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Autore: JustABitchOnAStroll    22/05/2013    5 recensioni
- Ciò non significa necessariamente che voglia parlare con te! -
- Sei proprio una bastarda -
- Sei proprio un coglione - risposi io a tono.
Dopo qualche attimo di silenzio tornò all'attacco - Come mai sei qui? -
Sbuffai - Ho ucciso un po' di gente -
Della serie " Rimaniamo sul vago "
- Ah... E ti vogliono giustiziare per così poco? -
- Sarebbe anche stato " poco " come dici tu, se non avessi ucciso anche tutti gli anziani del mio villaggio... Però è stato stranamente appagante, lo ammetto - dissi sospirando - Come ti chiami? -
- Hidan - fece una pausa - Per essere una ragazza devi aver messo su un bello spettacolo al tuo villaggio... Mi immagino tutto il sangue... - sospirò di piacere - A Jashin-sama sarebbe piaciuto -
- No, non c'è stato nessuno spargimento di sangue - commentai, parecchio scioccata dal suo commento precendente.
- COSA!? -
Rimasi convenientemente zitta.
Bhè, non è che si vedesse tutti i giorni un tizio a cui piacevano sbudellamenti e varie.
Vabbè, nel mio caso "sentisse".
Dannato Kekkei Genkai di merda.
Spero di avervi incuriosito, anche se sapete che dalla mia testolina bacata non può uscire niente di buono!!
Enjoy!
Ciauuu!
Alice_
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Love is truly blind cap 9 - No, Hidan. Haiiro rimarrà qui ad aiutare con la cattura dell'Enneacoda - parlò Pain mentre formava i sigilli per la fine della tecnica dei Nove Draghi, facendo, in questo modo, cadere il corpo del Kazekage a terra con un tonfo sordo.
- E invece ritornerà alla base, Pain-sama - disse la figura del jashinista, che aveva di visibili solamente gli occhi - Si è quasi già fatta ammazzare una volta la bastarda -
Mamma mia, la fiducia era commovente.
- Questa è la mia decisione e non ho intenzione di fare cambiamenti - replicò Pain atono - Mi sono spiegato, Hidan? -
- Perchè state parlando come se non ci fossi!? - esclamai, agitando le braccia per farmi vedere.
L'albino mi guardò malissimo, un invito a stare zitta che venne accolto a braccia aperte dalla sottoscritta.
- Dunque parla -
- Err... Meglio se mi cucio la bocca - dissi ridacchiando - Non voglio morire così giovane... -
Hidan annuì soddisfatto.
Sarei sopravvissuta un altro giorno.
- Bene. Ora ritornate alle vostre mansioni -
Cominciai ad avviarmi dove Sasori e Deidara erano seduti, prima di venire fermata da una voce che conoscevo fin troppo bene - Oi! -
- Se è una minaccia di morte risparmiatela, ne ho già ricevute abbastanza - replicai girandomi - Oppure vuoi uccidermi direttamente? -
Assottigliò lo sguardo - Prova a morire e ti ammazzo -
Stavo per replicare che il suo piano di azione aveva una piccola debolezza, ma svanì nel nulla, lasciandomi come una scema con la bocca aperta.
Prima figura di merda della giornata.
Cominciavamo bene.

- Oh, andiamo! Non ne posso più di stare fermo qui, un! -
- Per quanto mi possa bruciare darti ragione, Deidara, odio che mi si faccia aspettare... -
Allungai le gambe, osservando il biondo seduto sul corpo dell'ex-kazekage.
Manco fosse una sedia - Non dovrai aspettare ancora per molto - dissi, tirandomi in piedi e risistemandomi la cappa che aveva formato una piega a dir poco fastidiosa - Sono in quattro, qui fuori. Uno è il Jinchuuriki. -
Quasi a confermare le mie parole, la parete d'entrata venne percorsa da una scossa e cadde a pezzi, formando una pila di rocce nel bel mezzo del fiume che scorreva fuori.
Non appena la frana artificiale si fu stabilizzata entrarono i quattro ninja, appostandosi ai lati dell'apertura formatasi poco prima.
Guardarono la scena che si parava davanti a loro e sgranarono gli occhi - Siamo arrivati tardi - parlò uno di loro, con il coprifronte che gli copriva l'occhio sinistro.
Il mio cuore perse un battito.
No, non poteva essere lo Shikaku, erano tutti morti quelli che lo possedevano.
Il mio filone di pensieri venne interrotto dalla voce di uno dei nin - Bastardi! -
Emanava una quantità di chakra a dir poco mostruosa. Il Jinchuuriki.
Ebbi la conferma quando i suoi occhi cambiarono colore.
- Dove diavolo pensi di essere seduto?! - urlò, mostrando dei canini chiaramente troppo pronunciati per essere umani.
- io ci ho provato a dirgli di sedersi da un'altra parte, ma ha rifiutato... - mormorai io.
Credevo di averlo detto piano, ma a giudicare dalle facce allarmate dei nostri avversari mi doveva essere scappato più forte di quello che non credevo.
Whopsy.
- Da che parte stai!? UN!? - mi urlò dietro Deidara, prima di ricomporsi e rivolgersi nuovamente verso i ninja - Quello è il jinchuuriki... Sembra che Itachi avesse ragione dopotutto " Quello che perde la pazienza prima "... un - fece poi rivolto al marionettista.
Sasori non rispose, sembrava troppo occupato ad avere una gara di sguardi con la vecchietta nell'angolo.
- Che diavolo sti facendo Gaara?! Perchè te ne stai lì sdraiato! Rispondimi! Cosa sei, sordo?! Smettila...! -
- BASTA NARUTO! - fece l'uomo con i capelli bianchi, effettivamente fermando il biondo - Sai benissimo che cosa è successo -
Il Jinchuuriki si fermò e strinse i pugni, ma poi si ricompose.
- Il tuo amico ha ragione, e lo sai anche tu. - cominciò Deidara - E' morto da un po' adesso - disse prima di dare un buffetto alla guancia della sua " sedia ".
Naruto, perchè adesso sapevo pure il nome, emanò una tale quantità di chakra che mi spaventai.
Dunque era quella la potenza di un biju...
- Sai Deidei - guardai la scena con lo sguardo più indifferente che riuscii a fare - A volte sei pure peggio di Hidan -
- Bene... - mormorò Sasori
- Già, è lui -
- Restituitelo... RIDATECI GAARA! - urlò Naruto prima di mettersi a correre verso i due artisti.
Prima che potesse attaccare seriamente venne fermato dal maestro, a quanto pareva - Togliti Kakashi-sensei -
- Se attacchi senza pensare siamo finiti -
Il Jinchuuriki strinse i denti.
Dopo un buon cinque minuti passati a guardarsi nelle palle degli occhi, Sasori si girò verso Deidara - Cosa? Hai qualcosa che ti passa per la testa, Sasori no Danna? -
- Ci penso io a lui - disse riferendosi a Gaara - Dato che è oramai chiaro che questo Jinchuuriki non si fermerà finchè non l'avra recuperato -
- So che non ti piacerà quello che sto per dire, Danna, ma lo dirò lo stesso - fece un sorrisetto compiaciuto - Credo che me ne occuperò io, invece -
Riuscii a sentire l'ondata di irritazione provenire da Sasori - Guarda, il nostro lavoro di squadra è stabile, non fare troppo affidamento sulla tua fortuna, Deidara -
- Un artista deve sempre cercare stimoli più grandi, altrimenti i suoi sensi si affievoliscono... Ho sentito che il Jinchuuriki dell'Enneacoda è forte... Qualcosa degno della mia arte! -
- Cosa? Quelle tue tecniche arte? La vera arte è un lavoro di bellezza, catturata e lasciata per i posteri - si girò verso Deidara - L'arte è bellezza eterna! -
- Bellezza eterna? Mi stai prendendo in giro? Senti, rispetto il tuo punto di vista dato che sono anche io un artista, ma la vera arte è effimera, un lampo che brucia brillante e poi svanisce in un battito di ciglia, un -
- Cos'hai appena detto? -
Ma ditemi che non lo stavano facendo sul serio!
- Uh... Non vi pare di stare cominciando ad andare un po' fuori argomento? - dissi, sucscitando lo stesso effetto che avrebbe conseguito una mosca fastidiosa.
Una manata sventolata in aria per dirmi di stare zitta.
Nella mia mente si formò un solo pensiero.
Deidara = Cadavere
Mi tirai in piedi sotto lo sguardo atterrito dei ninja, meno quello del Jinchuuriki che guardava i miei due compagni con odio crescente, e mi buttai addosso a Deidara, cominciando a strangolarlo - Baka! Hai già perso un braccio, cosa vuoi?! Perdere qualcosa di più importante?! - urlai, senza badare minimamente ai nostri avversari.
- Il tuo fidanzatino non c'è, non sono obbligato ad andarci piano, un! -
- FIDANZATINO!? TI DISFO E TI DO' A KAKUZU DA RICOMPORRE COME PUZZLE! - risposi a tono rafforzando la presa sul suo collo.
Prima che potessi fare danni permanenti, comunque, una scultura del biondo si ingrandì, e lui ci saltò sopra, massaggiandosi il collo - Kami, Haiiro-chan. Tutto quel tempo passato con Hidan non ti aiuta a controllare la rabbia di certo, un! -
L'uccello che aveva creato prese nel becco il corpo del Kazekage e si levò in volo, uscendo dalla caverna con Naruto alle costole che ringhiava come un cane ferito.
- Deidara, idiota! - disse Sasori, mentre io mi levavo la terra di dosso.
Osservai i tre ninja rimanenti confabulare tra loro, finchè quello con i capelli argentati se ne andò dietro al Jinchuuriki.
- Per come l'avevo sentita io, ti sei ritirata tanto tempo fa... - disse Sasori
- Be', mi è venuta un'irrefrenabile voglia di rivedere il mio nipotino - fece la vecchietta, facendomi sgranare l'occhio visibile fino ai limiti del possibile.
- E' tua nonna?! -
Lui non mi rispose nemmeno, si limitò a guardare male la ragazza che stava con la vecchia.
- Sakura, non temere, sono qui con te. Stai indietro adesso, cara -
La nonna di Sasori si fece avanti e mise le mani nelle maniche, estraendo una decina di kunai, tenuti insieme da un sottilissimo filamento di chakra - Lama d'assalto! - esclamò, facendo un sigillo e scagliando i kunai verso di noi.
Registrai appena il " Mettiti dietro di me " di Sasori che i kunai erano stati deviati dalla coda di Hiruko.
- Oh, grazie - dissi, giusto un po' scossa per la scioltezza dei movimenti della vecchia.
- Se insistete così tanto nell'interferire, mi vedo costretto... Vediamo che figura fareste, tu e la mocciosetta, come parte della mia collezione! -
La cappa già rovinata dai kunai di Hiruko si lacerò, rivelando il vero corpo della marionetta, mentre la coda si agitava minacciosa.
Due parole.
Che schifo.

A dir poco scandalizzata osservai Sakura fare a pezzi Hiruko, con uno sguardo che diceva chiaramente quanto si fosse gasata per quella vittoria.
Be', purtroppo per loro il bello doveva ancora arrivare.
Osservai Sasori saltare verso di me, coperto dalla lacera cappa della sua marionetta.
- Allora quello è i suo vero corpo? -
Perspicace la ragazza...
- Ho aspetteto vent'anni... Voglio vedere la faccia di mio nipote -
Nell'arco di un secondo la testa caduta a terra di Hiruko si sollevò e cominciò a sparare una raffica di spilli contro la rosa che, facendo una serie di piroette complicatissime che nemmeno Kakuzu sarebbe riuscito a fare, figuriamoci una ragazza come me e lei.
Guardai Chiyo e la ragione mi fu subito chiara: stava controllando Sakura come se fosse una marionetta.
Mamma mia, nuovo livello di bassezza.
- Hn, non avrei dovuto aspettarmi di meno dalla mia stessa nonna... Nessuno avrebbe potuto schivare i miei attacchi così. La stai controllando con il tuo justu per le marionette. E poi, complimenti, attaccare dei filamenti di chakra alla coda della mia marionetta è stato un buon piano... Avrei dovuto accorgermene prima... L'hai fatto quando hai lanciato quei kunai, vero? -
Notai l'espressione delle due Kunoichi indurirsi e capii che Sasori aveva fatto centro.
- Bene... Anche se ho utilizzato il minimo di chakra per farlo te ne sei accorto lo stesso -
- Ah, ma ricordi chi mi ha insegnato a giocare con le marionette? Chi mi ha dato tutto il talento? -
- Sfortunatamente il tempo dei giochi è finito - rispose la donna con veemenza
- Non sai quanto hai ragione - replicò il mio compagno, afferrando un lembo della cappa che lo copriva, togliendola.
Credo che sua nonna mancò di poco l'infarto a giudicare dalla sua faccia.
- Non... - ebbe un distinto tremore - Non capisco... non sei invecchiato! Come!? -
Cosa? Voleva una cura per le rughe?
La mia partecipazione al combattimento poi era commovente...
Sembravo più una roccia umanoide... Che tristezza...
- Che cosa c'è nonnina? Sei così piena di emozione che non riesci a parlare? - la donna non rispose e il rosso proseguì - Ma non sono sorpreso, è la nostra prima riunione dopo vent'anni...-
Mi guardò - Ti vedo poco attiva -
- Oh, be' non è che abbia potuto fare molto, dopotutto - feci spallucce
Si voltò di nuovo verso le nostre avversarie - Già che ho la vostra attenzione, ne approfitto per mostrarvi il prossimo pezzo della mia collezione... E' stato particolarmente difficile da acquisire, ma d'altro canto è quello che me lo fa piacere così tanto... -
Estrasse un rotolo di pergamena e in uno sbuffo di fumo apparve la marionetta che gli avevo visto migliorare più volte.
Erano praticamente morte quelle due.
- Non... Non può essere! Il terzo Kazekage! -
- Il terzo... Kazekage? - replicò Sakura.
Ripeto: perspicace la ragazza.

Ok, forse non sarebbe stato così facile, dopotutto.
Schivai un pugno infuso con il chakra di Sakura, abbassandomi e scartando di lato, portandomi dietro di lei, pronta per colpirla con la lama del mio naginata.
Ecco, quello fu il mio errore.
Si girò con rapidità fulminea, probabilmente ancora sotto l'influsso dei filamenti del chakra, e mi assestò un calcio fin troppo potente alle costole.
Mi schiantai in una parete, mentre la sabbia di ferro del terzo Kage si avventava sulla rosa e mi accasciai a terra.
Non mi rimaneva che sperare che non fossero rotte o che, almeno, non decidessero di bucarmi un polmone
Alzandomi a fatica notai la sabbia prendere la forma di un intricato labirinto, filamenti di ferro affilati come spade.
- Sakura! Vattene di lì! - urlò Chiyo
Venni tirata verso Sasori da una forza non meglio identificata e mi ritrovai fuori dalla portata del suo attacco, prima che tutta l'intricata costruzione cadesse al suolo, formando una miriade di crateri di tutte le forme e dimensioni.
Quando tutto il polverone che si era sollevato si diradò notai, compacendomi non poco, che Sakura ci era rimasta dentro e presentava una serie di tagli e ferite varie.
Il che, aggiunto al veleno che Sasori aveva cosparso su tutte le sue armi, non portava ad un bel risultato per le Kunoichi.
- E' finita, ragazzina - disse gelido Sasori, scagliando il terzo Kazekage verso di lei, un braccio trasformato in una katana.
La trapassò a fil di spada.
POOF. Un clone.
Ma porca di quella trota infame.
- AH! - con un urlo, la rosa si era portata sopra la marionetta e, con uno dei suoi poderosi pugni l'aveva mandata in mille pezzi.
Io e Sasori rimanemmo in muta contemplazione.
- Hn... Non avrei mai pensato di vedere il terzo Kazekage distrutto... - disse mentre cominciava a sbottonarsi la cappa - Non ho dovuto risolvere un problema in questo modo da quando sono entrato nell'Akatsuki... -
Come? Con uno spogliarello?
Prima di poter anche solo capire di che cosa stesse parlando, mi ritrovai a parare l'ennesimo pugno di Sakura.
Ma qualcosa andò storto.
La lama del mio naginata si spezzò sotto la forza del colpo, che, tralaltro, andò a colpire proprio la spalla che era ancora convalescente, mandandola fuori di sede permanentemente.
D'altra parte alla lama non doveva aver fatto partcolarmente bene nemmeno il colpo che avevo sferrato alla sabbia di Gaara... Era pure normale che si fosse indebolita... E quella tizia le aveva dato il colpo di grazia.
Soffocai un grido di dolore e un altro pugno che non vidi arrivare mi mandò di nuovo in una parete che franò, seppellendomi completamente.
Poi fu il buio.
Seriamente, svenivo un po' troppo spesso ultimamente...

- Haiiro-chan! -
La ragazza soppresse un brivido che minacciava di salirle sulla schiena.
Era buio e la cella in cui l'avevano messa era angusta a dire poco.
In più le continue torture le avevano lasciato ferite che non accennavano a rimaginarsi.
- Sei pronta per giocare, Haiiro-chan? -
- Non parlerò a dei bastardi come voi... Potete anche uccidermi, non vi darò le informazioni che cercate -
Venne presa per il collo e issata a livello con la persona che parlava - Ma come siamo temerari oggi... Vogliamo forse far arrabbiare il capo? -
La risposta fu uno sputo in faccia.
L'uomo rafforzò la propria presa sul collo della ragazza, cominciando a farla annaspare in cerca d'aria, poi la buttò con tutta la forza di cui era capace a terra, prendendo particolare cura nell'assicurarsi che la testa in particolare cozzasse contro la dura roccia.
Un ringhio risuonò nella cella poco illuminata, proveniente dalla forma accucciata a terra di Haiiro - MUORI BASTARDO! - urlò scagliandosi contro l'uomo, il lato destro della faccia completamente ricoperto di sangue che colava da una ferita sulla fronte.
Si strappò le bende dagli occhi che le avevano messo perchè nessuno li vedesse e uccise l'uomo all'istante, perdendosi per qualche secondo ad osservare i cerchi rossi adornare le iridi della sua vittima.
Si alzò e cominciò a camminare con passo poco stabile verso l'uscita, uccidendo tutti quelli che le capitavano a tiro, finchè non arrivò alla luce.
Corse per parecchi giorni, fino a che le gambe glielo permisero.
Poi si abbandonò.
Se doveva morire, certo come il sole non sarebbe morta in prigione.

-
Arte del fulmine: Drago del Tuono! -
La prigione di rocce che mi intrappolava esplose e il drago che avevo creato si abbattè sulle due Kunoichi, mentre caricavo un secondo colpo.
Pareva che fossi rimasta incosciente per un po'... Un po' tanto, dato che la moltitudine di marionette che costellavano la caverna prima non c'era.
- Arte del Fulmine: funerale del tuono! - piantai le mani a terra e delle saette scaturitono dai miei palmi, dirigendosi a tutta velocità verso le due, che mi guardavano come se fossi un mostro.
Scandagliai l'area per eventuali segni di Sasori e trovai il suo... Err... Corpo, attaccato ad una parete, con una strana cosa bianca con i denti che lo teneva incollato alla roccia.
Eppure il suo chakra era ancora nella caverna...
Mi girai di scatto verso dove una marionetta si stava rialzando e constatai con stupore che era Sasori effettivamente... Boh... Si clonava come gli girava.
- Lady Chiyo! - sentii urlare alle mie spalle, mentre mi posizionavo davanti alla vecchia con un kunai alla mano, pronta per finirla
Saltai per evitare l'attacco di Sakura e formai dei sigilli, formando di nuovo la tecnica del funerale del tuono e colpendole in pieno, lasciandole semi-paralizzate, per poi portarmi vicino al marionettista.
- Dovremmo andare, Sasori -
Lui annuì, scoccando un ultimo sguardo alla nonna.
Conoscendolo non la stava uccidendo perchè riteneca che sarebbe stata una punizione peggiore il sapere di non essere riuscita a fermarlo.
Ci lasciammo dietro le due nella caverna, che poi caverna più non era, siccome era crollato il tetto, mettendoci sulle traccie di Deidara.
- Cosa ti è preso? -
- Come prego? -
- Come mai tutte quelle tecniche così potenti ? - adesso non sembrava più nemmeno una domanda
- ... Come mai tutto questo interesse? -
- Non ti avevo mai visto con quello sguardo - replicò lui, atono come sempre
- E che sguardo? Non mi pareva di avere niente di diverso - lo guardai mentre saltavo da un albero all'altro
- Uno sguardo che prometteva morte -
- No, quello è l'altro occhio... - mi trovai a replicare
Non rispose e il resto del viaggio proseguì nel più completo silenzio.
Quando trovammo Deidara era ormai notte.
- Non ci posso credere... Mi hanno battuto sul tempo con la storia del farti a pezzi, Deidei... -
- Mpf... non è che tu sia messa molto meglio... un -
- Almeno io le mie appendici me le tengo da conto -
Kakuzu srebbe stato impegnato per un po'.
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Ciao! :D
Non sono morta, non disperate!
Ho solamente avuto una settimana parecchio movimentata a scuola e non ho fatto in tempo ad aggiornare... mamma mia, sono riuscita a salire su EFP la prima volta ieri... sigh... dannata geometria analitica! E' tutta colpa sua!
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ciauuuu!
Alice_ ( che ancora non è morta! )
   
 
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