Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Kokky    17/12/2007    2 recensioni
Un mondo parallelo e antico, popolato da vampiri che si muovono nell'ombra e umani troppo ciechi sui nemici succhiasangue. L'esercito, i positivi e gli alchimisti sono gli unici che possono proteggere l'umanità da ciò che stanno bramando i vampiri...
Un'umana insicura. Due piccoli gemelli. Un vampiro infiltrato. Una squadra di soldati. Una signora gentile e un professore lunatico. Una bella vampira e il capo. Due Dannati. L'Imperatore e i suoi figli. Una dura vampira. E chi più ne ha più ne metta!
Di carne sul fuoco ce n'è abbastanza :)
Provare per credere!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Positive Blood' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Che la storia abbia inizio seriamente!*w* come al solito vi auguro una Buona e Piacevole lettura ^^
Capitoli corretti e ripostati

04 – Vampiro

 

Tarda sera. A casa di Sofia si stava per andare a letto, quasi tutte le luci erano spente tranne quelle della sua camera.

La stanza non aveva molti oggetti, era ariosa, con un grande letto, un armadio e una scrivania. Alle pareti vi erano alcuni quadri, e un ritratto fatto da Sofia, non senza difficoltà.

Era sua madre.

I lunghi capelli castani le cadevano soffici sulla schiena, i suoi occhi color nocciola, come quelli di Sofi, sorridevano come le sue labbra. Erano carnose, a forma di bocciolo che si stava schiudendo in un sorriso, dal colore rosa scuro e brillante. Indossava un vestito estivo azzurro, ricamato con piccoli fiori color non-ti-scordar-di-me. Era bellissima.

Sofia aveva messo a soqquadro la sua stanza, non riusciva a trovare le sue pillole.

“Uffa! Ma dove sono finite?” Sofia guardò per l'ennesima volta sotto il letto. “Ma certo! Devono essermi cadute mentre giocavo con i gemelli. È meglio sbrigarsi.” si disse, alzandosi da terra.

Sofia prese una giacca blu notte, per mimetizzarsi meglio, e uscì dalla stanza senza produrre alcun rumore.

“Se mi scopre Ginger mi chiude a chiave in camera. Ma io DEVO riprendermi le pillole! Tanto ormai sono positiva... non sarà un problema per me, riuscirò subito a trovarle.”

Sofia era già sul vialetto di ciottoli.

Iniziò a correre velocissima, come una saetta, e si inoltrò subito nel bosco della villa. Saltò cespugli, scansò i grappoli di fiori che pendevano, corse a un palmo da terra. Proprio come una positiva.

“Ecco il cortile!”

Sofia avanzò cauta. Aveva una brutta sensazione, come un brivido che le saliva sulla schiena e le attanagliava la mente. Non riusciva a liberarsene, quel brivido le era dentro.

“Ma cosa?!” Sofia vide una figura avvicinarsi. I suoi lunghi capelli erano raccolti in una coda di cavallo.“È Adam!”

« Adam! Per caso hai visto un pacchetto verde scuro nei dintorni? » chiese lei.

Lui non le rispose. Non si mosse neppure.

“Ma lui che ci fa qui a quest’ora?” si disse Sofia incuriosita, con quella strana sensazione di paura che la tormentava.

Il volto di Adam si sollevò.

Il suo aspetto era un po’ diverso dal solito. I lunghi capelli si sciolsero per magia, diventarono scuri, neri, i suoi occhi cambiarono colore, diventando rossi, dalla pupilla più sottile e allungata.

Il suo volto pallido si illuminò con un sorriso. Ma quello non era un normale sorriso.

“I suoi denti sono... appuntiti?!” Sofia ne rimase sconcertata. “Lui è...”

« Stai cercando queste? » domandò mostrando la sua mano. Nelle sua dita affusolate dalle unghie lunghe e nere si intravide un pacchetto verde scuro.

Le sorrise beffardo, guardandola con quegli occhi rossi, inumani.

“Lui è...”

« Tu sei un vampiro superiore?! » esclamò lei, conoscendo già il responso.

Un sorriso fu la sua unica risposta.

*

 

 

05 – I “superiori”

 

« Ma non può essere! Tu sei un positivo, non un vampiro superiore! Sei come i positivi, hai i loro pote...» Sofia si bloccò come se fosse stata punta da un'ape. “I vampiri superiori sono più forti dei vampiri, sono come noi!”

« Già. » rispose lui calmo, con un tono diverso dal solito, bramoso e basso. « Noi siamo molto simili ai positivi, in fondo mi sembra logico... noi eravamo positivi. »

“Ma cosa sta dicendo? I vampiri superiori sono... erano positivi?!” pensò Sofi, prima di ribattere. « Tu stai mentendo. I positivi sono persone buone, non diventerebbero mai dei pipistrelli che succhiano sangue, puoi starne certo, preferirebbero morire! »

Sofia riprese fiato… sentiva un’aria grave e pesante su di lei, e pur essendo positiva da un po’ era stanca, come se qualcuno le stesse succhiando la sua linfa vitale.

« Ahahah! » Adam scoppiò in una risata acuta, forte, ma Sofia riuscì a percepire anche una certa amarezza. In questo modo i suoi denti erano in bella mostra, bianchi e lucenti, affilati come una lama di rasoio.

« Noi non siamo diventati così per nostra scelta. » ribatté lui. « Molto tempo fa un vampiro assaggiò il vostro sangue, il sangue positivo, e gli piacque moltissimo, divenne la sua ossessione! Così vampirizzò alcuni di voi, che si dimostrarono da subito “superiori”. Però loro si nutrivano di sangue positivo. Da allora i vampiri positivi, detti superiori, bevono il vostro sangue, il più dolce! »

Sofia rimase impietrita, senza riuscire a parlare, sul suo volto c’era un'espressione disgustata.

Vide Adam davanti a sé così diverso, irreale. Ma notò un’altra cosa: nel buio della notte c’erano tre ombre veloci, scattanti, che si muovevano verso di loro.

Al chiaro di luna le vide avvicinarsi. Le tre ombre non erano altro che... “Altri tre?! Ci sono altri tre vampiri superiori!”

I tre vampiri erano alti ed imponenti, dalla pelle ancora più bianca a causa dell'oscurità, erano snelli, con le mani affusolate dalle unghia lunghe nere. Avevano i capelli scuri come la notte, lunghi e sciolti sul corpo perfetto. Ciò che colpiva di più era il loro volto, bellissimo, con gli occhi rossi che risaltavano come lava sulla neve sulla bianca pelle; la loro bocca era perfetta, se non che fornita di denti bianchi, aguzzi e taglienti.

Sofia arrossì di fronte a tanta bellezza, ma sapeva che essa nascondeva malignità e brama, ossessione, di sangue. “Il mio sangue!”  pensò impaurita.

Loro le sorrisero beffardi, poi si girarono verso Adam e uno dei tre, probabilmente il leader, parlò: « Basterà per tutti e quattro? Io ho voglia di sangue e non mi piace spartirlo! »

« Non sono io che vi ho chiamati. » ribatté Adam « Questa è la mia preda! » e a queste parole di voltò verso Sofia, squadrandola dall'alto in basso. « E ora via! La sicurezza si accorgerà subito di voi, via!!»

« Bah! E noi che eravamo venuti per uno spuntino sicuro… » esclamò uno, e con qualche sbuffo scomparirono, inghiottiti dal buio pece.

« Io non mi farò succhiare il sangue! » gridò subito dopo Sofia al vampiro.

« Non ne sarei tanto sicuro, mia prelibatezza. » le rispose sarcastico Adam. « Anche se ora sei positiva io non sono un normale vampiro e sono più forte di te! »

« Questo lo dici tu! » le rispose beffarda la ragazza, che cercava di nascondere la paura.

« Staremo a vedere! » Adam fulmineo come un lampo si avvicinò a Sofia. « Presa. » sussurrò afferrandola per le braccia.

« Tu non sai con chi stai parlando! » gli gridò lei e con inumana potenza lo scaraventò dall'altra parte del cortile. « Io non sono una ragazza inerme. »

Adam si bloccò a mezz’aria, un po’ stupito. “Io non ho mai visto un positivo così forte! Ma come può essere così potente? Io sono fra i superiori più forti eppure...”

La guardò con finta indifferenza. « Non male! Ma io avrò il tuo sangue! »

Provò ad attaccarla, ma non riuscì a colpirla. Sofia era cambiata: il suo sguardo era deciso, forte, fiero. Più tempo non prendeva pillole più diventava potente.

Parò un colpo, un altro, un altro ancora e ancora, sempre di più.

“Ma come può essere?” Si chiese Adam mentre provava e riprovava a colpirla.

« Tu non sei una normale positiva! I positivi sono sempre più deboli, il loro sangue si è mischiato con quello dei negativi rendendoli più vulnerabili. Tu sei una positiva... pura?! Non ne esistono più da molti secoli, ormai! »
Non sapeva ancora che Sofia era una positiva pura, e anche che era anche proveniente da una altro mondo... il nostro mondo...

*

 

 

06 – Sofia

5 anni prima

 

Mezzogiorno. L’ora di Geografia come al solito portava sonnolenza, erano tutti un po’ addormentati, qualche sbadiglio qua e là era l’unico rumore oltre il monotono suono della voce della professoressa.

Sofia si addormentò sul banco, la compagna allarmata cercò di svegliarla, ma lei aveva fin troppo sonno. Non si sarebbe svegliata neanche con un colpo di cannone.

« Ehi Sofi!! » le sussurrò la compagna di banco. « Svegliati! Dai, prima che se ne accorge la prof! » e così dicendo le toccò il braccio e lo scosse. « Dai! »

« E-emh! Cosa stai facendo Maria? »

Maria si voltò lentamente, come in quelle scene dei film dove il protagonista si gira e dietro si ritrova un mostro. La ragazzina vide la professoressa incuriosita che si stava avvicinando pericolosamente. « Ah... ecco... » sillabò Maria.

« Sta dormendo! Sofia sta dormendo! Come si permette, piccola impertinente! » esclamò l’adulta. Il volto della prof era corrucciato, con un’espressione torva e cupa. « Svegliati! Sofia!! Svegliati! Come ti permetti?... SOFIA!!! »

Con quest’ultimo urlo, la ragazza si svegliò di colpo, con i capelli un po’ scompigliati.

« TU!! » le urlò la prof inviperita, facendo sbarrare gli occhi nocciola della bambina.

“O-ops stavolta l'ho fatta grossa! Non dovevo vedermi quel film che finiva alle 2 e mezza...”

 

« Uffa!! Mi sono beccata una nota! »

Era appena finita la scuola e Sofia stava passeggiando con Maria e Giulia, un'altra compagna.

« È davvero una vecchia bacucca, stupida prof! » continuò Sofia.

« Già, però non dimenticarti che stavi dormendo! » le ribadì Giulia.

« SÌ, SÌ!! Però non è certo colpa mia se le sue lezioni sono soporifere come un sonnifero! Ogni volta che parla mi viene da sbadigliare! Comunque vi saluto, io giro a destra. » concluse Sofi.

« Ciao! » Le dissero all'unisono le due, che presero la strada a sinistra.

Sofia camminava con aria assorta in un viale alberato, con colline ai lati riscaldate dal sole.

Aveva appena salutato le sue amiche, e non vedeva l’ora di scoprire perché sua madre le avesse detto di tornare presto a casa.

C’era un via vai di persone. Alcune chiacchieravano animosamente, mentre altre camminavano in silenzio, godendosi l’aria primaverile.

La ragazza svoltò l'angolo, quando...

Vide un enorme depressione che girava e assorbiva tutto ciò che aveva attorno: foglie, pezzi di carta, legnetti.

“Ma cosa diavolo è?”

La frattura spazio-temporale, questo era il suo nome, attirava poco a poco Sofia verso di sé, senza che la ragazza se ne accorgesse minimamente.

“Che strano! Assorbe tutto ciò che c'è intorno. Ehi un mome...”

Sofia era ormai vicinissima al risucchio, il vortice aumentava sempre di più di potenza e la stava trascinando inesorabilmente.

« AHHHHHH!!! » urlò quando si accorse di essere ormai in trappola. Il ciclone era così vicino che riuscì a scorgere un altro... “C'è un altro mondo?! Si vede qualcos'altro... un giardino?!”

Era ormai a un palmo dall'occhio del ciclone.

« Aiuto!! Qualcuno mi aiuti! » urlò più forte che poté, cercando di salvarsi.

Ma la strada era deserta e nessuno la sentì gridare.

Venne assorbita dal vortice che si richiuse con un rumore di risucchio, come fa l’acqua quando scende nel buco del lavandino.

“Spero solo... spero solo di non morire.”

E dopo quest’ultimo pensiero, Sofia cadde svenuta in un lungo sonno, cullata dal movimento del vortice.

*

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Kokky