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Autore: _Two of Spades_    29/05/2013    4 recensioni
L'inglese stava seduto su una sedia in attesa del fratellino “Alfred cresce così in fretta, non posso credere che faccia già la 3° elementare.”
Erano quasi le 13.20, tra pochi minuti sarebbe arrivato affamato con un bel sorriso sulle labbra e...
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alfred continuava a piangere con il viso affondato sul cuscino di Superman. Si sentiva solo, il non avere amici lo faceva sentire a pezzi.
Sentì la porta aprirsi:

“Hey honey…”

“Lasciami solo….” L’inglese finse di non averlo sentito e con ciò si sedette sul letto e cominciò a parlare.

“Dai, non piangere.”

“Perché dovrei? Non è giusto! Sono solo, non ho amici!” rispose con voce soffocata dal cuscino.

“Sei sicuro? Secondo me gli amici ce li hai…” proseguì l’inglese.

“E invece no!”

“Come fai a dirlo?”

“Nessuno vuole sedersi vicino a me, nessuno vuole giocare con me. Io voglio giocare agli eroi e gli altri mi mandano via perché vogliono giocare a calcio, e mi prendono in giro perché prendo sempre bei voti e perché porto gli occhiali…" Detto ciò scoppiò a piangere con molta più foga. Arthur si sdraiò vicino a lui e lo strinse tra le braccia con fare protettivo.

“My little honey , don’t cry, you’re not alone.”
Alfred continuava a singhiozzare sul petto dell’inglese, rimasero così per un bel po’, finchè Alfred non si fu calmato abbastanza da poter dare ascolto al tutore.

“Lo so che è difficile, ma quando ti prendono in giro, tu non ascoltarli, se vedono che non importa niente di quel che dicono smetteranno.”

“Ma sono comunque solo."

“It’s not true, ricodati che qualunque cosa tu faccia io ci sarò sempre per te, because i love you.”

Alfred sollevò lo sguardo dal petto verso al viso dell’inglese dove vide una lacrima rigargli il viso.
“I love you too.” Rispose stringendolo a se come se avesse paura di vederlo scomparire davanti a lui.
Arthur si avvicinò al suo volto e gli diede un bacio sulla fronte, era triste anche lui, vedere il fratellino piangere per lui era una tortura, gli spezzava il cure sapere che non era felice.
Dopo qualche minuto fu Alfred a rompere quel silenzio.

“Arthur…”

“Yes?”

“Ho fame.”

Si guardarono e sorrisero entrambi, erano le 18.00 e con tutto quel trambusto avevano saltato il pranzo.

“Ormai il pranzo è andato, che ne dici di andare al Mac Donald?”

“Oh yes!” rispose l’americano con una nuova energia.

Si alzarono e andarono a mangiare, dopo cena, prima di andare a dormire, Arthur entrò nella stanza di Alfred il quale era già sotto le coperte. Gli diede la buona notte un bacio sulla fronte, ma quando tentò di uscire venne fermato:

“Arthur aspetta!”

“Yes? Hai bisogno di qualcosa?” l’americano abbassò un po’ lo sguardo ponderando su quello che stava per dire.

“Posso chiederti un favore?”

L’inglese gli rivolse un sorriso “Certo, tutto quello che vuoi.”


Note dell'autrice:
Ho corretto il primo capitolo ringrazio Alfiah per avermi indicato gli errori, e boh, grazie a tutti quelli che hanno letto fin qua e che recensiranno.
ps "I love you." è inteso come un "Ti voglio bene."
pps Non è ancora finita ovviamente xD
Ciao ciao.
  
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