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Autore: chitta97    01/06/2013    10 recensioni
Jack rappresenta un po' l'inverno , ma le altre stagioni? E' possibile che un umano abbia dei poteri speciali?E una leggenda può innamorarsi?
Storia ambientata dopo il film e che vede come protagonista Jack Frost alle prese con tanti dubbi e sorprese....
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una mossa inaspettata

 

Aprì gli occhi, facendo affacciare quel dolce miele sul paesaggio innevato del Polo Nord che si intravedeva dalla finestra della sua nuova cameretta.

Si tirò su a sedere, con un'espressione pensierosa e assorta.

Non riusciva a togliersi dalla testa la discussione avuta con Frost la notte scorsa...

 

Un leggero tocco alla porta la destò e la riportò completamente alla realtà.

Mise su un sorriso tirato e rispose con un stridulo 'Avanti'.

 

Dentolina sbucò dall'uscio con in mano un vassoio stracolmo di leccornie.

Oh, non dovevi portarmi la colazione a letto!”

Ma figurati, non è un disturbo. E poi...”

Evelyn spostò lo sguardo dalla fetta di crostata che aveva cominciato a mangiare, alla Fatina dei denti.

E poi?”

E poi ho anche bisogno di parlarti.”

Parlarmi? E perché?”

Perché è troppo strano che tu e Jack vi siate appena salutati la scorsa notte.”

Oh...Nord te l'ha detto.”

Annuì lievemente.

Perché avete litigato?”

Una cosa stupida, come al solito.”

Non deve essere una cosa così stupida se ci state così male.”

 

Alzò le iridi di miele, che tanto la contraddistinguevano, dal vassoio e, incontrando quelle color pervinca della fata, si decise a raccontare tutta la vicenda.

 

Dentolina, sentito tutto, non fece altro che sorridere dolcemente, come fa una mamma davanti alle liti del suo bambino.

Non ridere: è una cosa seria!”

Si imbronciò la ragazza.

Non stavo ridendo di te. Comunque la cosa è molto semplice.”

Evelyn assunse uno sguardo interrogativo.

Basta chiedere scusa.”

 

E ti sembra una cosa semplice? Così dovrei ammettere di avere torto e lui ragione!”

Avete entrambi torto e entrambi ragione. Lui ha sospettato senza motivo di Jack e tu lo hai aggredito subito, quindi chi dei due si scusi per prima non è rilevante.”

Sì invece.”

Be, se continuerai con questo atteggiamento andrete poco lontano...”

Detto ciò si alzò e si diresse verso l'uscio. Prima di richiudersi la porta alle spalle però aggiunse: “Ah, quando hai finito vieni giù, ti aspettiamo.”

O-okay.”

 

 

Entrata nella stanza dove risiedeva il planisfero con tutte le luci che simboleggiavano i bambini che credevano ai Guardiani, Dentolina notò subito l'espressione imbronciata di Jack Frost, seduto su una sedia dalla parte dello schienale.

In quel momento irruppe anche Calmoniglio che naturalmente non si fece perdere l'occasione per tirare una frecciatina allo spirito del gelo : “ti sei alzato dalla parte sbagliata del letto stamattina?”

 

No.”

La risposta lapidaria del ragazzo, aveva talmente stupito il Canguro che questo non ribatté in alcun modo.

 

Nord d'altro canto sapeva benissimo a cosa era dovuto quel terribile umore e non poté che alzare gli occhi al cielo.

Sandman, infine, continuava a far comparire punti interrogativi dorati in attesa di spiegazioni.

 

Pochi minuti e al quadretto si aggiunse anche Evee, accorsa lì trafelata e ancora col fiatone. Non appena si rese conto della presenza del guardiano dell'inverno subito tramutò il suo sorriso luminoso in un'espressione nettamente più seria e prese immediatamente posto nel posto che più le sembrava lontano da lui.

E allora sì che i punti interrogativi di Sandy si dissolsero...

 

Ma Jamie, Sophie e Jack dove sono?”

All'ultimo nome un ombra passò negli occhi di ghiaccio di Frost, ma non fece commenti.

Loro non sono spiriti in tutto e per tutto e poi hanno anche la loro famiglia quindi non posso venire tutte le volte qua, per giunta a quest'ora della mattina. Penso siano a scuola tutti...”

La ragazza annuì, prendendo effettivamente coscienza che erano le 9 e 30 della mattina.

 

Comunque vi ho chiamati solo per confermare che oggi alle 16 è fissato per iniziare l'azione.” Fece Babbo Natale.

Ma come facciamo ad essere sicuri che lui ci sarà?”

Domandò Calmoniglio con un certo tono preoccupato.

Quando vedrà che tutte le 4 stagioni sono insieme verrà.” Rispose laconico Jack.

Un flebile “Giusto” uscì dalle labbra della ragazza.

Invece io vorrei sapere che cosa faremo effettivamente poi.”

Lo attaccheremo, che domande!”

Canguro, Dentolina intendeva in che modo lo attaccheremo!”

 

Per un attimo sembrò che davvero fosse ritornato il solito spirito del caos...Ma evidentemente era solo un istante, perché poi si rinchiuse nuovamente in quell'insolito mutismo.

 

Ma io non so sfruttare così bene i miei poteri!”

Esclamò agitata Evelyn. Prima di allora non ci aveva davvero pensato, ma tutto quello che sapeva fare lo aveva fatto sempre inconsapevolmente.

Allora fu l'omino del sonno, con l'ausilio delle sue figure dorate e dei gesti, a tranquillizzarla, facendole capire che l'avrebbero aiutata loro.

 

Bene, allora ci vediamo alle 16 dietro casa di Jamie. Ciao.”

Gli altri non fecero neanche in tempo a replicare che il guardiano dell'inverno se ne era già andato, lasciando un sospiro amaro sulla bocca di tutti.

 

I lunghi fili d'erba ondeggiavano al vento, sotto un cielo coperto da nuvole grigie che donavano un certo tono cupo e tetro alla situazione.

 

Evelyn continuava a guardarsi intorno più che per circospezione per vera e proprio ansia. Questa non era certo tradita dalle mani che non facevano che tremare, nonostante la loro padrone cercasse in tutti i modi di fermarle.

Di fronte stava Jamie che aveva un'aria decisamente più sicura anche se il modo in cui stringeva la mano della sorella, quasi convulsamente, lasciava presagire il contrario.

La piccolina, invece, era davvero la più tranquilla. Con una determinazione viva stampata in quegli occhi smeraldini, non sembrava avesse molta paura. Forse perché l'essere bambini ci da quella semplicità di superare i momenti più difficili con un sincero sorriso sdentato, di meravigliarci di fronte ad ogni piccola meraviglia e sorpresa, di spaventarci per le cose più innocue ma di cui tutti continuiamo, in un qualche modo, a provare un certo timore, come il buio.

Nord poi aveva rimesso in mostra i suoi tatuaggi insieme alle spade.

Ai suoi due lati stavano Calmoniglio, con già inforcate due uova esplosive, e Dentolina contornata dalle sue graziose fatine.

Ora erano lì. Ed erano pronti.

Ormai anche Frost aveva smesso di lanciare occhiatacce al suo omonimo che era voluto venire a tutti i costi, per prepararsi ad un possibile attacco.

 

Ed erano tutti così tesi che non lo videro.

 

Si avvicinò di soppiatto nell'oscurità creata da lui stesso, come quando d'inverno il sole si corica presto, così lui aveva fatto intorno a se.

Si videro solo le mani, adunche, con artigli sporchi quasi fosse un animale, che da dietro lo afferrarono.

 

Afferravano il biondino, l'unico senza poteri.

Solo il suo urlo strozzato attirò l'attenzione degli altri che, inutilmente, cercarono di...di far qualcosa!

 

Era troppo tardi.

E, tra i singhiozzi di Evy e una risata maligna, il ragazzo fu portato via.

 

Frost era rimasto come paralizzato, stupito come tutti o forse di più, di quello che era successo. Perché aveva preso lui?

Non era una leggenda, non era niente, tanto che avevano rinunciato a fargli fare il ruolo di esca perché effettivamente al nemico non avrebbe dovuto interessargli di lui.

Che cosa voleva ottenere con quel rapimento?

 

Ma, ad essere sinceri, era un'altra domanda che scuoteva lo spirito del gelo: Come mi dovrei sentire?

Il suo nemico, il suo rivale, era stato rapito. Certo, era un ragazzino, un essere umano, ma era comunque colui che sempre gli era stato d'ostacolo.

Si sentiva vuoto, in bilico tra una sottile, quanto ingiusta, soddisfazione, e il senso di colpa misto a quella incredulità e, sì, anche dispiacere, naturali.

Solo una cosa lo aiutò a prendere una posizione, la giusta posizione.

 

Vedere quelle gocce salate scivolare insistentemente sulle guance arrossate, tanto quanto gli occhi, di Evelyn, della sua Evelyn.

Perché qualunque cosa la facesse soffrire non era giusta, non per lui.

Non per lui che la riteneva forse la cosa più bella e importante mai entrata nella sua vita che era molto più lunga di quel che si possa immaginare.

 

Così, senza pensarci troppo, senza tener conto di quel che era successo tra loro la sera scorsa, le si avvicinò...E l'avvolse in un caldo abbraccio. Caldo per quel calore che solo un tale affetto può trasmettere, anche per quanto riguardo il portatore del ghiaccio.

 

Lei, d'altro canto, non fu restia ad accettare quel contatto e fece sprofondare la testa nella felpa blu screziata da schegge argentate, facendole sciogliere sotto le lacrime che vi si frantumavano sopra.

 

Un fievole, dolce, sorriso allora comparve sulle bocche dei guardiani, seppur preoccupati per l'accaduto,

per il futuro.

 

 

Ciao a tutti! Allora, che ne pensate di questo capitolo? Io sinceramente non saprei...non ne sono entusiasta, ma neanche mi sembra faccia troppo schifo quindi non so...il verdetto finale sta' a voi con le vostre recensioni, gradite in tutti i casi ^^ Come al solito ringrazio tutti quelli che mi seguono e...alla prossima <3 !

Un bacione, chitta97 <3
P.S. Mi scuso con tutti quelli che aveva già letto, ma non so perché l'html (o il mio computer, non so...) mi ha fatto questo scherzo, insomma, in poche parole mancava una parte del capitolo, forse è anche per questo che non piaceva molto ^^'
E poi sono riuscita a mettere anche un disegno (assolutamente bellissimo u.u) che ha fatto la mia amica Nefertiti_97 di Evelyn e Jack. E a proposito: grazie tantissime tesoro :3!!

 

 

  
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