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Autore: Lady Deeks    28/05/2013    4 recensioni
E se qualcuno tornasse dal passato di uno dei membri del team?
E se questo qualcuno fosse...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kensi Blye, Marty Deeks, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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DOVE ERAVAMO RIMASTI?
Callen e Sam interrogano il personale del bar/ristorante in cui il corpo di Sanders viene ritrovato non ricevendo alcuna informazione utile. Deeks e Kensi, invece, nella casa del Sottouffuciale e del suo compagno di squadra, il soldato scelto Heale, dopo aver ritrovato il corpo di quest’ultimo e studiatone la scena del crimine, trovano una misteriosa pen drive. I membri della squadra si dirigono all’OSP per rivedere insieme il video esaminato da Nell ed Eric e per venire aggiornati sulle informazioni scoperte dall’analista sul conto di Jack Mills.

 
NOTA DELL’AUTRICE: pronti per l’ultimo capitolo? ;)

 

Prima o poi ritornano
Capitolo 7

 
Appena arrivarono la scientifica e il medico legale Deeks e Kensi lasciarono la casa di Sanders ed Heale  per tornare all’OSP.
Le indagini non avevano portato a niente se non si considera il ritrovamento di quella      pen drive… e se si vuole sorvolare sul fatto che Jack era stato trovato sulla scena del crimine.
L’abitazione dei due marines era priva di telecamere; l’unica che avrebbe potuto aiutarli sorvegliava l’entrata di una lavanderia lì vicino e, sfortunatamente, era guasta da tre giorni.
-Cosa ti ha detto Nell al telefono?-
Deeks fissò la sua partner che, al volante come sempre, sfrecciava per le vie di Los Angeles.
-Te l’ho detto: Eric è entrato nel file di Mills e hanno ricevuto i risultati dell’autopsia.-
-E?- continuò lei.
-E niente, è tutto.-
-Deeks, stavi per chiudere la chiamata quando Nell te l’ha impedito.- lo osservò un attimo. –Cos’è che non vuoi dirmi?-
Lo vide sospirare attendendo che parlasse.
-Il medico legale ha trovato dei tagli sul braccio di Sanders.-
Kensi si irrigidì capendo dove il collega volesse andare a parare: al ristorante, prima che morisse, il Sottoufficiale aveva avuto un’accesa discussione con Jack che, ad un certo punto, si era sporto verso di lui. Non ricordava che l’avesse toccato, ma in effetti non vi aveva dato importanza. Ora però, conoscendo le cause della morte…
-Potrebbe esserseli procurati ovunque.-
-Non lo puoi sapere.-
-Neanche tu!- gli urlò contro.
Lui si imbronciò un attimo come a volerla assecondare. (*)
-Gli altri ci aspettano per rivedere il video, così possiamo…-
-Perché non me l’hai detto subito?- Kensi fermò l’auto difronte all’OSP.
Deeks cercava di evitarne lo sguardo, ma la donna lo fissava furente e decisa ad avere una risposta.
Perché aveva atteso così a lungo prima di rivelarle quei risultati?
-Credevi che sapendo dei tagli avrei nascosto delle prove? Guardami!- ordinò strattonandolo.
Lui fece quanto detto ma restò in silenzio, non sapendo cosa dire.
Nemmeno lui sapeva perché avesse rinviato, pensava semplicemente fosse la cosa giusta da fare.
-Non ti fidi di me.- non era una domanda, e lo sguardo di Kensi lo ferì.
-Non dire stupidaggini Kens…-
-Perché allora?-
-Non lo so! Pensavo solo fosse la cosa giusta. Dopo che hai lasciato scappare Jack…-
-“Lasciato scappare”? Credi l’abbia  lasciato scappare?-
-Non volevo dire questo!- si maledisse accorgendosi della pessima scelta di parole.
-Be’ sembra proprio il contrario!- sputò furente e uscì dall’auto sbattendo violentemente la portiera.
-Kensi, aspetta!-
Deeks la seguì dentro l’edificio dove la vide riunirsi a Sam e Callen.
Li raggiunse.
-Trovato niente?- Chiese il poliziotto col tono più disinvolto possibile, sbirciando la partner.
-Niente di niente.- ringhiò Sam.
-Come sarebbe niente?- infierì Kensi beccandosi un’occhiataccia da parte dell’ ex seal.
-Ma cosa… cosa è questa puzza?- domandò disgustato il biondo.
-Non chiedere.- intervenne Callen guidandoli su per le scale.
-Sam, sei tu?-

***

-Abbiamo appena iniziato le indagini, Owen! Come puoi credere di…-
Nella poca intimità che il suo studio poteva concederle, Hetty stava ancora parlando al telefono con Granger circa il caso Sanders.
A quanto pare già da diversi mesi l’FBI stava indagando sulla vecchia squadra di Mills, sospettata di aver sottratto importanti e pericolose informazioni militari. Dati riguardanti missioni oltre oceano, schemi di guerra e ancora identità di marines e agenti dormienti o sotto copertura.
Neanche Granger aveva idea di come dei semplici Sottouffiali e soldati fossero entrati in possesso di segreti simili, ma la cosa era grave: si trattava di segreti di Stato e Hetty poteva solo immaginare cosa sarebbe successo se quelle informazioni fossero cadute in mani sbagliate.
-Il mio team è perfettamente in grado di gestire la situazione!- urlò andando avanti e indietro per lo studio e gesticolando nervosa. -Certo che conosco la posta in gioco, Owen! E non c’è alcun bisogno di far intervenire l’FBI, si tratta di marines, è il nostro campo!-
Era vero: il caso riguardava la marina americana quindi era di competenza dell’NCIS, ma soprattutto non voleva che il caso finisse in mani esterne al suo team. Non fino a quando non avessero capito il ruolo di Mills in quella storia.
Se l’FBI avesse indagato su di lui e scoperto il rapporto che lo legava con la sua agente, non importava da quanto tempo Kensi non lo vedesse, avrebbero potuto aprire un’indagine interna e compromettere l’immagine della sua squadra.
Non che si aspettasse trovassero qualcosa, si fidava di Kensi, ma un’indagine interna o l’intervento di altri agenti li avrebbero rallentati e potuto costituire una macchia indelebile nel curriculum della ragazza.
-Ti chiedo solo qualche giorno. Poi potrai far intervenire chi vuoi.-
L’interlocutore sembrò cominciare a cedere ma non si arrendeva.
Henrichetta Lang non aveva mai dovuto pregare qualcuno per convincerlo di qualcosa, ma in quel momento si ritrovò quasi a farlo; i suoi agenti erano come dei figli per lei e avrebbe fatto di tutto per aiutarli e proteggerli.
-Non posso dirtelo, ma ti assicuro che ho le mie buone ragioni. Owen, se ti ho mai fatto un favore, vorrei riscuoterlo.-
La donna si fermò al centro dello studio in attesa della risposta del direttore che, probabilmente, stava vagliando la proposta.
Poi Hetty tirò un sospiro di sollievo e accennò un sorriso. Ringraziò l’uomo e, chiudendo la chiamata, si sedette stancamente alla scrivania.

 ***

Gli agenti si riunirono in sala operativa difronte allo schermo, guardando il video della telecamera del “Poseidon” e, come notarono tutti, Mills si sporgeva verso Sanders allungando la mano al suo braccio destro.
Era difficile dire che non l’avesse toccato o che non avesse niente in mano perché a quella distanza non si capiva benissimo: la telecamera della sala ristoro aveva una risoluzione minore rispetto a quella posta difronte al bagno e, nonostante lo zoom e il ripulimento d’immagine, i pixel non consentivano una buona visione.
Nell bloccò il video, dopo averlo mandato due volte, e nessuno parlò riflettendo su quanto visto.
-Non aveva niente in mano.- commentò Kensi, interrompendo quel silenzio assordante.
Aveva osservato attentamente il filmato ed era sicurissima che Jack non avesse avuto nulla in mano. E poi se l’avesse davvero graffiato, Sanders se ne sarebbe certamente accorto… avrebbe almeno sussultato!
-Anche io lo credo.- l’appoggiò Sam, e Kensi lo ringraziò mentalmente.
-La qualità è pessima, come fate a dirlo?- intervenne Deeks. –Non possiamo esserne sicuri.-
Kensi lo guardò torva.
Perché gli stava facendo questo?
Prima l’ha tenuta all’oscuro delle novità, poi la discussione in auto, e ora questo.
Davvero non si fidava di lei dopo tutto quel che avevano passato?
-Se fosse come dici tu, Sanders avrebbe come minimo sussultato, anche solo per la sorpresa. E invece non ha battuto ciglio.- spiegò il seal.
-E comunque non abbiamo trovato niente. Né al ristorante, né nei cassonetti.- concluse Callen.
-Bene, ma il veleno per cui è morto è idrosolubile. Avrebbe potuto scioglierlo nel succo che hanno ordinato, o magari l’ha chiesto alla barista convincendola in qualche modo. Lui non accetta il drink, mentre Sanders sì. E poi muore.-
-Deeks…- lo apostrofò Kensi.
-Cosa? Sto solo considerando tutte le possibilità.-
-La ragazza dice di non conoscere o aver parlato con Mills.-
-E se mentisse?- chiese con tono elementare.
-A me è sembrata sincera Deeks, ma se vuoi parlarci tu accomodati!- ringhiò Sam.
-Ragazzi, calmiamoci.- intervenne Callen. –Eric, tu che hai scoperto dal file di Mills?-
Kensi si voltò verso Eric più velocemente di quanto avrebbe voluto e dovette far ricorso a tutta la sua forza di volontà per non raggiungerlo.
Dopo che Jack se n’era andato, aveva tentato a lungo di accedere al suo fascicolo senza, però, ottenere risultati.
Aveva anche lasciato lei, ma non avrebbe mai lasciato la Marina, e Kensi aveva provato in tutti i modi di scoprire qualcosa prima di convincersi a rinunciare.
Quel che più la infastidiva era l’alto livello di sicurezza con cui era protetto il file: dalla sua posizione sarebbe potuta entrarvi in qualsiasi momento, ma qualcun altro era sicuramente intervenuto per impedirglielo. Il pensiero che fosse stato Jack stesso a chiederlo la esortò ad interrompere le ricerche: al momento giusto sarebbe ritornato. Ed era proprio per quella convinzione che era potuta andare avanti.
Fino a quando non era arrivato Deeks…
Kensi si sorprese a pensarci considerando il suo comportamento nelle ultime ore, e fu grata ad Eric per averla rapita da quelle riflessioni.
-Niente di rilevante, per ora. Dopo un crollo psicologico, circa otto anni fa, viene reintegrato in marina sotto il nome di Jack Dawson…-
-Perché?- Kensi non riuscì a trattenersi dal chiederlo.
-Non è specificato.- rispose il biondo, osservandola dispiaciuto per non averle saputo dare una risposta.
-Va avanti, Eric.- lo spronò Callen.
-S-sì. Dopo un breve periodo viene mandato in Iraq, per circa dieci mesi, insieme alla vecchia squadra: Sanders, Nolan, Swan ed Heale.- elencò i componenti facendone comparire i volti sullo schermo.
 -Negli anni seguenti,- continuò Nell. -ha preso parte a diverse altre missioni di poco conto insieme ad altri marines. Nessuna nota disciplinare o richiamo. Un soldato modello.-
 

Deeks storse il naso, ma nessuno se ne accorse.
 ‘’Pure soldato modello! Eppure era sospettato di omicidio, il soldato modello.’’
Scrollò il capo come a voler far uscire quei pensieri dalla sua mente. Gli altri erano rivolti a Nell ed Eric, e per fortuna non notarono quei gesti nervosi.
Si voltò verso Kensi che ascoltava, pendendo dalle labbra dei due analisti, desiderosa di conoscere tutti i particolari su ciò che era scritto in quel fascicolo.
Aveva decisamente esagerato: quelle frecciatine e quella discussione in auto se le sarebbe potute benissimo risparmiare. Come aveva potuto dire che Kensi si era “lasciato scappare” Jack? Non lo pensava neanche! Aveva parlato senza pensare, come sempre, e aveva lasciato che il nervosismo (o qualcos’altro?) prendesse il controllo.
Aveva atteso prima di dirle dei risultati, era vero, ma non sapeva il perché, e non era certo perché non si fidava di lei!
Le avrebbe affidato la sua vita.
E ora lei l’avrebbe volentieri preso a pugni se fossero stati soli. Lo sentiva nelle sue parole, lo leggeva nei suoi occhi.
Doveva farsi perdonare perché non sopportava che Kensi ce l’avesse con lui… non per colpa di quel Jack!
-Sanders, Nolan, Swan ed Heale.- elencò di nuovo Sam. –Quattro marines, di cui due morti.-
-Provate a rintracciare Nolan e Swan, o qualche loro parente.- ordinò Callen ai due analisti. –Potrebbero essere in pericolo.-
-O morti.- si intromise Deeks.
-O magari potrebbero aiutarci!- Kensi le rivolse un occhiataccia portando le braccia ai fianchi, esasperata.
‘‘Ottimo lavoro, Marty! Buon modo per migliorare la situazione.’’
Aveva detto “morti” ma non voleva dire che fosse stato Jack! Doveva pensare meglio prima di aprir bocca!
Era normale che, per come si era comportato, Kensi pensasse che fosse contro di lei. Doveva farle capire che non era così e che l’appoggiava, che si poteva fidare e che avrebbero risolto la cosa insieme. Come sempre.
Non avrebbe permesso a quel marine di dividerli.
 

Deeks la guardò scuotendo la testa, come se lei non avesse capito cosa intendesse dire.
Certo, era lei che non capiva! Era dall’inizio del caso che lui non faceva altro che contraddirla e metterle il bastone tra le ruote, ed era lei che non capiva!
Avrebbe tanto voluto picchiarlo…
-E voi che ci raccontate dalla casa dei due marines?-
-Noi, Sam, abbiamo molto da raccontare.- iniziò il poliziotto come a voler sottolineare la mancanza di prove presentate dall’ ex navy-seal che ora lo guardava minaccioso.
-L’aggressore ha sparato da una distanza molto ravvicinata.- Kensi prese la parola prima che Sam uccidesse il suo partner; un favore che si sorprese a volergli fare. –Abbiamo trovato residui da polvere da sparo sulla camicia del soldato.- continuò mentre Eric mandava sullo schermo le foto scattate sul luogo. -Il corpo era riverso a terra ma, con ogni probabilità, al momento dell’intrusione era seduto alla scrivania.-
-Come fai a dirlo?-
-La sedia era spostata, i fogli sparsi sul tavolo, le penne senza cappuccio, la lampada accesa e il cavo di un computer collegato alla presa.- rispose, enumerando con un dito della mano ogni elemento di prova.
-Hai detto un computer?-
-Sì, Eric, ma non ti esaltare. In casa non c’era: l’assassino deve averlo portato con sé. Però abbiamo trovato…-
-…questa!- la interruppe Deeks lanciando il reperto al biondo. –Era nascosta nella lampada della scrivania. Deve contenere notizie importanti, il caro Mills deve essersela lasciata sfuggire.-
-Aspetta un attimo, cosa c’entra Mills?- chiese Sam anticipando il suo partner.
-Deeks l’ha trovato sulla scena del delitto.- rispose Kensi lentamente, ingoiando il groppo che le si era formato in gola, e misurando per bene le parole.
-E ora dov’è?- chiese serio Callen con gli occhi puntati sull’amica.
-Be’…-
E ora?
Che doveva fare?
Mentire?
Ai suoi colleghi?
No, non poteva farlo.
-…l-lui…-
-Mi ha dato una botta in testa ed è scappato.- spiegò l’agente di collegamento. –Kensi era nel retro, non avrebbe potuto raggiungerlo. È salito sulla moto ed è scappato.- gli occhi di tutti puntati su di lui. Compresi quelli sorpresi di Kensi. –Mi spiace ragazzi.-
-Avete letto la targa, per caso?- domandò Nell che fino a quel momento era rimasta in silenzio.
‘’No.’’ pensò Kensi.
Non aveva fatto proprio niente!
Ritrovarsi Jack davanti l’aveva scombussolata del tutto.
Non aveva preso la targa.
Non l’aveva fermato.
Non aveva fatto niente di niente.
Si chiese se il suo partner non avesse avuto ragione a dire di “averlo lasciato scappare”. Non poteva credere di poter fare qualcosa del genere, ma forse inconsapevolmente era proprio quel che aveva fatto.
Callen l’avrebbe senz’altro esonerata dall’indagine se l’avesse scoperto, se non fosse che…
-Certo, che domande!- la voce scherzosa del suo collega la riscosse.
L’agente NCIS si sorprese. Quando l’aveva memorizzata?
-È una Kawasaki Zephyr 1100, arancione.-
Mentre Deeks informava gli altri, Kensi non poté non notare lo sguardo che il biondo collega le rivolse.
Uno sguardo che chiedeva scusa per quel che le aveva detto e per tutte le altre frecciatine, e lei non poté trattenersi dal sorridergli debitrice.
In fin dei conti, pensò, anche lei avrebbe potuto credere e dire cose del genere se fosse stata al suo posto. Era istintivo, per alcuni versi.
Finito con Eric, il poliziotto le si avvicinò con disinvoltura, come a voler nascondere agli altri il suo nervosismo.
-Scusa per prima, non lo pensavo veramente.- le sussurrò, avvicinandosi lievemente.
Kensi chinò la testa, nascondendo un sorriso.
-Lo so.- rispose. –Grazie.-
L’uomo sorrise di rimando, più rilassato, e prendendo posto vicino alla sua partner, come sempre.
Poi il turbine di ipotesi e pensieri dei colleghi risucchiò anche loro.
 
 
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(*) Nonostante i consigli di densi_tiva :), non so se sono riuscita bene a rendere a parole l'espressione di Deeks,comunque mi riferisco a questa XD 
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NOTA DELL’AUTRICE: scherzetto! Questo non è affatto l’ultimo capitolo, ci eravate cascati? ahahah Ok, torniamo seri. Non ho molto da dirvi se non che spero vi piaccia! :) Il capitolo è risultato molto lungo e spero non vi venga pesante; consideriamolo un esperimento e se vi risulta troppo tutto in una volta cercherò di fare di meno! La verità è anche che non sapevo proprio dove tagliare senza combinare un macello XD Comunque ditemi cosa pensate (non siate timidi, ve ne prego! Anche le critiche aiutano) e… ci vediamo presto :D
  
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