Ciao a tutti! Ecco a voi il terzo pezzetto su Kitty!Kurt. La fic appartiene ad un altro autore, questa volta l'originale è in inglese, ma io l'ho tradotto dalla traduzione russa... ha fatto la strada un tantino lunga per arrivare a voi, ma è il risultato che conta, no? Una curiosità: è stato tradotto in russo dalla mia beta russa che mi assiste nella traduzione dall'italiano della fic "Just a landing" della mia beta italiana che mi aiuta con queste drabble... un bell'intreccio! Ecco il link dell'originale, a chi interessa: http://endofadream.tumblr.com/post/42007668383/alexwi..

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- Blaine, tu... tu sei un animale!.. Ahi-a!

- Kurt, stai fermo! Non posso estrarre questa scheggia se continui a muoverti.

- Ma tu... tu ti sei avvicinato con una pinzetta! - Kurt emette un miagolio lamentoso, facendo aderire le orecchie perfettamente alla testa, e Blaine lo guarda dispiaciuto. Hummel sta steso sul divano con i pantaloni arrotolati e la maglietta che scopre la pelle pallida e tirata della sua pancia. I suoi occhi, spalancati dalla paura, il viso sbiancato alla vista della pinzetta luccicante argentata nella mano di Blaine.

Con un movimento tranquillizzante della mano Anderson afferra Kurt per il polpaccio, e quello si muove appena, spostando la gamba sopra le ginocchia di Blaine e abbracciandogli la vita con la coda spiegata dal dolore e dallo spavento.

- Se ti comporti bene, tutto finirà molto presto, - gli promette Blaine dolcemente. - Però, se non la smetti di girarti, sarò costretto a pizzicarti.

Kurt sospira pesantemente per poi annuire deciso, chiude gli occhi e si gira dall'altra parte. Blaine si concentra, mordendosi il labbro, poi mormora qualcosa di tenero a bassa voce, ma appena tocca il tallone di Kurt con il metallo freddo, sente come quello... inizia a fare le fusa.

Anderson si blocca di colpo, e Kurt piagnucola:

-No-o, ma perché? Non puoi semplicemente finire con questo... e basta!

- Ma tu... fai le fusa... - gli fa notare l'evidenza Blaine con la confusione nella voce e Hummel, gemendo, lascia cadere la testa sul cuscino.

- Non facciamo le fusa soltanto quando siamo felici, sai? - spiega innervosito lui. - Ma pure nei casi di un dolore leggero e ora sono proprio in questa condizione! E il fatto che stai muovendo quella maledetta scheggia dentro il mio tallone, e che  prima avevi disinfettato la ferita... non mi aiuta affatto, - Kurt quasi piange, quando Blaine riprova a toccare la sua morbida pelle con la pinzetta. - E perché diavolo questo pezzo di legno sarebbe cosi tanto pericoloso poi?

- Oh, tesoro mio, - continua mormorare Anderson. - E se ti dessi qualcosa con cui giocare? La cosa potrebbe distrarti? Dopo Natale ci è rimasto ancora un po' di orpello, che ti era piaciuto cosi tanto. Eri assolutamente adorabile quando ci giocavi, avvolgendotelo tutto intorno prima di metterlo sui rami del albero.

Kurt gli lancia uno sguardo omicida, tirando le orecchie stizzito.

- Lascia perdere!

Blaine ride, e quando allunga la mano per accarezzargli la base della coda, scivolando poi sù lungo la schiena, Hummel si inarca contento, permettendo al suo corpo di rilassarsi sotto quel tocco dolce. Le fusa - ora più forti - si sentono di nuovo, ma poi di botto si interrompono e la coda gli si agita nell'aria... Concentrato sui movimenti delicati delle mani di Anderson, sulle carezze delle sue dita, che facilmente trovavano i punti sensibili, lui quasi - quasi! - non aveva sentito una leggera puntura, che però l'aveva fatto sibilare piano ed emettere un miagolio sorpreso, quando il dolore si era intensificato per una misera porzione di secondo. Tutto finisce altrettanto presto, come inizia, e Blaine strilla trionfante e sfrega piano un antisettico sulla ferita aperta per metterci poi il cerotto.

Kurt abbassa lo sguardo sul suo piede, dopo lo sposta su Anderson, che sorride contento e sente come un enorme sorriso si espande anche sul suo viso.

- Finalmente! - sbotta lui, fingendo il disprezzo, e mette giù il piede ferito.

- Oh... stai un po' zitto! - dice Blaine. - Sono il miglior fidanzato al mondo, e tu mi ami. E adesso, vieni quà, mio piccolo e bellissimo gattino... e baciami!

Kurt salta veloce sulle gambe di Anderson, accomodandosi per bene e strofinando il naso contro il suo mento. Blaine fa scivolare la mano sotto il suo orecchio e le fusa di nuovo nascono da qualche parte nel petto del ragazzo. Con un mugugno soddisfatto, Kurt solleva la testa e si avvicina alle labbra del suo ragazzo. Normalmente lui non sopporta quando Blaine lo chiama con quei nomignoli, ma ora il dolore è appena passato, lasciandolo più arrendevole del solito, perciò si dà da fare, baciando Blaine, esplorando la sua bocca socchiusa con la stretta lingua curiosa.

- È  strano... quando fai cosi, - mormora Blaine senza staccarsi dalle sue labbra e stringendolo ancora più forte con le mani impazienti. Le fusa di Kurt diventano più forti.

- Non è quello che mi dicevi ieri notte, - gli sussurra dolcemente Hummel, inumidendo le sue labbra con la punta della lingua e stuzzicando il ragazzo con le carezze maliziose della coda.

Ora Blaine lo guarda con gli occhi spalancati e Kurt scambia un ghigno con l'espressione più tenera. Poi si muove sulle gambe di Anderson, strusciando contro di lui il bacino, chiaramente cercando di colpirlo nel punto più sensibile.

Blaine espira con forza e afferra Kurt per i fianchi, come se l'idea l'avesse colpito all'improvviso e dice con una voce bassa e sensuale:

-Sai... se a quest'ora aprissimo le tende in camera, il sole picchierebbe esattamente sul letto... e io so, quanto te lo godi il sole...

In tutta la risposta Kurt lo bacia e Blaine ride, alzandosi insieme ad Hummel, che gli cinge la vita con le gambe e dirigendosi alla cieca verso camera da letto.

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