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Autore: Strange__    28/05/2013    7 recensioni
Da quello che ricordo era una fredda giornata, di una fredda settimana, di un freddo mese, di un freddo anno.
Harry si svegliò stranamente di buon umore.
Povero Harry, per lui era così difficile andare a scuola.
Un ragazzo con gli occhialoni, alto, accenno di balbuzia, un miglior amico gay, uno sfigato e un ragazzo che pensava di essere il Jonh Travolta della Elizabeth comprensive school.
Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik e Liam Payne si chiamavano quei quattro ragazzi.
Accenni Nouis. Niall/Louis.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo 23.

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"She wanna stay with me."

 

Ad Eva che è passata a wind e io sono felice come una pasqua.
A Camilla perché se no mi picchia.
A Nicholas perché io voglio stare con lui e quindi mi sembra appropriato.
lollino.



Harry aveva chiamato Angie al telefono ben 23 volte e per ben 23 volte lei aveva totalmente ignorato le sue chiamate.
Ora camminava per le strade di Doncaster in direzione della scuola.
E se si fosse pentita?
E se avesse fatto così schifo da averla fatta scappare?
Mio Dio che imbarazzo.
Harry varcò il cancello della scuola e vide tutti gli studenti che correvano verso un lato.
Quando vide Camille le corse incontro.
"Camille ma che è successo? Io sono appena arrivato." Chiese bloccandola.
"Oh ciao Harry. Non lo so, dicono ci sia una specie di rissa in corso." Rispose lei.
"Alle 8 di mattina? Ci vuole coraggio per picchiare qualcuno alle 8 di mattina." Disse facendola ridere.
"Ma chi è che sta picchiando chi?" Chiese poi.
Camille alzò le spalle "Non lo so, volevo andare a vedere infatti." Disse.
Si incamminarono insieme e videro Eva che andava verso di loro.
"Ciao Harry. Camille hai capito che cazzo è successo?" Chiese alla sorella.
"No, non ho capito niente."
"Io poco di più. Praticamente una stava parlando di un'ipotetica scopata che aveva fatto e la ragazza di questo tizio l'ha sentita; l'ha presa per una spalla e poi hanno cominciato a litigare."
"E chi sono queste due?" Chiese Harry.
"Ah non lo so. Avete visto gli altri?" Chiese Eva.
"A dir la verità no." Rispose Camille.
"Guardate, c'è Liam." Disse Harry girandosi verso l'amico che camminava a passo stanco verso di loro.
"Mi spiegate che diavolo è successo?" Chiese con la voce assonnata.
"Ci sono due che si stanno picchiando da quello che abbiamo capito." Disse Eva.
"E chi sono?"
"Non si sa, vogliamo andare a vedere?" Chiese Camille.
Liam annuì e tutti e quattro andarono verso la folla di studenti dalla quale una piccola Ben tutta allarmata uscì.
"Ben ma che cazzo è successo?" Chiese Harry correndo verso la ragazza.
"Non lo sai? Perrie Edwards ha fatto un casino e Angie le sta dando una... Strigliata." Disse grattandosi la nuca.
"Lo sapevo che c'entrava qualcosa!" Disse prima di correre attraverso la folla; spinse tutte le persone e riuscì ad arrivare in prima fila e vide Angie che veniva tenuta da Zayn e Niall mentre Perrie veniva tenuta da Louis.
"Tu riprovaci brutta zoccola, riprovaci soltanto!" Urlò Angie.
"Sei solo una matta, dovrebbero rinchiuderti!" Gridò Perrie di rimando con la sua voce nasale.
"Io ti ammazzo, ti faccio vedere se sono matta!" Urlò ancora Angie.
"Mi chiedo come Harry faccia a sopportare una cavalla come te!" Gridò Perrie.
Angie cercò di scostarsi dalla presa di Zayn e Niall per avventarsi contro Perrie che venne prontamente spostata da Louis.
Harry corse in mezzo alle due ragazze e si puntò davanti ad Angie.
"Si può sapere che diavolo ti è saltato in mente?" Gridò azzittendo tutti, folla compresa.
Angie abbassò lo sguardo.
"Sapevo che eri violenta, ma mettere su queste scenate è proprio ridicolo." Continuò.
Angie si tolse completamente di dosso Zayn e Niall e si aggiustò il giubbotto.
Non disse neanche una parola e si allontanò.
Harry si girò verso Zayn che lo guardava contrariato.
"Che c'è?!" Chiese.
"Lei avrà pure sbagliato ma tu non è che trattandola così hai fatto tanto meglio." Disse pacato.
Harry si girò verso Perrie "E tu, puttana bionda che non sei altro, devi lasciarci in pace. Trovati un hobby invece di rompere il cazzo a noi. Grazie." Disse superandola: Doveva assolutamente trovare Angie.
Harry corse per tutta la scuola alla sua ricerca senza nessun risultato.
"Scusa hai visto Angie?" Chiese all'ennesima persona che passava.
"Angie chi?" Rispose quello.
"Angie Walker, alta un metro e una banana, capelli castani, trucco nero pesante. L'hai vista?"
"No, mi spiace."
"Grazie lo stesso." Disse per poi ricominciare a correre.
"Ei Harry!" Lo chiamò Camille che stava passando di lì.
"Ciao Camille, tutto bene?" Chiese lui cordiale riprendendo anche un po' di fiato.
"Io bene, grazie. Hai trovato Angie? Ho saputo della tua sfuriata di questa mattina." Disse lei.
Harry si passò una mano sul viso.
"No, non la trovo. E probabilmente se ne sarà già andata a casa e non mi vorrà vedere mai più."
"Aah sono sicura che non è così. Si vede che ti ama; nonostante mi faccia un po' paura glielo leggo negli occhi. Ma devi stare attento: quando una donna ti si rivolta contro è la fine. Prima ti amano poi qualcosa comincia a girare male. Potrebbero vederti morente per strada, investito da una macchina e sputarti addosso. E per il tipo che è lei neanche mi stupirebbe." Disse lei ridacchiando.
"Oh, questo è molto consolante." Si lamentò Harry.
"Ma sono sicura che con lei non accadrà. Quindi ora continua a cercarla, ci si vede in giro, ok?"
"Ok, ciao Camille, grazie."
Camille sorrise e se ne andò sparendo dalla vista di Harry.
"Dove diavolo sei Angie?!" Chiese tra se e sè.
Harry corse ancora un po' per la scuola alla ricerca di Angie che proprio non ne voleva sapere di essere trovata.
                                   ******
"Quello di sta mattina è stato proprio un bel casino." Disse Ben spostandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
"Un casino fatto bene." Disse Zayn.
"Secondo te come andrà a finire?" Chiese Ben.
"Scommetto cinque sterline che quando Harry troverà Angie litigheranno come non mai e poi faranno del sano sesso riparatore." Disse Zayn scaturendo la risata di Ben.
"Io invece scommetto cinque sterline  che Harry la trova e entro fine giornata si mettono ufficialmente insieme." Disse sicura di sè.
"Ma ti pare? Angie non è proprio il tipo. Sono uno dei suoi amici più cari per quanto questo possa sembrare assurdo e secondo me non si metteranno mai insieme ufficialmente."
"Invece è qui che ti sbagli Malik, lei è esattamente il tipo da relazione seria solo che la sua instabilità mentale non le da la possibilità di averne una." Disse Ezra Miller che stava ascoltando la loro conversazione.
"E tu che ne sai Miller?" Chiese Zayn guardandolo diffidente.
"Conosco Angie molto di più di quello che tutti voi pensiate ma soprattutto la conosco meglio di tutti voi messi insieme.  Ora vi lascio alle vostre scommesse, mi spiace di avervi disturbati." Disse per poi andarsene così come era venuto.
Ben guardò confusa Zayn.
"Ma che diavolo...?" Disse.
"Quello è completamente suonato." Disse Zayn.
"Pensa che io uscivo con uno dei suoi migliori amici." Disse Ben.
"Cioè?"
"Logan Lerman, ce l'hai presente? Alto, occhi azzurri, capelli neri."
"Tu davvero uscivi con un tipo del genere?" Chiese Zayn stupito.
"Già. Ogni tanto torna perché bho, sente la mancanza ma con tipi del genere ci caschi una volta sola, non di più." Disse Ben.
"Davvero torna?"
"Sì. Ma ormai ho altro a cui pensare, non lo guarderei neanche uno del genere."
"Davvero?"
"Certo Zay." Disse Ben prima di baciarlo.
                            *******
"Angie?" Gridò Harry per l'ennesima volta ormai sfinito: neanche le sue corde vocali ce la facevano più.
Corse fuori dal plesso e andò verso la palestra.
"Angie sei qui? Ti prego, rispondi!" Gridò e ancora una volta l'unica cosa che ricevette come risposta era il silenzio.
"Angie se sei qui ti prego rispondimi, sto impazzendo." Disse poggiandosi contro il muro della palestra e per una volta come risposta non ricevette il silenzio ma un singhiozzo.
Sbarrò gli occhi che in precedenza aveva chiuso e andò verso gli spogliatoi femminili.
"Angie lo so che sei qui dentro, ti prego rispondimi."
"Va via!" Urlò lei da dentro.
"Angie, amore mio. Esci di lì, ti prego."
"No, sono un mostro e voglio stare da sola."
"Angie ti prego. Ho sbagliato sta mattina a trattarti in quel modo, scusami."
"È stata colpa mia. Cazzo, sono un danno! Non me combino mai una giusta." Urlò lei piangendo.
Il cuore di Harry subì un duro colpo: gli faceva male a sentirla così.
"Apri, ti prego."
Attese qualche secondo e poi Angie uscì da lì e Harry non attese per circondarla con le sue forti braccia in un caldo abbraccio.
"Ti amo tanto." Disse Harry.
"Anche io, tantissimo." Disse Angie ricominciando a piangere e stringendosi ancora di più contro il petto di Harry.
"Non è successo niente, ok? È tutto ok, non è successo niente." Disse Harry accarezzandole le guance.
"Mi ami lo stesso, vero?" Disse Angie riscoppiando a piangere.
Harry sorrise dolcemente, la abbracciò nuovamente e prese ad accarezzarle la testa.
"Amore... Certo che ti amo. Ora ti prego non piangere più. Basta così." Disse asciugandole le lacrime che le scendevano sul viso.
"Basta, ok?"
Angie annuì.
"Forza andiamoci a sedere fuori." Disse prendendole una mano.
Uscirono fuori e si sedettero su una panchina.
"Mi dispiace per 'sta mattina, non avrei dovuto fare tutto quel casino." Disse Angie interrompendo il silenzio.
"E io non avrei dovuto trattarti in quel modo." Disse Harry.
"Dimentichiamoci di questa brutta mattinata, ti prego."
"Assolutamente sì."
Poi scese il silenzio.
"Ti amo. Ma non ti amo tipo 'hey facciamo un party in mutande' ma ti amo come si ama una persona di cui semplicemente non puoi fare a meno."
"Angie mi fa strano sentirti dire tutte queste cose ma mi chiedo come mai me le stai dicendo ora... Non mi dire che stai per morire!"
"Harry, per l'amor del cielo, no! Volevo solo che tu lo sapessi. Non sono una ragazza perfetta, i miei capelli non stanno sempre a posto, e faccio cadere un sacco di cose. Sono abbastanza  goffa e a volte ho il cuore spezzato. A volte litigo con i nostri amici e forse in certi giorni niente va bene. Ma poi penso a te. E quando ci penso torno in dietro e mi rendo conto di quanto la vita sia meravigliosa e che forse, solo forse mi piace essere imperfetta. Perché so che a te le ragazze perfette non piacciono. Hai visto in me quello che nemmeno io avevo visto.  Voglio dire... Se ti vedessi per strada senza conoscerti, senza sapere il tuo nome, il tuo cognome, quanti anni hai, resterei a fissarti tutto il tempo, come succede con quelle persone che incontri sugli autobus, quelle persone che vedi e non dimentichi più, perché hanno qualcosa che non hai mai visto a nessuno."
"Angie, fammi capire: che succede?"
"Ti amo, Harry e voglio stare con te." Disse Angie con gli occhi lucidi.
"Vuoi stare con me?"
"Voglio stare con te, oggi, domani, per sempre."
"Vuoi stare con me." Ripeté Harry alzandosi in piedi.
"Vuoi stare con me!" Ripeté ancora prendendola per mano e cominciando a correre per strada.
"Signore! Signore, vuole stare con me! Capisce?! Aah vuole stare con me!" Disse ad un signore che passava di lì.
Angie scoppiò a ridere.
"Ma sei impazzito?!" Disse.
"Oddio sì che sono impazzito!" Urlò Harry.
"Harry, ti prego!" Disse Angie ridendo ancora.
Harry si girò verso di lei e la prese in braccio cominciando a girare su se stesso.
"Harry!" Urlò Angie tra le risate.
Harry si fermò e la baciò come mai aveva fatto.
"Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo dalla luna e ritorno." Disse tra un bacio e l'altro.
E Angie per la prima volta aveva la consapevolezza che non c'era affermazione più vera di quella.
Sembrava l'inizio di una qualche felicità. Poi si sa come vanno le cose: scivolano sempre, impercettibili, non puoi fermarle, se ne vanno, semplicemente se ne vanno. Puoi cercare di fermarle ma non c'è niente fa fare: se ne vanno.
Ma è incredibile come uno sguardo può entrarti dentro ed è ancora più incredibile quanto riesce a fissarti secondo per secondo. Tutto comincia dagli sguardi, ne incroci uno ne scopri i difetti e cominci ad amarli. Vai in profondità, ne scopri la gioia, il piacere che hai nell'incrociarlo e bam, non te lo scordi più.
Ma la cosa magnifica è che non tutti gli sguardi che incrociamo lasciano traccia in noi. Anzi la maggior parte non vi sosta per più di un minuto. Ma qualcuno, anzi solitamente uno, trova un equilibrio perfetto con il nostro. Occhi che si cercano, si abbassano, si ritrovano. E poi si agganciano per sempre.





Asdfghjkl.
Cioè, dopo questo capitolo posso inserire 'fluff' tra gli avvertimenti.
Mi faccio schifo da sola ma, ei, CE L'HANNO FATTA.
Dopo ventitre capitoli finalmente ce l'hanno fatta.
Sto scrivendo il capitolo trentuno e ne manca uno alla fine quindi siamo a meno nove :c
Oggi ho fatto l'interrogazione di storia e ho preso nove, non sono bravissima? <3
Ho scoperto che comincio gli esami il giorno dopo il mio compleanno D:
Che cosa triste, madò.
Non salterò gli aggiornamenti a causa degli esami perché i capitoli li ho già scritti quindi devo solo pubblicarli e questo non mi toglie tanto tempo quindi non ci sono problemi. (:
Fatemi gli auguri per queste ultime verifiche/interrogazioni che ne ho bisogno DD:
Vi amo,
Angie xx
Ps. Fa figo metterlo in mezzo, lollino.



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