LEGETEEEEEEE LE NOTEEEE D'AUTRICE
Capitolo
9
-oooh! Finalmente è tornata la nostra Laura, la ritardataria- e mentre quella simpaticona di Teresa mi diceva questo suonò la campanella, per “invitarci” ad entrare in classe a prima ora avevo scienze con prof. Johnson, quel giorno noi riuscivo proprio a seguire quella lezione, l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era alla serata trascorsa con Zayn, non è che era successo qualcosa di esorbitante, ma sono shockata di me stessa non solo non l’avevo rifiutato mi era pure piaciuto, non era la prima volta che tra me e lui succedeva qualcosa del genere, solo che era stato diverso, era stato più dolce, più romantico; senza che mene resi conto l’ora era già finita e nelle prossime due ore avrei avuto il compito di greco, ora avevo bisogno di tutta la concentrazione possibile, non potevo permettermi di prendermi una insufficienza perché i miei pensieri erano concentrati su Zayn.
La campanella della ricreazione era suonata, e di sicuro il mio compito era andato malissimo, avevo fatto tutto il contrario di ciò che mi ero ripromessa di non fare, vidi che le ragazze mi venivano in contro, così affrettai il passo per potermi riunire prima con loro.
-hei, com’è andato il compito?- mi chiesero all’unisono
-na merda- bene, ci si mettevano anche loro a farmi deprimere di più. Inoltre penso di aver un po’ esagerato con il tono di acidità
-ok ma sta calma- mi disse Teresa
-scusate ragazze, non volevo-
-è da stamattina che sei così, un momento prima sei felice ridi e scherzi, il momento dopo sei incazzata-
-scusatemi, è che non capisco più niente-
-cosa hai? Ci sono problemi vuoi raccontarci?- mi chiese preoccupata Rachele
-non proprio, qui non posso parlarne, troppe orecchie indiscrete, sapete com’è-
-si, lo sappiamo, allora facciamo, che oggi tutte è due dormite a casa mia, venite verso le 18:00- propose Rachele
-va bene- dissimo all’unisono io e Teresa, dopo tutto non accettava un no in risposta
Finalmente la scuola era finita, mi stavo per dirigere verso la strada per tornare a casa quando sentì delle urla nella direzione del cancello principale, in un primo momento pensai che poteva essere Liam, ma lui proprio per evitare questa confusione o s’incappucciava tutto oppure mi lasciava lontano da scuola, così andai a vedere, come immaginavo non era Liam, non era così stupido, mi avvicinai sempre di più era, era Zayn
-Z…Z..Zayn?!- balbettai e poi continuai urlando –cosa ci fai qui-
-mi manda tuo fratello, Sali in macchina su- e mi face salire sulla sua audi Q5, dopo di che partimmo.
Dopo un paio di minuti, mi resi conto che la strada che aveva preso non era quella di casa
-Zayn, dove mi stai portando?- chiesi sospettosa per poi continuare –mio fratello non ti ha chiesto di venirmi a prendere vero?-
-vero- a questa mi risponde che stronzo
-sul serio dove mi stai portando?- stavolta nel mio tono c’era un po’ di rabbia, lo notò tanto che capì che doveva rispondermi per forza
-soorpresa-
Dopo circa un’ora Zayn fermò la macchina e mi mise una benda su gli occhi
-Zayn toglila, non vedo niente-
-no! Ti fidi di me-
-no! Non mi fido-
-peggio per te- poiché non avevo nessuna intenzione di alzarmi da quel sedile finche non mi avrebbe tolto quella benda, non potevo dargliela vinta, mi prese in braccio, cercai in tutti modi di divincolarmi ma non mi diede per niente retta, così mi arresi e successivamente mi riposò a terra
-aahhh! Finalmente- sentii ciuffo ridere, mentre mi toglievo la benda –non è divertente-
-ahahah, si che lo è- sbuffai, e finalmente libera di poter vedere mi girai intorno
-wow è bellissimo- mi aveva portato in un bellissimo parco ci addentrammo sempre di più, arrivammo nei pressi di un lago e li vicino c’era preparata un tovaglia con tutte le cose sopra da mangiare
-ti piace-
-si- mi venne spontaneo abbracciarlo.
Pov’s Zayn
-Zayn toglila, non vedo niente-
-no! Ti fidi di me-
-no! Non mi fido-
-peggio per te- non aveva nessuna intenzione di alzarsi da quel sedile così decisi di prenderla in braccio, lei cercò di divincolarsi in tutti i modi, ma non dandole molta retta si arrese, fino a quando non la misi di nuovo giù
-aahhh! Finalmente- nel vederla in quello stato mi scappo una risata –non è divertente-
-ahahah, si che lo è- a quella mia affermazione sbuffò, dopo essersi tolta la benda, si girò un po’ in torno
-wow è bellissimo-
-ti piace-
***
Dopo aver mangiato ci sdraiammo sotto gli
alberi e ci mettemmo un po’ a chiacchierare, scherzavamo, ci
insultavamo come
facevamo di solito, ma ad un certo punto divenni serio e le chiesi
della serata
ero preoccupato, mi sembrava che lo conoscesse, non voglio che un tipo
come
quello le giri intorno
-senti, ma tu quel tipo di ieri lo
conoscevi vero-
-si, era il mio ex l’avevo conosciuto a scuola quando avevo
15 anni-
-cos’è successo?- domandai
sempre più preoccupato
-bhe… ecco come ho
già detto avevo 15 anni e lui ne aveva 18 e penso
che tu sappia che effetto potesse avere le attenzioni di un ragazzo
dell’ultimo
anno su una ragazzina del secondo, cos’ iniziai a
frequentarlo divenimmo amici
e poi ci mettemmo insieme, ma…- si bloccò pensavo al peggio, e se era
così non si doveva avvicinare a
lei, così iniziai io a parlare, cercando di mantenere un
tono di voce il più
tranquillo possibile
-ma… continua dai-
-ma dopo un po’ che stavamo insieme, mi resi conto che voleva
solo una
cosa da me, ed io non avevo nessuna intenzione di dargliela, o meglio
come
direbbe Rachele “non faccio beneficenza”- cercò di rendere le cose più
leggere, più per lei che per me, le veniva
difficile parlarne e si vedeva –così
dopo essermi resa conto di tutto questo
lo lasciai e visto che non mi lasciava in pace, non uscivo
più; almeno a casa
non poteva venire soprattutto quando Liam divenne famoso e quindi casa
nostra
era tempestata di giornalisti, non riuscì più a
fidarmi poi però conobbi
voi e tutti i miei pregiudizi
sparirono -
-aaah ecco spiegato
l’odio nei confronti miei e del riccio- dissi per smorzare la tensione
-ahah si, ma dovrei farmi
perdonare dopo avervi conosciuto meglio non
siete così male-
-su dai basta parlare di queste cose cambiamo discorso-
-umh… ok- fece
scompigliandomi il ciuffo, in realtà se era lei a farlo non
mi dava fastidio
ansi mi faceva piacere, ma sapevo che lo faceva perché mi
arrabbiarsi
-ah, non dovevi farlo- iniziai a rincorrerla, e ci ritrovammo nella stessa
situazione di
quando eravamo in discoteca solo che stavolta era lei sopra di me, e
visto che
preferivo stare sopra ribaltai la situazione
-Malik, che fai?-
-non mi piace stare sotto- stava
per ribattere quando, avevo già appoggiato le mie labbra
sulle
sue, diversamente dalle altre volte, le chiesi l’accesso e
non me lo nego, era passionale
e più stavamo li attaccati più lo diventava, ad
un certo punto si allontanò
spingendomi
-che è successo? Ho
fatto qualcosa che non dovevo?- mi preoccupai il momento prima era tutto
tranquillo e il momento dopo no
-no, Zayn, ma non può
essere-
-cosa?- chiesi
stranito, se non avevo fatto niente di male allora a cosa si riferiva
-io e te, se Liam lo scopre, tra
voi finirebbe tutto no sareste più
amici, e di
conseguenza addio 1D, capito-
nel frattempo mi
prese il
viso tra le mani, ed io approfittai di questa vicinanza per tenerla
dalla vita
e guardala negli occhi, li aveva lucidi segno che stava per piangere
non potevo
permetterlo
- ehi, malgrado mi dispiaccia dire
questo, visto che è tra i miei
migliori amici non c’è bisogno che lo sappia per
forza- non era
ancora molto convinta di questa
cosa così continuai –senti ti va di
provare?, tu mi hai cambiato, non ho mai
provato quello che provo stando con te con altre ragazze, giuro- a
quelle
parole le si illuminarono gli occhi forse avevo esagerato ma era tutto
vero
-d’avvero?- non
credeva al potere che aveva su di me
-d’avvero ti
renderò felice e farò di tutto perché
Liam non lo scopri-
-ma mi sembra difficile per via dei fotografi e delle fan sai-
- ci penserò io fidati di me, dai ora torniamo prima che ti
danno per
dispersa-
Rispetto all’andata il ritorno fu
più breve ci scambiavamo sguardi
dolci e anche qualche bacio, quando arrivammo nei pressi della casa
Laura mi
chiese di lasciarla un po’ prima così no avremmo
dato sospetti, e nei pochi
metri che mi rimanevano da fare da solo ripensai a quello che mi aveva
raccontato, se lo avessi avuto in quel momento tra le mani lo avrei
mandato in
ospedale
-hei, stellina hai gli occhi a cuoricino cosa è successo? Dillo al tuo ciccio bello-
-non ho niente, non ho gli occhi a cuoricino sono normale- mi trovai subito in difficolta, come cazzo fa quel finto biondo a capirmi con solo uno sguardo? Dovevo dileguarmi al più presto così usai una scusa banale
-comunque, devo andare a studiare a dopo-
-si, certo sappi che non ti credo minimamente-
***
Erano 17:00 alle 18:00 sarei dovuta essere da
Rachele, così mi
preparai uno zaino con dei vestiti puliti e i libri visto che
l’indomani
saremmo dovute andare a scuola, scesi sotto e avvertì Liam
che avrei dormito
fuori andai verso la porta d’ingresso quando delle voci mi
fermarono
-dove vai con quei borsoni?-
- dormo a casa di un’amica-
-ma Lee lo sa?- mi
chiese Lou, avvolte era peggio di mio fratello, nei miei confronti
- si lo sa, e poi a te che importa-
-niente, era per sapere- mi girai e feci per
andarmene
quando Niall mi richiamò
-te ne vai e non saluti-
-ragazzi domani sono a casa, state reagendo come se stessi partendo e
dovessi tornare tra un anno- attaccò
a farmi gli occhi da cucciolo, a lui non riuscivo proprio a resistere
così
sbuffando salutai tutti ma appena iniziai il giro Zayn si alzandosi
dice
-vado a fumarmi una sigaretta, ci
vediamo fuori- annui,
avevo capito che voleva salutarmi
come ragazzo e non come amico, wow è strano pensare a Zayn
come il mio ragazzo.
Finalmente dopo aver salutato tutti uscì fuori e salutai
Zayn con un
bacio a stampo
-hei ,vedi che domani a pranzo
sono qui-
-lo so, ma non riesco proprio a starti lontano- e mi ribaciò
-dai basta, staccati-
-uffi, perché?- mi
chiese facendo la voce da bambino e gli occhi da cucciolo
-perché primo ci
possono vedere e secondo devo proprio andare- dissi io dolce e a quel punto finalmente
capì la situazione e mi lasciò andare.
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