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Autore: Hailiswords    27/05/2013    2 recensioni
Dove sei diretto?
Ovunque abbia voglia… e ti porterò con me!
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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1.
Incontro inaspettato

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
New York, Gennaio 1995. Notte degli Oscar.

Il tempo non era certo dei migliori. Tanto per far un dispetto a Emily, che aspettava ormai da due ore e un quarto per poter entrare. La "troupe" si dava da fare, cercando di riparare con l’ombrello la telecamera da duemilacinquecento dollari. La sua amica e collega Mallorie era sempre stata contraria a comprare proprio quella; diceva che era troppo costosa e non ne valeva la pena, ma Emily e Sam insistettero, dicendo che il gioco valeva la candela e che quella telecamera faceva delle riprese perfette.
Erano tutti stretti nei cappotti e sotto i loro ombrelli a causa del freddo e della pioggia leggera, che avrebbe comunque danneggiato la telecamera, creando, quindi, scompiglio fra i tre.
Grazie a dio un buttafuori aprì la porta posteriore per far passare alcuni giornalisti carichi di materiale, così Emily e i suoi due colleghi si introdussero nella sala del red carpet senza farsi vedere.
L’ambiente era caotico, pieno di gente, di flash e di microfoni svolazzanti qua e là. Emily si sentiva sempre a disagio in questi posti. Le ricordavano quando molti anni prima, da piccola, si ritrovò fra una folla simile, dopo la messa della domenica. Non trovava più il suo papà e si inabisso nel panico assoluto; maledicendo suo padre e la sua ossessione per Gesù e i dodici apostoli. E sua madre per averlo sempre sostenuto. Uno dei tanti motivi che la spinsero ad affermarsi non credente, o almeno, non praticante.
Di colpo venne distratta da colui che tanto aveva atteso; lo vide comparire dall’entrata principale e percorrere la parte iniziale del red carpet; salutava tutti e sorrideva a ogni scatto, perciò Emily si diede l'ultima sistemata al tailleur grigio scuro e si preparò a entrare in azione.
« Come sto? » chiese a Sam e Mallorie.
« Sexy! » Ammiccò Sam con un sorriso « Ora andiamo. » incalzò tutto d’un colpo serio. Tutti e tre cominciarono a farsi strada zigzagando fra i giornalisti e i fans accaniti, che si lanciavano addosso ai buttafuori urlando a squarcia gola i nomi dei loro idoli, mentre i tre cercavano di raggiungere più in fretta che potevano l’oggetto del loro desidero. O solo del desiderio di Emily?
Sam accese la telecamera e rullò l’obbiettivo per mettere a fuoco. Mallorie teneva in mano il libro di Emily, pubblicato quattro mesi prima. Mentre l’altra teneva il microfono.
Loro non erano esattamente dei giornalisti, se dobbiamo definirli in qualche modo, forse “fans ben attrezzati” è il modo migliore. E come in ogni gruppo di fans c’è sempre il più fanatico, in questo caso costui, anzi colei, era Emily.
Quest’ultima stava davanti gli altri due e faceva gesti con le mani per farsi seguire. Finalmente raggiunsero il nastro separatore e lo video avvicinarsi. Emily si districò quanto poteva fra la folla per raggiungere l’attore.
« Johnny, come mai qui? » chiese Emily con voce tremante. Era la sua prima intervista a un evento così importante e a un star altrettanto importante, non solo per la società. Mr Depp ha sempre avuto un posto importante nel cuore di Emily, diventato, col tempo, più grande e più profondo. Come le radici delle querce centenarie.
Johnny non rispose.
« Mr Depp, come si sente dopo il litigio pubblico di due sere fa con la signorina Kate Moss? » scandì con le labbra al microfono, e poi lo porse verso di lui.
Inaspettatamente Johnny si fermò, probabilmente pensava a cosa dire.
« Abbiamo deciso di prenderci una pausa. Adesso se non le dispiace Mrs ? »
« Miss Cecil. » rispose Emily.
« Bene, Miss Cecil, se non le dispiace vorrei godermi la serata e non pensare ai miei drammi sentimentali.  » si congedò Johnny ammiccando un sorriso posticcio.
« Ho scritto un libro su di lei, posso regalargliene una copia? » domandò Emily. Portò il microfono stretto fra le dita sudate e tremanti verso di se e poi verso lui; si era appena messa in gioco.
« D’accordo. » rispose esasperato.
Mallorie si avvicinò e porse il libro a Mr Depp, che se lo mise sotto braccio senza neanche guardarlo e andò via.
Emily rilasso i nervi dopo trenta secondi di pura adrenalina in corpo. Non riusciva a capacitarsi di ciò che aveva appena fatto; la prima cosa buona della sua vita dopo i turni sfiancanti alla mensa dei poveri.
Le si stampò un sorriso in faccia a trentadue denti che non riusciva a nascondere.
« Ehi voi! » ci urlò contro un buttafuori.
« Oh, cazzo! » esclamò in risposta Mallorie.
« Hai registrato vero? » chiese Emily a Sam, mentre fissava l’uomo parlare a un auricolare per chiamare rinforzi.
« Certo! » rispose seccato lui.
« Correte idioti! » urlò Mallorie agli altri due con sua tipica femminile cortesia. Certamente non era una delle sue doti.
Iniziarono a correre; Sam più agilmente delle due ragazze, malgrado portasse in spalla cinque chili di telecamera. Mallorie odiava correre, di recente aveva messo su due-tre chiletti e quindi era più lenta del solito.
« Mallorie sbrigati! » urlò Emily facendo gesto di sbrigarsi.
Emily era dietro Sam, lo seguiva come un ceco segue il suo cane; percorreva esattamente lo stesso percorso, sperando che dietro di lei Mallorie riuscisse a tenere il passo.
Infine riuscirono a scappare via da quell’inferno, sforzandosi di correre gli ultimi metri per raggiungere l’auto. Emily tolse la sicura dell’auto dieci metri prima, così da poter entrare subito appena arrivati. Sam si fiondò nei sedili posteriori in modo da avere più spazio per la telecamera, Emily si sedette sul sedile del guidatore, ma i due entrarono nel panico quando si accorsero che Mallorie era ancora indietro e sembrava corresse, anche se si muoveva a passo d’uomo. Sam uscì dall’abitacolo senza chiudere lo sportello corse a prendere la ragazza e se la trascino per gli ultimi metri e poi la spinse dentro i posti dietro. E si sedette accanto a Emily. Quest’ultima accelerò di colpo schiacciando tutti sui sedili.
I tre si mandarono degli sguardi complici e compiaciuti per essere riusci a scamparla.
Mallorie boccheggiava, sembrava avesse l’asma.
« Ehi, tutto bene? » chiese Emily col sorriso sotto il naso.
« Una favola! » asserì Mallorie che si lasciò cadere sdraiandosi completamente.
« Non credi sia il caso di fare un po’ di attività fisica? » ironizzò tagliente Sam, che in risposta si vide lanciato in faccia la scarpa sinistra di Mallorie.
« Oddio, ma c’è un topo morto qua dentro? » schernì Sam « Senti qua! » disse e avvicinò la scarpa al naso di Emily.
« Sam! Ma che fai? » ghigno lei cercando di scacciarlo via con la mano.
« Profumano sicuramente più delle tue. » incalzò offesa Mallorie.
Emily fissò torva Sam « Non sei un po’ troppo infantile, Sam? » lo rimproverò.
« Ma no! Mallorie sa che le voglio bene. » rispose lui, che con disinvoltura si tolse una scarpa e la premette in faccia a Mallorie.
« Senti? Questo è odore di Homo sapiens, eau de parfum. » si vantò ai quattro venti Sam e poi si rimise la scarpa.
Emily sogghignò mentre era alla guida.
« Sai che mi vendicherò vero? » lo avvisò Mallorie.
« Sì. E sono pronto. » concluse Sam tirando su col naso orgoglioso.
 
 

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« No, Kate, non se ne parla. » ripetè per l’ennesima volta Johnny.
« Tesoro ti prego. Io ti amo! » insistette Kate dall’altro capo del telefono « Fammi venire da te, solo per parlare. » continuò.
«  Buonanotte, Kate. » concluse lui esasperato e riagganciò.
Si stupiva sempre più di quanto quella donna fosse insistente. Odiava le persone insistenti. Le ricordavano sua nonna, con la dentiera e l’alito puzzolente, che persisteva nel fargli mangiare, ogni santa domenica, tutti i biscotti che aveva preparato.
“Guarda quanto sei magro! Mangia che ti fanno bene i biscotti della nonna” gli ripeteva.
Scosse la testa per allontanare il ricordo.
Si alzò per andare in cucina a prendersi un bicchiere d’acqua e venne attratto da quella copertina, da quel mucchio di pagine poggiate sul tavolo. Si avvicinò cauto come un animaletto curioso che analizza l’oggetto che gli suscita tanto interesse; ne accarezzò la superficie tanto estranea, era liscia con in rilievo la grande scritta dorata del titolo: “Johnny, will you merry me?
A Johnny scappò un sorriso.
Afferrò il libro e lo capovolse curioso di sapere qualcosa di più riguardo quella donna così dissennata da scrivere un libro su di lui, così scorse le prime righe.
Emily Florence Cecil, nata a Londra nel 1970, laureata all’università di Oxford …
« Ma che nome è Emily Florence? » si chiese Johnny sottovoce mentre si diresse verso il letto. Accese la lampada del comodino si infilò fra le coperte fredde e iniziò a leggere quel curioso libro, rapito dalle parole che lo componevano.
Centoquarantacinque pagine dopo John si sentì completamente disorientato. Quella donna era riuscita a proiettarlo in un’altra realtà. Nella realtà in cui lui, andando in crociera per una vacanza dopo le lunghe riprese di un film, incontra la meravigliosa Sally, capo cuoca della cucina della nave, dopo un litigio con il cameriere. Johnny si lamenta del branzino "troppo crudo" pretendendo di parlare con il cuoco, ma fu Sally a presentarsi. L'attore venne così colpito in modo sconvolgente dai suoi occhi da non riuscire a dormire per le due notti seguenti.
Joh tentò di smettere, ma non ci riuscì. Continuò fino a pagina duecentoquindici, quando ormai la sua mente stanca lo abbandonò in balia del sonno.
Appartamento di Emily e Mallorie.

 

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« Secondo te lo leggerà mai? » chiese Emily. La sua speranza confidava ciecamente nelle parole dell'amica tanto amata. « Vuoi che risponda sinceramente o che ti dica quello che vuoi sentirti dire? » domandò Mallorie.
« La seconda. » rispose Emily imbronciata e delusa per non aver ricevuto subito la risposta che voleva sentire.
« Lo leggerà certamente. E sai cosa? Dopo che l’avrà fatto ti chiamerà e ti dirà che gli piaciuto tantissimo e vorrà venire a trovarti per parlarne e poi tu, innamorata quanto sei, lo bacerai e lui ti bacerà e farete sesso e tanti bambini. » asserì accompagnata da un sorrisetto.
« Hai finito di mettere il dito nella piaga? »
« Credo di sì. » ghigno Mallorie « Dai, non preoccuparti. Se non lo leggerà vuol dire che non era destino. » concluse alzandosi e dandole un bacio sul capo. Emily ricambiò stringendo la presa.
« Ti voglio bene. »
« Anch’io. » rispose Emily.




I personaggi:

Johnny Depp as Johnny Depp
(32 anni)


Emily Florence Cecil as Nina Dobrev
(25 anni)


Mallorie Adams as America Ferrera
(24 anni)


Sam Baker as Paul Wesley
(26 anni)


Delucidazioni & CO.
Allora, spero davvero che vi sia piaciuto questo primo capitolo. L'ho appena finito e voglio che questa storia prenda la piega giusta.

Ovviamente continuerò anche le altre storie.
Intanto voglio sapere se questa vi piace, vorrei evitare di perdere tempo nel caso in vi piaccia.
In caso contrario, sarò molto contenta di continuarla. :)
Un bacio.
   
 
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