Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: like    23/05/2013    2 recensioni
Tre ragazzi;
un'amicizia destinata a non finire;
un successo che li porterà ad allontanarsi ma mai a
dividersi...
Sasha ha dovuto lasciare Lipsia a 10 per colpa della separazione dei
genitori, riuscirà a ricrearsi una vita e a tornare in
Germania più famosa di prima?
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap 5

Nate si guardò attorno nella stanza, la rabbia era sbollita e solo ora si era reso conto dell'immenso casino che aveva combinato con Sasha, non era riuscito a controllarsi, non gli capitava quasi mai e se ne pentiva subito dopo, ma il senso di preoccupazione rimaneva, la conosceva fin troppo bene, era tremendamente imprevedibile, si sarebbe potuta mettere nei guai sul serio; aveva deciso, doveva trovarla.
Uscì dalla stanza e si diresse prima verso la camera del resto della sua band, poi in quella dove alloggiavano i Kaulitz, bussò alla porta e, dopo pochi secondi, il maggiore dei gemelli fece capolino dalla stanza
<< Ehi, scusa, hai visto Sasha? >> chiese, ricevendo un'occhiataccia dal ragazzo
<< Si, l'ho vista... >>
<< E... sai dov'è andata? >>
<< E' qui. >>
<< Posso vederla? >> chiese nuovamente nonostante si sentisse ridicolo a chiedere di poter vedere la propria ragazza, vide Tom spostarsi maggiormente a coprire lo spiraglio della porta con il proprio corpo
<< Sta dormendo, lasciala in pace, e comunque la risposta sarebbe no in ogni caso, è arrivata qui piangendo, io non tollero che venga fatto del male alle persone a cui tengo >>
<< Non sono affari vostri, è la mia ragazza, le discussioni tra noi non vi riguardano. >> Tom fece un passo avanti, torreggiando di almeno una decina di centimetri sopra Nate
<< Tutto quello che può fare del male a lei o al mio gemello mi riguarda Ruess e se mi ricapita di vederla piangere per colpa tua metterò a frutto i miei allenamenti in palestra e adesso vattene >> Nate vide l'altro gemello fare capolino dalla porta, si scambiò uno sguardo con il fratello poi avanzando di un passo chiuse la porta e vi si appoggiò con la schiena
<< Che cosa sta succedendo qui? >>
<< E' quello che ho chiesto anch'io. >>
<< Nate, senti, lo so che ti piace davvero Sha, lo vedo da come la guardi, ma non ti posso permettere di farla stare male, ancora; l'ho vista distrutta troppe volte e non voglio rivederla in quello stato. >>
<< Tutti voi fate riferimento a questo passato, io non ci sto capendo niente, è questo il problema, lei non me ne ha mai parlato. >> disse Nate passando lo sguardo da un gemello all'altro, quest'ultimi si lanciarono uno sguardo d'intesa e, una volta che Tom fu tornato nella stanza, Bill gli fece segno di seguirlo, arrivarono sul tetto dell'hotel e Bill si accese una sigaretta
<< Io, mio fratello e Sasha ci conosciamo da sempre Nate, le nostre madri erano amiche e siamo persino nati lo stesso giorno, abbiamo iniziato a giocare insieme pochi mesi dopo la nostra nascita e abbiamo continuato, eravamo i ribelli di Lipsia, quelli che a 10 già avevano i piercing e che si spalleggiavano a vicenda in qualsiasi situazione; mio fratello e Sasha hanno iniziato a suonare la chitarra nello stesso periodo, io ho iniziato a scrivere e cantare poco prima, poi, poco dopo il nostro decimo compleanno è arrivata la telefonata... >> Nate osservò lo sguardo triste e assorto dell'altro, e dopo diversi secondi chiese
<< Quale telefonata? >>
<< Quella dei servizi sociali, doveva andare a vivere da sua madre, doveva andare in Italia, è stato un trauma per tutti noi, ci vedevamo ogni tanto, ma non bastava, non ci potevamo telefonare perché i soldi non c'erano, era come essere mutilati, era come se una parte di noi fosse scomparsa, fosse finita in Italia con lei... >> doveva essersi accorto del suo sguardo spaesato perché continuò
<< Si, lo so, non è facile capire il legame che ti sto descrivendo, bisogna provarlo per arrivarci e io non saprei spiegartelo meglio. Devi semplicemente capire che è inutile essere gelosi di questo; il nostro legame è probabilmente più profondo del “semplice” amore è molto più simile al legame che unisce me e Tom, è la condivisione di una vita, è essere facce diverse della stessa medaglia è essere uniti in modo indissolubile. >> conclusa la frase gettò a terra il mozzicone della sigaretta e rientrò in hotel lasciando Nate solo a riflettere.

Intanto nella stanza dei gemelli

Sasha si era appena svegliata, le ci erano voluti un paio di minuti buoni per fare il punto della situazione e capire dove si trovasse, era stesa su uno dei due letti della stanza dei gemelli, a giudicare dall'odore del cuscino doveva essere quello di Bill, pensò sorridendo tra se e se, dopo pochi minuti vide Tom uscire dal bagno della stanza
<< Ehi, ti sei svegliata, tutto bene? >> chiese lui sedendosi accanto a lei sul letto
<< Se per bene intendi avere un forte istinto omicida verso Nate allora si, sto decisamente bene >> disse accoccolandosi contro il ragazzo che la strinse a se con fare protettivo, le erano mancati quegli abbracci, la facevano sentire al sicuro, sia quelli di Tom che quelli di Bill, erano la sua medicina e il suo scudo contro il mondo, erano un appiglio sicuro in quei momenti, dopo tutto quel tempo come se niente fosse cambiato erano sempre lì, a proteggerla e a rassicurarla come avevano sempre fatto, erano di nuovo insieme, erano pronti a farsi da scudo contro qualsiasi cosa, erano pronti a combattere con il mondo pur di proteggersi a vicenda, erano di nuovo i ribelli di Lipsia, con qualche anno e soldo in più magari, ma erano gli stessi di un tempo.
<< Ehi Sha, ti sei svegliata vedo! >> esclamò Bill entrando nella stanza
<< Già >> rispose grattandosi la nuca
<< Allora adesso mi puoi spiegare perché avevi quella faccia distrutta stamattina. >>
<< Preferirei evitare Bill... >> disse voltando di lato il volto per non far vedere al ragazzo il lampo di tristezza che le aveva attraversato gli occhi
<< Eddai Sha, ci siamo sempre detti tutto, cos'è, non ti fidi più di noi? >> chiese mettendo su la faccia da cucciolo che usava sempre per far piegare gli altri al suo volere, o no, piccolo, sporco manipolatore...
<< Bill, tanto lo sai che non funziona su di me, te l'ho insegnata io quella faccia >> gli risposi fissandolo negli occhi
<< Eddai Sha... >> disse Tom imitando suo fratello, piccoli traditori...
<< Uffa, certo che siete un'associazione a delinquere contro di me eh? >> chiese retoricamente alzando gli occhi al cielo in un espressione esasperata
<< Si, lo siamo, quindi ti conviene dirci cosa ti succede se non vuoi essere tormentata per tutto il tour. >>
<< E' che... non so, non capisco nemmeno io cosa c'è che non va, c'è qualcosa che non va e basta; è come se ci fosse un peso, che mi opprime lo stomaco e mi fa stare male, non mi lascia dormire, mi fa avere gli incubi e inizio a non sopportarlo più; all'inizio pensavo che fosse dovuto al ritornare in Germania, ma poi sono tornata e mi sono accorta che cavolo! Mi sono trovata molto meglio qui che in Italia, e allora non capisco quale possa essere il problema... >> rispose riseppelendo la testa contro il petto di Tom
<< Sei rimasta incasinata come l'ultima volta che ci siamo visti Sha, ti fai troppi problemi... Sei tornata in Germania, hai di nuovo noi, hai un ragazzo a cui piaci sul serio.... >>
<< Cavolo! Hai ragione, Nate, scusate ma devo andare a dirgliene quattro. >> disse alzandosi dal letto e uscendo a passo di marcia dalla porta della stanza

Pochi minuti dopo...

<< Nathaniel Joseph Ruess! >> esclamò, entrando in stanza
<< Si Sasha? >> chiese uscendo dalla cucina con una faccia da cane bastonato che normalmente l'avrebbe intenerita ma che ora come ora riusciva solo a far imbestialire Sasha ancora di più
<< Ah, non ci provare Ruess, 'sto giro lo sguardo da cucciolo non basta, spiegami che cazzo ti è passato per il cervello prima! E' ringrazia che mi sto trattenendo dal prenderti a pugni, non ti azzardare, mai più a farmi una scenata simile Nate, soprattutto se non conosci la storia prima di parlare! Ho pianto Nate, sai da quanto non lo facevo? Io non permetto, a nessuno di farmi arrivare alle lacrime! Cazzo Nate, non ti fidi di me? Sul serio? Credi che sarei venuta a quella fottuta intervista se non mi fosse importato di te o se avessi avuto intenzione di tradirti con il primo che passava? Lo sai che non mi mai fatta problemi a mandare a quel paese i giornalisti o a saltare le interviste... Merda! Quella che ha il diritto di essere delusa qui sono io, cavolo! >>
<< Lo so Sasha, lo so, ma non ho potuto farci niente, ero geloso ti ho vista abbracciare quei due con quel sorriso stupendo e non lo so, sono partito... Mi dispiace... Non t'immagini nemmeno quanto, non avevo idea che vi conosceste da così tanto, Bill me ne ha parlato, mi sono sentito un'idiota, mi perdoni? >>
<< Si, ti perdono, lo sai che non posso arrabbiarmi con te per troppo tempo, però adesso devi andare... >>
<< Perchè? >> chiese lui
<< Perchè hai il sound check per il concerto, o sbaglio? >>
<< Oh cavoli! No che non sbagli, sono pure in ritardo! >> esclamò lui afferrando in fretta e furia il giubbotto
<< Ahah sei sempre il solito tu! Cosa faresti senza di me? >>
<< Niente >> rispose lui lasciandole un bacio sulle labbra per poi uscire dalla porta e dirigersi verso il sound check.

Note Autrice
Ciao a tutti! Allora, nuovo capitolo, vi è piaciuto? E' un po' di passaggio, però approfondisce un po' il rapporto che c'è tra Sasha e i gemelli.
Per la felicità di Precious_star è l'ultimo con Nate, tra l'altro, grazie per la recensione e scusami se non ti ho risposto, ma non sono entrata su efp ultimamente, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo comunque.
Alla prossima,
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