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Autore: LiftingShadows_    01/06/2013    3 recensioni
Questa è la mia prima fic, quindi spero che vi piaccia! Questo primo capitolo l'ho scritto mentre ero in classe. *a chi pensi che può fregargliene qualcosa!* Avevo voglia di scrivere e sono uscite cose campate per aria, ma spero che vi piaccia comunque. E se Matt avesse incontrato una persona incredibilmente persuasiva e travolgente mentre era con Gaia? E se nonostante amasse Dom ci fosse qualcosa a mettersi in mezzo? E se il desiderio folle e maniacale di una persona portasse alla distruzione di tutto? Leggete! E recensite, se vi va. Sapere quel che pensate è molto importante per me. Ah, in questa storia c'è un nuovo personaggio, di cui sono gelosissima. Probabilmente ce ne saranno anche altri, vediamo dove mi porta la mia musa ispiratrice. Baci,
I
Genere: Fantasy, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Cap 4 CIAO! *V*
*Che sorridi a fare!* Già, adesso dovrei tenermi pronta per il linciaggio.
*le lettrici rincorrono Isa che scappa ma Isa non vede la fossa e ci cade dentro. Le lettrici la catturano e la picchiano*
Aiutoooo! Vi chiedo perdono in ginocchio per non aver aggiornato prima, sono imperdonabile, lo so.
Ma in questo periodo tra studio, uscite e altre grane non ho proprio avuto il tempo. Inoltre è un periodo un po' strano ma vabbè, lasciamo perdere. Devo aggiornare, non vomitare i miei casini su chi legge. 
Dunque--
Cosa importantissima: se nelle risposte alle recensioni dico cose del tipo ' Aggiornerò stasera.' o 'Domani aggiorno.', NON CI DOVETE CREDERE!! Io lo dico, non so perché, forse per autoconvincermi, boh.
Ok, eccoci alla seconda parte di questo capitolo, bello pienotto di cavolate.
Ah, chiedo perdono, mi stavo dimenticando-- che cafona che sono. Fa niente, rimedio subito.
Un megagwazieeeeee a Pwo_Pah che nonostante tutti i suoi impegni e le sue corse folli si ritaglia sempre un attimino per recensirmi! Sempwe splendida, gwazie, non me lo mewito!
*fa un inchino*
Poi-- la prima parte non mi pare sia piaciuta molto-- Sarei più contenta di ricevere qualche recensione in più, c'è tanta gente che legge in silenzio e per me è importantissimo sapere cosa pensate.
*stai zitta e accontentati!*
*mi prendo a padellate in testa*
Ok, poco male. In effetti questa parte è stata un po' statica-- tutte ciance e pochi fatti. Non importa, sto per rimediare!!!!
*sorriso malizioso*
Mi dispiace trascurare un po' di gente in questo capitolo ma devo dare spazio a--
Va be', leggete.
A più giù,
I

*****************************

II. You Could Be My Unintended

UNA SETTIMANA DOPO
Scesero dal taxy che li aveva portati dall'aeroporto fin nei pressi della spiaggia.
Tutti guardarono ammirati lo spettacolo che si parava davanti a loro. La spiaggia era bianchissima, pareva un'enorme distesa di sale o di neve.
Era fantastica.
E il mare era di un blu bellissimo, il più blu che avessero visto.
"Blu come i tuoi occhi, Matthew" cinguettò Gaia, guardandolo.
Lui le fece un largo sorriso e le stampò un bacio a fior di labbra.
 "Beh, piccioncini" disse Dominic secco.
"quando avete finito possiamo anche andare!".
Non sopportava quelle smancerie fra Gaia e il SUO Matthew.
Ma lei era la sua ragazza e lui non avrebbe potuto fare niente per cambiare le cose. Mai. O forse sì? E se lo avesse fatto, se avesse messo Matthew al corrente dei sentimenti che provava nei suoi confronti, come l'avrebbe presa Matthew? Quali conseguenze ci sarebbero state per i Muse?
Ma Gaia non era la persona che avrebbe reso felice Matthew. C'era amore fra loro, forse c'era. Ma Dominic conosceva abbastanza bene Matthew da riuscire ad interpretare certi sguardi.
Certe volte lo vedeva sollevato quando Gaia lo chiamava per dirgli che sarebbe andata a cenare da qualche parte con le amiche e loro due avrebbero avuto la possibilità di stare insieme ancora per un po'.
Oppure certi sguardi che Matthew rivolgeva solo a lui, sguardi incantati. Dominic non se li immaginava, ne era sicuro. O forse no?
E ammesso che Matt ricambiasse veramente i sentimenti che Dom provava per lui, lo avrebbe mai ammesso? E se lo avesse fatto, come l'avrebbero presa gli altri?
Perdersi in quei pensieri gli diede una fitta alla tempia facendogli fare una smorfia.
Matt lo guardò.
"Che succede, Dom?". Aveva visto la concentrazione e poi la repentina smorfia di dolore sul viso e la mano sulla tempia del suo amico. Era preoccupato per qualcosa e in quel momento Matt avrebbe fatto il possibile per calmarlo, avrebbe preso tutti i pensieri e le preoccupazioni che attanagliavano la mente di Dom su di sé se solo avesse potuto.
"Niente, Matt," disse.
Lo sguardo di Matt fu penetrante.
"No, davvero, stai tranquillo. Niente di grave".
Nessuno dei due disse più niente.
Pagarono i tassisti e camminarono finché non videro ergersi di fronte a loro una bella villa bianca. Si avvicinarono, Gaia estrasse dalla borsa una chiave e aprì il cancello in ferro battuto.
Si ritrovarono in un giardino piccolo ma curato con alcune piante di mirto e di corbezzoli e due cespugli di rose.
Il portone d'ingresso dava su un salotto con il pavimento in parquet, un divano con davanti un tavolino in vetro, una libreria contro il muro e un tavolo con un televisore al plasma.
Su uno degli scaffali della libreria c'erano alcune foto incorniciate.
Poi uscirono e finirono su un corridoio. Sul pavimento c'erano le valigie che loro avevano già fatto spedire.
Faceva veramente caldo, a fine giugno l'afa si stava già facendo sentire, per fortuna mitigata dalla brezza marina.
Si fecero una doccia, si vestirono e decisero di uscire a godersi il primo pomeriggio di spiaggia.
Presero il sole, fecero il bagno e giocarono a rincorrersi e a spruzzarsi sulla battigia.
"Tanto non mi prendi! Sono più veloce di te! Muovile quelle gambette corte, che tanto non riesci a prendermi!" disse Matt a Gaia facendole la linguaccia.
"Ah, parla il gigante!" disse lei.
 e con un balzo gli fu addosso.
"Cosa dicevi a proposito della mia velocità?".
"Ehm-- Hai saltato, non vale!".
"Ah no, eh? Invece sì! Ammettilo!".
"Cosa? Mai!".
Ma in quel momento Matthew si ritrovò il viso spruzzato di acqua salata.
"Brucia gli occhi, maledizione!".
"Ammettilo!".
E Gaia si chinò a raccogliere l'onda che si infrangeva sulla riva nelle mani strette a coppa.
"Ammettilo!" ripeté.
"Ok, va bene, mi arrendo. Lo ammetto, tu sei veloce e io sono lento, ok?".
Il sole stava tramontando, rosso sul mare.
A Matthew dava fastidio la luce e gli bruciavano ancora gli occhi per l'acqua. Se li stropicciò e si girò.
A qualche metro di distanza, in piedi, le mani lungo il corpo, i capelli color miele scompigliati sulla fronte dalla brezza, il petto fasciato nella t-shirt leopardata, le cosce strette nei pantaloncini e i piedi nudi e bianchi ricoperti da un sottile strato di sabbia, Dominic li stava osservando.
Jessica era stesa a prendere il sole, e accanto a lei c'erano Chris e Kelly.
Matthew, nel vedere Dominic si sentì pervaso da una strana ondata di calore che non aveva niente a che fare col sole che si stava ormai preparando a lasciare il posto alle stelle e alla luna.
No, era una sorta di calore interno.
<< Vorrei vederlo senza quei vestiti-- >>.
E poi notò l'espressione sul suo viso.
Era-- non triste, era peggio. Malinconia, dolore, preoccupazione.
Perché? Dom era preoccupato per qualcosa, Matthew se n'era già accorto da un po' ma l'amico aveva sempre cercato di tranquillizzarlo dicendo che non era niente.
<< Non è vero. Io so benissimo che c'è qualcosa che ti tormenta, Dominic. E credimi se ti dico che farei di tutto per alleviare il tuo dolore. Devi solo dirmi cosa ti preoccupa, voglio che tu me lo dica. E non importa se è qualcosa di grave, noi lo affronteremo insieme. Noi siamo-- amici. No, noi siamo più che amici. Puoi anche mentire a Jessica o a Chris o a qualcun altro, ma non a me. Ti conosco troppo bene per crederti. Tu ora mi dirai che succede, e lo farai con le buone o con le cattive. E non importa quanto tempo ci vorrà. >>.
Due braccia si posarono da dietro attorno al collo di Matthew e dei capelli castani gli solleticarono il viso, interrompendolo nei suoi pensieri.
Una voce suadente gli sussurrò nell'orecchio:
"Lo sai cosa penso?".
"No," disse Matthew, incuriosito e vagamente seccato. Ma Gaia parve non accorgersi della lieve stizza nel tono della voce di Matthew o, almeno, se se n'era accorta non lo diede a vedere.
"Penso che questa sera è la prima che passiamo qui".
"Aha, ecco. E quindi?".
Matthew si liberò dalla stretta della ragazza e si girò verso di lei.
Le mise un braccio attorno alle spalle e l'altro sulla schiena.
"E quindi," disse lei, avvicinandosi pericolosamente a lui.
Lui le morse delicatamente il naso.
"Eh no, eh!" disse lei con finta stizza.
Si baciarono.
Mentre baciava la sua ragazza, Matthew vide con la coda dell'occhio un viso bellissimo diventare una maschera di dolore.
Fu un attimo, poi Dominic si girò e Matthew ne vide i capelli color miele scompigliati.
Lottò con tutte le sue forze per non correre da lui.
Perché Dominic era così-- Strano? Perché aveva visto il suo volto così malinconico diventare l'espressione del dolore puro? Eppure era stato un attimo. Ma Matthew non se lo era immaginato. Era stato un attimo eppure era stato sufficiente affinché facesse breccia nel suo cuore, fendendolo.
Ma perché Dominic si doveva comportare così? Gaia era la ragazza di Matthew e Dominic lo sapeva.
E poi Dominic aveva Jessica.
Matthew non capiva.
O forse invece c'era del'altro?
Un pensiero balenò nella sua mente ma lo spinse in un angolo recondito, con molta fatica.
E se invece Dominic fosse stato preoccupato per qualcosa che non aveva niente a che fare con lui?
Però Matthew si sentì in colpa. Di nuovo. Era già successo ultimamente ma era una sensazione che non riusciva a spiegarsi.
Si distaccò all'istante da Gaia spingendola bruscamente.
Lei mise il broncio.
"Cosa c'è ora?".
"Ni-niente. Davvero. Niente".
Lei si incupì.
Lui si voltò dove pochi istanti prima c'era stato Dominic.
Ma ora Dominic si era spostato. Ora sedeva su un muretto diversi metri più in là.
"Che succede? Cosa stai guardando?".
"Ehi, Dom!". Era Chris che evidentemente non si era accorto di niente - impegnato com'era a chiacchierare animatamente con le due ragazze - ma che ora si era accorto del broncio e dell'allontanamento dell'amico.
"Vieni qui!".
Dom andò da lui.
"Ma che ha Dom?" chiese Gaia, che si era voltata a guardare Dom e che aveva osservato tutta la scena.
"Non lo so---" disse Matthew, di nuovo pensieroso.
Raggiunsero gli altri.
"Che succede?" chiese Chris a Dom.
"Niente, davvero. Sto-- sto bene" rispose lui.
"Mmmh-- non mi sembri molto convinto. Ma se lo dici tu--".
Le ragazze intanto si erano alzate e stavano riponendo gli asciugamani e le altre cose in una borsa, chiacchierando animatamente su quanto fosse stata rilassante la giornata e su quanto fosse bello il mare.
Matt aiutava le ragazze e intanto osservava Dom e Chris.
Dom gli sorrise e gli si avvicinò un poco, il tanto che bastava a non farsi sentire.
Ma Matt sentì comunque.
"Quando arriviamo devo parlarti di una cosa".
Chris lo guardò con un misto di curiosità e preoccupazione.
"--Va bene," disse infine.
"Appena arriviamo".
Dom fece un largo sorriso a Chris.
Matt, dal canto suo si sentì stranamente-- Geloso.
Perché Dom voleva parlare solo con Chris? Cos'era che lo preoccupava tanto e di cui voleva parlare solo con Chris e con nessun altro?
Poi Jessica si avvicinò al suo ragazzo.
"Va tutto bene?".
"Sì, Jess. Stai tranquilla".
Lei lo abbracciò e i due si baciarono.

***************************************************** (DUE ORE DOPO)
Si erano fatti una doccia, avevano cenato e ora stavano seduti sul divano chiacchierando mentre Matthew faceva zapping, in realtà più per non fare niente che per trovare qualcosa di interessante da guardare.
Dominic era più rilassato e chiacchierava allegramente con le ragazze.
Aveva parlato con Chris e gli aveva spiegato ciò che sentiva. Aveva avuto una vaga soggezione nel parlare dei suoi sentimenti ma Chris aveva capito tutto e gli aveva consigliato di cercare di parlare con Matthew, magari dopo aver ' sondato il terreno '.
Gli aveva detto anche che un po' l'aveva intuito.
"E' così evidente?" aveva chiesto Dom, ridendo.
"Uhm---" aveva detto Chris con un sorrisino.
"Per me sì!".
Dom gli aveva tirato un pugno sul braccio.
"Tutte le volte che Matt si scambia effusioni con Gaia tu fai una faccia da funerale!".
"Già".
"Seeeeiiiii una cheeeecca," aveva canterellato Chris.
"No, Matthew è l'unico".
"Una checca bionda che si veste come una troia ammazzaleopardi!" aveva continuato Chris.
Un altro pugno.
"Ahi, questo ha fatto male!".
Dom aveva riso.
"Sì, ma me lo sono meritato" aveva concordato Chris alla fine.
"Puoi dirlo!".
Si erano abbracciati. Chris tra i tre era sicuramente il più accorto e maturo e Matt e Dom lo consideravano da sempre come un fratello maggiore.
"Grazie," aveva detto Dom.
"Ok. Se hai bisogno che ti faccia da cupido, dimmelo!".
Dom aveva riso di nuovo.
"Sì, però devi comprarmi le freccette!".
Avevano riso entrambi.
"Ok. Adesso--- A parte gli scherzi--- Credo che dovresti provarci".

Gli aveva fatto bene parlare con Chris. Ora aveva la conferma su cosa avrebbe dovuto fare.
Era ancora vagamente preoccupato - in effetti non era in una situazione facile - ma aver messo al corrente Chris di ciò che gli frullava nella testa - e nel cuore - lo faceva sentire meglio, più sollevato, come se gli fosse stato tolto metà di un peso che stava diventando ormai insostenibile.

 Dominic balzò in piedi e si stiracchiò.
Guardò l'orologio appeso al muro davanti a sé. Erano le 21:55.
"Mi è venuta un'idea," disse.
"Che idea? Dai, sentiamo" disse Jessica, sbuffando.
"Che ne dite di andare in spiaggia e fare un falò? E magari portarci qualcosa da bere, un po' di musica. Ora ho voglia di fare un po' di baldoria. Voi no?".
"Sì, perché no?" disse Chris.
"Noooooo, non ho voglia di alzarmi. Voglio stare qua a poltrire su questo divano finché non faccio la muffa" mugolò Jessica.
"Eddai, Jess!".
Dom la baciò.
Matt, che fino a quel momento li aveva guardati, si girò, concentrandosi improvvisamente con molto interesse sul talent show su cui aveva fermato il suo zapping e di cui non capiva niente.
"Che bell'idea!" dissero Gaia e Kelly all'unisono.
"Ok, e va bene. Ho capito," capitolò infine Jessica, alzandosi.
"E tu, Matt--- Che te ne pare?".
"Uhmmm---". Matt si girò.
"Va bene, dai!".

********************************************************** (DIVERSE ORE DOPO)

Avevano passato una bella nottata in riva al mare. Avevano fatto il bagno ("fare il bagno di notte è tra le cose più belle che si possano fare", aveva detto Gaia) e avevano fatto un falò.
Avevano raccontato aneddoti a turno e poi avevano cantato tutti insieme intorno al fuoco con Matt che li accompagnava alla chitarra.
Avevano anche bevuto e non poco. Tutti erano alticci e avevano deciso di risparmiarsi la fatica di camminare fino a casa.
Avrebbero dormito sotto le stelle.
E così fecero. Tutti si addormentarono quasi subito.
Ehm-- Forse non proprio tutti, in realtà--

"Dom?".
"Uhm?".
"Hai avuto una splendida idea".
"Eh, sì, lo so", rise.
<< Grazie di averlo notato. >>.
Matt era in mezzo tra Gaia che dormiva profondamente le palpebre pesantemente abbassate e le labbra leggermente dischiuse, e Chris, che si era allargato e che, girandosi gli aveva mollato una sbeerla in pieno viso.
"E basta, Chris! Che cazz--".
"Non svegliarlo, Matt! Fai un casino infernale! La tua voce spacca i timpani anche quando parli piano!?".
Ma Chris dormiva russando fragorosamente.
"Sono stufo di stare in mezzo, qua stretto come tra un'incudine e un martello!" sussurrò Matt.
<< Davvero? Allora vieni qui! Io ti aspett-- >>.
"Vengo lì vicino a te".
"Eh, tu  t-tu, vuoi-- Vieni!" quasi urlò Dom.
Matt ridacchiò.
"Adesso chi è che fa casino?".
"Ok, ho esagerato!".
Matt si alzò, un po' barcollante e Dom si alzò a sua volta.
Gli si avvicinò e gli tese la mano.
"Che fai?" chiese Matt.
"Ti do una mano, letteralmente, altrimenti, nelle tue attuali facoltà mentali, rischi di cadere addosso a qualcuno!". Rise, vagamente beffardo.
"Invece ce la faccio benissimo anche da solo!" disse ma, in quello stesso istante inciampò sulle gambe della sua ragazza.
Gaia mugugnò qualcosa che suonava vagamente di ' lasciatemi! Non osate toccarmi, altrimenti chiamo la polizia ', e Dom gli si avvicinò e gli tese la mano di nuovo.
Questa volta Matt la prese mentre Gaia si rigirava su un fianco e continuava a dormire.
Le loro mani erano ora intrecciate l'una con l'altra e si stavano per dirigere dall'altra parte, dove c'era il telo di Dom, quando Matt si ricordò improvvisamente che non aveva preso il suo.
Con una risatina lo fece presente all'amico.
"Stai qui, non muoverti! Vado a prenderlo!".
"No, ci vado io!".
"'Ci vado io, ci vado io! '", Dom fece il verso a Matt. ">Ma ti rendi conto che traballi come un budino e non riesci a camminare per mezzo metro senza cadere e vuoi andarci tu!".
Matthew fece una lunga e sonora pernacchia con la bocca in direzione di Dominic.
"Io non sono ubriaco! Sono lucidissimo!".
"Zitto! Quante volte ti devo dire di non urlare!".
"Anche tu hai bevuto" cantilenò Matt.
"Io sono il più lucido qua. Lo so, anzi, lo sanno tutti che tu sei un megalomane con manie di onnipotenza e che vorresti rubare il posto che spetterebbe a Dio, a patto che ce ne sia uno--".
"Che non c'è", lo interruppe Matthew.
"--ammesso che ce ne sia uno" continuò Dominic.
Tornò da Matthew.
"E il mio te--".
"Non posso prenderlo! Una parte la occupa Gaia e Chris ci si è praticamente sbracato sopra! Kelly si è allargata anche lei e si è messa di sbieco occupando sia il suo che quello di Chris! C'è un casino qua! Rischierei di svegliare tutti!".
"Pfff. Va be', allora vorrà dire che-- E ora?".
<< Allora vorrà dire che-- >>.
"Dom?".
Erano arrivati.
"Uhm?".
"Posso-- Se non disturbo, è chiaro,"
<< Dai, dillo-- >>.
"Beh,".
<< DILLO! >>.
"Non voglio occupare i tuoi spazi!".
<< I miei spazi? Ma se sei l'unica persona con cui li voglio condividere, "i miei spazi!" >>.
"Posso stare accanto a te sul tuo? Mi metterò su un fianco e sarò sottile come una sottiletta!".
<< Evvai, ce l'hai fatta! >>.
"Sì, certo!".
Si stesero.
Dom stava comodo ma Matt stava per metà sulla bianca - e ormai fredda - sabbia.
Dom se ne accorse.
<< Non vuoi stare vicino a me, è questo? >>.
"Sei mezzo fuori, vieni più qua!" e si spostò per fargli spazio.
"Non c'è bisogno che ti sposti!". Matt gli si avvicinò.
"Abbiamo delle silouettes invidiabili ancora!".
Erano così vicini che i loro nasi quasi si sfioravano.
Matt si girò e guardò in alto.
"Ah, mi hanno sempre affascinato le stelle! E' così bello stare in spiaggia di notte sotto il cielo stellato!".
"Già," concordò Dominic con un sospiro beato.
<< E' così bello stare di notte in spiaggia sotto il cielo stellato con te! >>.
Matthew  si voltò di nuovo verso Dominic, stavolta con un'espressione sorpresa, maliziosa e leggermente divertita sul volto.
"Che hai detto?". Ridacchiò.
<< Oh merda. Non posso averlo detto! >>.
"Io--".
"Tu--?".
"Io ho detto--".
"Tu hai detto--?".
"Pfff. Ho concordato con t--".
Il viso di Matthew era ormai a pochi millimetri da quello di Dom, i loro respiri si incontravano.
"Tu hai detto che è bello stare di notte in spiaggia sotto il cielo stellato con me" soffiò Matthew.
"Io-- Sì-- Io non-- Cioè, sì, l'ho detto ma--".
"Ma non lo pensavi?" disse Matthew, un'ombra cupa sul viso, fulminea, istantanea.
"Io-- Sì! Sì, lo penso! Ma-- E' tutto così complicato, io non voglio altro che te. Ma tu hai Gaia e poi tu non provi quello che pro--".
Fu interrotto dalle labbra di Matthew che si posarono delicate sulle sue.
Dom dischiuse a sua volta le sue e il bacio si fece più infuocato.
Una mano di Matt si infilò nei suoi capelli e iniziò a giocarci.
"Mhmgjahdhgmmff--" mormorò Dom.
Sbadigliò.
"Cò-s-- Che di-ci?". Anche Matt aveva bisogno di dormire e soprattutto aveva bisogno di smaltire la sbornia.
"Mnfvoglio dowmiwe!".
"Matt?".
"èh?".
"Ho sonno, ma di solito faccio fatica a dormire se non c'è rumore intorno a me--".
"Uh, pooovewo piccolo Dommie" cantilenò Matthew.
"Di solito guardo la tv per dormire". Dominic sbadigliò di nuovo.
"Aha. L'ho detto io che il piccolo Dommie è un bambino viziato!". La risata di Matthew fu incredibilmente acuta.
"Zitto, svegli tutti!".
"Mnaaah--".
"Tu non ti rendi conto che--".
Le labbra di Matt sulle sue gli impedirono di continuare la frase.
Dom si scostò.
"Che c'è ora? Credevo che tu volessi--".
"Io sì, ora che te l'ho detto ne sono ancora più sicuro. Vorrei stare con te sempre. Non ho ancora capito bene cosa vuoi fare tu invece. Ma io voglio stare con te. Non so se sia giusto, però.
E Gaia? Non è giusto nei suoi confronti, tu hai lei".
Matthew si era voltato, lo sguardo fisso in alto, in un punto imprecisato. Pareva incurante di ciò che l'amico stava cercando di dirgli.
"I cristalli. Sono mooolto affascinanti, Dom".
"E credo che Gaia-- Cosa? I-- cristalli? Io sto cercando di dirti una cosa e tu mi parli dei-- quali cristalli?".
"Non lo so. Ho letto da qualche parte che ci sono dei cristalli che ti permettono di fare cose incredibili". Rise di nuovo con quella risatina acuta.
"Lo sai, Dom, che il sonno mi sta passando e che ho una gran voglia di bere qualcosina?".
"Eddai, Matt!".
Matt si era messo a sedere e si stava alzando di nuovo.
"Dai, rimani qui! Ora non è il caso di bere niente!".
"Mpfff-- E va bene".
Si ristese, con aria vagamente seccata.
"Ma voglio fare qualcosa ora".
Baciò di nuovo Dom. Fu un bacio intenso che lasciò il biondo senza fiato.
Poi Matt si abbassò e lo baciò teneramente sul collo. Dom reclinò la testa all'indietro, mentre il bacio del moro si faceva sempre più intenso.
Dom si morse le labbra per soffocare un mugolio di piacere.
Poi, tutto d'un tratto, il moro si era staccato da lui.
"Dormi ora".
"Non ce la faccio così, senza sottofondo".
Matthew lo abbracciò e gli mordicchiò un lobo.
Si schiarì leggermente la gola e iniziò:
"You could be my unintended
choice to live my life extended
you could be the one I'll always love--".
Gli mordicchiò il lobo di nuovo. Brividi per Dom.
"Per me? Questa canzone, tu--?".
"Sì. Shh, owa dowmi". La carezza sulla guancia del biondo fu delicatissima, così come la voce di Matt, che continuò:
"First there was the one who challenged
All my dreams and all my balance
She could never be as good as you
--
Un ultimo sorriso apparve sul viso di Dom. Poi chiuse gli occhi e si addormentò.
Matt tentò di nuovo di ricordare cosa avesse letto riguardo a certi cristalli, poi si sorprese a pensare che forse ciò che era successo quella notte con Dom, anche se si era trattato di semplici baci, non fosse giusto.
Sensi di colpa di nuovo.
<< Al diavolo i sensi di colpa, al diavolo Gaia, al diavolo tutto. >>.
"Buonanotte, Dommie".
Gli lasciò un lieve bacio sulla fronte, poi chiuse gli occhi e dopo poco, scivolò nei sogni anche lui.

***** **************

Ciau! Ed eccomi a finire questo capitolo all'una di notte, dopo aver scritto con molta fatica a pezzi in un arco di-- quasi un mese, ladies and gentlemen!
Oooook. E' stato una faticaccia perché inizialmente avevo delle idee mooolto diverse, ma pochi giorni fa mi sono messa a scrivere ed è uscito questo episodio così a buffo. Inizialmente avevo intenzione di bypassare l'episodio della spiaggia di notte e di far succedere altre cose dopo ma, sarebbe stato criminale non farlo, quindi alla fine sono contenta di ciò che è saltato fuori.
Ciò che ho pianificato, succederà dopo, a meno che i personaggi non mi sfuggano di nuovo di mano.
Questo capitolo, già lo so, farà felici le fans del Belldom, mentre invece farà arrabbiare molto il team Harriet (per ora solo Alexy, che ha cambiato il nome in _OdiEtAmo_. Tra parentesi, date un'occhiata alla sua storia, è moooooooolto bella!!).
Potrò finalmente aggiornare più spesso, sta per finire la scuola.
Ok, sto avendo un po' sonno, quindi-- spero che questo capitolo vi sia piaciuto almeno un pochino,
*no, fa cagare!*, aspetto qualche parolina da parte vostra anche se in effetti, considerando questo ritardo clamoroso non me lo meriterei proprio!
Un baciotto a tutte quelle che leggono,
Buonanotte,
I






   
 
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