Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Haney Jardin    27/05/2013    1 recensioni
Chissà perché, quando si cerca di raccontare l'amore, si finisce inevitabilmente per parlare di
sofferenza, di sentimenti non corrisposti, di abbandoni, di incomprensioni.
Forse, però, è anche questo il bello dell'amore: ci coinvolge totalmente e ci fa sentire vivi, non solo nel momento in cui siamo innamorati e felici, ma anche quando il cuore fa male!
Un SakuSasu (e tanti altri) carini, molte incomprensioni e tanti pianti.
Munitevi di fazzoletti all'americana, o voi ch'entrate!
*Storia in stato di revisione*
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Io sono mio fratello.



.


 
Fa freddo.Tanto freddo.
Ma..dove cazzo sono?
E' buio.Non...cosa?
Sto indossando solo una felpa?La felpa dell'Aka?Porto le mutande ma non ho nient'altro,ma cosa diamine...
 
Sono davanti casa,devo entrare,ho troppo freddo per restare qui fuori al buio.Busso alla porta.
 
''I-Itachi?Che ci fai qui?''.
Chiedo perplessa,Itachi...Itachi Uchiha è qui,davanti a me.
 
''Io sono Sas'ke''.
 
''Eh?''.
Rispondo io,non capisco.Cosa significa?
 
''Itachi è mio fratello,Sakura''.
 
''Cosa?Non capisco!Tu s-sei Itachi...''.
 
''No,io sono mio fratello!''.
 
Mi spinge all'indietro...cado...nel vuoto?
 
 
Si svegliò di soprassalto.Era sudata,tanto,troppo sudata.
Qualcuno accanto a lei,nel letto,aveva iniziato a balbettare qualcosa.
 
''Sakura,cosa c'è?''.
 
La ragazza cercò di orientarsi.Si guardò attorno nonostante fosse totalmente buio.Fissò la finestra,che trasmetteva l'unica luce presente.
La luce della città che mai dormiva.
 
Guardò la madre che si trovava ccanto a lei,e ora la stava fissando.
 
''N-niente mamma!''.
Disse lei sistemandosi i capelli.
 
''Incubo?''.
 
''N-no,questa volta no...''.
Rispose Sakura.
 
Ora si ricordava:quando era uscita dal locale,da sola,aveva preso l'autobus.
Per fortuna aveva una memoria molto salda e un senso dell'orientamento ben preciso,così era riuscita ad arrivare vicino casa sana e salva in una decina di minuti.
Quando entrò la madre non fece nemmeno in tempo a sgridarla che lei era già nelle sue braccia e piangeva disperata.
Le cose da fare,in quelle situazioni che accadevano,purtroppo,troppe volte,erano davvero poche e semplici:un tè,una coperta ed un letto.
 
Si erano addormentate tutt'e due cullate dal calore del vento che sibilava da sotto il vetro della porta-finestra.
E Sakura aveva fatto quello strano sogno.Troppo strano,per i suoi gusti.
Ci stava pensando solo adesso;Sasuke e Itachi si assomigliavano tantissimo.Ma cosa stava a significare ''Io sono mio fratello'' ?
La turbava tantissimo quella storia.
Non le piaceva affatto,doveva trovare una risposta,al più presto.
Sbuffò,e poi si portò una mano vicino alla fronte.Era sudata.
Faceva caldo.
Non ci pensò due volte,prese e si buttò immergendosi nel materasso e chiuse,di nuovo,gli occhi.
 
 
***
 
Una settimana e mezzo.
Una settimana e mezzo e la scuola sarebbe iniziata.
Sakura non aveva fatto altro che andare a correre tutti i giorni,con la speranza di trovare quel ragazzo,quel Sasuke,e di trovare una risposta alle sue domande.
Ogni volta che usciva il cuore le batteva fortissimo;quel giovane le aveva lasciato un segno.
E ogni volta tornava a casa ancora più delusa di prima;non lo aveva più visto da quel giorno.
E come se non bastasse Hidan non si era per niente fatto vivo.Solo Suigetsu,dopo due giorni dalla sua partenza,si era degnato di chiamarla,ma la conversazione era stata piuttosto fredda,atona e sbrigativa.
Sakura era ancora molto delusa,nei suoi confronti e in quello di Hidan,soprattutto.

***
 
Sakura sbuffava tenendo una penna fra le dita e tenendo poggiato un gomito sul tavolo di vetro nel salone della sua casa.
Fissava la finestra che dava sulla città,poi ogni tanto fissava l'orologio.
 
''E' tardi!''.
Pensò lei mentre portava lo sguardo verso il foglio che si trovava sul tavolo.Era una lista con annotate alcune cose,fra cui oggetti e vestiti da comprare.
Stava aspettando la madre;dovevano andare a fare shopping.
In fondo,era semplicemente da nove giorni,sette ore e ventuno minuti,che non facevano shopping.
 
Poi squillò il telefono.
 
''Sakura,scendi!''.
 
''Arrivo,mamma!''.
Disse Sakura alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta di casa,prendendo la borsa che si trovava per terra accanto ad uno specchio immenso.
 
Ci misero poco per arrivare al centro commerciale.
 
''Sakura,non abbiamo molto tempo per stare qui,dobbiamo andare ad ordinare la divisa scolastica''.
 
''Che cosa?''.
Chiese lei.
 
''No,io la divisa scolastica non la metto!''.
 
''Ma in questa scuola...''.
 
''Non m'interessa-la interruppe sonoramente la rosa-io la divisa non la voglio mettere,nella mia vecchia scuola non si metteva!''.
 
''E in questa sì,ora smettila e fai come ti dico!''.
Bastò un gesto per zittire la figlia,la quale semplicemente sprofondò nel sedile della macchina e incrociò le gambe.
 
Si fissò i vestiti che indossava:una semplice minigonna rosa e una magliettina verde chiarissimo con le maniche nè troppo corte nè troppo lunghe,il tutto abbinato con dei semplici sandali color oro. 
 
E così che sarebbe voluta andare a scuola.E non poteva.
Non era giusto.
 
Quando tornarono a casa le gambe delle due donne chiedevano pietà.E soprattutto anche la carta di credito di Ame,chiedeva pietà.Avevano semplicemente svaligiato un centro commerciale intero,e pensare che non avevano molto tempo...
 
Sakura era molto soddisfatta dei suoi acquisti,lo zaino che aveva comprato era semplice ma molto raffinato,sicuramente avrebbe fatto una bella figura,il giorno dopo,nella nuova scuola.
 
''L'estate è finita...''.
Penso fra sè e sè la ragazza.
Osservò la sua casa,quasi del tutto arredata.
Sicuramente quando i lavori sarebbero stati completati avrebbe dato una festa.
Una festa strepitosa che tutti avrebbero ricordato,per sempre.

Sorrise,poi corse in camera prendendo il pigiama e dirigendosi in bagno.Quando uscì,fresca dalla doccia,sospirò contenta e si diresse in salone.
La luce era scarsa;la tv accesa era padrona della stanza insieme ai bagliori del traffico della domenica sera che arrivavano fiochi verso le due donne.
La madre era accucciata sul divano con una coperta addosso.Sakura non ci pensò due volte:si buttò vicino ad Ame,nascondendosi fra i cuscini giganti.
 
Mentre guardavano un film horror,ad un certo punto qualcosa le distrasse.
Una figura molto pelosa si era avvicinata a loro.
 
''Doki!''.
Bisbigliò Sakura.
 
Il gatto scostò la testa,con gli occhi gialli a palla.
 
''Mau''.
Rispose Doki.
 
Quella gatta di nove mesi era come una seconda sorella per Sakura.L'aveva amata dal primo istante da quando l'aveva trovata per strada.
Amore a prima vista,sostanzialmente.
Era una piccola palla di pelo completamente bianca,con due occhi gialli spettacolari.
 
''Ah,Doki...i film così sono sempre stati noiosi,eh?''.
Disse Sakura alzando una parte della coperta per far entrare dentro la sua gattina.
Quest'ultima si accucciò fra le gambe della sua padrona e poggiando una zampa morbidissima sulla coscia destra di Ame.

''Dorme..''.
Sospirò Sakura.
 
''Quello che dovremmo fare noi adesso!''.
Ame sorrise.

Sakura sospirò di nuovo,poi poggiò completamente la testa sulla spalla destra della madre,sentiva le gambe tremare per via delle fusa che faceva Doki.
Finalmente il sonno la colse all'improvviso:chiuse lentamente gli occhi,per dare spazio ai brevi sogni che l'avrebbero sempre seguita,anche quella notte.
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Haney Jardin