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Autore: tigrottadolce35    25/05/2013    5 recensioni
Una notte, per le strade di Londra, due vite diverse si incontrano.
Lui un ragazzo dolce.
Lei bisognosa d'amore.
Solo lui ha capito cosa c'era sotto quel 'Sto bene'.
Qualcosa cambierà nel suo cuore.
Felicità, tristezza, gelosia, odio, solitudine, passione...
Tutto questo per arrivare, a quel tanto atteso...I LOVE YOU
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sarebbe rimasto a guardare i suoi lineamenti perfetti per sempre. Charlotte si stinse nell’accappatoio per il freddo, o forse il tocco delicato e lento di lui l’aveva fatta rabbrividire, ma questo un poteva essere, lei non si sentiva così con nessuno.
 
Si girò per guardare negli occhi il ragazzo
«Adesso che metto?» Chiese la ragazza, quasi come una bambina.
«Giusto…chiamo mia sorella» ‘Ha una sorella, chissà se si assomigliano’ questa era la prima cosa a cui pensava Charlotte quando vedeva fratelli e sorelle, forse si faceva questa domanda perché aveva una sorella lei, poi è morta…
 
Harry uscì dal bagno, prendendo il cellulare dalla tasca per poi chiamare sua sorella, e chiederle di portargli della biancheria, un pigiama e dei vestiti puliti.
All’inizio la sorella era curiosa di sapere cosa ci dovesse fare con quei vestiti, ma lui le rispose che era per una questione urgente e allora la giovane sorella era corsa per andarglieli a portata nonostante l’ora.
 
Charlotte si era seduta a bordo della vasca e stava guardando scorrere quel sangue per lo scarico, si sentiva ancora sporcata da quelle mani appiccicose di quel mostro, ma doveva sopportare quella sensazione ogni volta che andava a letto con qualcuno, negli anni non c’aveva ancora preso l’abitudine.
 ‘La vita doveva essere proprio così ingiusta con me?’ pensava Charlotte fissando il vuoto.
‘Ho sempre studiato, aiutavo la mamma nelle faccende di casa, lavoravo in biblioteca e ora...tutto finito, quella felicità è diventata tristezza'

In quel momento dalla porta entrò Harry con una busta in mano.
A quella visuale charlotte saltò un aria, si era spaventata nel vederlo all’improvviso entrare.
«Qui c’è della biancheria, un pigiama e dei vestiti per domani, andiamo a conoscere delle persone» affermò Harry porgendo la busta alla ragazza che la prese con due mani per non farla cadere.
 
Dopo essersi messa la biancheria, Charlotte si guardò allo specchio guardando quei lividi accanto al collo. Le facevano più male di quanto pensasse, era stata picchiata diverse volte, da diversi uomini, ma mai così violentemente, mai così…
Mise il pigiama che le aveva dato Harry e uscì dal bagno.Si trovò Harry sul letto solo con un paio di boxer addosso.
«Se non ti dispiace, io dormo così» come poteva dire certe cose, lei era bbituata a dormire con gli uomini nudi
«Non mi fa nessuno effetto, non ti preoccupare» disse Charlotte mettendosi accanto al riccio.
Il riccio si mise anche lui sotto le coperte e si avvicinò a lei abbracciandola.
Lei si stingeva a lui come se non volesse lasciarlo andare.
Si girò verso il suo petto nudo e annusò il profumo che emanava la sua pelle.
Poi chiusero entrambi gli occhi.
 
Il mattino seguente lui si era svegliato preso per preparare la colazione e lei aveva passato la mattinata a dormire, stava facendo un sogno bellissimo dove c’erano la mamma e sua sorella, ma era solo un sogno…
 
Lui fu costretto  svegliarla da quel sogno tanto bello quanto doloroso.
«Piccola, svegliati, dobbiamo andare» dopo vari tentativi di svegliarla lei aprì gli occhi
«Tu, devi lasciarmi dormire, è una vita che non chiudo occhio» urlò lei puntandogli il dito contro, ma tanto si era già svegliata nulla le avrebbe fatto riprendere il sonno.
«Dai vieni a fare colazione» disse il riccio lasciandole un bacio sulla fronte.
 
Dopo essersi stiracchiata per bene, decise che era meglio fare colazione, un buona tazza di caffè ci voleva, era da una vita che la mattina non mangiava.Scese le scale cercando di trovare la cucina e la trovò grazie al profumo di pancakes
«Dammene subito un piatto, io non resisto più» e lei si avvicinò pericolosamente verso il piatto, non rendendosi conto che attorno a lei c’erano cinque ragazzi che la guardavano.
Si stava per uccidere con quel pancakes non appena vide gli sguardi di quei ragazzi.
Lo sputò e andò dritto in faccia ad un biondino che stava mettendo in bocca un pezzo di frittella.
Lei si mise la mano davanti alla bocca per la figura che aveva fatto
«Dovevamo andare noi da loro, ma hanno insistito» disse Harry guardando la faccia di Charlotte.
 
Ad dir poco sconvolta per la figura che aveva fatto si scusò con il biondino.
«Non volevo, non ho resistito al richiamo dei  pancakes e…»
«Ho capito non ti preoccupare, comunque, io mi chiamo Niall» lui le pose la mano e la stinse
«Charlotte, ma mi puoi chiamare Char» ma perché lo aveva detto? L’abbreviazione del suo nome non l’aveva detta mai a nessuno, sono sua madre la chiamava così, poi per gli altri era Charlotte…
 
 
 
 
Ciaooooooooo…
Io sono la scrittrice di questa storia e vi ringrazio per i commenti ai capitoli.
Non sono bravissima, ma nel mio piccolo c’è tanto.
Proverò ad allungare i capitoli per richiesta di alcune ragazze.
Vi troverò un nomignolo, promesso. Che più, oggi ho comprato dei sandali, due pantaloni e…ok, la smetto di annoiarvi con la mai inutile vita…non so come mettere i link dei vestiti, mi insegnate?
Ciaoooo bamboline ♥♥♥
  
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