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Autore: nande no ai    28/05/2013    1 recensioni
Un'amore senza inizio ne fine; due anime destinate dal tempo a stare insieme. Questa è la storia di due ragazzi, che condividono un sentimento che in pochi avranno la fortuna di provare nella vita, anche se, le emozioni più intense sono quelle più letali.
Una storia a cui non sono ancora riuscita a dare una fine, ma spero comunque che grazie al vostro aiuto, tramite commenti (sia positivi che meno) possano portarmi ad essa.
Spero di riuscire a suscitare in voi tutte le emozioni più disparate, come succede a me ogni volta che mi perdo in questo sito !!! Buona lettura
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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                                                          IV


POV HITOMI
- Io sono innamorato di te
 
Le sue parole mi girano ancora in testa. Non ho avuto la forza di fermarlo ed è scappato da me. Come ho fatto a non accorgermene.
Quanto l’ avrò fatto soffrire ?
Non voglio che lui stia male, e non voglio nemmeno che si allontani da me.

Provo per l’ennesima volta a chiamarlo al cellulare, ma non mi risponde; ho provato anche a chiamare al telefono di casa ma sua madre ha detto che non c’era.
Una scusa, pessima.
 
Io non lo posso ricambiare, a me piacciono le ragazze, ma è più forte di me … pretendo comunque di averlo al mio fianco, in un modo o nell’altro. Non so quando sia cominciata questa mia ossessione nei suoi confronti, da quanto ricordo e sempre stato così.
Quando ci incontrammo la prima volta all’asilo, non andammo d’accordo, anzi ci odiavamo, ma poi con il tempo siamo diventati amici, inseparabili.
Il nostro legame crebbe sempre di più toccando livelli che nessuno avrebbe mai pensato potessimo raggiungere; ero io, in particolare, quello ossessionato da Kaito, quando ci separevamo facevo sempre mille storie e se per un giorno non lo vedevo, diventavo a dirittura violento, tanto che mia madre terrorizzata dal mio comportamento decise, con il consenso dei genitori di Kaito, di farci passare ogni giorno almeno qualche ora insieme.
Ci portarono persino da degli psicologi che pero non riuscivano a spiegare il nostro comportamento, se non come un fenomeno passeggero; quanto si sbagliavano. Per nessuno dei due questo rapporto è cambiato, sopra tutto per me, che ancora adesso non riesco a stargli lontano per più di qualche ora. Con il tempo il nostro legame, infatti, piuttosto di scemare nel tempo, si rafforzava sempre di più, coltivato dai piccoli gesti di affetto che ci scambiamo ogni giorno. 
 
Siamo sempre stati insieme fino al secondo anno di medie, quando lui mi confessò di essere gay, che gli piacevano i maschi
. Mi allontanai, non gli parlai per settimane. Non volevo accettarlo, soffrendone a mia volta, non mangiavo, non dormivo e non parlavo con nessuno . Non mi allontanai per il fatto che gli piacessero i maschi, non del tutto almeno, ma per la prima volta, mi posi il problema che un giorno, inevitabilmente, un’altra persona sarebbe stata al suo fianco, e che lui mi avrebbe dimenticato; e questo mi distruggeva. Sapevo, inoltre, che avrebbe sofferto appena la voce del suo orientamento sessuale si fosse diffusa, e ne ebbi la conferma un giorno …
 
Flash back
 
POV HITOMI
Mi dirigo a casa, dopo una giornata di scuola.
Sta’ piovendo a dirotto, così corro per non bagnarmi, quando passando davanti a un parco vedo qualcosa che mi fa’ fermare.
Kaito, e dei ragazzi lo stanno picchiando. Lo vedo difendersi e mettere a KO alcuni di loro, lui è forte lo so, ma sono troppi.
Quando lo vedo cadere a terra dopo una pugno allo stomaco, intervengo.   
- È tu .. che diavolo vuoi ? sei qui per il tuo frocetto ?!? – mi dice beffardo uno di loro.
- Perché, sei geloso ? – lo provoco e lui reagisce subito, venendomi addosso.
Cerco di tenerli a bada come posso, ma la rissa scoppia nel vivo quando Kaito si rialza e insieme
gli abbattiamo uno dopo l’altro, riportando però diversi graffi, botte e un occhio nero a testa. 
- Perché mi hai aiutato ?
- Dovevo lasciare che ti pestassero ? … - mi avvicino a lui senza toccarlo.
- … mi dispiace, sono stato stupido ad allontanarmi da te e … - lui mi interrompe, con le lacrime agli occhi.
- Non devi farlo solo perché ti faccio pena, non voglio la tua pietà – veloce mi avvicino a lui
e lo prendo per il colletto scuotendolo forte.
- Davvero pensi che sia per questo ? Allora faccio bene a chiamarti baka. Io ho paura maledizione, paura che un giorno un altro ragazzo stia al tuo fianco, prendendo il mio posto. Ho paura che tu mi lasci per qualcun altro, non lo sopporterei. – sento le lacrime rigarmi le guance e perdersi in mezzo alle goccioline di piaggia, che mi inzuppano.
 Mi sento stringere da lui e ne sono stupito e felice.
- Tu sei troppo importante per essere rimpiazzato, Hito-chan – lo stringo forte a me, mentre mi lascio al pianto, prima di staccarmi leggermente e guardalo negli occhi; quei profondi e limpidi occhi verdi, che non sono cambiati da quando era piccolo. Appoggio la mia fronte alla sua e gli sussurro;
- Io sarò sempre l’unico; Me lo prometti ? – una richiesta stupida, ma di cui ho bisogno.
- Si – lo sento rispondere piano e il mio cuore perde un battito, quando sento le sue labbra timide sulle mie, che presto
si schiudono per lui. Come per sugellare quella promessa, ci baciamo, il nostro primo bacio.

 
Fine flash back
 
Me lo ricordo ancora quel bacio, era dolce e caldo; ricordo che mi sentì avvampare e una strana sensazione allo stomaco mi colse. Da qual giorno le cose cambiarono, anche se non saprei dire in che modo. Con il passare del tempo ci ritrovavamo sempre più spesso a stringerci, toccarci e baciarci, solo per il semplice bisogno di sentire l’altro. Ma con questi momenti pieni di amore arrivarono anche le risse sempre più frequenti, che avvenivano principalmente per qualcuno che si lasciava sfuggire un “frocio” o “finocchio” davanti a me, che perdevo subito le staffe, ho per qualche coglione che era troppo “amichevole” con Kaito. 
La mia gelosia cresceva ogni giorno di più, consumandomi da dentro, tanto che sono arrivato a picchiare il primo, e ultimo, ragazzo di Kaito, qualche anno fa.
Quando me lo avevo presentato ero certo che li sarei saltato al collo, ma lo vedevo come li sorrideva e non potevo spezzare quel sorriso, non potevo; quindi mi mangiai il fegato per settimane, resistendo ma quando il baka mi aveva detto che aveva intenzione di andare a letto con lui; non ci ho visto più.
Non so perché l’ho fatto, ma semplicemente non volevo che lui dasse via la sua prima volta, perché … tutto di Kaito deve appartenere solo a me. Lui è tutto per me è solo il pensiero che mi venga portato via mi fa impazzire.
 
Ma cosa devo fare adesso, non lo sò proprio. 
  
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