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Autore: PhoenixQuill    27/05/2013    3 recensioni
Cosa può fare un ragazzo che ha a disposizione solo dieci giorni e una ragazza per la quale impazzisce?
Se volete sapere, aprite :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Eccola. Oh mio Dio, il cuore. Batti, cuore, batti! 
Arriva sempre dal corridoio a destra, scompare per poi riapparire nel corridoio sinistro. 
Ed è sempre lì, a ridere con il suo fidanzato. 
Informazione a puro titolo informativo: il fidanzato è un mio amico. Anche lei è mia amica, ma lui si fida di me. 
E io cosa ho fatto? Mi sono innamorato di lei. 
Non chiedetemi come sia iniziato tutto questo, perché non lo so nemmeno io. 
So solo che, un giorno, mi sono ritrovato a fissarla. 
Si, fissarla, fissarla intensamente. Guardavo i lineamenti dolci del suo viso e i suoi capelli. 
Quei capelli che lei odia così tanto. 
Credetemi, ho anche provato ad allontanarla da me. Ho provato ad ignorarla, ho provato a ridurre al minimo ogni singolo tipo di contatto. 
Niente messaggi, ogni invito declinato. 
Ma ho ceduto. Ho ceduto. E una volta che l'ho vista affianco a me, le ho detto: "Scusa." 
Cazzo, cosa ho fatto?, mi sono detto. 
E alla sua domanda sul: "Per cosa?" 
Altro non ho saputo risponderle che un: "Per tutto." 
Sono matto, lo so, sono matto di lei. 
Siamo rimasti soli una sera. Passeggiavamo in un lungo viale alberato e mi parlava dell'amore. 
Oh, si, lei ama parlare d'amore. Dice che è una delle cose più belle del mondo. 
Facile a dirlo, tu non sei innamorata del fidanzato della tua amica. 
Arriva, mi saluta e mi sorride. Non ho mai visto sorriso più bello. 
Mi ha invitato ad un'uscita fuori, perché sta per finire la scuola e io non la rivedrò mai più. 
Oh, si, esami di maturità per me, mentre lei ha un altro anno da passare in quest'Inferno. 
Ho solo dieci giorni per dirle tutta la verità. 
Ma è meglio non dirgliela. 
No, no. 
E se fosse innamorata di me? 
Dio, lo vedo come mi guarda, come arrossisce quando dice il mio nome. 
O forse è perché arrossisce per nulla e sono io che vedo nei suoi occhi qualcosa che non c'è. 
E se invece qualcosa ci fosse? 
Mi guarda imbronciata, perché l'ho appena stuzzicata. 
Il suo fidanzato le accarezza il volto. 
Il suo fidanzato. Il mio amico. 
L'estate prima si erano lasciati e io l'ho vista piangere. 
E' una forte, sapete? Una di quelle che non vorrebbe mai farsi vedere dalla gente quando è debole. 
Ma quella volta era stato più forte di lei. 
E sarei voluto essere forte io con lei. 
La amo? Certo che la amo. 
E la ragazza che amo mi ha appena invitato a teatro. 
A teatro. 
E chi ci sarà lì? 
Il suo fidanzato. 
Vorrei prendere questo mondo e buttarlo nella spazzatura. 
Accetto, a patto che mi porti il suo fidanzato. 
Si, io e lui abitiamo nello stesso paese, mentre lei è a trenta chilometri di distanza. 
Glielo dico? 
No.
Si.
No.
Si. 
Dio, sono già le otto? 
Fuori da casa mia, suona un clacson. 
Eccolo. 
"Ciao, buonasera signora." 
Oggi impazzisco. 
E' l'ultima sera che posso passare insieme a lei, non posso perdere quest'opportunità. 
Il teatro. Oh, si, molto grande, meraviglioso, ma chi ha occhi per il teatro? 
Io ho occhi solo per lei, che ha messo un vestito per fare contento lui. 
Lui, il suo fidanzato. 
Gli attori si stanno inchinando? Possibile che sia già finito tutto? 
No, è solo una scena. 
Si alza per andare a prendere una bottiglia d'acqua al bar di sotto e chiede se lui la vuole accompagnare. 
Le dice di no. 
Dico che, se vuole, posso accompagnarla io. 
Mi guarda e, anche se siamo al buio, posso vedere le sue guance rosse. 
Mi dice che va bene, e nessuna delle sue amiche si oppone. Anzi, le sue amiche non hanno occhi che per il suo fidanzato. 
Prende la bottiglia d'acqua, risaliamo le scale. 
"Tu e lui... Va tutto bene?" Le chiedo. Si vede che sono in tensione. 
"Più o meno. Ma niente di particolare." 
Le dico che se non va tutto bene, non può essere nulla di particolare.
Mi rivela che lo vede sempre affianco ad un'altra, un'amica che incontra sull'autobus, dice lui. 
"E sei felice?" Le chiedo. 
Mi guarda con un'espressione strana. No, non sono il tipo che dice queste cose, ma ho dieci giorni di tempo e altro non posso fare. 
Balbetta un sì. 
"No" le dico. "Questo non è un sì convinto." 
Ridacchia un po', e non so come, non so perché, le accarezzo la guancia. 
Mi guarda come per dire: "Non lo fare." 
Ma io lo faccio, perché questa cosa che tengo dentro rugge come un leone e non la posso sopportare ancora. 
La bacio. 
Si, l'ho baciata. 
E lei non si muove. 
Anzi. 
Mi mette le braccia intorno al collo. 
Mi sorride. 
Mi sta sorridendo. 
Cos'è questo calore improvviso? 
Il suo fidanzato mi guarda con rabbia. 
La sua mano poggia dolcemente sulla mia testa. 
Mi dice che mi ama. 
Glielo dico anch'io. 
E aggiungo che avrei preferito saperlo senza un pugno. 

-SPAZIO AUTRICE-
E' una cosina buttata così, in un momento di ispirazione.
Fa pena, lo so. 
Un commentino, però, me lo lasciate?
Grazie :D
PhoenixQuill


Per la seconda parte, qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1880044&i=1
   
 
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