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Autore: Sandwich_1412    23/05/2013    6 recensioni
Un nuovo ragazzo si iscrive a metà dell'anno scolastico nella stessa scuola di Nicole, una ragazza con un oscuro passato ed un terribile destino.
Hanno un segreto in comune, anche se a loro insaputa
Riuscirà lui a salvarla prima che sia troppo tardi?
Riuscirà a fermare le disgrazie che si susseguiranno alla ragazza?
C'è solo un modo per scoprirlo
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ notte fonda, mi sveglio di scatto completamente sudata. Sono ancora in questo maledetto ospedale odorante di medicine, alcol e Dio solo sa cos’altro…è assolutamente disgustoso; la luce della luna filtra dalle tende bianche della mia camera ospedaliera, illuminando dolcemente Niall che dorme in pace sulla sedia che lo ha ospitato per i giorni in cui io ero mentalmente assente. È così dolce anche quando dorme, sembra quasi un angelo e la luce lunare che riflette su di lui dà alla sua pelle un colore argentato brillante, i suoi capelli biondi sono leggermente spettinati, più scuri nelle tenebre notturne, mentre i suoi occhi sono dolcemente chiusi e la bocca semiaperta. Nel silenzio presente nella stanza riesco a sentire il suo respiro profondo.
Inconsciamente sorrido finalmente felice di vederlo così in pace. Prendo un bel respiro profondo e cercando di non svegliarlo mi scopro dalle lenzuola calde cercando di mettermi in posizione retta, impresa alquanto difficile avendo le gambe addormentate, infatti sento un formicolio passarmi da capo a piedi, e le gambe molli; per poco non cado ma miracolosamente riesco a tenermi in equilibrio evitando di inventare spiegazione da dare a Niall.
Dato che il camice è leggermente aperto dietro prendo la camicia da notte che Blair mi aveva poggiato un’ora prima lì vicino e apro la porta accompagnata da diversi cigolii. Osservo ancora una volta Niall, che non si è mosso dalla sedia ed esco chiudendomi la porta alle spalle.
Essendo notte il corridoio è deserto, ma per non correre rischi ugualmente mi muovo di soppiatto arrivando lentamente e con qualche difficoltà all’ascensore, reggendomi al muro con una mano. Nel silenzio che c’è qui si sentono solo i miei piedi nudi camminare sulle mattonelle fredde dell’ospedale, quasi come se ci fosse un topo. Premo il pulsante per chiamare l’ascensore mentre mi stringo nel “cappotto” bianco.
L’ascensore arriva praticamente subito, ed io entro senza esitare un attimo, lasciando che mi porti al piano terra; poggio la schiena alle pareti della cabina chiudendo gli occhi e respirando affannosamente: quello che sto facendo farà venire un infarto a tutti, me compresa molto probabilmente, ma non posso perdermelo ancora un’altra volta, ho dormito per troppo tempo. Ho fatto una promessa, ed io mantengo sempre le promesse.
Appena l’ascensore si ferma esco velocemente percorrendo anche quell’ennesimo corridoio deserto. Mi sorprende che non ci sia nessun medico in giro…mah, meglio non pensarci ora. Rallento il passo per il respiro grosso dato l’immane sforzo che sto facendo nelle mie condizioni e riprendo aria…pessimo errore: la porta di una stanza è aperta ed un bambino sveglio come me mi osserva dal suo letto.
Porto un dito alle labbra facendogli segno di non parlare, poi entro e mi avvicino a lui osservando bene che non ci sia nessuno
«Ei ciao!» sussurro con un sorriso «Io sono Nicole, ma puoi chiamarmi Nicky. E tu?»
È buio, ma riesco ugualmente a vedere i suoi occhi verdi scintillare nell’oscurità. Si mette seduto e solo allora mi accorgo che è calvo.
«Michael» mi risponde anche lui parlando sottovoce. Continuo a sorridergli cordiale mentre cerco di fargli fare lo stesso
 
 
«Come mai sei sveglio?» chiedo rendendomi conto solo dopo che lui potrebbe farmi la stessa domanda…ma potrei sempre dirgli la verità, perché mentire? A che serve?
«Non riesco a dormire» risponde indicandomi la flebo attaccata al suo braccio. Lo posso capire, non è una bella sensazione
«Già, anche io le avevo prima sai?»
Non compie nessun cenno con la testa, al contrario continua a guardarmi; sta iniziando a diventare inquietante!
«Quanti anni hai Michael?» gli chiedo poi cercando di aprire una conversazione. Non ricevendo risposta continuo «Io ne ho diciotto compiuti da poco»
«Dieci» mi risponde finalmente anche se sempre nel solito tono monotono. Mi assale subito un dubbio terribile, prego di sbagliarmi, ma forse è meglio accertarmene prima di saltare a conclusioni affrettate
«Michael, come mai sei qui?»
«Gli zii mi hanno detto che è solo per vedere se sto bene, ma me lo hanno detto molti giorni fa. La settimana scorsa ho sentito i dottori parlargli e dire che ho il cancro»
Abbassa lo sguardo. un bambino di dieci anni non dovrebbe nemmeno sapere cos’è il cancro. Vorrei dirgli che mi dispiace, ma come non è servito a me non servirà a lui. mi si spezza letteralmente il cuore, quasi ne riesco a sentire i frammenti spargersi ovunque vicino al suo letto. Non ci penso su due volte, la decisione ormai l’ho presa, e glielo chiedo subito
«Michael vuoi venire con me in un posto bellissimo?»
Mi guarda senza capire
«Zia Abbie mi dice sempre che non devo parlare con gli sconosciuti»
«Ma noi adesso ci conosciamo già»no, niente, ancora non si fida abbastanza «Sai perché io sono qui Michael?» scuote la testa e mi incita a continuare, ora tocca a me raccontare, ma come dirlo ad un bambino? «Un uomo molto cattivo mi ha fatto tanto male vedi?» gli dico mostrandogli alcuni lividi e cicatrici rimaste. Annuisce, ma non farò mai vedere a nessuno, benché meno a quel bambino tanto simpatico, le fasciature di garza sulla mia vita, che nascondono un profondo taglio cucito dai medici. Ancora brucia «Allora mi sono addormentata per tanto tempo, come la Bella Addormentata nel Bosco! I dottori lo chiamano coma» continuo a spiegare tenendo il tono di voce fermo e basso, ma mi devo sbrigare o sarà troppo tardi «Mi sono risvegliata da poco e qui…mi sento come se mi tenessero prigioniera. Sai come ci si sente no? Ecco perché questa sera volevo uscire e ti ho invitato a venire con me in un posto che amo. Il mio posto preferito; lì ci vado quando voglio stare da sola o quando voglio rilassarmi. Ti va di unirti a me?»
Ci pensa per un  attimo, probabilmente arrivando alla conclusione che alla fine non ci perde nulla…che cosa brutta da pensare per un bambino. Michael annuisce e dio con un sorriso lo aiuto a estrarre le flebo porgendogli poi la mano destra; lui la prende senza esitare mentre io lo aiuto a scendere dal letto. Per la prima volta nella serata mi sorride, un sorriso sincero, speranzoso, ciò che ho desiderato di avere per tanto tempo. Quel sorriso mi rassicura un po’ di più su quel che sto facendo e mi rende più fiduciosa. Gli faccio indossare delle scarpe al mio contrario per non fargli prendere freddo e gli faccio mettere uno dei cappotti che i suoi zii hanno lasciato in camera sua, poi ci incamminiamo verso l’uscita di quel labirinto cercando di non farci vedere da nessuno, anche se ancora non si vedeva anima viva in giro, riuscendo alla fine ad uscire e respirare un po’ di aria fresca e pulita. Finalmente libera. Finalmente me stessa.
 
 
POV HARRY
 
«Niall?!» lo scuoto prendendolo per le spalle; mugugna ma non accenna a svegliarsi «Niall svegliati, ora» cerco di non urlare troppo, sono ancora le cinque ed alcuni pazienti dormono ancora a quest’ora
«Hazza lasciami dormire» mugugna ancora. Alzo gli occhi al cielo; voglio vedere se gli dico di Nicole se si sveglia…
«Niall, Nicole non è nel suo letto. Non c’è»
«Ma che dici, certo che c’è. È proprio lì vedi?» dice con la voce ancora impastata dal sonno indicandomi il letto vuoto e sfatto di fronte a lui per poi tornare a dormire. Conto mentalmente aspettando che si renda conto di ciò che è successo, infatti nemmeno tre secondi dopo sgrana gli occhi e si mette velocemente seduto
«Harry, Nicole non c’è!»
«Ma davvero? Non me ne ero accorto…»
«Perché non c’è?» chiede preoccupato non dando peso alla mia battuta
«E lo chiedi a me? Sono entrato per farle prendere l’antibiotico, ma ho trovato solo un irlandese biondo tinto mezzo rincoglionito» risposi ricevendo un’occhiataccia dal diretto interessato
«Non l’ha vista nessuno?»
Scuoto la testa storcendo la bocca irritato: possibile che in un intero ospedale nessuno abbia notato una ragazza in vestaglia bianca girovagare senza una meta?
«L’hai detto anche agli altri?»
«Solo a Liam, che era con me, ora è andato ad informare tutti»
«Spero facciano in fretta» divenne cupo
«Non credo ci vorrà molto» rispondo fissandolo attentamente «A cosa stai pensando?» chiedo poi vedendo però la sua risposta nei suoi occhi e nel suo sguardo duro. Rialza il volto fissandomi intensamente e con una miriade di emozioni non identificabili a occhio nudo per chi non lo conosce
«Pensi che Cole possa aver fatto qualcosa? Hai notizie della sua situazione?»
Annuisco per la seconda domanda postami: è da quando l’hanno preso che ho chiesto personalmente di tenermi aggiornato su tutti i suoi spostamenti, dal carcere londinese a quello di massima sicurezza tedesco
«Ma non credo sia in posizioni di fare nulla dalla Germania, quindi possiamo benissimo escludere l’ipotesi che sia stato lui»
«Mhm…»
«Qualche idea?»
«Forse»
Apro bocca per parlare ma vengo interrotto dal cigolio della porta che si apre. Entrambi ci giriamo verso Louis che ci fissa  da dietro la porta, facendo uscire solo la testa
«A quanto pare Nicole si è portata un po’ di compagnia dietro» ci riferisce. Lo guardiamo confusi, Louis entra completamente nella stanza buia mettendo le mani nelle tasche dei jeans
«Al piano terra è scappato anche un bambino di dieci anni malato di cancro, credo che gli zii siano più preoccupati di noi»
Rivolgo il mio sguardo a Niall rimasto senza parole, forse neanche lui si sarebbe mai aspettato un gesto simile da Nicky, così come me, o Louis e sicuramente anche gli altri
«Nialler devo chiederti se sai dov’è andata, anche una minima idea; è pericoloso non solo per lei ma anche per il bambino, soprattutto stando fuori a quest’ora»
«No, non so niente, come vedi Lou sono ancora qui, non credi che sarei già andato da lei altrimenti?»
Annuisce poi Niall si volta verso di me
«Che ore sono?»
«Cosa può c’entrare l’orario con la sparizione di un bambino malato di cancro ed una ragazza svegliatasi da poco da un coma profondo, che tra l’altro conosciamo pure?» chiedo stizzito
«Dimmi che cazzo di ore sono e sta zitto» risponde irritato.
Scosto la manica della camicia per vedere il mio orologio da polso
«Quasi le sei» rispondo poi attendendo una risposta dal mio migliore amico, risposta che non arrivò mai; in compenso Niall si alza di scatto prendendo la giacca ed uscendo di corsa. L’unica cosa che riuscii a sentire fu un semplice mormorio rivolto a sé stesso prima che corresse via in quel modo:”L’alba”
 
POV NICOLE
 
«Attento al muretto Michael» lo avverto aiutandolo a salirci sopra seguendolo poco dopo. Scendo io per prima poggiando i piedi nudi sulla sabbia fresca, poi mi volto verso il bambino di fronte  a me allungando le braccia e prendendolo per farlo scendere. Lo faccio mettere in piedi sulla sabbia e lo prendo per mano, incamminandomi verso la riva. Ormai manca poco. Ci sediamo entrambi sulla sabbia morbida, io guardando l’orizzonte e attendendo con ansia che il sole faccia la sua entrata, Michael fissando me confuso, ancora senza capire che ci facciamo lì.
Mi giro verso di lui per rispondergli sempre col mio solito sorriso
«Vengo qui da bambina, ogni mattina e ogni sera, per vedere sorgere e tramontare il sole. È uno spettacolo meraviglioso, per tutto il giorno non aspetto altro. È la cosa che più amo di questa città…»
Rivolgo nuovamente il mio sguardo al mare, mentre i primi raggi di sole iniziano a sfumare nel cielo in un colore tra il rosato e l’arancione chiaro. A quel punto anche Michael lo guarda, guarda di fronte a sé; non dice niente, dopo quello che ha scoperto su di sé non mi sorprende.
«Mio padre mi ci portava ogni notte per vedere il tramonto» continuo senza distogliere lo sguardo «Dopo un po’ ho iniziato a venirci anche di mattina presto, scappando letteralmente di casa» sorrido al ricordo di quando i miei la prima volta chiamarono la polizia non vedendomi dormire nel mio letto. Quando avevo detto loro che ero venuta qua, papà mi avevo guardato sorridendo «Quando sono andata in coma non sono venuta per molto tempo, e ciò mi è mancato. Non potevo mancare ancora, è come un appuntamento fisso; non venendo è come se avessi disonorato la memoria di mio padre»
Abbasso lo sguardo, una lacrima mi cade scivolando delicatamente sulla mia gote; la asciugo subito prima che il bambino mi possa vedere, poi sorrido e torno a fissare il sole che intanto è salito ulteriormente, dipingendo cielo e mare di rosso e arancione intensi, i raggi continuano a danzare come fiamme, quasi fossero vivi.
Sento dei passi sulla sabbia dietro di me, ma non mi muovo; né io né Michael ci muoviamo. Continuiamo a guardare di fronte a noi, mentre i passi si fanno sempre più vicini, finché non si fermarono, proprio dietro di noi.
Sento il suo respiro affannato, ha fatto prima di quanto immaginassi. Se ne sono accorti subito…
«Nicole, ma che fine hai fatto?»
Sospiro abbassando lo sguardo, e quindi distogliendolo dal paesaggio naturale presente
«Come vedi Niall sono qui. E ci sei anche tu»
Lo sento affiancarmi e sedersi accanto a me. Non so perché, ma quasi speravo che venisse…solo lui poteva sapere dove sarei andata. Lui solo mi conosce tanto bene. Sorrisi, Niall lo notò
«Perché ridi? Cioè, non mi fraintendere: sei bellissima quando ridi»
Una vampata di calore mi invase le guance facendole arrossare
«Sorrido perché sei qui»
«Mi aspettavi?»
«No, ma sapevo che saresti venuto…se davvero mi conoscevi»
Lo guardo di sottecchi, vedendolo sorridere e volgere il suo sguardo al sole ormai completamente visibile ai nostri occhi, con quell’alone di luce tenue tipico del mattino
«E’ bellissimo, non è vero?» chiedo guardando anche io il sole
Annuisce assorto dal panorama. Prendo la mano di Michael sorridendogli, i suoi occhi verdi scintillano d’entusiasmo.
«Volevo che lo vedesse» spiegai a Niall, senza guardarlo. Lo sentii sospirare dietro di me. Come avevo fatto io con Michael, Niall poggio la sua mano calda sulla mia; mi girai a guardarlo, fissando prima le nostre mani, poi il suo sguardo, i suoi capelli biondi, i lineamenti del suo viso, soffermandomi sugli occhi celeste marino.
«E’ stato imprudente da parte tua, per non parlare che è pericoloso per lui stare qui fuori con il freddo che fa…e anche per te» vedo la preoccupazione in quell’azzurro brillante, in quelle iridi limpide «Ci hai fatti preoccupare da morire, dovevi vedere le facce dei ragazzi!»
Sorrido per tranquillizzarlo, lasciando la mano di Michael per poggiarla sulla sua, ancora sopra l’altra mia. Abbassa lo sguardo fissando le nostre mani intrecciate tra loro
«Niall, ormai è tutto finito. Non c’è più nessun pericolo, e in più grazie a questa disavventura sono cresciuta, sono maturata…non sono più una bambina»
Tiene lo sguardo basso, capisco il perché: è facile da intuire, soprattutto perché anche io conosco lui forse più di quanto lui conosce me. Non sono più quella ragazza impacciata, timida, menefreghista e spaventata di prima.
«So che vuoi essere forte per me Niall, ma non ce n’è bisogno credimi. Lo sei stato per così tanto tempo, ora voglio essere io a prendermi cura di te, voglio essere io quella forte»
«Questo non è il tuo compito, ma il mio» torna a fissarmi mentre io rido, di fronte al suo sguardo confuso
«Il tuo compito? Non è né il mio né il tuo Niall» continuo a ridere facendomi presto seria «Dobbiamo essere forti entrambi l’uno per l’altra»
Annuisce, ed io convinta e contenta finalmente, torno a osservare le onde calme del mare, la leggera spuma che si forma non appena alcune di esse diventano più grandi.
«Adesso mi riporterai lì, non è vero?» chiedo dopo un po’
«Solo se lo vuoi»
Lo guardo sorpresa e riconoscente, non mi sarei aspettata tanta fiducia in me, non dopo ciò che ho fatto, che è successo, dopo tutto il casino che si è creato.
 
POV ZAYN
«E’ tutto pronto Niall»lo informo sorridente
Sono passati due mesi da quando hanno dimesso ufficialmente anche Nicole, sotto sua richiesta e nostra, convinti anche da Niall. Abbiamo aspettato che Nicole fosse davvero in ottime condizioni, anche se Liam ancora non si fida a lasciarla girare liberamente…la verità è che è troppo apprensivo! Mary e Meg hanno deciso di rimanere ancora un po’ qui con lei, ma prima o poi andranno via anche loro…
Vedo il biondino nervoso; le ragazze hanno portato Nicole in giro per distrarla da ciò che Niall le sta preparando ormai da tempo, e ormai manca poco a che si faccia sera
«Faccio un colpo di telefono a Blair» ci dice Louis venendo verso di noi col cellulare in mano «Le dico di portare Nicole direttamente qui»
Annuisco e vado a tranquillizzare Niall, mentre Lou  scompare di nuovo, per chiamare la sua ragazza.
«Niall calmati, hai affrontato Cole e adesso hai paura per questo?» scherzo, lui mi fulmina con lo sguardo
«E’ che…se poi non le piacerà?» chiede dubbioso. Alzo gli occhi al cielo, poggiandogli una mano sulla spalla
«Sei un cretino» gli dico, scoppiando poi a ridere vedendo la sua faccia confusa e allo stesso tempo tipo da “il cretino sarai tu!”
«Le piacerà, sta tranquillo. Se non lo sai tu…!» lo tranquillizzo. Niall prende un respiro profondo , poi annuisce convinto
«Ok, andiamo: saranno qui a momenti»
 
 
«Ragazzi sono qui»
«Potevi evitare di dirlo Lou» lo rimbecco
«Cosa? E perché?»
«Già è nervoso per conto suo» dice Liam
«Chi è nervoso?» una voce femminile dolce e cristallina ci fece voltare tutti, Niall compreso. Nicole era davanti a noi, in jeans e maglietta, i capelli rossi raccolti ai lati dietro la testa da una moletta marrone chiaro, gli occhi blu scintillanti ed un sorriso a bocca chiusa felice; noto solo adesso che è a piedi scalzi
«Nicky aspetta» Blair compare dietro di lei correndo e fermandosi subito dopo, battendosi una mano sulla fronte, dopo di lei anche Meg e Mary, l’ultima incrocia le braccia. Sorrido nel vederla: i capelli castano scuro raccolti in una treccia laterale, jeans e top senza spalline. Non appena vede che la guardo abbassa lo sguardo e arrossisce
Nicole si avvicina a Niall
«Che cosa è successo qui?» chiede indicando con lo sguardo il gazebo che abbiamo montato sulla spiaggia.
Niall allarga le braccia sorridendo
«SORPRESA!»
«E a cosa la devo?»
«Ricordi quando quasi tre mesi fa mi avevi dato un’occasione e dovevo prepararti una sorpresa? Alla fine hai disdetto per ciò che era successo, ma ora l’ho messa in atto! L’idea è stata di Hazza, ma direi che tutti abbiamo contribuito a rendere possibile il piano»
Nicole ride e lo abbraccia calorosamente
«Grazie» sussurra. E non ha ancora visto niente!
Niall ricambia l’abbraccio, sussurrando un prego alquanto colpito
 
POV NICOLE
 
Non posso credere che abbiano fatto tutti questo per me, un bellissimo gazebo è montato a opera d’arte in riva alla mia spiaggia. Ero venuta “scappando” da Blair, Megan e Maria perché è quasi buio e tra poco c’è il tramonto, ma non mi sarei mai e poi mai aspettata una sorpresa simile; è un piccolo gesto, ma fatto col cuore ed è questo ciò che conta.
Mi stacco da Niall correndo verso la fine del gazebo per vedere meglio il mare di fronte a me, Niall fa lo stesso, mettendo misi accanto. Questa spiaggia è in un punto perfetto: la mattina si riesce a vedere l’alba, mentre per il tramonto basta andare nella spiaggetta secondaria poco distante dalla principale. Il sole inizia a tramontare, è come vedere l’alba solo al contrario: il sole invece di salire scende, o come dicevano gli antichi muore per poi risorgere ogni giorno nuovo. Non appena il sole è completamente svanito alla vista e si fa buio sento un fruscio di fondo e guardando in alto noto che il soffitto del gazebo ora è assente. Mi giro indietro verso i ragazzi, seduto anche loro sulla spiaggia. Maria affiancata da Zayn e Louis da Blair, Megan con Liam e una ragazza che conosco da poco, Caroline (mora, occhi azzurri tendenti al grigio e labbra fini), vicino a Harry. Sorrido raggiante e mi giro verso Niall
«Grazie» ripeto
«E di cosa?» chiede lui confuso
«Di tutto»
Sembra non capire, ma in quel momento non importa. mi avvicino a lui, annientando la distanza fra noi e poggiando delicatamente le mie labbra carnose sulle sue morbide. Un semplice bacio a stampo; poi mi stendo sulla sabbia voltando il mio sguardo verso il cielo notturno pieno di stelle. Ora è tutto perfetto. Ora è tutto finito, sono felice, come volevi tu papà…
 
Il mare è calmo questa sera, il sole sta  per tramontare. Ho poco più di un anno, sto stesa sulla sabbia cristallina e morbida a pancia in giù, ridendo per non so quale motivo, papà mi si avvicina da dietro e si siede accanto a me guardando l’orizzonte. Mi siedo composta, sapendo benissimo che a mamma non piaceche io faccia troppo casino
“Nicole, ascoltami bene” drizzo le orecchie per ascoltare meglio, ora la mia attenzione è incentrata completamente su di lui. sorride, i suoi occhi coccolato si illuminano capendo il mio sforzo nello stare concentrata
“Voglio che tu segua il tuo cuore, qualunque cosa accada. So che ora non puoi capire perché ti stia dicendo questo, ma quando sarai più grande ricorderai le mie parole,voglio che tu mi  prometta che quando capirai cosa il tuo cuore ti dirà, lo seguirai senza esitare”
Lo fisso senza capire, ho solo un anno, come posso? Ciò che dice è arabo…è quello che ha fatto lui con la mamma? Ha seguito il cuore?
“me lo prometti?”
Annuisco allungando la mano chiusa in pugno verso di lui, con solo il mignolo sporgente
“Giurin Giurello!”
Ride e fa combaciare il suo mignolo col mio, ripetendo la promessa. Poi si alza e con la mano destra mi scompiglia i capelli rosso fuoco; metto il broncio mentre lo vedo allontanarsi. Volgo un ultimo sguardo al tramonto prima di seguirlo. È una promessa papà
 
 
 
 
 
E’ TUTTO FINITO!
Si, confermo: questo è l’ultimo capitolo :’(
mi sento tanto triste…ora Nicole ha ricordato che le ha detto il padre sulla spiaggia anni orsono, e ha mantenuto la promessa. Harry sta con Caroline, Liam con Meg, Zayn con Mary, Louis con Blair e il nostro Niall con Nicole :)  
spero vi sia piaciuta innanzitutto la storia, ed in particolare il capitolo. ho finito ora di scriverlo. Ringrazio tutte coloro che hanno recensito, tra cui Chiara_noce, Chiara_smile, Pablita1D e l’ultima recensione arrivata da Artemisia246, ma anche chi ha letto fino all’ultimo anche se non ha recensito, chi ha messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite. GRAZIE A TUTTE/I DI CUORE.
 
  
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