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Autore: _ayachan_    11/12/2007    10 recensioni
Naruto e Sakura: il giardino dell’Eden; i fratelli Uchiha: il serpente e la mela… Il peccato originale: il tradimento.
"Tutto ciò che credevo sicuro, si sgretolerà tra le mie mani...
Il mio passato, il mio presente, e il mio futuro...
Chi sono io?
Naruto o Kyuubi?"

[Pairing: cambieranno in corso d'opera, anche drasticamente! Threesome, in ogni caso. Molte]
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'eroe della profezia' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Naruto-29

Capitolo ventinovesimo

Vecchi legami




«Ahh, lo sapevo che saremmo arrivati tardi!»
Il pugno di Rock Lee si abbatté frustrato sul terreno, sollevando una nuvoletta di polvere.
Il team Gai, ancora sudato dopo la corsa, era fermo davanti agli ingressi dello stadio della Foglia, a fare da spartiacque per la folla che usciva mormorando.
Il giorno prima avevano ricevuto una missione urgente da portare a termine, documenti fondamentali che un villaggio di un paese tra il Fuoco e la Roccia doveva avere... e così, anche correndo con tutte le loro forze, avevano finito per perdersi il processo.
Loro, gli unici in tutto il villaggio!
«Come saranno andate le cose?» si chiese Tenten a voce alta.
Erano di fronte a uno degli ingressi laterali, ma a soli pochi passi da quello centrale riservato ai nobili. Neji si guardò brevemente attorno, e vide il suo clan uscire in quel momento.
«Torno subito» disse ai compagni, allontanandosi.
Con discrezione avvicinò un membro della casata cadetta, e gli chiese che ne era di Sasuke.
«Assolto» rispose quello a mezze labbra. «Danzo è stato catturato poco prima che iniziasse il processo, e la maggior parte di quelli che volevano l’Uchiha morto non ha avuto il coraggio di alzarsi e e contrastare l’Hokage, dopo che lui è stato preso. Ah, e madamigella Hinata ha pubblicamente contraddetto padron Hiashi, votando per l’assoluzione...!»
Neji corrugò la fronte, e cercò con gli occhi candidi il capoclan.
Eccolo alla testa del gruppo; camminava rigido e a passo svelto, e sul suo viso era possibile leggere una preoccupazione profonda.
Ma certo... ecco perché aveva iniziato a fare strani discorsi sul matrimonio.
Non era Naruto a preoccuparlo davvero... a renderlo ansioso era l’idea che Hinata iniziasse ad opporglisi.
Lui voleva una figlia forte, sì; ma una figlia che avesse le sue stesse idee e lo seguisse. Non una ragazzina piena di ideali e ancora incantata, che all’improvviso iniziasse a lottare per i sogni in cui scioccamente credeva. Aveva bisogno di un’erede più realistica. Voleva riportarla con i piedi per terra.
Ma dov’era Hinata?
Neji la cercò con gli occhi, e la vide lontana dagli Hyuuga, insieme a Kiba e Shino in un angolo. Incrociò il suo sguardo, e lei gli fece un timido saluto, arrossendo.
Sicuramente sapeva a cosa sarebbe andata incontro ribellandosi al volere di Hiashi.
Eppure... aveva avuto il coraggio di farlo.
Neji le sorrise, e dentro di sé dovette complimentarsi con lei.
Dopotutto, non era tanto male.
Un breve cenno a Kiba e Shino, e poi lo Hyuuga decise di tornare dalla sua squadra, a riferire l’accaduto. Purtroppo per le sue notizie fresche, scoprì che era già stato anticipato da Ino, Sai e Choji.
«...andato via con Kakashi» stava spiegando Ino in quel momento. «Non sappiamo dove lo abbia portato, quindi pensavamo di cercarlo e chiedergli di poterlo vedere»
«Non ci darà il permesso» masticò Choji, realistico. «Per un po’ di tempo Sasuke non vorrà vedere nessuno»
«Neanche noi?» sbuffò Ino, offesa.
«Hm? E perché? Chi credi di essere?»
Gli arrivò un pugno in pieno stomaco. Senza fiato, prese a tossire disperatamente.
«Tsk» fece la sua aguzzina, squadrandolo dall’alto in basso. «Non hai ancora imparato a trattare con le donne...»
«Dov’è Shikamaru?» chiese Tenten innocentemente, non vedendolo in giro.
Ino ebbe un flash del compagno di squadra che si dileguava con Temari.
«Ah... Si sarà addormentato da qualche parte!» esclamò con una risata forzata. «Sappiamo tutti com’è fatto! Ora che ne direste di un gelato? Si muore dal caldo, vero?»
«Naruto e Sakura dove sono? Con Kakashi?» domandò Rock Lee, ignorandola.
«A dire il vero sono in missione» gli rispose Sai. «Da un paio di giorni»
«Che cosa?» allibì l’altro. «E si sono persi il processo?»
Ino si accigliò, incrociando le braccia sul petto, e si fece seria tutt’a un tratto.
«Non credo proprio che sia stata una loro scelta»


Il rumore dei loro passi riecheggiava lungo il corridoio buio, rimbalzando di parete in parete. Il suono secco di un bastone che batteva il pavimento si alternava a quello dei tacchi delle scarpe.
Mentre veniva scortato verso le celle di massima sicurezza della Foglia, Danzo non aprì bocca.
Asuma sbuffò piano.
Che inutile sfoggio di dignità.
Sarebbe stato condannato, avevano troppe prove a suo carico... avrebbe fatto meglio a patteggiare, e in fretta.
Ma se Danzo non parlava, passava il suo tempo a pensare.
Ora capiva il perché del processo pubblico.
Perché Tsunade amava guidare le folle.
Se il giudizio fosse stato privato, se ogni cosa fosse stata nelle mani del Consiglio, l’Hokage non avrebbe avuto la certezza della vittoria... ma così... così non solo aveva fatto centro per quanto riguardava l’ultimo degli Uchiha, ma era anche riuscita a realizzare un arresto in grande stile e ad affermare innegabilmente la sua autorità.
Asuma lo condusse fino in fondo al corridoio, nella cella più buia e distante.
«Chiudetelo dentro» ordinò ai ninja che erano con lui, e mentre quelli obbedivano si accese una sigaretta. «Bene. Voi due, restate qua. Noi andiamo a vedere com’è la situazione allo stadio»
Danzo entrò nello stanzino buio e umido, e rimase in piedi al centro del pavimento.
Per quanto gli costasse ammetterlo, da un punto di vista prettamente strategico Tsunade aveva operato in maniera ineccepibile.

Era passata più di un’ora dal blitz all’arena, ma lungo la strada avevano dovuto smistare i fedelissimi di Danzo arrestati con lui, e avevano perso almeno dieci minuti a postazione per un resoconto dell’accaduto. Fare la guardia in quel genere di luoghi doveva essere infinitamente noioso.
Mentre tornava indietro accompagnato da un altro ninja, Asuma si accese una sigaretta.
Doveva cercare Kurenai e Tobi, prima di tutto; li aveva lasciati alla tribuna nobiliare, chissà se erano rimasti lì, e chissà se il processo era finito o meno.
Si affrettò lungo la strada del ritorno a passo spedito, attraversando il villaggio con il compagno alle calcagna. Nel giro di dieci minuti arrivò allo stadio, in tempo per vedere la gente che sciamava dalle uscite principali, e schioccò la lingua con disappunto.
«Chissà com’è andata...» borbottò gettando a terra il mozzicone della sua seconda sigaretta.
«Assolto» disse una voce alle sue spalle, accompagnata da un gorgheggio leggero. «E da ogni accusa, per di più, senza pene di sorta»
Asuma si voltò, e un sorriso sghembo gli stirò le labbra al vedere Kurenai e Tobi che lo aspettavano in una zona libera dalla folla.
«C’è stato qualche problema?» chiese raggiungendoli, e prendendo in braccio il figlio che reclamava attenzione.
«Nessuno, a parte i nobili che si sono dati alla fuga» rispose lei stringendosi nelle spalle. «Le cose sono successe talmente in fretta che pochi hanno avuto il tempo di pensare al da farsi»
«Anche noi siamo stati avvisati all’ultimo momento» sbuffò Asuma, ricordando come solo il giorno prima Tsunade avesse avuto la bella pensata di organizzare il blitz a Danzo. «Ah... Hai incontrato Shikamaru in giro?»
«Era sul palco dell’Hokage, insieme a Temari. Ma poi l’ho perso di vista»
Asuma fece due calcoli.
Insieme a Temari.
Non lo avrebbe rivisto per un po’.
Con un sospiro vago, si grattò distrattamente il mento.
Chissà se il suo pigro allievo si era mai reso conto di essere coinvolto in un triangolo potenzialmente mortale?


A dire il vero Shikamaru era fuggito.
Vergognosamente, pateticamente, e velocemente.
Non appena era stata pronunciata la sentenza finale, lui era sgusciato via lungo il tunnel, tallonato da Temari, e poi con nonchalance le aveva detto di aver dimenticato una cosa a casa, e di andare avanti da sola che l’avrebbe raggiunta subito. Lei lo aveva squadrato sospettosa, ma poi lo aveva lasciato andare.
E ora lui sperava di guadagnare almeno tre ore e mezza di sonno pesante, dal momento che quella mattina si era svegliato all’alba per preparare l’operazione.
Si sarebbe trovato un bel prato, magari nascosto dai cespugli, si sarebbe piazzato sull’erba, pancia all’aria, e avrebbe guardato le nuvole finché non si fosse addormentato... un piano perfetto.
Se non fosse stato per la ferita al braccio.
Faceva un male cane, porca miseria; e la fasciatura di Temari era più uno strumento di tortura che altro... già che era sulla strada, gli conveniva passare un attimo da casa e sistemare le cose.
Deviò la sua corsa, infilandosi in una stradina ombrosa, e attraversò il vicolo a passo sostenuto. Sbucò in una via più ampia, in cui i primi gruppetti di reduci dal processo parlottavano mentre si avviavano verso casa, e, incassando la testa tra le spalle, li superò tutti fino a raggiungere la residenza dei Nara.
Pregando perché entrambi i suoi genitori fossero ancora fuori – soprattutto sua madre – sgusciò fino all’ingresso, attraversando il giardino in stile tipicamente giapponese, ed entrò con passo felpato.
Tese le orecchie; nessun rumore.
Tirò un sospiro di sollievo, rilassandosi impercettibilmente, e si massaggiò il braccio dolorante, mentre cercava di sciogliere il nodo. Levatosi le scarpe, attraversò il corridoio camminando sul tatami fino a raggiungere la sua stanza, sul fondo; lì dentro, ai piedi del letto alto, c’era il kit medico che avrebbe sempre dovuto portare con sé, e che puntualmente lasciava a casa per pigrizia.
Dieci minuti dopo, mentre era seduto sulle coperte a torso nudo, il suo braccio ringraziava.
Certo, il disinfettante bruciava sulla ferita aperta, e la maglia era da lavare e rammendare, ma la benda pulita faceva tutta un’altra impressione, e dava un sollievo completamente nuovo. Buffo, non si era mai accorto che il disinfettante profumasse di fiori... dove se lo era procurato? Ah sì, era un regalo di Ino.
«Molto poco virile»
Un brivido gli corse lungo la schiena.
No.
No, no e no!
Non era possibile!
Non. Era. Assolutamente. Possibile!
Sentì il leggero rumore di un naso che esamina l’aria.
Il fruscio di un vestito. Un passo alle sue spalle.
Il Terrore più puro che prendeva possesso del suo corpo.
«E così... hai tentato di scappare, eh?» chiese una voce vellutata e minacciosa. Il letto si inclinò leggermente quando un ginocchio pesò a un’estremità, e Shikamaru sentì una mano che scivolava leggera dalla sua schiena all’addome glabro. «Era da tanto che non ci provavi» sogghignò Temari, al suo orecchio.
«Ehm... sarei tornato» borbottò lui, con una curiosa e stranamente gradevole sensazione lungo il corpo, come un formicolio lieve. «Ero qua per... ehm... la fasciatura»
«Quindi quella che ti ho fatto io non andava bene?»
«No, certo che no. Era perfetta. Perfetta. Ma... ehm... era il momento di cambiarla, e...»
«Sta’ zitto» lo interruppe bruscamente lei, e le sue unghie premettero minacciose sulla pelle liscia del petto. «Non mi interessano davvero le tue scuse»
«No, immagino di no» borbottò lui. «Ma... non hai intenzione di saltarmi addosso qui, vero?»
«E perché no?»
«Perché i miei genitori potrebbero tornare da un momento all’altro, ecco perché»
Temari rise brevemente, staccandosi dalla sua schiena. Shikamaru scoprì che la cosa gli dispiaceva.
Ma fu una delusione di breve durata; l’attimo dopo si trovò steso sulle coperte, con una mano di Temari premuta inclemente sul suo petto.
«Scherzi?» mormorò lei, chinandosi a cavalcioni su di lui. «Il rischio lo rende soltanto più eccitante»
«...Oh» fu tutto ciò che lui riuscì a dire, sorridendo in automatico. «Faticoso... ma eccitante. Credo di sì»
Temari sogghignò, piegandosi a sfiorargli il collo con le labbra. Mentre la sua mano scivolava lenta verso il basso, Shikamaru cercò di calcolare in quanto tempo i suoi sarebbero tornati. Due secondi dopo, il suo cervello smise di funzionare.
Affondò le dita nei capelli di Temari, crespi ma stranamente morbidi, e inspirò il leggero profumo di shampoo e di sale che emanavano. Lei si sollevò dal suo collo, e cercò la sua bocca con la prepotenza che le era solita.
All’improvviso si bloccò.
«Oh accidenti» borbottò, accigliata.
«Che c’è?» chiese lui contrariato.
«Non ho preservativi»
Squisitamente romantico.
Shikamaru sbuffò, trattenendo un sorrisino per l’assurdità della situazione, e poi fece un cenno verso il comodino accanto al letto.
«Primo cassetto, sul fondo, dietro ai kunai»
Temari inarcò le sopracciglia.
«Ma dai, li hai comprati?» chiese sbalordita. «Ma non ero io a violentarti? Cos’è, hai un’altra?»
«E secondo te sarei in grado di reggerla? Certo che non ho un’altra... è che passavo per caso, e avevo qualche soldo in tasca...»
Lei ghignò.
«Aha» fece, sporgendosi per raggiungere il cassetto. «Non tirarla per le lunghe, e confessa: non ti dispiace affatto essere violentato da me... anzi, ci speri»
«Tecnicamente sono pur sempre un uomo» borbottò lui, mentre lei frugava tra i kunai, e giusto per tenersi occupato diede una lunga e minuziosa occhiata al suo fondoschiena «Se tu non fossi così maledettamente sadica, potrebbe anche essere molto piacevole»
«Ah, mi vuoi più mielata?» domandò Temari, trovando finalmente quello che cercava e richiudendo il cassetto. Sventolò la confezione intatta davanti al naso di Shikamaru. «Credo che la scena sarebbe disgustosa»
Lui provò a visualizzarla.
«Mah, chissà... si potrebbe sempre provare, una volta» tentò speranzoso.
«Ohh, ma chiudi un po’ quella bocca» lo seccò lei.
Quella donna non aveva elasticità, ecco qual era il suo problema.


Kakashi lanciò la milionesima occhiata preoccupata a Sasuke, mentre attendeva che il lentissimo burocrate davanti a loro comunicasse la nuova residenza dell’Uchiha – e possibilmente anche chi era incaricato di sorvegliarlo, per il suo stesso bene.
Lui, d’altro canto, stava in piedi con le braccia lungo i fianchi e l’espressione truce, ma non sembrava per niente uno che ha appena vinto una causa. Semmai, il contrario.
«Ah, ecco...» mormorò il burocrate, dopo aver sfogliato la seicentesima pagina. «Tutte le proprietà del clan Uchiha sono state confiscate dall’Hokage nel momento in cui l’imputato... ah, volevo dire il legittimo erede ha lasciato il villaggio... ma le disposizioni sono di restituirle nel caso in cui Sasuke Uchiha si ripresenti e abbia il consenso dell’Hokage» alzò gli occhi acquosi da rospo su Sasuke. «Ha questo consenso?»
«Non ne sapevo nulla» intervenne Kakashi tempestivamente.
«Ah... allora non posso consegnarle gli atti di proprietà» fece notare il burocrate.
Kakashi si accigliò. Tenere Sasuke ancora lì non avrebbe fatto bene a nessuno, meno che mai a lui. Andare alla ricerca di Tsunade in quel momento era un suicidio. E se quel maledetto burocrate apriva ancora una volta la bocca, gli strappava quei suoi maledetti occhi tremolanti.
«Lasci stare» si affrettò a dire, con un cenno. «Torneremo per quelle proprietà un altro giorno. Ora lo porto a casa mia»
«Ah... ma ha il consenso dell’Hokage?»
«Serve anche per questo?»
«Certo. Si tratta pur sempre di un pericoloso...»
«In questo momento» lo interruppe Kakashi. «la persona pericolosa sono io. Soprattutto per lei. L’Hokage non ci ha dato assolutamente nessun documento, eravamo qui per sapere se c’è già un alloggio destinato a Sasuke, ma se non c’è me ne occupo io, va bene?»
Il burocrate sbatté lentamente le palpebre.
«Ah... se se ne assume la responsabilità...» sussurrò laconico.
«Sì, sì... mi assumo tutto quello che devo» sbuffò lui. «Ora posso andare?»
«Ovviamente»
Trattenendo un altro sospiro esasperato, Kakashi sospinse in avanti Sasuke, che obbedì senza protestare, e uscì dal piccolo ufficio soffocante in cui aveva dovuto sprecare un quarto d’ora della sua vita.
«Almeno per i primi tempi starai da me» disse a Sasuke una volta che furono fuori. «Purtroppo dovrai dormire sul divano, ma si tratta di una sistemazione temporanea...» la sua voce scemò, e si spense. L’altro non lo stava ascoltando.
Sospirò cupo, e scosse il capo.
«Andiamo» si limitò a dire, e lo condusse via.
Da una strada laterale, Haruka osservò la scena inclinando la testa da un lato.
«Uhm...» mormorò piano. «E adesso come faccio a vederlo da solo?»




Arrivo...
Che parola sublime!
Finalmente erano arrivati!
Dio, non riusciva a crederci. Aveva la folle tentazione di infilarsi nel primo tempio che trovava e accendere tutto l’incenso che poteva... ma sarebbe stato uno spreco di tempo.

E Naruto non voleva perdere nemmeno mezzo secondo.
«Sì, va bene, siete tutti a posto?» chiese sbrigativo, davanti al portone dell’immensa villa del venerabile Ijuin.
«Noi...» iniziò lui, pomposo, ma Naruto lo zittì.
«Bene!» esclamò sovrastando la sua voce. «Allora io e Sakura ce ne andiamo. A mai più rivederci!»
«Naruto!» sibilò lei scioccata.
«Tu vuoi rivederli?» sibilò lui di rimando.
«Se non ci pagano, Tsunade se la prenderà con te!»
«Se osa aprire la bocca, non mi interessa chi è: gliele do. Lo sapeva che non era una missione adatta a noi, lo sapeva! Quindi che non si lamenti!»
«Lasciami dieci minuti per parlare con loro, va bene?»
«Così tanto?»
«Tu inizia ad andare, se ci tieni. Sono in grado di tornare da sola»
Naruto esitò, bofonchiando tra sé.
Non voleva piantare lì Sakura... ma al villaggio lo aspettava Sasuke...
Ahh, che dilemma!
«Proseguo solo un po’» se ne uscì alla fine. «Se al confine non mi hai ancora raggiunto, mi fermo e ti aspetto. Ma tu fai veloce, eh»
Sakura sbuffò. «Sì, sì... come vuoi. Vattene» lo liquidò.
Lui, leggermente offeso, si voltò e prese ad allontanarsi.
Quasi quasi non gli dispiaceva più lasciarla lì.
Ignorò i saluti allegri delle cortigiane che agitavano i ventagli nella sua direzione, arrossendo leggermente. Le sue maledette copie ogni tanto si erano lasciate... ehm... trascinare, e lui aveva dovuto eliminarle prima che Sakura le vedesse. Purtroppo le malefiche seduttrici ricordavano tutto, invece, e smaniavano dalla voglia di renderlo noto anche a lui. Con le orecchie in fiamme, si portò velocemente fuori vista, diretto verso la campagna.
In quel Paese, se possibile, faceva ancora più caldo che nel Paese del Fuoco.
Il terreno friabile era coperto di erba secca e giallastra, e l’aria tremolava lenta nel silenzio opprimente.
Forse fu per quel motivo che pensò a un miraggio, all’inizio.
Quando lo vide lì, fermo in mezzo alla strada, e ricordò che era morto... pensò a un inganno del caldo, un’illusione della sua mente.
Ma poi Kabuto Yakushi gli sorrise... con il ghigno serpentino di Orochimaru.
«Naruto... E’ passato molto, molto tempo dal nostro ultimo incontro...»

Al villaggio, Sakura avvertì un brivido lungo la schiena.
E non era dovuto all’occhiata lasciva lanciatale dal venerabile Ijuin.
«Qualcosa non va?» le chiese lui, vedendola improvvisamente turbata.
«No... nulla» mormorò lei in risposta, corrugando la fronte. «Ad ogni modo... ancora una volta, ci scusiamo per il passo svelto che abbiamo tenuto, e personalmente mi scuso per i modi bruschi del mio compagno»
«Oh no, è stato così disponibile...!» cinguettò una cortigiana.
«Taci» la zittì il nobile, laconico, mentre Sakura digrignava i denti. «Non vi preoccupate, pagheremo tutto ciò che vi dobbiamo» proseguì lui poi, tornando a rivolgerle un sorriso mellifluo. «Possiamo permettercelo»
Giuro che se usa ancora una volta il plurale maiestatis non rispondo di me”, si trovò a pensare Sakura.
«Oh, grazie infinite!» fu invece ciò che disse. «Ricordatevi di rivolgervi ancora a noi, se mai aveste bisogno di una scorta»
«Senz’altro» ridacchiò il nobile, con un’occhiata significativa.
Sakura si affrettò ad andarsene.
Era inutile, i ceti alti erano qualcosa che sfuggiva totalmente alla sua comprensione.
Ripensò al brivido provato poco prima, e il suo primo pensiero, colpevolmente, andò a Sasuke.
Era lontano, prigioniero in un posto sconosciuto, e accusato dei crimini più terribili. Ahh, quanto avrebbe voluto vederlo, e parlargli... non le avevano concesso neanche quello.
D’altro canto... se era rinchiuso, era difficile che corresse pericoli.
Chi invece poteva incappare in una trappola, in quel momento... era Naruto.
Sakura alzò lo sguardo verso il confine lontano.
«Naruto... stai bene, vero?» chiese a tutti e nessuno.
Non ottenne alcuna risposta.






Nel prossimo capitolo:

«Io gli ho donato il potere» ribatté Orochimaru, senza smettere di ghignare. «Gli ho dato esattamente ciò che cercava... E’ stato lui a non rispettare i patti, a sottrarsi al pagamento»
«Tu lo hai avvelenato!» esplose Naruto, all’improvviso. «Gli hai dato una prigione, nient’altro! Quel segno maledetto lo sta corrodendo, lo divora dall’interno come una larva! E osi anche dichiararti suo benefattore?!»
«Tu hai forse fatto qualcosa di più, per lui?»













*      *     *   *    ȣ    *   *     *      *

Spazio autore

Tadaaaan!
E' tornato in scena Naruto, e lo ha fatto con il botto! XD
Per l'occasione ho persino resuscitato Orochimaru, avete visto? E dire che tutti lo davamo per morto!
Questo capitolo è conclusivo di una parte sostanziosa della fanfic, quella che prevede una sorta di "assestamento" della situazione,
e da questo momento inizierò sul serio a ingarbugliare le cose, ma gli elementi sono comparsi tutti!
Se pensavate che la situazione fosse già complessa così, preparatevi a vedere attorcigliamenti nuovi e su ogni lato!
(sì, lo confesso: da ora in poi la mia bastardaggine raggiungerà nuove inaudite vette)
Eheh... in tutto questo marasma di faccende "serie", vorrei farvi notare, sono comunque riuscita a inserire un siparietto dedicato a Shika e Tema...
Hope you enjoyed it!

Attenzione attenzione... qui succede qualcosa di molto strano.
Sto iniziando a rivalutare Sasuke!
O_O
Sì, la cosa preoccupa anche me, tranquilli, ma non influirà sugli sviluppi della storia...
...almeno qui stiamo sicuri!

Noticina: ho leggermente modificato la mia pagina personale, se ci fate un salto troverete anche un *fantastico* riassunto della storia fin qui!
Insomma... E' evidente che in questo periodo mi sto annoiando un sacco...
(mentre scrivo queste parole, l'orologio del mio pc segna le 2.14 di martedì 11/12/2007... vi prego, comprendetemi...)
XD

kage_naru89: normalmente, dopo la tua "intuizione", ti avrei detto "mah, chi lo sa... forse hai ragione, forse no...". Ma sei fortunata! Perché oggi riecheggiano nelle mie orecchie le parole di una mia cara amica, parole coronate di molteplici insulti, che mi facevano delicatamente notare come, almeno quando uno ci azzecca, sarebbe educato dirglielo. XD E quindi sì, hai notato bene! Qui si parla di Sinners, non Sinner! ^_* Solo... non hai azzeccato il "motivo" del peccato... eheheh... (tra parentesi, non sei la prima che si trova a pensare a questa fanfic sotto la doccia... il che mi porta a chiedermi: ma sempre in bagno devo attirare l'attenzione mentale dei lettori?!)
Kyuubi: qui c'è Naruto, ma non è ancora tornato! Lo farà nel capitolo 31, abbi un po' di pazienza! Nel frattempo... "goditi" Orochimaru che lo maltratta! XD
Killkenny: ma Shikamaru è un uomo forte! XD Lui sa resistere ad ogni tipo di assalto, ha gli attributi al posto giusto! (anche se sarebbe molto contento se quelle due se la sbrigassero da sole... XD) Per quanto riguarda Sasuke, ne ha ancora di strada da fare per imparare a guardare avanti... dopotutto, non ne ha mai fatto mistero: il suo sogno è nel passato...
lale16: beh, sono contenta di sapere che conservo ancora una certa imprevedibilità! XD Ebbene sì, Sasuke si è salvato... ma lui non ne è affatto felice, come vedi. Da questo capitolo in poi mi concentro un tantino sul rapporto che lo lega a Kakashi, e lo presento un po' più fragile e meno bastardo del solito... o almeno ci provo! XD NAZIONALE? O_O E nazionale di cosa, tesoro? Conosco un'eroina sportiva??
sammy1987: e credi che io non lo sappia? XD Ohh, conosco esattamente i desideri dei lettori... ma non puoi negarmi il sottile piacere di tenervi un po' sulle spine! Naruto tornerà soltanto con il capitolo 31, abbi un po' di pazienza! Per ora goditi Orochok che lo tormenta! XD
1992: se vuoi vedere Kakashi in azione, sarai lieta di sapere che bazzicherà i capitoli a venire con una certa frequenza! E mostrerà il suo lato più paterno, che personalmente amo da impazzire! (giusto oggi mi sono rivista la puntata in cui Sasuke e Naruto si affrontano sul tetto dell'ospedale, e lui che rassicura Sakura... *ç* Sì, beh, mi ha messo in testa più una KakaSaku che non un loro rapporto paterno, ma va beh... XD) Eh, Sasuke circola ancora per forza. Fortunatamente per lui, è fondamentale che sopravviva se chi gli sta attorno vuole continuare ad essere felice... e se io non voglio impegolarmi con situazioni tanto complicate da spingermi al suicidio! XD Tsunade nutre per Naruto grandissimo affetto... ma anche una profonda stima. E' convinta che sotto la scorza del bambinone ci sia una persona assennata (ricordi la scena dell'ospedale, quando sasuke si risveglia e Sakura lo abbraccia?), e soprattutto è convinta che sia davvero ma davvero forte, dentro e fuori. Peccato che lui le stia tenendo nascoste un bel po' di cose, e quindi il suo giudizio sia inevitabilmente... uhm... frammentario. Ma di questo discuteremo più avanti! Eheh, parlando del triangolo KibaHinaNaru tocchi un territorio pericoloso... Io voglio molto bene al personaggio di Kiba, ma ho la straordinaria tendenza a far soffrire chi più amo... e quindi se fossi in te lo terrei d'occhio. Anche perché ora come ora Naruto non sospetta minimamente dei sentimenti di Hinata per lui, ma se un giorno dovesse scoprirli? Anche l'altro terzetto, quello InoShikaTema, vede una situazione simile... ma in questo caso non c'è un personaggio che amo particolarmente, bensì uno che odio! XD Ino! Chissà come andranno le cose? E... quelli che ho citato saranno mai veri triangoli? (non chiederti cosa intendo, è volutamente enigmatico. Senza contare che è l'una di notte, sono un tantino stordita! XD) Naruto e Sakura torneranno mai a Konoha? Certo che sì, nel capitolo 31! (anche loro sono stufi di stare in giro) Facendo un rapido calcolo... direi sabato, se riesco ad aggiornare come vorrei.
nicole_chan: ma certo che i veri problemi iniziano ora! XD Altrimenti perché sul mio computer sarebbero pronti i capitoli fino al 38? Il fatto che Sasuke sia stato scagionato, comunque, non deve essere interpretato come un buon segno... Anzi, forse le cose sarebbero state molto più semplici se così non fosse stato! O forse no? ò_O Ollallà. Ora mi vengono i dubbi! XD
Julia83: Sasuke è emo fin nel midollo, e questo spiega ogni cosa, dall'autolesionismo, alle manie di persecuzione, alla tendenza a vedere tutto, invariabilmente, nero... Certo, una buona parola ce l'ha messa Itachi, ma anche da piccolo era ben complessato! XD Ciò che mi chiedo è... perché a tutti fa pena, nel processo? A me personalmente fa girare i cosiddetti, altro che pena! Misteri dell'Uchihanesimo... In effetti, ora che mi ci fai pensare, lo scorso capitolo è stato abbastanza eroico per molti personaggi, da Hinata a Kakashi a Tsunade! Wow, bravi ragazzi!
ShAiW: pinpon, comunicazione di servizio! Nel capitolo 27, alla fine, Naruto non sta parlando con Kyuubi... ma con l'altra vocina bastarda che si diverte a torturarlo. La differenza nello script è minima, lo so, ma indicativamente riassumibile come: "bla"=Kyuubi, bla=vocina. Ti spiegherò bene cos'è soltanto tra un po'...! ^_* Il mio preciso scopo nella scelta dei titoli è cercare di sviare il lettore il più possibile, comunque in modo da incuriosirlo! XD Direi che con l'ultimo ci sono riuscita, eh? Mentre le motivazioni per cui ho assolto Sasuke le ho ponderate e riponderate mille volte nella mia testa, infilandomi nella mente di Tsunade per capire come ragionava... spero davvero di essere stata convincente!
nixy: non ci sarà nulla di sasunaru in questa fanfic, se non un sano (sano? SANO? Qualcosa che riguarda Sasuke, può essere sano?) rapporto fraterno di odio/amicizia. Ciò a cui mi riferivo nello scorso capitolo era una one-shot unica, staccata da questa storia!
Talpina pensierosa: ti hanno mai detto che fai davvero grandi cose per l'autostima? XD
harryherm: il processo più avvincente della battaglia? Wow, questo sì che è un complimentone! Sasuke, come ho avuto occasione di ribadire più volte, è un personaggio complesso ma fondamentale. Naruto lo ama (non per forza in senso yaoi), e dunque metto tutta me stessa nel processo di creazione della sua personalità. E' un ragazzo turbato, confuso, convinto di non avere mai la possibilità di scegliere, e sempre trascinato dai suoi sentimenti impetuosi... un po' riesco a capirlo, sebbene senta il forte impulso a prenderlo a schiaffi, e forse è per questo che riesco a delinearlo in maniera convincente. In fondo non è tanto male muoverlo. Piuttosto che gettare Naruto nella disperazione più cupa, preferisco usare lui direttamente! Il piccolo peso che senti sul petto è voluto, credimi. Quando Naruto e Sakura torneranno dalla loro missione (capitolo 31) capirai che anche lui sente la stessa cosa... ma moltiplicata per decine di volte. Amo lasciare indizi e presagi sparsi lungo i capitoli... XD Ahi ahi, abbiamo una non-amante delle Shika-Tema? Immagino che tu abbia sofferto un sacco in questo capitolo, allora! XD [Sono riuscita "a visualizzarti" perché è stato come se per un attimo ti avessi vista davanti al tuo computer, a scrivere la recensione... Per carità, non avevi una faccia definita né sembianze nette, ma l'impressione era quella di vederti davvero! XD Lo so, sono pazza!]
arwen5786: io non ho la minima idea di come sia possibile... ma pare che Sasuke sia il mio cavallo di battaglia, in termini di IC! XD E dire che io soffro quando devo immedesimarmi in lui... Sarà perché è tanto tormentato? Perché sono disturbata io? Chi lo sa! Comunque sembra che esca molto bene! XD Spero di giocarmelo nello stesso modo anche in futuro, soprattutto ora che mi si prospettano tempi duri in questo senso... Sigh, povero Kakashi. Non sa cosa lo aspetta portandoselo a casa. La mia ShikaTema pende molto di più dalla parte di Temari che non da quella di Shikamaru, come vedi! Ma in questo capitolo lui ha fatto almeno mezzo passetto in avanti, no? E' pur sempre un inizio! XD Per tutti i riferimenti a "Cosa vuol dire... normale?", vedi tra le recensioni della suddetta storia!
Mala_Mela: sigh, mi scuso tanto... davvero, l'ultima cosa che voglio è "obbligarti" a lasciarmi recensioni...! Solo che mi piace da matti vedere il tuo nome nell'elenco! E poi... per me è motivo di vanto averti tra i lettori! Comunque... quanto tempo era che non sentivo il termine "tapina"? XD Forse dall'ultimo numero di topolino che ho letto, anni fa...! Devo complimentarmi con te, tesoruccio, perché sei riuscita davvero a non fare spoiler! So quanto odi Sasuke (anche se la mia adesione al CXIMDSU ora è in bilico... non so più cosa provo davvero per l'emoboy, ormai!)(e... sì, non avevo il coraggio di dirtelo via msn! XD), e quanto ami Temari con Shikamaru. D'altro canto tu sai anche che ogni cosa è prevista, e quindi nulla di ciò che dirai influenzerà le mie decisioni... (ma se tu fossi davvero, davvero insistente... uhm... no. Nemmeno in questo caso. XD) Naruto è stato vergognosamente abbandonato a sé stesso da Kakashi. Gli ha insegnato a camminare sugli alberi e poi lo ha mollato lì per andare a Raikirizzare Sasuke! Non si fa, no no! Meno male che ci ha pensato Jiraya... Sì, poi ha provato a rifarsi con il rasenshuriken, ma guarda caso salta fuori che è una tecnica da perfezionare da soli...! BAH! Forse le KakaSasu che girano non sono poi tanto irreali...!

Wa, questa volta è stata dura! @_@ Però ho raggiunto un nuovo record nel numero di recensioni (XD) e di questo non posso che esservi infinitamente grata! Grazie a tutti!

Aya
  
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