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Autore: Destiny_hope69    26/05/2013    2 recensioni
Due grandi occhi grigi mi stavano scrutando da quando ero entrata in quella classe, erano freddi, distaccati, pieni di odio, tristezza e dolore, sembravano volermi leggere dentro ma il mio sguardo altrettanto freddo non lo permetteva.
Avevo costruito quella barriera fatta di odio e dolore da anni ormai e non avrei mai permesso a nessuno di buttarla giù o di entrarci per niente al mondo!
Continuavamo quella sfida fatta di sguardi fino al momento in cui la professoressa mi presentò alla classe e mi fece sedere.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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Capitolo 5

Rimasi da sola in quella stanza per altri venti minuti pensando al perchè se ne fosse andato via in quel modo, ma niente, non riuscivo a trovare un motivo valido.
Il pranzo era andato tranquillamente, Elisabet e Luois mi continuavano a fare domande su cosa volessi fare una volta laureata, che lavoro facevano i miei genitori e altre cose del genere; io e Christian non ci rivolgevamo parola, solo sguardi gelati che avrebbero fatto gelare il sangue a qualunque essere vivente.
Erano passate tre ore da quando sono salita con Elisabet, che devo dire che è una donna molto simapatica e finalmente evevo trovato un'abito stupendo;  era nero con la scollatura a cuore, corto fino a metà coscia, pieno di brillantini, metteva in risalto le me curve abbinato ad un paio di scarpe con il tacco rosse  e una pochet a tracollo rossa.
Passò al trucco e all'acconciatura; la sentivo maneggiare con pennelli, piastra e cose varie mentre io non riuscivo a far altro pensare a quei grandi occhi grigi, a quel sorriso e alle parole di oggi, il mio sguardo si incupì.
Alla fine dell'opera Eleonor tutta soddisfatta mi fece alzare mise una mano sui miei occhi e mi accompagno fino allo specchio dove mi levò la mano
<<' Tatan '>> disse tutta contenta
i capelli lisci mi snellivano ancora di più, il trucco invece era quasi naturale se non fosse per l'elayner e il rossetto rosso. wow non mi riconoscevo.
<<' Grazie, davvero, tutto merito tuo '>> l'abbracciai cercando di sorridere
<<' mi fa piacere, sono contenta di aver passato un pomeriggio con te '>>
 <<' anche a me '>> sorrisi
<<' se vuoi un giorno possiamo rifarlo  '>> disse contenta
<<' certo '>>
<<' ora scendiamo, mio figlio ti sta aspettando' >> mi bloccai un secondo, già, lui mi stava aspettando di sotto, cosa avrei dovuto fare?
"megan ignoralo" disse una voce dentro di me. si, dovevo fare così.
Stavo scendendo la lunga scalinata che mi portava al piano di sotto quando vidi Christian; aveva un paio di jeans neri, con una maglietta bianca attillata che risaltava tutti i suoi muscoli; a momenti mi prendeva un'infarto, sembrava un dio greco.
<<' eccoti la tua dama, scusa l'attesa '>> disse Elisabet quando fummo arrivate alla fine.
Christian non mi degnò neanche di uno sguardo così feci anche io lo stesso, anche se devo dire che era molto difficile non guardarlo.
<<' noi andiamo '>> disse freddo
<<' a-arrivederci '>> dissi salutando i genitori
<<' ci si vede cara '>> risposero in coro.
Uscimmo da casa e ci avviammo in macchina, per tutto il tragitto nessuno aveva osato parlare
<<' a casa torno da sola '>> dissi sicura di me
<<'ti accompagno io '>> era freddo, freddo con il marmo
<<' non ti scomodare '>> dissi io <<' e finisce qui la storia '>> precisai
Dopo neanche 20 minuti arrivammo alla festa, c'era tantissima gente tra cui il mio riccio, così scesi e corsi da lui ma risami bloccata alla visione di un'uomo alto con i capelli neri e gli occhi verdi fino a quando la mia mente non lo riconosse, era Lorenzo, un'amico di mia madre che aveva su per giù 26 anni.
inziai a correre saltandogli in braccio
<<' piccola megan '>> disse abbraccindomi
<<' non sono più piccola '>> borbottai
<<' oh ma per me rimarrai sempre il mio amato angioletto '>> sorrise
<<' che ci fai qui ? '>> dissi cambiando discorso in quanto si era avvicinato Cristian
<<' potrei mai perdermi il tuo compleanno? '>> disse per poi porgermim una scatoletta argentata
<<' che cosa è? '>> dissi muovendo la scatolina
<<' un porta fortuna, aprilo '>> disse sorridendo, così aprii la piccola scatolina e al suo interno trovai una piccola collana; il ciondolo era in cristallo ed aveva la forma di un cuore, nel suo interno si trovavano due pietre, una rossa e una azzurra.
<<' oh mio dio '>> urlai e lo abbracciai
<<' ti porterà fortuna '>> sussurrò al mio orecchio
<<' cosa significano quelle pietre? '>> chiesi incuriosita
<<'l'amore e l'odio, il bene ed il male, gli angeli ed i demoni , il fuoco ed il ghiaccio '>> l'ultimi aggettivi mi fecero rimanere di stucco mentre i miei occhi iniziarono a incupirsi, a essere distaccati dal mondo, spenti. Come se la mia anima per un momento lasciasse il mio corpo e si rifuggiasse in un mondo tutto suo dove poter pensare in pace.
il fuoco ed il ghiaccio. il fuoco ed il ghiaccio. il fuoco ed il ghiaccio. la mia mente continuava a ripetere quella frase come per collegarla a qualcosa, qualcosa che mi tormentava da tutto il giorno ma che in quel momento non ricordavo. Merda!
<<' il sogno '>> sussurrai. Il fuoco ed il ghiaccio erano nel mio sogno;il fuoco ed il ghiaccio erano nel cuore di quella bambina, quell'innocente bambina coperta di sangue che piangeva.

Spazio Autrice

presto scoprirete tutto :3 spero che questo capitolo vi piaccia, domani caricherò il suguito ma vorrei trovare anche solo una recensione *-* Grazie a tutti\e quelli\e che leggono la mia storia, che la mettono tra i seguiti o i preferiti *-* Grazie.
Baci Marika :*


 

   
 
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