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Autore: SusieAndIris_21    29/05/2013    2 recensioni
Dio Infatti
non risparmiò gli angeli
che avevano peccato,
ma li precipitò
negli abissi tenebrosi
dell'inferno,
serbandoli per il giudizio..
______________
Angel!Blaine and Nephilim!Kurt
______________
Fantasy/Dark
Kurt, non perchè nella sua città non ci siano molti come lui, ma non ha mai messo l'amore in cima alle sue priorità. Almeno finché a scuola non arriva Blaine. Lui ha un sorriso irresistibile e un inspiegabile talento per leggere ogni suo pensiero. E, malgrado gli sforzi per evitarlo, Kurt sente che l'attrazione che prova verso il suo nuovo compagno è destinata a crescere..
_______
Racconto, interamente basato sul romanzo di Becca Fitzpatrick (Il bacio dell'angelo caduto/Hush Hush), ma con personaggi differenti, qui non troviamo Nora e Patch, ma Kurt e Blaine (che non appartengono a me in quanto personaggi inventati di una serie televisiva, Glee).
..... Iris ♥
Genere: Angst, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mercedes Jones, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prologo

Valle della Loira, Francia.

Novembre 1565

 

Quando scoppiò il temporale, Hunter si trovava in compagnia della figlia di un fattore sulla sponda erbosa della Loira. Aveva lasciato il suo castrone libero di

vagare per il prato, quindi poteva fare affidamento solo sulle proprie gambe per tornare al castello. Staccò la fibbia d'argento da uno stivale, la mise in mano alla ragazza, poi la guardò scappar via, mentre il fango le inzaccherava l'orlo della gonna. Quindi si tirò su gli stivali con forza e si avviò verso casa.

La pioggia iniziò a scrosciare sulla buia campagna che circondava il castello di Langeais, ma Hunter superò agevolmente le tombe interrate e i tumuli del cimitero;

persino nella nebbia più fitta non avrebbe esitato a ritrovare la strada di casa.

Quella notte, però, sebbene non ci fosse un filo di nebbia, la violenza del temporale era sufficiente a confondere le idee.

Con la coda dell'occhio Hunter vide qualcosa che si muoveva alla sua sinistra e alzò di scatto la testa.

Quello che a prima vista era sembrato un grande angelo in cima a un monumento poco distante si levò in tutta la sua altezza.

Non era di pietra, né di marmo. Il ragazzo aveva braccia e gambe, petto e piedi nudi. Pesanti calzoni da contadino erano mollemente legati sui fianchi. Saltò giù dal monumento, e alcuni ricci gli scivolarono sul viso.

La mano di Hunter si mosse lentamente verso l'elsa della spada.

- Chi va là?

Il ragazzo accennò un sorriso.

Non prenderti gioco del duca di Langeais – lo ammonì Hunter.

- Ho chiesto il tuo nome. Dimmelo.

-Duca? -. Il ragazzo si appoggiò a un salice ritorto. -Oppure bastardo?

Hunter sfoderò la spada. - Rimangiati quella parola!

Mio padre era il duca di Langeais. E adesso il duca sono io - strillò, maledicendosi perché quella protesta era suonata goffa e infantile.

Il ragazzo scosse pigramente la testa.

-Tuo padre non era il vecchio duca.

Quell'insinuazione fece ribollire il sangue a Hunter, che sollevò la spada e domandò: - E il tuo, di padre?

Non conosceva ancora tutti i suoi vassalli, ma stava imparando. Il cognome del ragazzo gli sarebbe rimasto impresso nella memoria.

- Te lo chiederò un'altra volta - aggiunse, asciugandosi con la mano il viso bagnato di

pioggia.

 -Chi sei?

Il ragazzo mosse un passo verso di lui e contemporaneamente allontanò da sé la punta della lama.

All'improvviso sembrò più vecchio di quanto Hunter avesse pensato, forse di un paio d'anni.

- Sono della schiatta del diavolo - rispose.

Hunter avverti una stretta di paura allo stomaco. -Tu sei pazzo - replicò a denti stretti.

-Sparisci dalla mia vista.

E all'improvviso il terreno sotto i suoi piedi tremò.

Fuochi oro e rossi gli esplosero dietro le palpebre. Si ritrovò piegato in due, le unghie conficcate nelle cosce.

Ansimante, alzò lo sguardo sul ragazzo, tentando di

trovare un senso in quello che gli stava capitando.

La sua mente vacillava, come se ne avesse perso il controllo.

Il ragazzo si abbassò per poterlo guardare negli occhi.

-Ascoltami attentamente. Ho bisogno di una cosa e non me ne andrò finché non l'avrò ottenuta. Hai capito?

Digrignando i denti, Hunter scosse la testa per dichiarare la sua incredulità, il suo rifiuto. Gli avrebbe volentieri sputato in faccia, ma la lingua disobbedì al comando.

Il ragazzo lo afferrò per le mani e Hunter urlò a causa del forte calore che emanavano.

- Devi giurarmi fedeltà - disse il ragazzo.

- Inginocchiati.

Hunter ordinò alla sua gola di emettete una risata, ottenendo solo uno scoppio di tosse. Il suo ginocchio destro si piegò, come se fosse stato colpito da dietro, sebbene non ci tosse nessuno alle sue spalle, e all'improvviso si ritrovò nel fango.

Rotolò su un fianco, scosso dai conati.

- Giura - ripetè il ragazzo.

Quel calore insopportabile salì dalle mani al collo di Hunter il quale dovette impiegare tutte le sue forze solo per riuscire a stringere i pugni. Rise di se stesso,

ma non c'era allegria nella sua risata.

Non aveva idea di come ci riuscisse, ma era sicuro che fosse quel ragazzo a farlo sentire debole, nauseato, malato.

E non poteva ribellarsi.

Così decise di dire quel che doveva, ma in cuor suo giurò che avrebbe ucciso il ragazzo per quell'umiliazione.

- Signore, vi giuro fedeltà – sibilò Hunter .

Il ragazzo lo tirò su.

-Fatti trovare qui all'inizio del mese ebraico di Cheshvan. Nei giorni compresi tra la luna

nuova e la luna piena avrò bisogno dei tuoi servigi.

- Due settimane? –

La voce di Hunter tremava per la rabbia. - Io sono il duca di Langeais!

-Tu sei un Nephilim - disse il ragazzo stiracchiando un sorriso.

Hunter aveva un'imprecazione sulla punta della lingua, ma decise d'ingoiarla.

-Cos'hai detto? – chiese invece con un tono gelido, corico di veleno.

-Tu appartieni alla razza biblica dei Nephilim. Il tuo vero padre era un angelo caduto. Tu sei mortale solo per metà.

Gli occhi ambrati del ragazzo sostennero lo sguardo di Hunter.

-E per metà sei un angelo caduto.

Da un angolo recondito della memoria di Hunter riaffiorò la voce dell'istitutore che gli leggeva la Bibbia e gli spiegava della razza deviante nata dall'unione tra gli angeli caduti e le donne mortali.

Una razza spaventosa e potente.

Hunter fu scosso da un brivido, che non era solo disgusto.

-Chi sei tu?

Per tutta risposta, il ragazzo si voltò e andò via.

Hunter avrebbe voluto seguirlo, ma non riuscì a ordinare alle gambe di muoversi. Però, anche se inginocchiato a terra e con gli occhi pieni di pioggia, riuscì a notare due grosse cicatrici sulla schiena del ragazzo.

Formavano una V rovesciata.

-Tu sei... caduto? - gridò.

-Ti sono state strappare le ali, vero?

Il ragazzo, angelo o chiunque fosse, non si voltò, ma Hunter non aveva bisogno di conferme.

-Questo servigio che devo renderti- urlò.

-Esigo sapere di che cosa si tratta!

Nell'aria umida del cimitero risuonò una risata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma ccciao!

Io sono Iris, una tra le due ragazze a cui appartiene questo account, quella italo-americana.

Allora, se avete letto i magnifici libri della saga ''Hush Hush'' di Becca avrete di sicuro visto che questa non è altro che la stessa storia, però modificata nei personaggi. 

Essendo fan di Glee, e una Klainer shipper incallita ho deciso di sconvolgere un pò il romanzo di Becca e inserirci i miei amori.. La storia è quella originale, solo che in questo racconto ci ritroveremo in Ohio e i personaggi originali sono spariti!

Ora ci sono solo i personaggi di Glee. Faccio un pò riferimento a tutti, Mercedes, Rachel, Quinn, Hunter, Sebastian, Sam, la coach Bestie, Burt... ma i protagonisti sono i miei amorucci, un'adorabile e cuccioloso Kurt e un misterioso e molto badboy Blaine.

Se avete letto il libro e non gradite una versione diversa, siete pregati di non continuare a leggere.

Questo è solo il piccolo prologo, e visto che i miei cuccioli Kurt e Blaine escono nel primo capitolo.. domani lo pubblico anche, YAAAAY.

 

Ringrazio il mio amoruccio Susie, che mi ha anche betato la storia.

E' vero sono italo-americana, ma il mio italiano è un pò arrugginito, quindi lei mi da una mano.

 

Bacio, aspetto vostri commenti, anche, soprattutto su questa idea di sconvolgere interamente un libro (che amo da morire).

-Iris, la pazza che pubblica alle 2 di notte. ;D

  
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