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Autore: EmilyandAmbra99    28/05/2013    1 recensioni
'Sei sicura di volerlo fare?Va contro la legge...'
'Non m'importa della legge,non m'importa se sei umano o vampiro. Ho bisogno di te,Harry.'
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: PWP, Violenza
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CHAPTER 1.
Caccia.
Fantastico sto morendo di fame.
Vado in discoteca con le mie sorelle,un posto pieno di gente e quindi perfetto per la nostra sete. Mi avvicino ad un ragazzo sulla ventina...gli vado addosso come fosse un incidente 'Oddio,scusami...' dico. 'Scusami tu,bellissima.Posso offrirti qualcosa?' dice lui con tono seducente.
'Beh.In realtà si..' risi. So esattamente a cosa stava pensando,eh non aveva tutti i torti. 
'Posso sapere il tuo nome,splendore?' disse prendendomi per mano e dirigendosi verso la porta. 'Ehm...Sarah.' 
'Piacere Brian.' mi porse l'altra mano che io strinsi con forza. 
'Uh forte la ragazza,mi piace.' affermò con voce maliziosa.
Ci dirigemmo verso la sua auto,fuori dal locale dove il cielo era oscuro e non c'era anima viva. Appena davanti alla sua auto mi prese per i fianchi e cominciò a baciarmi affannosamente. Il suo odore mi suo odore mi stava persuadendo,non potevo più resistere... 
'Ho una cosina per te.' dissi io ridendo e staccandomi dalle sue labbra. 'Detesto le sorprese...' mi rispose prendendola sul ridere.Ma non c'era veramente nulla da ridere. 'Shht...chiudi gli occhi. Farà un pò male,ma passa subito.' dissi io provocante. 'Ehi bella.Mi fai paura così...'
'Fai bene ad averne.' Non aspettai un solo minuto.Strinsi la presa e mi avvinghiai su di lui come se fosse una grande coscia di pollo da divorare.In fondo era quello il suo destino. Non riuscivo più a staccarmi dal suo collo,dal suo sangue.
Era come droga per me,non vedevo e non sentivo nulla.Poi ecco una voce 'Jane.Jane,fermati ti prego.' era Layla,mia sorella.
Aveva ragione.Ero fuori di me,avevo troppa fame e lo stavo uccidendo. 'Dio.Lay scusami.Non volevo,davvero.' dissi più in colpa che mai.
'Non devi scusarti con me,ma con papà.Noi non uccidiamo la gente...per l'amor del cielo.Mi hai delusa,Jane.'
 
Tornammo a casa facendo estremamente silenzio,come fossimo aria. Non sapevo come avrebbe reagito papà,e neanche lo volevo sapere. Credo di avere ucciso quel ragazzo,mi viene la nausea solo a pensarci. Spesso odio quello che faccio,odio il mostro che c'è in me...per quanto possa essermi utile essere una vampira,mi fa veramente schifo e paura quello che sono in grado di fare.
 
LAYLA'S POV.
Non volevo crederci.Non le era mai successo,sapevo che stava cambiando,ma non così tanto da riuscire a uccidere un uomo innocente.
Quando entrammo la casa era buia,c'era solo una piccola lampada che illuminava solo un angolo del salone.
Edwige ed io non avevamo mangiato praticamente nulla,quindi aprimmo il frigo e ci nutrimmo delle sacce di sangue che papà portava ogni tanto a casa dall'ospedale. Jane andò di sopra velocemente,senza rivolgerci la parola. Sentii i suoi piccoli piedi zampettare sul pavimento di camera sua,avanti e indietro. Volevo parlarle,dovevo parlarle. Salii le scale e aprii la porta senza nemmeno bussare. Niente. Solo tanti vestiti per terra,il letto disfatto e la finestra spalancata. Era scappata,come una ragazzina in guerra con il mondo. 'Maledizione' gridai,colpendo una delle maglie di Jane,per terra. Rise. Era sotto casa,ancora. Riuscivo a sentirla grazie al mio notevole udito.
Non ebbi nemmeno il tempo di correrle dietro,che già se n'era andata. Farà una strage,non è lucida,sta correndo troppi rischi,è cambiata. Avevo la testa offuscata da mille pensieri...anche i più terribile. 'Tornerà' mi dicevo 'Ma devo avvertire papà.'
 
JANE'S POV.
Mi stavo cacciando nei guai,ma non mi importava minimamente. Sono troppo diversa da quelle perfettine delle mie sorelle,sono aggressiva,più forte e scontrosa. Stavo camminando senza meta,con un borsone pieno sulla spalla,mentre il vento mi portava bruscamente i capelli rossi sul viso. Il suono dei miei tacchi risuonava in tutto il quartiere,erano le 4.00 del mattino ed ero sola. 
Volevo andarmene definitivamente da quel posto,ma non potevo. Così presi la strada del primo Hotel nei paraggi che conoscevo. 
La strada non fu tanto lunga,e una volta arrivata,cercai nella borsa i soldi e la mia finta carta di credito. Dicevo di essere Sarah Oltzman,Svedese e venuta a Londra per studiare. Eh ovviamente tutti ci credevano. 
Entrai nell'atrio dell'hotel e attesi lì fino alle 6.00,quando arrivò il proprietario che mi diede subito il benvenuto e mi fece salire in camera.
Camera numero 146. 
'...ecco le chiavi.' disse l'uomo. Lo ringraziai ed entrai in camera. Era abbastanza piccola e buia,come casa mia. Ma ora non volevo ricordare quel tugurio. 
Sistemai il borsone sotto al letto ed uscii dalla porta,sistemandomi i capelli con una mano. Non appena misi il piede fuori,mi scontrai contro un ragazzo abbastanza alto...lo guardai leggermente negli occhi. 'Scusami.' sussurrai,e furono le uniche parole che riuscii a pronunciare.
  
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