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Autore: Despicable Meggs    31/05/2013    5 recensioni
Cosa ci fa una bambina, sola, sulla loro scena del crimine? Come è arrivata fin lì e che cos’è successo che l’ha spaventarla a tal punto da farle perdere la memoria?
Questa volta la nostra squadra investigativa preferita è chiamata ad indagare su quello che sembra un semplice caso di omicidio, ma che si dimostrerà molto più complesso e sconvolgente del previsto.
Spero che l’idea vi piaccia … Quindi: leggete e commentate numerosi!!! XD
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

 
Nel giro di un'ora si erano già radunati tutti in ufficio.
McGee era stato a parlare con i genitori del sergente Turner ma non era riuscito a scoprire nulla di utile. Gli avevano detto che il figlio, per quanto ne sapessero loro, non aveva nemici.
"Era una persona tranquilla, si teneva lontano dai guai. Non capisco come possa essere successo" disse la madre.
Gibbs invece era stato a parlare con i vicini di casa di Sarah. Gli dissero che quel giorno non avevano notato nulla di strano. Che lei e Zoe erano due persone tranquille, che non si facevano notare troppo.
Dopo poco Abby li chiamò subito per spiegare loro quello che aveva scoperto.
"Scendete in laboratorio. E portate anche Zoe, magari riesce a spiegarci qualcosa in più di quello che è successo" disse.
 
Quando arrivarono in laboratorio Abby, come al solito, stava ascoltando la musica a tutto volume e non si accorse che erano entrati.
Zoe la studiò, confusa dallo strano modo di vestire della ragazza e dal suo discutibile gusto musicale. Inoltre, non essendosi accorta della loro presenza, aveva continuato a ballare e a dimenarsi al ritmo di quel fracasso infernale.
 
"Ciao Abby!" gridò Gibbs per attirare la sua attenzione.
 
La ragazza si girò di scatto e li vide tutti intenti a fissarla. Subito abbassò il volume della musica e disse "Ragazzi finalmente siete arrivati".
"Tu devi essere Zoe! Come sei carina" aggiunse poco prima di abbracciarla.
 
Lei la guardò cercando di inquadrarla e poi sorridendo disse "E tu sei buffa. Perché porti un collare da cane? Non hai un cucciolo a cui metterlo?".
 
Tony non riuscì a trattenere una risata ed Abby lo fulminò immediatamente con lo sguardo.
 
"Tesoro" disse Abby a Zoe "Non è per cani... A me piace metterlo. Non trovi che sia molto particolare? Se vuoi te ne regalo uno!"
"No grazie Abby" intervenne Ziva "Non credo sia un oggetto adatto ad una bambina di cinque anni".
"Però ti sta bene!" disse Zoe sorridendo.
"Grazie!" esclamò Abby soddisfatta.
 
"Comunque vi ho fatto venire qui perché ho qualcosa per voi. Intanto ho una corrispondenza per il bossolo che avete trovato. Non è di uso comune, lo si trova solo in pochi negozi specializzati nella caccia. Questi sono i nomi di due rivenditori qui a Washington" disse dando a Gibbs un post-it.
"Inoltre ho analizzato il sangue sulla maglietta. È del sergente Turner".
Poi rivolgendosi a Zoe chiese "Ci puoi spiegare come è finito lì?".
In realtà Abby aveva già capito cosa era successo ma voleva vedere se Zoe riusciva a ricordarlo.
 
Zoe la guardò perplessa. Si ricordava di avere i vestiti insanguinati ma non come se li era sporcati.
"Non lo so" disse "Io credo di essermi pulita le mani sulla maglia, perché erano sporche...".
"E come ci è finito il sangue sulle tue mani, piccola?" le chiese Ziva accarezzandole i capelli.
"Mmmm.. Non ricordo come.." rispose.
 
In quel momento entrò Ducky con il rapporto dell'autopsia del sergente.
"Confermo che la causa della morte è dovuta al proiettile che lo ha colpito in testa" disse a Gibbs.
"Credo proprio che l'assassino lo abbia freddato senza nemmeno dargli la possibilità di rendersi conto di quello che stava succedendo".
 
A sentire quelle parole a Zoe ritornarono alla mente alcune immagini della sera prima.
 
Un colpo di pistola.
Un uomo che cadeva a terra.
Il sangue che scorreva.
E le grida di una donna.
 
Iniziò a respirare affannosamente, tremava e presa dal panico afferrò la mano di Ziva.
"Che succede?" le chiese chinandosi alla sua altezza per guardarla in faccia.
"La mia mamma... L'hanno presa! Ricordo che eravamo nel vicolo e lei parlava con due uomini. Mi aveva fatto nascondere... Poi all'improvviso ha iniziato ad urlare e io mi sono spaventata..." si fermò e abbracciò Ziva.
"Hey... Tranquilla. Continua..." disse accarezzandole la schiena.
"Poco dopo è uscito un uomo dal bar. Quando ha sentito la mia mamma urlare ha detto a quegli uomini di lasciarla andare... Poi ho sentito uno sparo e sono corsa a vedere... E loro portavano via la mamma mentre l'uomo era sdraiato per terra. Ho provato a svegliarlo... Volevo che mi aiutasse... Ma lui non rispondeva e mi sono tutta sporcata. Quando mi sono accorta che i due uomini tornavano indietro mi sono nascosta... E poi siete arrivati voi".
 
Questo era un grande passo avanti. Intanto avevano capito cosa era successo al sergente Turner.
Era una vittima delle circostanze, aveva solo cercato di aiutare e quegli uomini, di cui ancora non si conosceva l'identità, lo avevano ucciso.
Inoltre adesso sapevano che la madre di Zoe era stata rapita.
 
Ritornarono tutti in ufficio e portarono qualcosa da bere a Zoe per farla calmare.
Ricordare gli eventi della sera prima l'aveva spaventata molto e non si era più staccata da Ziva. Ma loro avevano bisogno che ricordasse qualcosa in più su quei due uomini misteriosi.
Gibbs si avvicinò e chiese alla bambina se quelle persone avevano qualcosa di particolare che l'avessero colpita.
 
"Magari indossavano qualcosa di particolare, oppure parlavano in modo strano" le disse lui.
"Forse... Ma ora non mi viene in mente... Scusa" rispose un po' delusa.
"Non ti preoccupare. Sei stata molto brava oggi" disse per rassicurarla.
 
Mentre Gibbs e Ziva rimanevano in ufficio con Zoe, McGee e Tony andarono nei due negozi che Abby gli aveva indicato a cercare informazioni su due possibili clienti che magari avevano comprato quei proiettili nei giorni precedenti.
Il primo negoziante gli disse che l'ultima volta che aveva venduto quel tipo di munizioni era stato almeno 5 anni prima.
Il secondo invece aveva venduto quei proiettili a tre diverse persone nella settima precedente ma non avrebbe dato alcun nome senza un mandato.
"Mi è già successo altre volte che dei poliziotti venissero a chiedermi informazioni. Non voglio finire nei guai. Il mio avvocato mi ha detto di aspettare il mandato per dire questo genere di cose".
Tony provò ad insistere ma l'uomo non cedette.
 
 
Non appena rientrarono spiegarono a Gibbs la situazione. Stava per sollevare il telefono per chiedere il mandato quando il cellulare squillò.
"Parlo con l'agente Gibbs? Sono l'agente Parker della polizia, penso di aver trovato la donna che cercavate" disse.
"Si sono io. Dove?" rispose sperando che Sarah si trovasse in un ospedale o alla centrale della polizia.
"Alla discarica pubblica, signore. L'hanno ritrovata alcuni operai circa un'ora fa. Era dentro un cassonetto".
"Ok. Arriviamo" disse chiudendo la telefonata.
 In quel momento si sentì male pensando a Zoe. Decise però di aspettare a dirle qualsiasi cosa; prima voleva vedere con i suoi occhi che si trattasse di Sarah.
"Dobbiamo andare alla discarica pubblica. Ziva porta Zoe da Abby e raggiungici al parcheggio" comandò Gibbs.
 
 I tre agenti si guardarono perplessi.
"Cosa c'è alla discarica capo?" chiese Ziva confusa.
"David! Non discutere e fai quello che ti ho detto. Muoviti".
Sentendo il tono che Gibbs aveva usato, Ziva capì che qualcosa non andava e che molto probabilmente la chiamata riguardava la madre di Zoe.
 
Portò la bambina da Abby e le chiese di tenerla finché non fossero tornati.
"Adesso resta qui. Vedrai che ti divertirai un sacco. Sono sicura che Abby ti farà conoscere Bert" le disse.
"Chi è Bert?" chiese curiosa Zoe.
"È il mio ippopotamo!" esclamò.
Ziva vide che Zoe si stava già distraendo così la salutò e raggiunse gli altri.
 
Arrivati alla discarica andarono immediatamente a vedere il corpo. Speravano davvero che l'agente Parker si fosse sbagliato, che avesse preso un abbaglio.
Ma non appena videro la donna capirono che non c'era stato nessun errore.
Quella era Sarah.
E quando Ducky iniziò ad analizzare il corpo capì subito cosa era successo. Voleva prendere la temperatura dal fegato ma si rese ben presto conto di non poterlo fare.
"O mio Dio!" esclamò "Che cosa orribile".
"Che c'è Ducky?" chiese Tony.
"Credo che siamo di fronte ad una caso di traffico di organi. Guardate queste ferite ancora aperte. Le hanno preso tutti gli organi che si possono trapiantare. E poi l'hanno abbandonata qui" spiegò il medico.
"Che Dio abbia pietà della sua anima" aggiunse Palmer.
 
Finirono i rilevamenti e risalirono in macchina per tornare all'NCIS.
Restarono in silenzio per buona parte del viaggio. Erano tutti sconvolti da quello che avevano scoperto.
Tony notò la preoccupazione negli occhi di Ziva.
"Amore" le disse prendendole la mano "Va tutto bene?".
"Si" rispose in modo brusco guardando Tony.
"In realtà no. Cosa diciamo ora a Zoe? È così ingiusto..." aggiunse avvicinandosi a lui e appoggiando la testa sulla sua spalla.
Lui la strinse e disse "Già... Davvero. Ma la faremo pagare a chi ha fatto questo".
                                                                                                                                              
 
 
 
Angolo dell’autrice:
 
Allora … Siamo già al quarto capitolo! Dal prossimo capitolo entreremo nel vivo della storia!!

Ora hanno ritrovato il corpo di Sarah … Come faranno a dirlo a Zoe?
E i nostri “amici” russi che piano avranno in mente?
Scoprirete tutto nel prossimo capitolo!

Intanto grazie a chi legge e anche a chi commenta!

Baci
Meggie <3

  
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