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Autore: SpadaStrike1682    27/05/2013    0 recensioni
La camelia nel linguaggio dei fiori significa che in amore si é pronti a superare ogni pegno e impegno. E' anche il fiore che rappresenta stima e ammirazione e sopratutto augurio di successo. La vicenda, è la storia di una ragazza innamorata del suo maestro di chitarra; letto cosi' puo' sembrare strano, lo so. Lui e lei hanno in comune la passione per la musica ed hanno entrambi un cuore d'oro, sempre disponibili ad aiutare gli altri, ma la differenza d'età e il giudizio degli altri rappresenteranno due grandi ostacoli, che i due supereranno grazie alla musica.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando apro la porta sento che Federico sta suonando una delle canzoni che allo spettacolo di sabato canteremo insieme, la piu' dolce di tutte. "Fiuu non si è accorto di me perche' è seduto di schiena rispetto alla porta" penso, cercando (inutilmente) di non distrarmi nell'"osservare attentamente la marca dei suoi jeans". "How wonderful life is now you're in the world" mi introduco cantando e lui si gira' di scatto. "Mannaccia a te, mi hai fatto prendere un colpo!"mi dice ridendo. "Beh ad una certa età il cuore comincia a dare i primi segni di scompenso!", invece il mio di cuore sta battendo a mille... "Dai, sei in ritardo" mi dice alzandosi e venendo verso di me. "Chiedo venia, capo" rispondo mentre lo abbraccio per salutarlo, ed improvvisamente non mi importa piu' il fatto di essere in ritardo, finalmente sono qui con lui. Appena ci allontaniamo mi dice "che è questo olezzo?!" "Cacchio" penso "non gli piace il mio profumo alle more! Appena torno a casa gli do fuoco e lo butto, cosi' da non lasciarne alcuna traccia". Mi giustifico dicendo che quel profumo me l'ha spruzzato una amica contro la mia volonta' e mi siedo. La lezione inizia e proviamo le solite canzoni: Father and Son, Hey Jude, Ho Hey, Michelle... Mentre suono non posso fare a meno di guardarlo cantare; si vede che ama la musica, la sua passione è sincera, esattamente come la mia. È la prima persona che conosco che ama la musica quanto la amo io. Effettivamente per entrambi la musica è stata di grande aiuto e di fondamentale importanza. Verso lo scorso Natale, Fede mi ha raccontato che era molto triste. La sua tristezza veniva dal fatto che c'erano delle piccole cose che lo lasciavano insoddisfatto: quasi tutti i suoi amici erano gia' sposati, qualcuno addirittura aveva gia' figli, e lui era solo. Mi ha raccontato che qualche giorno prima di Natale era andato e fare gli ultimi acquisti di Natale per le vie del centro e, vedendo tutte coppiette felici, aveva sentito anche lui il bisogno di avere una ragazza al suo fianco, ma purtroppo era da piu' di due anni che non ne aveva piu' avuto l'occasione. Ricordo che mi aveva detto che le uniche cose a dargli felicitá in quel periodo erano la musica e il gruppo di noi chitarristi. Per quanto riguarda me, circa tre o quattro anni fa sono stata perseguitata da un gruppo di ragazze, tanto che per un periodo non volevo mai uscire di casa. Non era solo bullismo psicologico, è stato anche fisico a volte, e assicuro che non è facile uscirne. É stato il conforto delle mie amiche e proprio la musica a darmi la forza per risentirmi bene con me stessa. È stato un capitolo piuttosto buio della mia vita, ma ora non ci voglio piu' pensare. Iniziamo a suonare e ogni volta che Fede comincia a cantare vorrei guardarlo negli occhi, vorrei sapere cosa pensa, ma mi devo concentrare, se no va a finire che allo spettacolo faccio casino. Un'ora e mezzo di prove vola via in fretta tra battute divertenti e canzoni e, quando ripongo la chitarra, arriva il momento che preferisco: lui mi da sempre un passaggio in auto a casa. Saliamo sulla macchina e Federico ha un'aria diversa dal solito, sembra quasi preoccupato, solitamente tornando a casa chiacchieriamo tutto il tempo...lui si lamenta del suo vicino di scrivania in ufficio e io parlo del carcere minorile dove passo le giornate, il liceo. "Non è mai stato cosi' silenzioso; sara' successo qualcosa?"penso"magari si è accorto che lo fissavo!" Inizio a pensare tutte le peggiori ipotesi che mi possono passare per la testa, da un trasferimento per lavoro ad un tumore, finché non siamo arrivati ed accosta la macchina, piu' lontano da casa del solito. "Ti devo parlare" mi dice con tono serio, quasi preoccupato. Il mio primo pensiero è: "Cacchio, c'è qualcosa che non va, non mi ha mai parlato con una voce cosi' insicura." ANGOLO DELL'AUTRICE: dopo una settimana di ritardo dovuto allo studio e la mancanza di ispirazione, ce l'ho fatta a postare il capitolo! Finalmente abbiamo conosciuto il maestro di chitarra; sto facendo di tutto per non farlo sembrare un pedofilo! Ahaha comunque nel prossimo capitolo cercherò di descrivere questa stessa scena dal suo punto di vista, ma non so che uscirà fuori(non so come pensi un ragazzo di trent'anni!ahaah!)!! Speriamo in bene! Un bacio G. :D
  
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