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Autore: DaisyFlower    24/05/2013    2 recensioni
Una semplice ragazza, con una semplice vita fa il suo primo viaggio fuori dal continente Italico, destinazione: America.Scoraggiata dall'ennesima delusione amorosa, non sa che proprio a Saint John (una cittadina nei pressi di Chicago) vivrà le emozioni più intense della sua vita. Amplierà i suoi orizzonti grazie al contatto con le nuove culture e usanze,ma soprattutto scoprirà che doveva percorrere ottomilioni di chilometri per innamorarsi ancora.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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[Salve care lettrici :) lo so non ho scuse per il ritardo assurdo nel postare :P spero che mi perdoniate e che questo capitolo vi piaccia ^^ un'ultima cosa riascoltate le canzoni durante la lettura anche se finiscono...Grazie mille per avermi attesa un bacione enorme..Buona lettura :*]



E’mercoledì e domani si terrà la prima giornata del Comicon. Il tempo è volato tra i preparativi per gli abiti da cosplay, lo studio e la palestra. Daniele non sta nella pelle e mi ha inviato tanti messaggi per chiedermi suggerimenti per perfezionare il suo personaggio finendo poi inevitabilmente a parlare di noi.
 
Da Danile a Valery:‘’Quindi davvero non ti piace il tiramisù?’’
 
Da Valery a Daniele:‘’No. Odio il caffè :P’’
 
Da Daniele a Valery: ‘’Come fai a svegliarti al mattino?Io se non ne prendo almeno due dormo a lavoro.’’
 
Da Valery a Daniele: ‘’Bevo il tè ai frutti rossi. Funziona sai?’’
 
Da Daniele a Valery: ‘’Nah, non sono il tipo da tè. Beh per quanto riguarda domani mattina dove ci incontriamo?Porto con me i miei amici Luca e Carlo ti piaceranno vedrai.’’
 
Da Valery a Daniele: ‘’Sono curiosa di incontrare i due miti dell’alcol. Ci incontriamo fuori la palestra alle dieci. Che ne pensi?’’
 
Da Daniele a Valery: ‘’D’accordo!Non vedo l’ora. Ora vado a cena buona serata Rima.’’
 
Da Valery a Daniele: ‘’Buona serata Sanji.’’
 
Spengo il computer sorridendo e guardo Manuela perfezionare le bretelle cucite al jeans di mio fratello che cerca di non muoversi per paura di essere punto. << Oh Alex sei perfetto nei panni di Luigi. Hai fatto un ottimo lavoro Manu o meglio Supermario. >> squittisco divertita. << Solo voi potevate interpretare i protagonisti del videogioco più famoso al mondo. Siete troppo teneri. >> aggiunge Becca infilandosi il vestito da Esmeralda. << Grazie Becca. >> risponde Manu felice. Io perfeziono la mia giacca attaccandovi sopra il nastro isolante per creare i motivi del tessuto e appunto dei fiocchi di raso bianco e nero sull’ombrellino da sole, elemento principale del mio costume. Il resto della serata trascorre poi tra risate e pizza. La mattina dopo mi sveglio presto, faccio una doccia e indosso il mio costume, sembro davvero una scolaretta giapponese con la gonna bianca con le plessè, la giacca dello stesso colore, la camicia nera sotto, le calze nere al ginocchio e il fiocco rosso al collo. Mi trucco in modo naturale e faccio due codini ai lati della testa legandoli con dei nastri neri. << Pronta! >> esclamo felice del risultato ottenuto. Esco in cortile dove Alex sta parlando a telefono con Manu e Becca attende con il suo abito indosso e lo zainetto in spalla che si parta. Una volta in auto andiamo a prendere Mirko e poi Manuela, alle dieci in punto siamo fuori la palestra. Daniele è appoggiato alla sua macchina con una sigaretta spenta tra le labbra. E’ bellissimo vestito con un pantalone nero, il panciotto dello stesso colore e sotto di esso una camicia blu elettrica. Un ciuffo di capelli gli copre completamente un occhio, sembra davvero Sanji. Mi rendo conto di essere nervosa ed emozionata senza motivo. Sarà sicuramente l’aria di festa, mi convinco. Scendo dall’auto e mi avvicino al mio amico che mi rivolge un sorriso bellissimo prima di scoppiare a ridere entrambi per i nostri abiti. << Oh Valery, sembri una quindicenne. >> esclama lui scuotendo la testa divertito. << Spiritoso. >> dico facendogli una linguaccia e fingendomi offesa. Daniele a quel punto mi mette una mano sotto il mento e mi lascia un bacio sulla guancia. Provo lo stessa contrarietà delle altre volte anche se meno acuta del solito. Che sta succedendo?Sto finalmente riuscendo a chiudere il mio dolore in un cassetto lontano dalla realtà? Manuela, Alex, Mirko e Becca scendono dall’auto e si avvicinano a me e Daniele: << Danny questo è mio fratello Alex, lei è mia sorella Becca, Mirko e…Manuela la ricordi vero? >> dico indicando ciascuno di essi. << Piacere di conoscervi ragazzi. >> esclama Daniele amichevole stringendo la mano a tutti. << Noi invece siamo Luca e Carlo. >> aggiungono due ragazzi scendendo dalla vettura di Daniele. Carlo l’avevo già visto quella sera in discoteca: di altezza media, un po’ robusto, occhi castani e capelli dello stesso colore. Luca invece è più basso e magro,ha i capelli castano chiaro e gli occhi verdi. Sono travestiti rispettivamente da Jim e Finch di American Pie. Ci stringono la mano e poi iniziano a battibeccare spiritosamente tra loro. << Bene, partiamo? >> propongo poi emozionata. << Si, andiamo. >> risponde Daniele. Risaliamo nelle rispettive auto e ci avviamo alla volta della fiera. Dopo un’ora eccoci in fila per acquistare il biglietto. Per fortuna sono state aperte tutte le biglietterie e non dobbiamo aspettare molto. Entriamo nella struttura iniziando a guardarci intorno entusiasti. Ci sono milioni di ragazzi tra cui tantissimi travestiti dai loro personaggi anime o manga preferito ma non mancano i cosplayer Disney, dei telefilm o film. << Cosa vogliamo fare per prima? >> ci domanda Alex. << Non saprei, visitiamo prima l’interno? >> rispondo guardando anche Daniele. << D’accordo. >> assentono tutti. Giriamo per i vari atri pieni di stand che rivendono, fumetti, peluche, tazze, dvd, card, giochi di società di tutti i tipi da quelli giapponesi agli italiani. Nella zona gamecon ci sono videogiochi a disposizione per fare tornei e provare gli ultimi modelli.  Alcuni tavoli sono stati messi a disposizione per far provare i nuovi o vecchi giochi di società. << Scusami, interpreti Rima Toya? >> mi chiede una ragazza sorridendomi. << Si. >> affermo un po’ imbarazzata. << Posso farti una foto? >> << Ma certo. >> dico mettendomi in posa con il mio ombrellino per il sole. La ragazza scatta e va via sorridente. << E brava Valery, già ti hanno chiesto una foto. >> afferma Daniele strizzandomi l’occhio. Non appena termina la frase si avvicinano a noi una decina di ragazze pronte a farsi fotografare con lui. << Oh sei il Sanji più bello di tutta la fiera! >> esclama una di loro mentre un’altra gli tasta maliziosamente il sedere. Daniele accontenta tutte le sue fan con la sua aria da seduttore al punto che molte di loro gli lasciano il numero di telefono. Lo guardo perplessa mentre lui li registra sul suo cellulare. << Che c’è? Erano carine. >> dice con aria innocente. Scuoto la testa divertita mentre lui mi mette un braccio sulla spalla: << Non preoccuparti la mia preferita sei tu. >> mi sussurra poi in modo sensuale. Mi irrigidisco istintivamente a quel contatto e a quelle parole. Lui lo percepisce ma non mi molla, così tento di divincolarmi dalla stretta con varie scuse. Il resto della giornata trascorre in modo tranquillo. I ragazzi e le ragazze presenti al Comicon mi chiedono di fare diverse foto e ci divertiamo anche noi a farle agli altri cosplayer. Proviamo i nuovi giochi da tavolo sentendoci degli emeriti ignoranti quando si tratta di rispondere a domande di logica. Ci sediamo poi sul prato per pranzare con i tipici spaghetti giapponesi e raccontandoci avventure passate. Daniele mi gira sempre intorno e si dimostra anche premuroso e dolce. Apprezzo i suoi gesti anche se tendo ad essere sempre scostante. Non voglio si faccia strane idee e soprattutto non voglio illuderlo. Verso le sei del pomeriggio decidiamo di andare via ma prima di salire in auto Daniele mi si avvicina: << Cosa ne pensi di prendere un caffè, o nel tuo caso tè, insieme domani sera? >> domanda un po’ imbarazzato. Guardo il suo bellissimo volto che però non ha nulla di familiare, leggendo una sincera speranza negli occhi. Oh no!Cosa gli dico? << Daniele io…non mi sento pronta per… >> dico quando vengo interrotta da lui. << Non è un appuntamento, è solo un’uscita amichevole. Per chiacchierare sai… >> mormora arrossendo leggermente. Ci rifletto su qualche minuto. Mi sento pronta a dirgli si? In quel momento l’immagine della foto di Matt e Amber compare nella mia mente e accetto l’invito senza pensarci due volte. << Okay. Allora ci vediamo fuori la palestra alle otto. Andiamo con la mia macchina. >> dice Daniele entusiasta. Io gli sorrido dolcemente dopodiché lui mi lascia un bacio sulla guancia e si mette alla guida della sua auto mentre Carlo e Luca lo prendono in giro. Il giorno dopo passo tutta la mattinata in ansia pentendomi di aver accettato l’invito di Daniele. Manuela e Mirko ieri invece sono stati felicissimi del mio ‘’non appuntamento’’ e mi hanno incoraggiata a non disdire per nulla al mondo. Solo Alex era incerto ma non ha detto nulla per dissuadermi. Ora sono così tesa che non riesco a studiare e passo anche l’intero pomeriggio a pensare a cosa dire, cosa indossare e soprattutto cosa fare nel caso Daniele mi chiedesse di rivederci. Alla fine opto per un jeans, una camicia a mezza manica bianca, foulard beije chiaro abbinato agli stivali estivi col tacco dello stesso colore. Asciugo i capelli con il ciuffo laterale e mi trucco leggermente. Alex accetta di darmi uno strappo per la palestra e in auto inizia a farmi mille domande su dove andrò, se saremo soli, se voglio che lui e Manu vengano con noi. Lo rassicuro dicendogli che Daniele, diversamente da come si poteva pensare dal suo comportamento di ieri, infondo è un ragazzo per bene e che può stare tranquillo. Alle otto in punto sono fuori la mia palestra. Cerco di nascondermi da Luciano per evitare che mi chieda il motivo per cui ho saltato la lezione di quel pomeriggio quando un colpo di clacson attira la mia attenzione. Mi volto e vedo Daniele che mi incita a raggiungerlo. Sorrido e mi avvicino all’auto. << Ciao bellezza! >> esclama ricambiando il mio sorriso. << Ciao Danny. >> lo saluto felice. Lui mi guarda estasiato e un po’ malizioso,poi mette in moto. << Come stai oggi? >> chiede affettuosamente immettendosi nel traffico del nostro paese. << Bene, te? >> domando. << Tutto okay. Hai delle preferenze riguardo al luogo in cui vorresti andare? >> << No, scegli tu. >> rispondo. << Va bene allora ti porterò in un posto dove fanno il miglior tè ai frutti rossi. >> dice prendendomi per mano. Provo a non ritrarla subito e assento con il capo sorridendo. Mezz’ora dopo arriviamo in un parco meraviglioso in cui è situato un bar con una sala da tè bellissima e all’aperto. Daniele parla con il cameriere che ci fa accomodare ad un tavolino posto accanto ad un piccolo laghetto. Il cielo inizia ad imbrunire e uno spicchio di luna si scorge tra gli alberi e tra le nuvole che piano riempiono il cielo. Alcune amiche chiacchierano tra loro e una coppia discute pacificamente agli altri tavoli. << E’ bellissimo qui. >> esclamo una volta sedutami. << Non sapevo dell’esistenza di un posto così bello a pochi minuti da casa. >> << Immaginavo che ti sarebbe piaciuto. Hai l’aria di una ragazza che adora le cose semplici e romantiche. >> afferma Daniele riprendendomi per mano. Per fortuna in quel momento il mio telefono squilla così posso ritrarmi dalla sua presa. Afferro il cellulare e noto che a chiamarmi è Manuela. Cosa vorrà? << Pronto? >> dico. << Valeria ciao. Scusami se ti disturbo ma Alex vuole sapere precisamente dove sei. E’ preoccupato. >> mormora. << Manu sono al ‘’Garden Tea’’. Dì ad Alex di stare tranquillo so badare a me stessa. >> affermo e dopo esserci salutate riattacchiamo. << Tuo fratello non si fida di me? >> chiede poi Daniele perplesso. << No. Soprattutto dopo il tuo comportamento da playboy. >> rispondo prendendolo in giro. << Oh ma dai!Stavo solo interpretando il mio personaggio. >> << Staremo a vedere. >> dico sorridendogli. Un cameriere si avvicina educatamente a noi chiedendo cosa vogliamo ordinare: << Per me un tè alla mela verde mentre per la signorina un tè ai frutti rossi. >> afferma Daniele educato. Il cameriere ci sorride e va via. Passiamo tutto il tempo a parlare di noi amichevolmente sorseggiando il tè e mangiando dei buonissimi biscotti e pasticcini inglesi. Alla fine decidiamo di fare un giro nel parco circostante sedendoci poi su una panchina mentre dal bar arrivano le dolci note di ‘’Need you now’’ di Lady Antebellum. << Sono felice di essere qui con te Valery. >> mormora improvvisamente Daniele guardandomi negli occhi. Arrossisco e distolgo lo sguardo puntandolo verso il laghetto. Restiamo in silenzio per un po’ immersi ognuno nei propri pensieri. Inizio a sentirmi a disagio. Che mi è saltato in mente? Non sono pronta a stare in compagna di un altro ragazzo, inoltre questa canzone non fa che aumentare la mia malinconia. Oh Matt, ‘’ho bisogno di te ora’’. Improvvisamente Daniele mi prende per mano facendomi alzare, si mette davanti a me appoggiando poi le mani sulle mie spalle. I suoi occhi mi scrutano intensamente e sta per avvicinare il volto al mio. Capisco subito le sue intenzioni andando totalmente in panico non sapendo cosa fare. Indietreggio istintivamente e lui stringe la presa. << Mi dispiace, ma non posso.>> dico dispiaciuta. D'un tratto nel  mio corpo si diffonde la chimica e l’emozione che di solito provavo con Matt, è come se lui fosse qui in questo momento. Contemporaneamente sento una mano afferrarmi per un braccio con una forza tale da farmi male e una voce urlare: << Lascia stare la mia ragazza. >>. Mi volto all’istante verso quel suono a me così caro e familiare incrociando così due occhi color caramello. Non credo a ciò che sto vedendo: è Matt! Il mio Matt, il ragazzo per cui darei me stessa, il ragazzo dolce e protettivo che mi ha rapito il cuore, il ragazzo per cui ho pianto così tanto da voler morire, l’unico vero amore della mia vita: Matt Accardi. Per poco non svengo tra le sue braccia per il sollievo di avermi tolta da quella situazione con Daniele e soprattutto per l’emozione di averlo di fronte a me. << Tu chi cavolo sei? >> domanda Daniele riportandomi a terra. Matt gli si avvicina furente ma lo tiro via prima che la situazione si riscaldi. Daniele mi guarda confuso ed ancora scioccata provo ad allentare la tensione: << Scusami tanto Daniele, potresti lasciarci soli?>> chiedo. Lui scuote la testa deluso << Davvero conosci questo tipo? Oh Valery! Mi dispiace che stia andando a finire cosi, mi avrebbe fatto davvero piacere conoscerti meglio. >> mormora. << Avrei potuto offrirti solo la mia amicizia. >> ribatto cercando di essere delicata.Lui mi lancia uno sguardo triste << Sicura che sarai al sicuro con lui?>> dice protettivo. Matt fa per ribattere ma lo zittisco con la mano. <> affermo, Daniele a quel punto si volta e va via. Una volta soli Matt mi attira a sé stringendomi forte come non aveva mai fatto prima e inizia a baciarmi in modo disperato. Ricambio immediatamente la sua passione abbracciandolo con tutte le mie forze. Lui si siede sulla panchina ed io mi metto a cavalcioni sulle sue gambe. Vengo pervasa da mille emozioni e brividi di piacere assurdi. Capisco solo ora quanto mi è mancato in tutta la sua essenza: corpo, anima e cuore. Ci divoriamo l’un l’altra affamati di quello che ci è mancato di più: noi. Mi fermo un attimo per riprendere fiato cercando di far decelerare il mio battito cardiaco e in quel momento ritorna la mia lucidità. Mi allontano immediatamente da Matt asciugandomi le lacrime che hanno iniziato a scorrere silenziose. << Cosa ci fai qui? >> gli chiedo in tono distaccato. Lo osservo bene: ha la barba lunga di qualche giorno, le borse sotto gli occhi e l’aria distrutta. Indossa un jeans, una polo azzurra e le converse. E’ meravigliosamente bello anche così trasandato. << Dobbiamo parlare Valeria. E’ stato tutto un malinteso. Non sono mai stato a letto con Amber. >> esclama puntando il suo sguardo deciso su di me. Quelle parole mi scombussolano e resto senza parole per qualche minuto. << Questo è quello che dici tu. >> ribatto riacquistando la facoltà di parola e ricambiando l’intensità del suo sguardo. << Non ti fidi di me?Valeria non sono quel tipo di persona! Non avrei mai fatto un viaggio di tredici ore solo per mentirti. Ti amo Valery, ho amato solo te nella mia vita. >> esclama deciso afferrandomi le spalle. << E quella foto?Credi che sia così stupida da credere che sia stato usato Photoshop? >> affermo brusca. << La foto è stata scattata da Amber mentre ero ubriaco! Non so chi l’abbia aiutata a svestirmi ma è stata opera sua. Ho scoperto tutto ieri. Ero a bere a casa di lei quando ho preso il suo pc. La schermata si è aperta su una conversazione tra lei e Shannon in cui mia sorella le riportava la tua e-mail di risposta chiedendole spiegazioni. Non riuscivo a capire perché tu fossi così convinta che amassi Amber. Ho chiuso quella pagina trovando poi tra le altre una mail indirizzata a te, l’ho aperta immediatamente e vi ho trovato la foto con sotto quello squallido messaggio. Non credevo ai miei occhi. Ho capito in quel momento il motivo per cui tu avevi deciso di chiudere la nostra storia. Sono andato su tutte le furie e c’è voluto tutto il mio autocontrollo per non uccidere quella che si è definita la mia migliore amica per anni. Sono corso a casa e ho preso il primo aereo per l’Italia. >> dice d’un fiato. Resto interdetta e perplessa. Cosa devo fare? Posso fidarmi delle sue parole? Sembra così sincero. Può essere meschino al punto tale da fare un viaggio così lungo solo per mentirmi ancora? << Matt sono confusa. >> mormoro nascondendo il volto tra le mani. << Confusa? Accidenti Valery, cos’altro devo fare per farmi credere? Hai bisogno di una confessione firmata da Amber? Lo so che in passato sei stata delusa e quel tipo con cui sei uscita stasera stava riconfermando la regola, a proposito dobbiamo parlare anche di questo, ma maledizione io non sono un bastardo senza cuore. Ci conosciamo da poco e siamo stati più distanti che insieme è vero ma come fai a credere dopo tutto quello che c’è stato tra noi che io possa aver fatto una cosa simile? >> domanda esasperato. Lo guardo negli occhi leggendovi dentro un dolore senza fine e in quel momento capisco che sta dicendo la verità. Perdo il controllo e mi tuffo nuovamente tra le sue braccia e lo stringo più forte che posso. Lui ricambia immediatamente la mia stretta facendomi sedere sulle sue gambe. << Matt sono stata una stupida. Dovevo capirlo subito che tu non potevi essere capace di un’azione così riprovevole. Ho solo avuto paura di fidarmi. Mi dispiace così tanto. >> mormoro tra un singhiozzo e l’altro. << Piccola anche a me dispiace tanto per quello che ha fatto Amber. Non sai come sono stati disastrosi i mesi senza te, ho bevuto a dismisura e preso a botte chiunque parlasse dell’Italia. Non potevo credere che tu non mi amassi più. Eri l’unica di cui potessi fidarmi e vederti sparire mi ha ridotto in cenere. Perché non mi hai detto della foto?Ci saremmo risparmiati questo inutile dolore. >> dice con un filo di voce. Che sciocca sono stata, ha ragione Matt. Avrei dovuto pensare meno al mio orgoglio e soprattutto concedergli fiducia. Ora mi sembra così assurdo aver pensato che lui potesse essere un doppiogiochista. << Non volevo sapessi quanto mi avessi ferita con quel gesto. Volevo mantenere la mia dignità. Inoltre ho preso quell’azione come la mancanza di volontà nel volerti trasferire qui. Mi sono fatta accecare dall’esperienza negativa del mio passato e dall’orgoglio. Ho solo cercato di difendermi… >> mormoro abbassando lo sguardo a terra. << Oh Valeria, lo so che hai sofferto molto, anche a me è successo. So cosa significa avere il terrore di ridare fiducia ad un’altra persona, ma se vogliamo che funzioni tra noi dobbiamo essere sinceri e credere l’uno nell’altra. >> afferma mettendomi una mano sotto il mento per farmi alzare il volto. << Perdonami Matt, non so davvero come è potuto saltarmi in mente che tu potessi tradirmi davvero. Cielo! Per fortuna tu hai continuato ad amarmi in silenzio. Se fossi venuta a sapere un giorno del trucchetto di quella strega mi sarei dannata per averti lasciato andare via. >> dico nascondendo il viso nell’incavo del suo collo. << Non è del tutto colpa tua, dovevo anch’io restare lucido la sera della mia laurea. L’ho presa come una sorta di festa d’addio visto che sarei presto partito per venire da te. Abbiamo fatto un bel casino, piccola. >> dice lui accarezzandomi i capelli mentre un sorriso inizia ad increspargli le labbra. << Grazie al Cielo ora sei qui. Mi sei mancato così tanto! Inoltre non so cos’avrei fatto con Daniele se tu non fossi intervenuto. >> esclamo stringendolo sempre più forte. << Di sicuro provare ad urlare e chiedere aiuto sarebbe servito. Ma chi era?E cosa ci facevi qui con lui?Era un appuntamento? >> domanda sospetto. << Oh, lui è solo un amico. L’ho conosciuto in palestra e mi è stato molto vicino in queste settimane. Mi è parso un bravo ragazzo per questo motivo ho accettato il suo invito per un’amichevole uscita. Non era un appuntamento. Non avrei mai potuto pensare di iniziare una nuova storia. Nonostante credessi che tu stessi con Amber io non ho mai smesso di amarti. Matt sei insostituibile. >> mormoro arrossendo. A quel punto le sue labbra si poggiano sulle mie e iniziano a baciarmi con ardente passione. Infilo le dita tra i suoi capelli mentre le sue mani mi stringono la schiena. Il mio cuore batte all’impazzata in preda ad emozioni provate solo in sua presenza. Sento le gambe tremare e le lacrime scendere sul mio viso dalla gioia. L’amore che provo per Matt non ha eguali. Lui è l’unico che sa farmi morire e vivere contemporaneamente. E’ l’unico che sa leggermi dentro al punto tale da capire la mia vera essenza e a quanto pare io sono stata l’unica a carpire la sua. Sotto la facciata da ragazzo difficile e scontroso c’è un uomo capace di dare se stesso per amore. Sono la persona più fortunata al mondo ad averlo incontrato. Finalmente ci siamo ritrovati e ora non permetterò a niente e nessuno di separarci. Ho capito che l’esperienze negative servono a crescere, ad aiutarci a comprendere che la vita non è semplice e che gli ostacoli sono dietro ogni angolo ma ciò non deve segnarci per sempre. Dobbiamo cercare di reagire, di combattere contro il dolore e avere il coraggio di andare avanti. Perché credo che se qualcosa finisce è solo perché qualche altra cosa meravigliosa deve iniziare. Nel mio caso si trattava di incontrare Matt. Non si deve mai perdere la speranza e soprattutto lasciarsi sopraffare dall’orgoglio quando non serve. Io e Matt continuiamo a baciarci per un tempo che a me sembra infinito fin quando la pioggia inizia scendere in modo lento per poi trasformarsi in un  vero e proprio temporale. Le nostre labbra si separano solo nel momento in cui i nostri abiti sono completamente fradici. A quel punto Matt si alza e prendendomi per mano inizia a correre verso l’uscita del parco. << Dove andiamo Matt?Sono senza auto. >> esclamo scoppiando a ridere per il fatto di non aver pensato prima a ciò. << Piccola non sono così sprovveduto. Ho noleggiato una macchina appena messo piede nella tua città. >> dice avvicinandosi ad una Volvo argentata. << Spero apprezzi la scelta della marca. E’ questo il modello che guida il tuo vampiro vero? >> chiede aprendomi la portiera. Resto sorpresa per alcuni istanti prima di corrergli tra le braccia. << Oh Matt, non avrei mai pensato di dire una cosa del genere a nessuno ma non posso fare a meno di ammetterlo ora: Sei decisamente meglio di qualsiasi vampiro, dominatore o licantropo dei miei libri preferiti. Tu esisti davvero e tutto quello che hai fatto per me non l’ho letto da nessuna parte. Ti amo. >> gli sussurro all’orecchio. Lui mi stringe forte dopodiché mi fa salire in auto. Una volta sedutosi alla guida programma il navigatore e mette in moto accendendo poi il riscaldamento. Le nostre mani si cercano immediatamente. Matt si porta la mia alla bocca baciandola teneramente e con adorazione. Sorrido sentendomi finalmente in pace dopo mesi di assoluta confusione e dolore. << Credo sia inutile chiederti come tu mi abbia trovata. Manuela è una brava attrice nelle situazioni importanti. >> mormoro scuotendo la testa. << Era l’unica che potessi chiamare. Tuo fratello sarebbe stato troppo ostile, lo conosco, mentre lei mi ha creduto non dopo avermi riempito di insulti comunque. >> dice ridendo. Lo guardo divertita poi mi rendo conto che è mezzanotte passata e che non siamo sulla strada di ritorno per il mio paese. << Dove stiamo andando Matt?E’ tardissimo! >> esclamo preoccupata dalla scenata di mia madre. << Ho una camera al Romeo hotel. Non posso portarti a casa in queste condizioni devi cambiarti. >> afferma facendomi l’occhiolino. Sgrano gli occhi all’udire il nome di quel prestigioso albergo e contemporaneamente il cuore riprende a battermi forte iniziando a ricordare la sera al Four season. << Oh ma mia madre andrà su tutte le furie. Devo avvisarla. >> dico e inizio a pensare ad una scusa plausibile per giustificare il mio ritardo. Per fortuna mi balena in mente che in quei giorni sarei dovuta andare
dormire da Mary, beh perché non scegliere proprio questa sera? Decido di telefonare subito la mia amica e chiederle di tenermi il gioco con i miei genitori. Lei acconsente confusa e assonnata facendomi promettere di spiegarle tutto l’indomani. Durante il tragitto in auto io e Matt parliamo dei pezzi di vita che ci siamo persi mentre eravamo separati. Lui ha rifiutato ogni tipo di lavoro a Chicago tenendo in sospeso quello nella società di marketing italiana che chiamerà domani per firmare il contratto. Per fortuna la sede principale è a mezz’ora dal mio paese e a dieci minuti dall’hotel. << Allora starai da me nel frattempo che cerchi casa. Non posso permettere che spendi tutto il tuo patrimonio in camere d’hotel. >> affermo seria. << Certo che no piccola. I tuoi e Alex per quanto ne so credono che ti abbia lasciata, tradita o chissà cos’altro. Non sarebbe consono vivere a casa tua. Dobbiamo far prima capire loro la situazione. >>. Effettivamente Matt non ha tutti i torti, soprattutto Alex sarà molto sospettoso nei suoi confronti credendo che lui mi abbia abbindolata con qualche scusa. << Okay, allora m’informerò domani stesso se l’appartamento a qualche isolato da casa mia è ancora disponibile. Lo era fino a metà marzo. >> mormoro. << Va bene, se ti fa stare tranquilla. Però a me non dispiace vivere per un po’ in hotel. E’ come stare in vacanza. >> afferma lui sereno. Alzo gli occhi al cielo e sto per ribattere quando mi rendo conto che siamo arrivati a destinazione. Matt mi prende per mano e mi conduce direttamente nella suite meravigliosa in cui alloggia. Non appena chiudo la porta alle mie spalle lui mi stringe a se iniziando a baciarmi con maggiore passione e ardore usati al parco. Siamo ancora mezzi bagnati e la maglia aderisce al suo corpo perfetto mentre i capelli sono attaccati al suo viso, passo le dita tra essi tirandoli in dietro. I suoi occhi brillano di amore e desiderio stregandomi come mai prima d’ora. Le nostre labbra si muovono in sincrono audaci mentre le sue mani mi stringono la schiena attirandomi sempre di più a lui. Ci stacchiamo un attimo per riprendere fiato e Matt ne approfitta per chiedermi se voglio bere qualcosa. << Un bicchiere d’acqua andrà bene. >> rispondo sedendomi nel salotto della suite. Lui mi sorride e apre il frigo prendendo lo champagne offerto dall’hotel per gli ospiti. << Stasera niente acqua, stasera si festeggia. >> dice in modo sensuale. Mi si contrae lo stomaco dall’emozione ed ogni cellula del mio corpo si surriscalda. Matt stappa lo champagne riempie i bicchieri me ne passa uno e beviamo dopodiché scompare per qualche minuto in camera da letto. Improvvisamente sono avvolta dalle note di ‘’Kissing you’’ di Des’Ree. Mi alzo in piedi e mi volto verso di lui che mi tende la mano: << Ti va di ballare? >> chiede dolcemente. Io assento con il capo mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime di gioia. Pensavo che mai più avrei vissuto un momento così bello e romantico. Matt raccoglie una lacrima sul mio viso con le labbra poi mi prende la mano destra mentre appoggia l’altra alla base della mia schiena iniziando a dondolare. Ci guardiamo negli occhi perdendoci l’uno nell’altra e leggendo in essi il dolore tramutarsi in gioia e pace, come se avessimo trovato finalmente un’oasi nel deserto della disperazione. A quel punto prendo io l’iniziativa e bacio Matt il quale non aspettava altro. La sua bocca sa di champagne come la mia. Le nostre lingue si intrecciano fin quando lui non sposta le sue labbra sulla mia mascella lasciando dei teneri baci scendendo poi lentamente sul collo. Un brivido di piacere mi attraversa e dopo poco mi ritrovo ad ansimare. << Dio, quanto mi sei mancata Valery! >> mi sussurra all’orecchio mordicchiandolo. << Matt non sai quanto mi sei mancato tu. >> rispondo con il fiato corto. Le sue mani fanno su e giù sulla mia schiena fin quando non si spostano davanti esplorandomi il ventre e poi spostandosi lentamente sul seno. La sensazione che provo al suo tocco è così intensa che inizio a tremare. << Hai freddo? >> domanda Matt preoccupato. Faccio di no con la testa: << Ho mal di te. >> rispondo. Quelle parole lo fanno scattare e riprende a baciarmi con più foga. Senza staccarci ci spostiamo nella camera da letto. Matt mi adagia dolcemente sulla trapunta mentre i miei capelli si sparpagliano su di essa. << Non sono ancora riuscito a dirtelo ma bionda sei dannatamente meravigliosa e sexy. >> mormora tra un bacio e l’altro. Scoppio a ridere e lo attiro più a me. Ci perdiamo nuovamente in intensi baci poi Matt inizia a sbottonarmi la camicia, sgranando gli occhi alla vista della mia pelle quasi nuda. << Pensavo di non rivederti più in questo modo. >> dice baciandomi il collo scendendo poi sul seno. Mi sento completamente persa e divorata dalla passione per questo bellissimo ragazzo. Non resisto e gli sfilo la maglia, i suoi pettorali sono ancora lì definiti e compatti. Con un unico movimento faccio stendere Matt sotto di me e passo la bocca su ogni centimetro della sua pelle stringendogli con le mani le spalle e i bicipiti muscolosi. Lui inizia ad ansimare e mi stringe i capelli dietro la testa facendomi alzare il viso per guardarmi negli occhi. << Ti amo più della mia vita. >> mormora e poi mi sfila la camicia e mi slaccia il reggiseno. Mi bacia ovunque lasciandomi sul corpo una scia di brividi e piacere. Le sue mani corrono poi all’abbottonatura dei miei jeans aprendola e invadendo la mia zona erogena. Mi scappa quasi un urlo al contatto della sua pelle sulla mia e inizio a perdere completamente il controllo. Stringo le sue spalle e lo bacio violentemente. Lui mi sfila gli stivali e mi strappa via i jeans e gli slip mangiandomi con gli occhi. Abbasso lo sguardo verso i suoi pantaloni notando la sua ‘’eccitazione’’ gonfiarli. Glieli sbottono immediatamente e lui li scalcia via insieme alle scarpe restando completamente nudo. E’ una visione celestiale. Matt si appoggia sopra di me continuando a baciarmi ovunque arrivando anche all’interno coscia. Ogni parte di me lo desidera ardentemente e lo attiro a me con tutte le mie forze. Improvvisamente lui si ferma e mi guarda negli occhi intensamente. In quell’istante il tempo si ferma e a regnare è solo il battito dei nostri cuori: << Ti amo. >> ci diciamo contemporaneamente dopodiché lui prende le solite precauzioni ed entra dentro di me. Quella sensazione di completezza mi fa estasiare a tal punto di sentirmi in paradiso. Matt inizia a muoversi prima in modo lento, poi le sue spinte crescono fino a diventare forti e violente. Gemo ad ogni colpo mentre gli graffio la schiena in preda alla passione. Continuiamo così per un tempo indefinito fin quando raggiungiamo l’apice del piacere nello stesso momento sentendoci uniti con il corpo e con l’anima.      
  
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