occhi fuori dalle
orbite…Era accoccolato su un divanetto con in braccio Daphne…
[Confusione sotto luci psichedeliche, puro oblio…]
Lampi di immagini: urlava contro Draco,
improvvisava uno strip, Blaise e Goyle la portavano in stanza. Sulla colonna
sonora di una risata sguaiata.
Il problema della follia è che quando ritorni ad
essere savio ti tocca fare i conti con la realtà, sapendo di non poterne uscire
vincente.
Il mal di testa era una punizione sufficiente? In
quel momento ‘Mione giurò di sì.
Vomitare l’anima.
- Okay, spiega- fece Blaise, pacifico e sexy
sedendosi ai piedi del suo letto. Goyle entrò poco dopo- Sono arrivato tardi?-
ghignò togliendosi il mantello
- Nient’affatto..Pansy stava per iniziare-
Spiegare?
- Che hai?- le domandò a bruciapelo Zabini
- In che senso?- fece disorientata, aveva recitato
bene la parte, dov’era il problema?
- Sei diversa, da un po’ di tempo a questa
parte..Precisamente dall’inizio della scuola- specificò Goyle – La Pansy che
conosciamo noi non avrebbe mai urlato contro Draco…Prima di tutto perché è
troppo orgogliosa per farlo e poi perché ne è succube. Non hai mai saputo
difenderti da lui-
- Le cose potrebbero essere cambiate- esordì
cercando di non perdere la calma. Non aveva ben considerato il rapporto tra il
Carlino e il Furetto. Nulla di grave.
- Ah sì?- Zabini alzò un sopracciglio con aria
scettica- Questo non può cambiare. E’ così da sei anni-
- C’è qualcosa che ci devi dire, Pansy?- indagò
Goyle fissandola con un espressivo sguardo nocciola. Sospettoso.
- No- Herm scosse la testa, non avevano prove
,nemmeno uno straccio.
- E cos’è la storia che stai con Potter? E’ su
tutti i giornali, l’altro giorno Tiger vi ha visto passeggiare in giardino.
Drake è piuttosto inviperito-
- Chiariamo un concetto: Malfoy non può arrogarsi
nessun diritto su di me! Non vi deve interessare perché io frequenti Potter,
non mi sembra di metter becco nella vostra vita privata! Gradirei mi riservaste
lo stesso trattamento!-
- E così sei diventata di colpo indipendente?-
tono ironico, timbro inconfondibile. Bello e dannato, il principe delle Serpi
fece la sua comparsa.
Rimase appoggiato allo stipite della porta. Troppo
cosciente del suo fascino. Simile a una divinità greca: lineamenti cesellati,
crini biondi spettinati e occhi dalla spaventosa carica erotica.
- Sì…E fammi un favore: stai fuori dalla mia vita!
Non striscerò ai tuoi piedi e non m’ infilerò nel tuo letto non appena
schioccherai le dita! Hai scelto un’altra e per quanto tu possa essere
intrigante, non mi prostrerò ai tuoi piedi!
Io non ho bisogno di te, Malfoy. Posso avere chi
voglio e, sfortunatamente per il tuo ego, non sei tu!!!-
Sorrise delle facce sconvolte dei presenti.
Forse aveva davvero fatto un favore, a Pansy
Parkinson. Assurdo, vero?
^^^^^^^^^^^
- Potter passa il limite da quando ha messo piede
in questa scuola…-( Nda: frase originale di HP) Piton perorava la sua causa
nell’ufficio di Silente. La McGranitt aveva assunto un cipiglio severo. Lo
chignon stretto in una retina nera.
- Suppongo di non dover nemmeno menzionare tutte
le volte che ha infranto le regole di questa scuola. Torno a ribadire che
Potter dovrebbe essere espulso, tuttavia riconosco che un nemico mortale dietro
l’angolo è un motivo più che sufficiente per desiderare che il ragazzo sia
tutelato-
Harry
strinsei pugni.
- Ho una proposta: voglio che Potter diventi mio
assistente per un mese.. Magari nel frattempo riuscirà ad apprendere la sottile
arte delle pozioni più di quanto abbia fatto in questi sei anni… Voglio essere
ottimista!- beffardo
- Bene, avrai la tua punizione, Harry- accordò il
preside- Mi auguro che il tuo comportamento divenga più responsabile e maturo-
- Bene- replicò secco il Prescelto- Non
ricapiterà-
Piton sorrise, lieto come un bambino di fronte a
un balocco sotto l’albero di Natale… Gli stessi occhi luccicanti.
- Temprerò il suo spirito, non si preoccupi signore-
lezioso e irritante.
Harry uscì svelto dall’ufficio, livido di rabbia.
C’era solo una persona che poteva aver fatto la
soffiata a Piton; aveva giusto una mezza idea in proposito…