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Autore: Fulmine28    09/12/2007    1 recensioni
La mia prima ficy (e stavolta davvero! XD)!
Alura, la mia ficy vede come protagonisti i membri dell'Organizzazione XIII che, d'improvviso, si mettono a ricordare quello che è successo alle persone che, diventando Heartless, gli hanno creati.
Forse come storia non sarà un granchè, ma spero tanto che piaccia! ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Organizzazione XIII
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prefazione (breve breve):Ehilà!! Sono tornata! Prima di cominciare, solo una cosa: ad un certo punto, bisognerà formare delle coppie (un gruppo sarà un trio). Ho messo Xemnas e Saix insieme. Non pensare che voglia far fare ai due coppia amorosa, capito?!
Seconda cosa: per me, se una cosa li spaventa o gli innervosisce particolarmente, i Nessuno cominciano a provare qualche sentimento...
Ok, cominciamo! ^^


Con un Amico si Diventa più Forti
Xigbar strinse le coperte. Ancora un ricordo… Adesso sì che non si sarebbe più addormentato, neanche se lo avesse voluto.
Si alzò e uscì dalla stanza, facendo meno rumore possibile, e andò nella sala da pranzo. Si sedette su una delle tanti sedie e appoggiò la testa fra le mani. Chiuse gli occhi per un solo attimo. Ma quell’attimo bastò per farlo sobbalzare. Un altro frammento di ricordo.
Scosse la testa. Non ne poteva più di ricordare la vita di Braig.
Provò a guardare il muro. Il bianco è un colore che non riporta niente alla mente, pensò. Quanto si sbagliava. Come se lo stessero proiettando, davvanti ai suoi occhi apparve Braig, ancora in tenera età, che giocava nella neve con degli amici.
Preso da un attimo di panico, Xigbar serrò gli occhi. Un altro ricordo, in una stanza buia, e dei rumori che dicono tanto. Troppo.
Si tappò le orecchie, per tentare di non sentire quei rumori.
- Basta… Per favore… Basta… - implorò con voce soffocata, sul punto di piangere.
Qualcuno appoggiò una mano sulla sua spalla, interrompendo i ricordi.
Xigbar trovò il coraggio di aprire gli occhi e guardare chi gli stava accanto.
- Come stai adesso, amico? – chiese amichevolmente Xaldin, sorridendogli.

- Sapete tutti ormai cosa sta succedendo – cominciò Xemnas, quando tutti i membri erano nella sala delle riunioni – Ricordare il passato di chi ci ha creati è preoccupante -
Tra i dodici che ascoltavano c’era nervosismo. Demyx lo era così tanto che dagli occhi gli usciva qualche lacrima.
- Ma se manteniamo il controllo, i ricordi torneranno da dove sono venuti, perciò, se, come è successo al numero due stamattina, sia tenendo gli occhi aperti che gli occhi chiusi vedete dei ricordi, non siate presi dal panico. Rilassatevi e i ricordi scompariranno -
- Ma è impossibile rilassarsi quando, qualunque cosa tu faccia, ti vedi davanti dei ricordi! – obbiettò Axel.
- In effetti ha ragione… Magari, se si sente qualcuno vicino a sé, i ricordi scompaiono… Come ha fatto Xaldin – disse Marluxia, il secondo più nervoso.
- Umm… Ottima idea, Marluxia. Finchè non si sarà trovata una soluzione, starete sempre in coppia, in modo da aiutarvi nei casi già specificati – decise Xemnas
- Ma… Siamo dispari… Uno di noi dovrà rimanere da solo? – chiese Roxas.
- No. Un gruppo sarà composto da tre membri. Qualcosa in contrario? -
Nessun membro disse qualcosa, perciò il numero uno annunciò la fine della riunione.

Saix rimase in silenzio in camera sua, aspettando che Xamnas arrivasse. Era piuttosto nervoso.
L’idea di aspettare da solo un amico, col rischio di avere un attacco di ricordi lo spaventava parecchio.
Abbassò lo sguardo… e sobbalzò. Sul pavimento si era materializzato un ricordo di Ias!
Preso alla sprovvista, si alzò e uscì dalla stanza. Xemnas ancora non arrivava, ma, ad ingannare l’attesa, c’erano un mucchio di ricordi sulle pareti.
Incapace di resistere, Saix scivolò sul muro, lentamente, fino a sedersi a terra, fissando terrorizzato tutte le immagini della vita di Ias.
Voleva chiedere aiuto, ma l’unica cosa che gli uscì dalla bocca fu un nome, sussurrato fra un singhiozzo e l’altro.
Di fianco a lui si sedette una persona. Abbracciò il numero sette, dicendo rassicurante – Tranquillo Saix. Sono qui con te -
  
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