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Autore: ADDICT    23/05/2013    5 recensioni
- Harry, guarda la lista, ho battuto tutti voi!- disse Zayn Malik sulla porta dell’aula di scienze, sventolando un foglio bianco un po’ spiegazzato sotto il naso dell’amico riccioluto. Harry fissò il foglietto con gli occhi quasi incrociati.
- Non ci credo, cazzo! fa vedere- quasi urlò Niall, il biondo dagli occhi color del mare sfilando il foglio dalle mani di Malik.
- Cazzo. Cazzo. Cazzo. – continuava a borbottare Niall facendo scorrere gli occhi da destra a sinistra velocemente sulla lista scritta sul foglietto.
- Zayn sei arrivato a 99 ragazze in quattro anni, cazzo! Stai vincendo tu! – piagnucolò Harry.
- Me ne manca una sola, e poi avrò vinto questa maledettissima sfida.- disse soddisfatto Zayn strofinando una mano sull’altra con un sorrisetto beffardo.
-Zayn, non cantare vittoria te la trovo io la numero 100. E non sarà una passeggiata- si intromise Liam. Detto ciò strizzò gli occhi e si mise una mano sulla faccia come a spremere le meningi per trovare la fatidica numero cento per il suo amico.
In quel momento Zayn sentì Louis muoversi di scatto verso di lui e dirgli nell’orecchio- Lei. – indicando una ragazza che veniva verso di loro.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era bello poter camminare finalmente con le mani intrecciate in quelle di Annie, pensò Harry, mentre si indirizzavano entrambi verso l'ingresso della scuola. Le sue mani erano piccole e calde, le dita affusolate erano strette alle sue nocche e la sensazione che scatenava nello stomaco di Harry era a dir poco piacevole.

Si voltò a guardarla e notando che il suo sguardo fosse fiero e altezzoso non potè che sorridere da solo tra sè e sè e ringraziare per quanto fosse fortunato ad avere una ragazza come lei vicino in quel momento. 

Un passo dietro l'altro raggiunsero l'entrata dell'edificio, mancavano una manciata di minuti al suono della campanella ma i due ragazzi erano pimpanti e ben svegli quel giorno. Appena spinte le maniglie anti panico della porta e fece passare la ragazza, ancora mano nella mano, Harry si accorse che ad ogni passo nel corridoio i ragazzi e le ragazze vicino a loro si giravano meravigliati a guardarli. Poteva sentire distintamente i loro borbotti e i loro bisbigli. 

- Hai visto?-

- Si tengono la mano!- 

- Ma allora stanno insieme-

- Te lo dicevo io che li avevo visti al parco!-

Harry, a disagio ma con un sorriso da ebete, gettò uno sguardo alla sua sinistra dove Annie sembrava che non avesse minimamente fatto caso a quegli sguardi indiscrete e quelle lingue lunghe, si limitava a tirare fuori il cellulare dalla tasca della borsa e a digitare qualcosa di tanto in tanto, una ruga più pronunciata tra le sopracciglia le dava un'aria vagamente nervosa, e il riccio di fianco a lei non poteva che trovarla molto attraente.

-Harry piantala di fissarmi- Annie aveva parlato senza alzare lo sguardo dal cellulare, sempre camminando.

-Oh..s-scusa.- balbettò Harry imbarazzato. Come diavolo aveva fatto a vedere lui che la fissava e non tutte le persone insulse nel corridoio che ancora bisbigliavano tra loro al loro passaggio.

Arrivati all'armadietto di Annie, lui aspettò che lei raccogliesse le sue cose e che prese i libri necessari. - Pranziamo insieme oggi?- tentennò lui a mo' di offerta. Non voleva affrettare le cose, anzi…forse quello lo aveva fatto lei quel pomeriggio al parco baciandolo appassionatamente davanti a mezza scuola. Harry voleva solo delineare le cose. Che cos'erano loro due? Stavano insieme? Dovevano forse comportarsi come due fidanzati? Quella mattina era passata a prenderla a casa, volendole fare una sorpresa. Si comportavano così due persone che stavano insieme no? Non lo sapeva. Sapeva solo che se all'alba quella gli era sembrata un'ottima idea una volta arrivato a suonare il campanello di casa di Annie alle otto del mattino, voleva solo darsela a gambe. All'inizio gli era parsa confusa a trovarlo li a quell'ora, che strano anche perchè non era mica la prima volta, anzi! avevano camminato per i primi cinque minuti in direzione della scuola come se fossero grandi amici e basta. Poi era stata la volta di Annie di sorprendere Harry, intrecciando le sue dita con quelle del ragazzo una volta arrivati nei pressi della scuola. Quella stratta di mano lo aveva confortato, aiutato. Era stata come una specie di roccia, qualcosa su cui aggrapparsi. Se non fosse stato un ragazzo grande e maturo Harry avrebbe volentieri tentato di aggrapparsi al braccio intero della ragazza, neanche fosse stato un bambino di quattro anni che si appende come una scimmia alle braccia pelose del proprio papà e tenta di nascondersi dietro ad esse. Peccato che le braccia di Annie erano tutto tranne che pelose, e che lui fosse un ragazzo e doveva essere forte. Era molto a disagio, era lei che lo metteva a disagio forse. Non sapeva nemmeno questo. Era sempre stato un ragazzo forte, che se ne fregava di qualsiasi giudizio delle persone attorno, che se ne fregava dei giudizi dei professori, degli amici, dei genitori. E invece appena arrivato davanti a scuola, con le mani strette in quelle di Annie si era sentito nudo come un verme. Un'esca. 

 E l'edificio di mattoni rossi non era che un gigantesco acquario in cui i suoi predatori lo aspettavano con la bava alla bocca. Mai si era sentito così prima di allora.

- Mm… Va bene- confermò Annie pensierosa. Poi sfoderò un sorriso a trentadue denti e il ragazzo davanti a lei per poco non si sciolse come un ghiacciolo al sole. Annie aveva un sorriso mozzafiato, da urlo. Annie aveva degli occhi da urlo. Annie aveva un corpo da urlo. Annie era da urlo. Fine della storia.

 Appoggiò la mano a lato della sua testa sull'armadietto. Si avvicinò al suo orecchio sussurrandole quasi con voce roca: - Ci vediamo in mensa all…- non fece a tempo a finire la frase che davanti alla sua visuale comparve un'enorme massa di capelli rossi.

-Annie Cross sei pessima! Quando diavolo pensavi di dirmi che ti saresti fatta quell'idiota di Harold Styles davanti a tutti alla partita di calcio? No dico, l'ho dovuto sapere stamattina da due zoccolette che spettegolavano in bagno!-  la ragazza in questione sembrava scatenata. Anzi era furiosa. E il fatto che stesse parlando proprio di lui che era proprio dietro la sua folta capigliatura rosso fuoco non la preoccupava affatto. Annie sorrise alla pazza poi guardò Harry negli occhi e gli lanciò uno sguardo eloquente come a dire "E' mia amica ed è simpatica" 

Carly riprese a parlare più veloce continuando insistentemente a chiedergli e fargli domande una dopo l'altra, sempre facendo volenterosamente finta che Harry non esistesse.

Travolta dalle parole della sua amica Annie venne spinta in direzione della classe, salutando con la mano un Harry incredulo che era rimasto da solo vicino all'armadietto con le braccia spalancate e la bocca aperta. -Ci vediamo a pranzo Harry! - gli sorrise di schiena lanciandogli uno sguardo. 

Harry ci rimase male. Voleva darle almeno un bacio. Non lo aveva ancora fatto quel giorno. Anzi a dire il vero non lo aveva ancora fatto dopo quel bacio teatrale che lei gli aveva dato finita la partita di calcio al parco. E moriva dalla voglia di baciarla, anche solo di sfuggita. Magari un bacio sulla guancia? solo per sentirne la morbidezza. O sulle labbra, per sentirne il calore.

 

-Annie che cavolo ti salta in mente?- Carly aveva abbassato la voce, trascinandola verso la classe e borbottandole all'orecchio come una psicopatica.

-A me? Niente!- Annie boccheggiò un attimo.

-Niente? Ma cosa stai facendo? Qualche giorno fa mi sembravi attratta da Malik-l'-Idiota!Poi Styles ti bacia. Poi tenta di rifarlo, e tu lo scansi. Pensavo avessi preso una decisione riguardo a Zayn ma poi vengo a scoprire che ti fai Styles nei campi da calcio! No, ma sei impazzita forse?- sputacchiò la rossa.

Annie diventò bordeaux in faccia e esasperata gonfiò le guance - Io NON sono attratta da nessun Malik! e non devo prendere nessuna decisione al riguardo. Lo odio quell'imbecille pieno di sè!-

-Se… certo- ammise Carly con aria di sufficienza soffermandosi ad osservare le sue unghie della mano destra.

Stava per ribattere all'amica quando qualcuno gli andò volontariamente addosso a una spalla, urtandola talmente forte che le braccia le cedettero e i fogli e i libri caddero rumorosamente a terra. 

-Zayn- ringhiò Annie, gli occhi ridotti a fessure, osservando il profilo di Malik che sghignazzava e si scambiava un 'cinque' con Niall Horan al suo fianco che rideva come se non ci fosse un domani per lo scherzo. -Molto divertente, davvero. Mi complimento, razza di idiota- sputò la ragazza, raccogliendo le sue cose da terra e momentaneamente poggiandole con poca grazia tra le braccia di Carly di fianco a lei che barcollò su se stessa per il troppo peso inaspettato. 

-Oh scusa, vuoi una mano? - Zayn si era piegato con aria da cucciolo e aveva cominciato a far finta di prendere i suoi libri, in realtà metteva in disordine ancora di più i fogli sparsi. 

Poi ad Annie venne un lampo di genio. Era cominciata la guerra o no? Doveva fare qualcosa. 

- Ci vediamo in biblioteca questo pomeriggio, Mister Imbecille.- decretò sorpassando il moro con passo veloce. Cominciò a correre e raggiunse Harry, che stava parlando con Louis ancora in mezzo al corridoio davanti al suo armadietto. Senza pensarci un secondo lo spinse verso l'armadietto e appoggiandogli le mani al petto gli sussurrò  -Ci vediamo a pranzo, Styles- prima di stampargli un bacio a stampo che scombussolò le gote di Harry che si fecero rosse e accaldate in tempo zero. 

 

- V-vuoi una mano?- so offrì Niall a mo' di aiuto, vedendo che Carly aveva difficoltà a mantenere la bocca chiusa a causa della mascella che era caduta sulla pila di libri che teneva in braccio nel vedere come la sua amica era quasi "saltata addosso" a Styles in mezzo al corridoio.

-No-  rispose fredda, chiudendo finalmente la bocca, come destata da un sogno.

-G-guarda che non m-mi costa nulla-  Niall avanzò le sue braccia come uno zombie verso Carly.- Voglio s-solo darti una mano- Carly acconsentì dopo aver sbuffato rumorosamente per l'insistenza di Irlanda.

-E va bene tienimi questi due…- Gli passò due libri. Poi riprese a camminare.

Niall gongolante cominciò a ridere soddisfatto, i libri sottobraccio, finchè non azzardò un  -Allora?-  

Carly alzò un sopracciglio - Allora…cosa?- sibilò fermandosi a guardarlo.

- Allora, quando usciamo io e te?"Niall rispose con ovvietà, e tanti cari saluti ai primi passi che aveva fatto.

-Ci ho ripensato, ridammeli- - Carly si riprese i due libri e se ne andò senza dire un'altra parola.

 

 

 

 

  
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