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Autore: PhoenixQuill    01/06/2013    1 recensioni
Continuazione di "Dio, glielo devo dire".
Per chi non abbia letto l'altra One Shot.
Una ragazza prova alcuni sentimenti per un ragazzo, ma c'è un piccolo intoppo: lei è già fidanzata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Questa è la seconda parte di un'altra mia ff, una One Shot: "Dio, glielo devo dire". Se volete leggerla, ecco qui il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1868016&i=1

Perché penso ancora a lui? 
Non è possibile tutto questo. 
Lui non mi ama, perché non riesco a mettermelo in testa?
"Amore." Dice l'altro, mentre parliamo. 
Amore? Ormai, non fai altro che stare con un'altra. 
Non si fa così. 
No. 
Ma neanch'io dovrei fare così. 
Nemmeno io dovrei amare una persona che non è il mio fidanzato. 
Ma cosa fare?
Se io lo lasciassi, lui starebbe troppo male. 
L'ho già visto altre volte, quando avevo deciso che era troppo. 
Iniziava ad isolarsi e a guardarmi come se tutta la tristezza del mondo fosse in lui.
Ma c'è anche lui. 
Non è certamente il più bello degli amici che avevo. 
Le mie amiche me lo fanno continuamente notare. 
Ma non è per la bellezza. 
La bellezza è l'ultima cosa che mi interessa realmente. 
E' un ragazzo intelligente, ma, soprattutto, mi fa ridere. 
Mi fa ridere come una matta, come una bambina. 
E fa tante di quelle cose che io non capisco. 
Perché scusarsi per un "tutto" indefinito? 
E perché quegli sguardi? 
Oh, la mia mente! Mi fa vedere quello che non c'è!
Eccolo lì. 
Quando lo vedo, o ride o studia. 
E mi piace in entrambi i modi, perché quando ride mi fa impazzire e quando studia è così concentrato che non sa di chi gli gira intorno. 
Il peggio è che è amico del mio fidanzato. 
Sono molto legati e la fidanzata dell'amico non si tocca.
No, no. Sono tutte cose che penso io. 
"Vieni a teatro?" Gli dico, mentre la mia testa strepita no, il mio cuore spera per un sì e il mio stomaco vorrebbe prendersi una vacanza. 
Mi dice che ci sarà.
Oh mio Dio, meraviglia, meraviglia. 
E cosa metterò? 
Il completo blu? La camicia bianca?
Devo essere perfetta per lui. 
No, tu devi essere perfetta per il tuo fidanzato. 
Per lui. 
Per il tuo fidanzato. 
Oh, basta. Lui tra dieci giorni non lo vedrai più. Farà gli esami, prenderà l'università e addio. Mentre tu starai qui a crogiolarti nei libri. 
Il teatro è qui vicino e loro sono già arrivati. 
Le mie amiche, come loro solito, guardano sottecchi il mio fidanzato. 
E' un bel ragazzo, ma non sa ridere. Non sa quante cose belle ci siano al mondo. 
Lo spettacolo dura un' infinità. 
La pancia brontola, ma non voglio mangiare. Non a teatro, per lo meno. 
Le gambe tremano e la gola è secca. 
"Mi accompagni a prendere una bottiglia d'acqua?" Chiedo al mio lui. 
"Vorrei seguire qui ora..." Mi dice, per liquidarmi.
Alzo un sopracciglio, quando sento una voce dire: "Ti accompagno io, se vuoi."
Guance, non tentate di imporporarvi o giuro che-
Niente da fare, sono autonome, ormai.
Prendo la bottiglia e, per poco, non mi scappa dalle mani.
Mantieni la calma, mantieni la calma.
"Tu e lui..." Mi chiede. "Va tutto bene?"
Questa domanda l'avevo sentito già altre volte.
Ormai, mi conosce benissimo.
Sono troppo facile da essere capita o c'è un'attenzione particolare da parte sua?
"Più o meno. Ma niente di particolare."
"Se non va bene, non può non essere qualcosa di particolare."
Con lui mi sfogo. So che dalla sua bocca non uscirà mai nulla.
Almeno spero.
"Lo vedo sempre con un'altra. Dice di incontrarla sull'autobus." Gli rivelo.
"E tu sei felice?"
Che domanda è questa? E perché me la fai proprio tu?
Provo a far usire un sì convinto dalle mie labbra.
Ma non passo la prova.
Mi scopre nel giro di tre secondi.
"No." Dice. "Questo non è un sì convinto."
Mi guarda. Quegli occhi, li guarderei per ore. 
Che cosa fai ora?
Perché mi accarezzi la guancia?
E perché non mi muovo, non scappo via?
Saranno i miei piedi fatti in piombo ormai.
Sarà il cuore che altro non vuole fare che godersi questa scena.
Mi bacia.
Mi ha baciata.
Dio, Dio, Dio, mi ha baciata.  
Questo, questo, questo penso sia il momento più bello della mia vita!
Gli metto le mani intorno al collo, come per dire "era questo che aspettavo". 
Ci sorridiamo a vicenda. 
Ma, d'un tratto, vedo il suo volto allontanarsi velocemente. 
Il mio (ex) fidanzato gli ha appena tirato un pugno.
Schiaccio un impacco freddo e glielo passo sulla fronte. 
"Ti amo." Mi sussurra. 
Il sussurro più dolce di questo mondo. 
"Anch'io ti amo." Gli dico.
"Ma avrei preferito saperlo senza essere picchiato."
Rido.
E' per questo che lo amo.  

-SPAZIO AUTRICE-
Spero che quest'altra faccia della medaglia vi sia piaciuta. 
Ringrazio quanti commenteranno e seguiranno/preferiranno/ricorderanno la mia storia.
Cordiali saluti, 
PhoenixQuill
   
 
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