Pozione Irresistibile
Scritta da: Rhyssen.
Tradotta da: Hepona
Ho letto questa fic e mi è piaciuta tantissimo. Per chi
l' avesse già letta nella lingua originale (inglese) deve sapere che io l' ho
tradotta dalla versione in spagnolo, perciò è possibile che alcune piccole cose
non sia proprio uguali, perdonatemi per questo ^^.
Capitolo secondo: Frammentato
L'
amore è qualcosa di molto frammentato
Harry si svegliò tardi il giorno dopo, si era
completamente dimenticato della notte scorsa quando scese a fare colazione.
Solo quando entrò nei sotteranei per doppie Pozioni al vedere Malfoy entrare tranquillamente e dirigersi verso l'
altra parte dell' aula si ricordò di cosa era successo.
Strinse gli occhi mentre l' osservava, però il biondino
non si voltò mai a vederlo. Era come se non fosse successo niente, anche se
Harry intuì che qualcosa era cambiato tra loro: la mancanza dell' usuale e
franca ostilità, l' assenza delle risate di disprezzo, tutto quello che era
diventato una costante delle lezioni di Pozioni.
Definitivamente qualcosa era cambiato.
La fine delle lezioni si avvicinava, Ron diede un colpo
ad Harry quando Piton li volse le spalle.
"E' quasi finita la lezione e Malfoy non ha tentato
neanche una volta di sabotarci la pozione o di farci esplodere il calderone"
attraverso l' aula lanciò a Malfoy uno sguardo sospettoso "che gli
succede?"
Harry era sul punto di raccontare a Ron i fatti della
notte scorsa però sospettò che il suo amico ne avrebbe fatto uno scandalo
apocalittico giusto lì nell' aula, perciò decise meglio di non farlo. Forse più
tardi. Alzò le spalle con tutta l' indifferenza possibile e rispose
sinceramente "Non so che gli succede"
"Megli non parlare prima del tempo" disse Ron
oscurandosi "La lezione non è ancora finita"
Pochi minuti dopo suonò la campanella concludendo la più
strana e tranquilla lezione di Pozioni che Harry potè ricordare. I suoi
pensieri si sviarono al ricordo di Malfoy che lo baciava la scorsa notte. Però
si controllo velocemente. Questo era quello che doveva fare per non ricordarlo
per molto tempo. Prefiribilmente fin
dopo la sua morte.
Però, perche non sembrava capace di dimenticarlo?
Dall' altra parte dell' aula Draco stava alzando i suoi
libri e pulendo il suo calderone, sentendo lo sguardo inquisitore su di sé
aveva mantenendo gli occhi da un altra parte per tutto il tempo. Sapeva che il
Grifondoro lo aveva guardato furtivamente per tutta la lezione, però
codardamente non aveva alzato lo sguardo, perchè non era sicuro di quello che
avrebbe fatto se lo avesse visto. Scoprì che era più sensibile alle emozioni di
Harry, e si domandò se era a causa della pozione o era solamente perchè non si
era mai reso conto di quanto Harry fosse espressivo. Poteva sentire la tensione
che regnava tra di loro, il soave sconcerto che regnava nello sguardo di Harry
ogni volta che lo guardava di striscio, e portava un fugace e strano calore nel
suo corpo.
E quando Harry lasciò i sotteranei accompagnato da
Weasley e dalla Granger, Draco, sperimentò lo stesso sentimento un' altra
volta, un muto desiderio che cresceva sempre di più mentre l' altro ragazzo si
alontanava, strappando implacabilmente il suo cuore...
Frustrato colpì il tavolò e lanciò una bottiglia di bile
d' armadillo. Non gli importò. Si prese la testa fra le mani che adesso
tremavano bagnate da un sudore freddo. Tuttavia era lì questo - questo
SENTIMENTO.
Tentò di ricomporsi, la scorsa notte quando si era reso
conto di quale pozione aveva realmente bevuto, aveva vomitato per un' ora
cercando di togliera la maggior quantità di pozione possibile.
Però era ancora lì. Nel suo sangue, percorrendo le sue
vene come ghiaccio argentato.
Prese la sua borsa con furia e uscì dall' aula senza
badare alle urla di Tiger e Goyle che gli chiedevano d' aspettarli.
************
Più tardi Draco potè finalmente liberarsi di loro per
rincorrere Harry mentre si dirigeva agli allenamenti di Quidditch.
Draco lo raggiunse quando era arrivato all' angolo vicino
all' armadio delle scope.
La sorpresa iniziale di Harry lasciò spazio ad un
sinistro riconoscimento.
"Che vuoi Malfoy?"
Draco ignorò l' improvviso aflusso di sangue alla testa e
fissò lo sguardo su Harry.
"Devo parlarti" si guardò ansioso dietro le
spalle all' udire l' avvicinarsi di voci e aggiunse "In privato"
"Per cosa? Per permetterti di farmi altre indicibili
oscenità?" domandò Harry freddamente, indietreggiando di un passo e
gurdando Draco con sospetto.
Draco strinse i pugni e un tenue rossore gli colorò le
guance.
"Mi è piaciuto tanto quanto a te, Potter" disse
tra i denti con una nota di disgusto.
"Davvero? Non l' avrei mai detto" disse Harry
con lo stesso tono di voce.
"Taci, Potter" sbottò Draco e si morse il
labbro inferiore, cercando di concentrarsi sui battiti che sentiva in testa,
come il suono di onde sbattute "E' stato un maledetto errore"
enfatizzò ogni singola parola. 'UN TERRIBILE, TERRIBILE ERRORE'.
Harry lo guardo storto "E vieni a scusarti?"
"No" rispose automaticamente Draco e vide come
lo sguardo di Harry si indurì.
"Bene, tu 'devi' maledettamente scusarti" Harry
si tese era quasi della stessa altezza di Draco, però la sua rabbia crescente
lo fece sembrare più alto. "Non avevi il diritto di fare quello che hai
fatto"
"Oh, scusami" Draco lo interruppe acidamente
sentendo crescere la rabbia "Avrei dovuto chiederti perima il permesso.
Sono stato completamente sconsiderato da parte mia. Lo terrò a mente la
prossima volta"
Le narici di Harry si dilatarono "Non 'ci sara' una
prossima volta" guardò incredulo Draco "Che ti 'succede' Malfoy? da
quando io ricordo ti mi odi e io ti odio. E sono perfettamente felice che le
cose continuino così"
Rimasero a guardarsi furiosi per un lungo momento, senza
proferire parola. Harry colpì impaziente il piede in terra. Finalmente..
"Allora?"
Draco gli restituì lo sguardo feroce.
"Allora cosa?"
"Allora, che cosa è stato quello della notte scorsa?
Cercavi di spaventarmi? Perchè ricordo chiaramente che sei stato tu quello che
è scappato con la coda tra le gambe"
Draco chiuse gli occhi, l' ultima cosa che aveva bisogno
in quel momemto era un immmagine mentale di qualcosa ta le gambe di qualcuno.
Il ronzio esasperante nella testa non accenava a sparire, ma al contrario si
stava facendo più forte, come se lo stare vicini li avvolgesse in una sfera d'
elettricità, che stava disturbando i suoi impulsi nervosi e inviava le più
strane sensazioni per tutto il suo corpo.
Respirò profondamente "E' una lunga storia"
"No, non lo è. Tu mi hai prese e baciato. Fine della
storia, e non è bel finale devo dire"
Draco aprì gli occhi e immediatamente si scontrò con
quegli occhi di un profondo verde smeraldo, nascosti dietro un paio di
occhiali; che gli fecero bloccare l' aria in gola lasciandolo senza parole.
Ad ogni modo che cos' era venuto a fare lì? A confessare
tutta la situazione e rimanere come uno
scemo? A ogni modo, non capiva che cosa sperava facesse Potter? Quando la
verità era che non c' era niente che 'poteva' fare nè lui nè nessun altro.
Perchè lo aveva cercato? Perchè aveva passato tutto il giorno cercando d'
incontrarlo per rimanere un momento da solo con lui?
Non sapeva perchè. La relatà era che, sì, lo SAPEVA e
ugulamente sapeva che doveva allontanarsi da lui il più presto possibile.
"Oh, dimenticalo" mormorò e un' espressione d'
indifesa frustrazione salì ai suoi occhi all' andarsene. Però repentinamente
una meno ferma gli prese il braccio e lo fece voltare, non per forza, ma per il
brivido che gli percorse tutto il braccio. Indietreggiò instintivamente
staccandosi dal contatto di Harry, ferito, con un fugace sguardo feroce negli
occhi grigi. Harry sbattè le palpebre leggermente sopreso prima che un'
espresione di determinazione delineasse il suo viso. Girò attorno a Draco
bloccandogli la strada e mettendolo con le spalle al muro, vicino all' armadio
delle scope.
"Non andrai da nessuna parte fino a che non mi darai
una spiegazione, Malfoy"
Draco gli lanciò uno sguardo di sfida che mascherò la sua
confusione interna.
"Oppure?" lo provocò avvicinandosi di più.
"Veramente vuoi che ti risponda?"
"Si, perchè non suonava molto come una minacia"
"O andrò direttamente da Silente con 'questo' "
mise la mano nella sua borsa e prese la boccetta vuota "E avrai un bel
pubblico quando spiegherai che cosa ci facevi la scorsa notte fuori dal
castello"
Draco tirò le labbrda in una linea sottile e strinse gli
occhi "Non lo farai, perchè significherebbe spiegare che cosa ci facevi TU
fuori dalla scuola" sorrise disdegnosamnete permettendo che una buona dose
di sarcasmo uscisse con le sue parole "E non credo che il nostro Ragazzo
d' Oro voglia rovinare il suo primato per una cosa del genere, vero?"
"Il peggio che potrebbe capitarmi sarebbe una
punizione e un rimprovero per andare in giro di notte" gli occhi di Harry
brillarono di determinazione, che fece ricordare a Draco il modo in cui
guardava quando volava in cerca del Boccino; risoluto concentrato, quasi
implacabile. Vaccillò leggermente. Harry gli rivolse uno sguardo tagliente come
se gli potesse leggere il pensiero, allora continuò "Però tu sarai
fortunato se avrai solo una punizione, se 'questo' si sà" alzò nuovamente
la bottiglietta, segni di rosso vibrante brillavano alla luce del sole
"Non so cos' è - sembra sangue, anche se non lo è perchè a quest' ora
dovrebbe essersi già rapresso. Sono sicuro che Piton sarà molto interessato nel
fare alcuni esperimenti per capire che cosa sia, anche se il suo entusiasmo
scemerà quando i risultati serviranno per incriminare il suo allievo
favorito"
E per l' espressione di genuina paura che attraversò il
viso di Draco, un rara ondata d' emozione che si incendio e morì nel giro di un
respiro, Harry seppe che lo aveva in pugno.
Draco recuperò velocemente il suo freddo atteggiamento,
alzò il mento in tono di sfida e facendogli una smorfia di disprezzo
"Allora va' Potter. Mostralo a Silente. Potrebbe essere mermellata di
fragole. Mi divertirò a vederti fare la figura dell' idiota"
"Rischierò"disse Harry restituendogli lo
sguardo "Se cado io mi assicurerò che cadrai anche tu" fronteggiò
Draco apertamente vedendo che sotto la calma apparente nel suo viso bolliva una
grande confusione
"Ti stò dando una scelta, Malfoy"
"Solo sparisci Potter" sibilò Draco con un tono
d' urgenza nella voce "Tu non lo vuoi sapere credimi"
"Sì che lo voglio" Harry fece un passo avanti,
fuoco ardente in pura giada, Draco chiuse gli occhi quasi con dolore.
"Prova, perchè no?"
"Fottiti Potter" sputò Draco vedendo come si
tese Harry "Posso maneggiare questa cosa da solo"
"Come la maneggi bene! Correndo mezzo nudo nel bel
mezzo della notte baciando la gente come un lunatico degenerato. Non
fraintendermi, Malfoy, se vuoi essere uno psicopatico delirante per me non c' è
nessun problema, solo non mi coinvolgere"
"Allora non ti 'coinvolgerò' "Rispose Draco
articolando chiaramente ogni singola parola, nei suoi occhi ardeva una strana
luce "Girati di 180 grati , comincia a camminare e non fermarti finchè non
arrivi a Hogsmeade o buttati nel lago, il primo che capita. Il punto è,
VATTENE"
"Non finchè non mi dici cosa stà succedendo"
disse Harry rifiutandosi di andarsene
Una pausa poi più soavemente "Non lo vuoi
sapere"
Harry esplose "NON mi dire cosa voglio o non voglio
sapere! E nemmeno- "
"Ovviamente non riesci a vederlo da te, vero?"
"Guardo" disse Harry spingendo nuovamente Draco
contro la parete "Se tu, dico, mi
avessi dato una pacca sulla spalla o strattonato la manica potrei lasciarlo
così. Però quando unisci la tua bocca alla mia, totalmente senza il mio
consenso devo aggiungere, è una cosa completamente diversa"
"Cos' è non ti avevano mai baciato così ,
Potter?" Draco vide un tremolio quasi impercettibile nei verdi occhi di
Harry e le sue labbra si curvarono in un sorriso di scherno. "Allora ti ho
fatto un favore, non è così?"
Harry sembrò un po' disgustato "Se baciarmi lo
consideri un favore, Malfoy, allora non voglio mai essere in debito con
te"
Draco sorrise astuto e la crescente tensione tra loro si
alleggerì un poco "Se fossi in debito con me, Potter, ti farei 'molto di
piu' di questo"
Adesso Harry ERA disgustato "Oh, taci e smettila di
fare domande. 'Stò aspettando' "
Il sorriso di Draco si allargò "Cosa? Un
altro..."
"La tua spiegazione" Harry si affrettò ad
interromperlo, indietreggiando di un passo, guardò Draco con molto più che
sospetto "Che 'diavolo' ti succede? Perchè sei così sbaciucchione all'
improvviso?"
Il sorriso di Draco svanì e l' ostilità riapparve
instantaneamente "Non sono uno sbaciucchione" disse mordace.
"Bene, credo che la descrizione 'in calore'
basti" Harry sorrise vittorioso quando vide gli occhi di Draco oscurarsi
"E' così che tu prendi qualcuno, Malfoy? Strisciando mezzo nudo e saltando
addosso alle vittime ignare"
"Questo è forte detto da qualcuno che non aveva mai
baciato" gli occhi di Draco brillarono d' un' ira crescente "E a
proposito di te Potter? Che cosa ci facevi TU nella Foresta?"
Proprio allora Draco si accorse che il fastidioso ronzio
si era calmato, non l' aveva notato prima perchè era stato assorto a parlare
con Harry. Allora un' altra volta una parte della sua mente gli disse che si
era calmato SOLO perchè stava parlando con Harry da cinque minuti buoni a due passi di distanza da lui.
"Non è questo il punto al momento, o no?" Gli
occhi di Harry emisero un brillo giada riflettendo la luce del crepuscolo
"Sputalo fuori, Malfoy, voglio sentirlo"
"E' complicato"
"Lo hai già detto ed è una scusa povera. Stai
insultando la mia intelligenza"
"Di sicuro ci hai messo molto per arrivare a questa
conclusione" replicò Draco placido "Questo conferma il mio
punto"
Però poteva sentire la propria determinazione
affievolirsi, i suoi commenti mordaci perdere forza, diventare deboli, tutto
questo mentre temporeggiava, cercando un modo per spiegarlo senza però
trovarlo. All' improvviso si sentì stanco come se stesse sopportando uno
starnuto diffice da far uscire, sentì un torrente di lacrime premere per salire
agli occhi, e tutto questo lo stava consumando.
La bocca di Harry divenne una delicata linea di severa
determinazione.
"Parlare con te è come cercare di togliere del
sangue da una pietra" indietreggiò di un passo scuotendo la testa
arrabbiato "Dimenticalo, forse Silente riuscirà ad avere delle risposte
più chiare da te"
Harry provò ad andarsene però Draco glielo impedì
prendendogli il polso sinistro. Harry si fermò e guardò di nuovo Draco, i suoi
freddi occhi verdi mascherati da una completa calma, senza dire niente in una
muta domanda.
Dracos entì l' eletrizzante formicolio dal polso di Harry
fino alla sua mano e respirò profondamente "Vuoi 'veramente'
saperlo?"
"Sì" rispose Harry con un esplicita impazienza
nella voce.
"Quando dico che è lungo e complicato parlo
seriamente" aveva nella voce un tono d' urgenza e si guardò attorno
ansioso, preoccupato che gli altri giocatori di Grifondoro potessero arrivare
cercando Harry. Si chiese quanto tempo erano rimasti a parlare, la verità era
che non ne aveva idea, perchè quando stava con lui i minuti sembravano volare, anche
se sentiva che mancavano ora per finire.
Così è come - si ricordo amaramente - si sente la gente
quando è innamorata. Lanciandosi attorno un altro sguardo furtivo Draco parlò
in un sussurrò.
"Incontriamoci nella Sala Dei Trofei a mezzanotte,
allora te lo spiegherò" alzò gli occhi guardando diritto in quelli di
Harry con un' emozione incerta nelle sue iridi di un grigio mistico.
"E da adesso fin allora pensa a tutto quello che mi
vuoi domandare, e non dire che non ti avevo avvertito, Potter. Dieci galeoni
che ti pentirai di aver domandato, cosi ché se recuperi il buon senso , fatti
un favore, non venire."
"Bel tentativo, Malfoy" Harry indietreggiò
scrutando l' espressione di Draco con uno sguardo critico. "Molto
allarmante e tutto, a parte il fatto che è il trucco più vecchio del mondo e
nel tuo caso per niente convincente. Da quando ti preoccupa cosa è bene per
me?" Harry gli fece un sorriso sprezzante e senza preavviso alzò la
bacchetta e la puntò sulla mano di Draco che gli stava ancora tenendo il polso
e mormorò un incantesimo.
"Manicam Inice"
Un raggio di luce argentata uscì dalla bacchetta di
Harry; Draco si lamentò spaventato e ritirò la mano che bruciava. Guardò giù e
con orrore trovò attaccato al suo polso una manetta. La guardò fissamente, incredulo. C' era solo una manetta
saldamente chiusa, il delicato metallo avvolgeva il suo polso sinistro, alcuni
anellini di metallo pendevano da questa.
Harry sembrò deluso "Maledizione, ha funzionato solo
per metà"
"Cosa...?" Draco guardò nuovamente Harry con
paura "Per cosa diavolo è questa? Toglimela!"
Harry sorrise serafico "Sicuro, questa notte. E' il
modo migliore per assicurarmi che verrai" alzò il polso di Draco
osservando il suo lavoro; troppo scioccato per reagire Draco lo lasciò fare.
"Bene, si è formata solo una manetta, ma sembra
abbastanza sicura. Lascia che ti avverta che qualsiasi tentativo di toglierla,
fisico o magico, farà solo in modo che si aggiusti sempre di più"
"E ti aspetti che andrò in giro per la scuola con
'questo'?" Draco ora era orrorizzato "Che pervertito, Potter, non
sapevo fossi sadico"
Harry ignorò quest' ultimo commento "Rallegrati che
l' altra estremità non è attaccata a, che so ...alla parete del campo di
Quidditch, per esempio. Ma questo è decisamente più cospicuo, devo dire"
"Fottiti Potter" sputò Draco, la paura
rimpiazzata dal coraggio "Pagherai per questo"
"Ti manca una certa perversità, dato che sei tu
quello che ha la manetta" Harry si fece agilmente di lato un sorriso di
trionfo curvò le sue labbra in un modo abbastanza attraente pensò Draco "E
tu pensavi che i Griffondoro non avessero idee abbastanza creative"
"Oh, ma anche i Serpeverde hanno idee creative"
disse Draco tra i denti con la voce appena controllota "Solo più violente
ed espressive, che generalmente includono coltelli, fruste, torture e
normalmente molto dolore" la bocca di Draco si curvò in un unico sorriso
senza umore "Però vedo che definitivamente ti piace di più la tecnica
dell' umiliazione, che è ugualmente efficace. Congratulazioni"
Qualcosa attraversò la faccia di Harry, una muta sorpresa
mescolata a qulacosa di molto simile al pentimento, e Draco notò che si era
vergognato.
"Non lo faccio per umiliarti, Malfoy" cercò lo
sguardo di Draco, gli occhi di Harry erano sinceri, dolorosamente sinceri.
"Mi assicuro solo che tu non ti penta"
"Pensavo che il punto in questione era se tu
'saresti venuto' "
Gli occhi di Harry si indurirono, i resti d' emozione si
fusero in solide pietre smeralde. "Non ho fiducia in te, Malfoy. Non crede
che non ricorda che cosa hai provato di farmi il primo anno. E da allora non
basterebbero tutte le dita delle mie mani e dei piedi sommati ai tuoi per
contare le volte che hai provato a metterci nei guai" sorrise spietato e
arrogante "E hai fallito ad ogni occasione, devo dire"
Draco si accigliò e inclinò leggermente la testa di lato,
lanciando a Harry uno sguardo critico. L' aveva continuato a fare di nascosto
durante tutta la conversazione, come se notasse per la prima volta alcune cose
di Harry, il modo in cui stava in piedi con il piede destro sempre qualche
centimentro avanti a quello sinistro, il modo in cui teneva le spalle alte,
dritte con la fiducia e la calma di qualcuno che ha il mondo a sua disposizione
e non vuole più di quello che ha.
"E credi che una manetta attorno al polso ti
assicurerà che ci sarò questa notte?" Draco si regolò per far suonare la
sua voce tranquilla , anche se dentro di sé stava crollando "Non lo credo,
Potter. L' unica cosa che potrebbe garantire la mia presenza sarebbe che mi
incatenassi a te, e non è positivo per l' allenamento di Quidditch, vero?"
Per sua sorpresa sul viso di Harry apparveun sorriso, un
semplice sorriso saputo "Guarda più attentamente il tuo nuovo accessorio
quando hai tempo" segnò con la testa la manetta, sembrava freddamente incongruente
al polso di Draco, anche se il metallo argenteo faceva gioco con i suoi capelli
biondo platino.
Prima che Draco avesse il tempo di ispezionarlo più
accuratamente Harry continuò "Non credo che la manetta ti farà venire e
non credo nemmeno alle tue parole, ma " e qui Harry si permise un piccolo
sorriso di trionfo "Può essere che portarsi apresso una manetta con il mio
nome sopra ti faccia pensare due volte prima di saltare il nostro puntamento di
questa notte"
Il cuore di Draco si fermò momentaneamente, il suo
sguardo si abbassò sul crudele braccialetto al suo polso e i suoi occhi si
aprirono di completa incredulità.
"Cosa..."
Il sorriso di Harry si fece più largo, un sorriso
nascente all' alba.
"Non credo che domani ti piacerebbe andare in giro
per la scuola etichettato come prorpietà di Harry Potter, o sì?"
In quel momento qualcosa si frantumò nel viso di Draco,
qualcosa di fondamentale, qualcosa di talmente naturale e innato che fluì
attraverso qualsiasi maschera d' emozione, una base che si frammentò all'
impatto delle parole di Harry. Una pugnalata d' angoscia passò come un fulmine
tra i suoi lineamenti, facendolo diventare fragile in un dolore senza speranza,
un' ombra di terribile disperazione, svanì in un battito di ciglia, come si
cancellano le macchie dalla spiaggia sotto le onde del mare implacabile. Harry
si sorprese quando vide passare la cruda emozione attraverso il volto
impassibile di Draco, sbattè le palpebre e gurdò di nuovo, ma se ne era andata.
Come una ferita guarita da sola, un inganno degli occhi, un gioco di luci
inclinate che si riflettevano nei biondi capelli di Draco.
O chissà, pensò Harry, un inganno della sua mente.
Quando Draco alzò lo sguardo, i suoi occhi grigi erano
ombre vuote. Harry notò che stringeva le mani talmente forte che le nocche
erano diventate bianche. Draco non disse niente solo fissò Harry per un lungo
momento, gradualmente la fredda fiamma d' emozione fluì di nuovo nei suoi
occhi, freddo ardente e distante, e allo stesso tempo vulnerabile dolore.
"Come vuoi, Potter" disse soavemente, anche se
la sua voce suonava risentita e i suoi occhi distillavano odio, amarezza e un
crudo dolore.
Con questo si girò e se ne andò
Harry lo fissò per un momento, ancora sospettoso e
totalmente confuso. L' ultimo sguardo che Draco gli aveva lanciato lo aveva
lasciato particolarmente frastornato - 'E qualcosa che ho detto?'
Scosse la testa sconcertato e ci rinunciò, girandosi
dall' altra parte andò a prendere la sua scopa, che ricordava era la su
intenzione iniziale. Grazie a Malfoy adesso era in ritardissimo per l'
allenamento di Quidditch e questo pensiero gli fece accantonare tutte le
domande per più tardi, quella notte.
***********
Solo quando arrivò al santuario del suo dormitorio, Draco
si lasciò cadere nel letto, respirando dolorosamente, il torpido freddo della
manetta contro il suo polso attraversava la sua pelle come mercurio,
avvelenando il sangue, freddo e caldo separati dall' imperfezione della carne.
Era giusto come i limiti in cui si trovava adesso, la
frontiera dove l' odio e l' amore si toccavano, la fine linea adesso confusa
per l' alterazione chimica che la trasformava in assolutamente niente.
Non sentiva niente altro che la stancante tensione del
suo corpo, distillava desiderio, desiderio puro, e stava diventando qualcosa
che andava completamente fuori controllo, ma almeno non il suo.
Girò la manetta e la osservò, il metallo emanava
scintille di luce da una fonte sconosciuta che gli ferì gli occhi facendogli
sbattere le palpebre. Alzò il polso per poter ispezionare la manetta, vide l'
intricata iscrizione non fatta da mani umane, l' uniforme e derisoria
iscrizione di color grigio argentato diceva - H. J. Potter
Un marchio di possesione. Marchiato a fuoco. Posseduto.
Chiuse gli occhi, preso fino alle ossa da questa
silenziosa vergogna.
"Non credo che domani ti piacerebbe andare in giro
per la scuola etichettato come propietà
di Harry Potter, o sì?"
Le parole si ripetevano in continuazione nella sua mente
e la sua stessa mortificazione lo corrodeva da dentro.
"Non lo faccio per umiliarti, Malfoy"
Completamente umiliato Draco si coricò a pancia in giù
sopra i cuscini, il freddo metallo della manetta attorno al suo polso lo
prendeva fino alle ossa. Paura e un accecante terrore scopiarono dentro di lui,
un doloroso ricordo di qualcosa che era maledettamente reale per essere vero:
quello che si era auto inflitto, quello che Harry gli aveva fatto, e quello che
forse mai si sarebbe liberato
Ecco il secondo cap vado ad una velocità di capitolo
tradotto alla volta, senza contare che ho anche un altra fic da portare avanti
' Il tempo si sdoppia'. Molte espressioni ho cercato di adattarle con un
linguaggio fluido mantenendo il più possibile il senso originale. Per farvi un'
idea del lavoro che faccio vi dico che quando non capisco la versione spagnola
cerco il corrispondente in quella inglese (perchè non ho un voc
spagnolo-italiano decente trovo una parola sì e dieci no) e poi lo cerco nel
vocabolario inglese e a volte capita anche che devo cercarmi il significato della
parola nel dizionario italiano perchè non la conosco ^^,
GRAZIE per i magnifici commenti: slow se ti piace così
tanto potrebbe venirmi in mente di tradurre anche altre fic (sempre dallo
spagnolo) ^^. Goten leggo le tue fic , mi piacciono molto (scusa se non posso
commentarle sempre sorry^^,) Draco2004 anche tu lo tratti un po’ male però il
nostro povero Draco…^^. Plutonio186 sì, l’ avevo già pubblicata su ff.it e ci ho messo un po’ a decidermi di postarla
qui. Kylie ecco una lettrice nuova di
zecca, caspita quanti complimenti potrei esaltarmi troppo, anche io mi diverto
un mondo a leggerlo quel pezzo, ma quello che preferisco in assoluto è quello
che dice Draco nel prox cap, che spero di postare il più presto. Rowan-MayFair temevi che non mi facessi più vive e invece
eccomi qua, questa volta sono buona posto questo cap senza aver tradotto il
nono…ma dalla prox volta ritorno alla velocità di un cap tradotto alla volta.
Abbiate un poì’ di pazienza se vi sono piaciuti questi primi cap sarà
pienamente ricompensata con i prossimi vedrete…. E poi per me è già cominciata
la scuola con temi, compiti e studiate dell’ ultima settimana a carico^^
Anche per questa volta è tutto.
CIAO ALLA PROSSIMA!!
Hepona
FF.IT