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Autore: Cocchi    23/05/2013    5 recensioni
Christopher non si innamora, lui non lo fa.
Charlotte è una fan di Chis Hemsworth che non va a letto con il primo che capita.
Christopher e Charlotte si incontrano e nonostante tutto dovranno rendersi conto di quanto le loro posizioni non sono così opposte come possa sembrare.
[Dal secondo capitolo]
Rimango con il pop corn in mano fermo a metà tragitto fra la ciotola e la bocca. Lo guardo di sottecchi e lui sta guardando la scodella già quasi vuota.
Oddio! Lui è lì ed è anche qui! Cioè, quel culetto di marmo ce l’ho seduto accanto. E’ una cosa assurda! Potrei avere un ictus adesso.
«Sono più bello dal vivo?» Mi chiede mentre sposta lo sguardo su di me e sorride malizioso. Torno immediatamente a guardare lo schermo.
«Uhm... no, meglio come Steve Rogers.»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Copyright immagine: Blend Sara; immagini: http://karenld91.tumblr.com/

Charlotte

 

Sono combattuta. Desidero tanto sapere che cosa è passato a fare Chris, quindi vorrei che Val se ne andasse, ma non voglio rimanere da sola con Chris, perché lui mi vuole solo come amica ed io, invece, non posso fare a meno di guardare quella maglia verde scuro che non solo fa risaltare i suoi occhi in un modo incantevole, ma scolpisce i suoi pettorali in una maniera illegale.

Illegale!

Porto alla bocca un involtino primavera e decido di staccare lo sguardo dai suoi muscoli, lui è concentrato a mangiare quella sottospecie di spaghetti in zuppa, lottando contro le bacchette in una maniera che sta facendo morire dal ridere Val.

«Vuoi una forchetta?» Gli domando osservando perplessa il groviglio di pasta che ha attorcigliato fra le bacchette.

«No, è troppo divertente!» Val mi minaccia con le sue bacchette in cui è incastrato perfettamente un calamaro fritto «Ti proibisco di dargli posate occidentali!» Continua non curandosi dello sguardo perplesso che le rivolge Chris.

Il ragazzo non perde tempo e mentre lei continua a parlarmi, le ruba - con la bocca, ovviamente -  il calamaro dalle bacchette.

«Buono.» Afferma con ancora la bocca piena, mia sorella è pietrificata. «Lasciamene un po’ »

Ora potrei dire un paio di cosette:

1-  Vuoi ucciderla?

2- Ma fai così con tutte?

 

Decido di lasciar perdere le mie osservazioni e opto per schioccare le dita accanto all’orecchio di mia sorella facendola sobbalzare.

«Sputalo!»

Ecco cosa esce dalla dolce bocca di mia sorella quando si riprende e  per un attimo penso che fosse decisamente meglio lasciarla nel suo stato di trance.

«Era il mio calamaro, è praticamente l’unica cosa che mangio, sputalo

«Vedila così, il calamaro fritto fa ingrassare» Dice Chris finendo di ingoiare il boccone. «Ti ho fatto un favore.»

Val gli rivolge una smorfia e si concentra sul cibo.

Mi sembra quasi di essere il terzo incomodo in questa stanza, cerco di afferrare l’ennesimo involtino primavera con le mie bacchette, ma quando questi stronzetti non vogliono farsi afferrare, sanno diventare maledettamente scivolosi.

«Anche tu sei negata quanto me…» Dice Chris beccandosi un’occhiataccia.

Cos’è si accorge di me solo per prendermi in giro?!

«Ti svelo un trucco…»

Si avvicina leggermente a me, le sue bacchette in mano impugnate come un pugnale.

Oddio vuole uccidermi per avere ampio raggio d’azione con mia sorella.

«Che vuoi fare?» Chiedo con un tono leggermente titubante, mia sorella dall’altra parte del tavolo è perplessa almeno quanto me, lui muove velocemente una bacchetta e trafigge l’involtino nel centro, incastrandolo perfettamente al centro di essa.

«Oooooh» Fingo immenso stupore e lo guardo con gli occhi sgranati. «Tu sì che sei un mago del cibo cinese.» Lo sfotto, e lui mi preme l'involtino sulle labbra mascherando un sorriso.
«Mangia prima che ti infili le bacchette nel naso.»

«Vorresti sul serio deturpare il mio bellissimo naso?» Gli chiedo con fare tragico.

Chris guarda mia sorella e poi me. Scuote la testa. «Le giovani orecchie di tua sorella non possono ascoltare la risposta.»

«Oh, le mie orecchie reggeranno.» Val afferma col tono di chi la sa lunga puntellandosi sui gomiti e posando il volto sopra le mani.

«No, lascia stare. Dopo faccio i conti con tua sorella.» Risponde Chris senza spostare lo sguardo dai miei occhi. Sento il disagio salirmi.

Sì, adesso si chiama disagio

«Volete che me ne vada adesso?» La voce di Val fa girare Chris verso di lei ed io riesco a parlare.

«Nooo, ma cosa dici? Chris sta scherzando.» Affermo quasi isterica. «E' molto simpatico.»

«Sì, io sono molto simpatico, ma se hai da fare, puoi andare…Non preoccuparti per noi, davvero.» Aggiunge tornando a guardarmi, malizioso.

«Io non mi preoccupo…» Afferma Val alzandosi in piedi e iniziando a sistemarsi i capelli.

«Ma tu non hai nulla da fare, quindi...» Dico minacciosa verso mia sorella, osservando perplessa i suoi preparativi.

«Veramente devo andare in palestra.» Dice convinta.

Questa non me la bevo.

«Ma se non vai mai in palestra.» Le faccio notare, lei fa una smorfia.

«Ho anche l’abbonamento.»

«E da quando?» Le chiedo scettica, lei sbuffa.

«Da stasera, anzi da fra un’ora!» Val si volta verso Chris e sorride «Perdonala, è proprio scema a volte.»

«Scema sarai tu.» Inizio irritata.

«Se, se…» Dice senza neanche ascoltarmi. «Chris è stato un sacco divertente conoscerti.» Continua a parlare mentre arretra verso l’entrata di casa. «Fate i bravi…» Afferma, poi aggrotta la fronte. «O anche no.» Butta un bacio svolazzante verso di noi e se ne esce di corsa dalla stanza.

Dall’appartamento.

Lasciandoci soli.

Soli.

E ora che mi invento?

«E lei era Valerie…» Dico esasperata cercando di prendere in mano la situazione. «L’hai vista bene? Perché presto morirà fra atroci sofferenze.» Lui si volta verso di me, ma prima che possa chiedermi qualcosa gli domando quello che mi passa per la testa da quando l’ho visto. «Perché sei venuto qui?»

«Sinceramente?» Mi domanda guardandomi dritta negli occhi.

«Mi pare ovvio.» Aggiungo col fiato corto sentendo lo stomaco stringersi al sospetto che si fa largo nella mia mente sussurrato dal suo sguardo.

«Io ci ho pensato a lungo…» Inizia incerto. «Da amici non può funzionare.»

«A lungo? Non è passata neanche una settimana…» Dico trattenendo una risata.

«In realtà avrei voluto ritrattare appena ho finito di dirtelo…» Continua lui ignorando il mio appunto. «Non posso farcela ad essere tuo amico.»

A quell’affermazione perdo un battito.

«E perché mai?» Domando e poi aggiungo. «Sei venuto qui solo per dirmi addio, allora? Solo per dirmi questo.»

«Sì, sono venuto per dirti questo.» Afferma lui serio. «Ma non per dirti addio.»

«E quindi?» Chiedo gesticolando. «Che significa questa cosa confessione.»

«Significa quello che ho detto: io non posso esserti semplicemente amico.» Afferma guardandosi le mani e sembra ragionare su aggiungere qualcosa o meno, ma non ci sto.

«E perché?» Chiedo irritata.

«Perché l’unica cosa a cui riesco a pensare tutte le volte che ti vedo è come sarebbe fare l’amore con te.» Risponde al mio tono concitato.

«Ecco l’ho detto.» Afferma tranquillo fissandosi le mani.

Ah.

Ammetto che questa non me l’aspettavo. Credevo di essere io quella che si dilungava sui suoi muscoli quando sapevo che non poteva vedermi, ma evidentemente non ero la sola.

Quindi lui ha voglia di fare l’amore con me, sento un sorriso che sta per nascermi sul volto, ma lo fermo per continuare a scrutarlo con fare imperturbabile.

È preoccupato, borbotta imprecazioni fra sé e sé. Non lo facevo così.

Ha quella facciata da super-donnaiolo che gli calza a pennello, non pensavo potesse cedere al fascino di una donna in questo modo. E soprattutto chi credeva che quella donna potessi essere io.

Io che adesso gli sto facendo patire le pene dell’inferno, come lui ha fatto con me ieri sera quando ha proposto di essere solo amici.

Mi sorprende il fatto di non essere sconvolta della proposta sottointesa che mi ha rivolto, mi ha chiaramente detto che non vuole una storia quando siamo andati a pattinare, ma non vuole essere amico con me, perché mi desidera.

Questo mi porta a pensare ad una sola soluzione, che sono disposta ad accettare?

«Okay.» Dico facendogli sgranare gli occhi prima di incontrare i miei.

«Okay?» Chiede sorpreso, annuisco prima di avvicinarmi a lui e posando le labbra sul lobo del suo orecchio destro, giocandoci con la lingua.

Le sue mani si muovono verso i miei fianchi che attira verso i suoi facendomi scendere dalla mia sedia e salire sulle sue ginocchia. Posa le labbra sul mio collo risalendo lentamente fino a rapire le mie.

Si può essere completamente persi per una persona a livello fisico in questo modo?







Hola
Come va la vita?
Ho aggiornato prima per farmi perdonare del capitolo striminzito, con un altro capitolo piccino picciò
Che ne dite? Che piega prenderanno le cose adesso?
Saranno rose oppure dolori?
Come sempre, un grazie a tutti i lettori silenti e non.
Un abbraccio
Cos

 

 

 

  
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