Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: boobsrauhl    25/05/2013    6 recensioni
"Dov'è il mio finale felice?'' Gridai, urlando pieno di odio. "Sono qui.''
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Justin Bieber
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sentii solo il tonfo del suo capo imbattersi sul cemento bagnato, le coprivo il volto con le mie mani, era tutto così nero, era tutto irriconoscibile. La sentivo piangere e gridare il mio nome e solo quando fui certo che tutto quell’incubo fosse –quasi- finito, tolsi le mani dal suo volto e cercai in tutti i modi di tranquillizzarla.
Era appoggiata sulle mie gambe, volevo cercare in tutti i modi di proteggerla. Continuava a piangere senza sosta, era spaventata. Anch’io lo ero, ma lei piangeva sin troppo forte. “Justin!’’ Gridò in preda alla disperazione, cercai di riconoscere i suoi occhi nell’oscurità e, quando fui certo che anche lei facesse lo stesso, cercai di rassicurarla.
“Sono qui, ti prometto che andrà tutto bene. Sono qui, Anne, sono qui.’’ Le sue labbra erano secche e ormai affaticate, i suoi occhi erano violacei, cercavo di tirarla su, ma non ci riusciva.
“Il…tuo viso.’’ Sussurrò e subito dopo partì un lamento dalle sue labbra, inarcò la schiena cercando di trattenere il dolore, non capivo più nulla di tutto quello che stava succedendo.
“Anne? Cos’hai?’’ Le accarezzai subito dopo l’addome, volevo essere certo che stesse bene. Urlò, di nuovo. Stavolta più forte. Alzai immediatamente le braccia in alto per evitarle ulteriore dolore, ma quando le poggiai sul mio volto, si spaventò. “Anne, cazzo, cos’hai? Dov’è il mio telefono? Dobbiamo chiamare la polizia, Anne.’’ Mi fissava senza dir nulla, accarezzò d’un tratto la mia guancia, singhiozzando. “Justin, è sangue questo?’’ Feci per toccarmi il viso, ma mi resi conto di avere tutta la mano completamente bagnata di sangue. “Non credevo mi avessero colpito, non sento nessun… dolore.’’ Mi guardò con occhi ripieni di pianto, scosse poi la testa e toccò lentamente il suo seno destro. “Justin…’’ Sussurrò tremando, la sua mano era inzuppata di sangue e solo allora mi accorsi che anche la sua maglia era completamente bagnata. “Oh mio Dio.’’ Gridai, ero pieno di rabbia, ero pieno di odio, ero così spaventato di poterla perdere, ero nel panico e continui flashback mi invadevano la testa. “Aiuto!’’ Gridai di nuovo, girandomi continuamente alle mie spalle alla ricerca di qualcuno, cercai nelle sue tasche il mio cellulare che avevo riposto personalmente, cercavo di comporre i numeri velocemente su quella tastiera touch, ma le mani bagnate scivolavano facilmente sullo schermo. “Cazzo, cazzo, cazzo.’’ Sussurrai lentamente per non farla spaventare, volevo soltanto svegliarmi da quell’orribile incubo, invocava il mio nome disperata dal dolore.
Ricontrollai il telefono sempre più ansimando e notai che in quel vicolo non c’era campo. Urlai, di nuovo. Sentivo gli occhi esplodere in un pianto senza fine. Mi guardò, piangeva anche lei. “Anne, ho bisogno che tu rimani qui con me, ti prego. Anne, promettimelo.’’ Sussurrai gettandomi a terra, accanto a lei. “Non…posso.’’ Le sbottonai la camicia cercando di fermare quell’emorragia, dovevo inventarmi qualcosa e anche subito, non potevo perderla. Solo a pensarci, sarei morto anch’io. “Ho bisogno che tu ti mantenga alle mie spalle, stringi quanto puoi il mio collo.’’ Dissi singhiozzando ancora, non avevo mai pianto in tutta la mia vita. Sembrava da deboli piangere, eppure in quel momento me ne fottevo. Anne non poteva andarsene, non poteva andar via da me. “Smettila di fare l’eroe, sappiamo entrambi che non ci riuscirai.’’ La sua voce era sempre più sforzata, ogni parola era un continuo lamento uscito dalle sue labbra. Aveva ragione, ma non volevo accettarlo. Anne era una ragazza alta quanto me, pesava quanto me ed era una ragazza ben formosa, sapevamo entrambi che non sarei mai riuscito a prenderla in braccio, ma non mi importava. Presi delicatamente le sue braccia e le poggiai al mio collo. “Sei pronta?’’ Dissi, accarezzando le sue gambe che si stringevano lentamente al mio bacino. “No, Justin, no. Fa male, no.’’ Gridò disperatamente, sospirai e mi avvicinai al suo viso. “Non posso perderti Anne, non posso lasciarti qui da sola per cercare aiuto, ti prego. Provaci, sopporterò il peso, te lo prometto. Non ti lascerò cadere.’’ Scosse di nuovo il capo, piangendo ancora più forte. Le lacrime lavavano il suo viso sporco di fango, era bella da star male anche quando piangeva.
“Ci rivedremo un giorno, Justin?’’ La appoggiai delicatamente sulle mie ginocchia, accarezzandole i capelli e lasciandole baci sul collo. Mi avvicinai al suo orecchio, singhiozzando. “Hai paura?’’ Le sussurrai, stringendola forte a me. “Tu? Hai paura?’’ Si sforzò in un sorriso, era così debole. Ricordo ancora la prima volta che la vidi, era così forte. Era imbattibile. Mi passò davanti e arricciò le labbra, nell’ora di ricreazione la cercai nelle aule di psicologia, mi ero informato lo stesso giorno quali corsi frequentasse. La invitai ad uscire, mi disse che ero uno stronzo e che mi conosceva anche bene, la baciai e mi diede uno schiaffo. Sorrisi e se ne innamorò. Sorrise anche lei e ad innamorarmi fui io.
“Sì, ho così fottutamente paura di perderti, Anne.’’ Asciugò lentamente le lacrime dal mio viso.
“Sei così bello.’’ La zittii, non volevo in quel momento che si sforzasse ancora di più. “Sei così bella.’’ Le dissi, poi. “Ti prego, apri gli occhi. Ti supplico, apri gli occhi.’’ Iniziai a scuoterla, si era appisolata sul mio braccio. Non poteva finire così, non potevo essere stato così stupido da averla persa. “Se è l’ultimo saluto, ti supplico, dimmelo.’’ Aprì gli occhi, sorrise. Lo stesso sorriso che mi fece dopo quel bacio. Richiuse gli occhi, le mani che prima stringevano le mie d’un tratto avevano mollato quella stretta.
Gridai. Sentii le mie corde vocali vibrare come non mai. Non avevo mai gridato così tanto in tutta la mia vita. Anne non c’era più.


 
 
Spazio d’autore.
Halo! Non è la mia prima fan fiction, ne ho iniziate tante senza mai finirle…questa, però, mi ispira particolarmente ed ho intenzione di continuare. Mi lasciate una piccola recensione con un vostro parere? Ve ne sarei grata! Mi chiamo Maria, chiamatemi anche così. Alla prossima? 
  
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