One Direction, 'Somebody to love' di Holkay (Cap 32) su EFP Fanfiction

“Ragazze andiamo nel backstage?!” domanda Eleanor alzandosi dalla poltroncina.

Il concerto è appena finito e credo di aver ripreso a respirare solo adesso.

Non ho ancora capito se è stata una mia impressione o sul serio Zayn ha guardato solo me durante Little things; quello che però mi ha “sconvolto” maggiormente è stato l’effetto della voce di Harry su di me.

L’ho sentito tante volte cantare, ma questa volta è stato diverso.

È stato perfetto.

Senza dare una risposta ad Eleanor la seguo direttamente insieme a Nora.

Ripercorro ancora una volta questi corridoi ma la sensazione è diversa.

L’emozione che prevale in me è quella positiva, che però non è stata lasciata da Zayn.

Una volta raggiunti i ragazzi ognuno prende la propria strada ed io ovviamente vado con Nora vicino a Niall.

Siamo tutti seduti su dei grandi divani neri chiacchierando con le varie famiglie.

Zayn continua a distribuire finti sorrisi ma solo chi veramente lo conosce sa che non sono veri.

All’improvviso si alza e supera il gruppo di persone che ci divide.

Alle mie spalle c’è un tavolo con delle bibite ed un buffet e credo sia a quello che punta.

Con la sigaretta tra le labbra lo vedo passarmi accanto.

“Si stavo guardando te mentre cantavo” mormora continuando a stringere tra le labbra la sigaretta.

Scatto verso di lui voltandomi a guardarlo.

È già dietro di me e si sta versando da bere.

Ha parlato così a bassa voce che sembrava gli avessi potuto ascoltare i pensieri.

Ma le sue labbra si sono mosse davvero, lo ha ammesso.

Lo seguo con lo sguardo fino a quando vedo sbattere la porta dalla quale è uscito per andare a fumare.

Torno al gruppo davanti a me e trovo Harry che mi fissa.

Gli faccio un largo sorriso al quale lui risponde nella stessa maniera, mostrandomi le sue adorate fossette.

Mi intriga molto questa relazione nascosta, questo gioco di sguardi quando siamo in mezzo agli altri.

“Dormi da lui stasera?” mi chiede Nora avvicinandosi al mio orecchio.

Mi volto per guardarla con un espressione interrogativa.

Come le viene ora?!

“Non lo so. Non vorrei affrettare le cose”. Le rispondo a bassa voce.

Mi guarda sbalordita.

“Ma quindi…niente…?”chiede a voce un po’ più alta guadagnandosi una leggera gomitata da parte mia.

Le esce uno strano verso di dolore che attira l’attenzione di Niall.

“La smettete voi due di fare le bimbe?!” ci redarguisce il mio migliore amico.

Nora torna subito a guardarmi in attesa della risposta che non ha ancora ottenuto.

“No Nora no!! Non abbiamo fatto niente”.

Storce la bocca in segno di disapprovazione.

Vedo Harry muovere la mano, chiedendo a Niall di avvicinarsi a lui.

Zayn intanto rientra e riprende il suo posto accanto a Waliyha.

Niall torna da noi poco dopo.

“Harry vuole sapere se vogliamo passare da lui, per stare tutti insieme in tranquillità” annuncia.

“Tu mica sei stanca?” chiede alla sua fidanzata accarezzandole i capelli.

“Nono, ce la faccio. Basta non fare troppo tardi”

“No tranquilla” le da un leggero bacio sulle labbra e si volta verso me.

“Mica…” inizio a parlare quando Niall mi interrompe.

“Non viene rilassati, dice che è stanco. Liam nemmeno, esce con le sorelle”

Vedo Louis ed Eleanor salutare un po’ di gente in giro.

“E mi sa nemmeno loro due” fa notare Nora.

A me e Niall scappa una risata, mi sa che abbiamo fatto lo stesso pensiero.

“Hanno da fare” diciamo infatti in coro.

•••

“Piaciuto lo spettacolo?” Niall domanda buttandosi a sedere tra me e Nora.

“NIAAAAL MI FAI MALEEEE” gli urlo in un orecchio dato che si è praticamente seduto a peso morto sul un mio braccio.

Harry sta tornando dalla cucina con in mano una bottiglia di Bayles e vedendo questa scena scoppia in una fragorosa risata.

“Che ridi tu, toglimi questo macigno da dosso” parlo sofferente rivolgendomi a lui.

Nora intelligentemente si sposta più in là facendo spazio per il suo fidanzato che finalmente si siede in modo normale.

“Cosa stavate dicendo?” chiede Harry mentre riempie i bicchieri che ha posato sul tavolo.

“Ho chiesto alle signorine se si fossero divertite al concerto” gli risponde Niall passando le braccia sulle spalle mie e di Nora.

“Ovvio che si sono divertite. Non hai visto come cantavano”.

È Harry a parlare, che intanto si è seduto sul bracciolo accanto a me, appoggiando una mano sulla mia gamba.

Mi volto per guardalo.

“Ma perché dal palco si vede fin là su?” chiedo quasi sconvolta.

Entrambi annuiscono.

“Non è poi così lontano. Con tutte le luci si vede quasi fino all’ultimo anello” mi spiega Niall.

“Bene” sussurro senza farmi sentire da nessuno.

Spero proprio non abbiano visto tutte le mie reazioni.

“A proposito tu perché hai buttato tutte quelle lacrime?!” Mi chiede Niall.

Ecco come non detto.

Inizia a farmi il solletico, per prendermi in giro.

Harry lo segue a ruota e Nora di certo non si tira indietro a dare una mano per farmi “soffrire”.

Inizio a dimenarmi per divincolarmi dal loro tocco fastidioso scivolando sempre più giù dal divano.

Senza volerlo urto il piede del tavolo davanti a me facendo rovesciare un bicchiere.

Mi porto la mano alla bocca, gesto usuale di quando faccio qualche guaio.

“Ecco siamo sempre i soliti” do un piccolo pungo sulla spalla di Niall.

“Scusa Harry, rimedio subito” gli dico alzandomi.

“Non preoccuparti Shine faccio io” Harry mi risponde ma sono già diretta verso la cucina.

Prendo uno straccio e lo inumidisco sotto al getto d’acqua nel lavandino.

Sento dei passi dietro di me, so già a chi appartengono.

Delle forti braccia si posano sulle mie e delle calde mani avvolgono le mie, seguono i gesti che sto facendo per eliminare l’acqua in eccesso dallo straccio.

Le osservo.

Io ho mani poco femminili, sono affusolate ma comunque troppo grandi per appartenere ad una donna ma le sue sono lo stesso il doppio.

È una delle cose che mi ha sempre affascinato negli uomini, le mani.

Ha incastrato il mio corpo fra il suo e il mobile.

Mi bacia il collo più volte facendomi venire i brividi lungo la schiena.

Mi volto per bearmi dell’angelico spettacolo che mi è offerto.

“Non ci riesci proprio a starmi lontano vero?!” sussurro avvicinando il mio volto al suo.

Scuote la testa facendo ricadere una ciocca di capelli sulla fronte.

Appoggio lo straccio sul ripiano accanto a noi e con due dita gli rimetto a posto i capelli.

Sorprendendomi, mi bacia, trattenendomi delicatamente la testa con una mano tra il collo e il viso.

È uno di quei baci che inizia così, puro, casto e pian piano va ad aumentare il ritmo, essendo sempre più coinvolgente.

Accarezzo le sue spalle intrecciando ogni tanto le dita tra i capelli.

Passa un braccio dietro la mia schiena e mi tira più a se, stringendomi.

Ci stacchiamo dopo un bel po’ di tempo.

“Resta con me stanotte” mormora sulle mie labbra, appoggiando la fronte contro la mia e incollando quel verde smeraldo delle sue iridi alle mie nocciola.

“Harry…non vorrei…” non riesco a rispondere, a controbattere, mi ha incantata.

“Ti prego, non ci sarà nessuna conseguenza, te lo prometto.” Mi chiede quasi implorandomi.

Abbasso lo sguardo, sono in lotta con me stessa.

Porta una mano sotto al mio mento facendomi ritornare in contatto con il suo.

Mi bacia ancora, più castamente questa volta.

“Va bene resto, basta che dici a Paul di controllare se venissi vista”.

Fa un largo sorriso e torna sulle mie labbra per un breve periodo.

“Lo sai che sei al sicuro” mi stringe tra le sue braccia.

•••

Torniamo insieme in salone.

Harry mi toglie dalle mani lo straccio umido e pulisce a terra.

Alcune volte fa questi gesti inaspettati.

Dall'apparenza che ha, non penseresti mai di ricevere un gesto galante da lui, da vero uomo di altri tempo; invece è forse uno dei pochi che fa il giro dell'auto per venirti ad aprire lo sportello oppure che ti da la precedenza mantenendoti la porta.

Lo osservo quasi estasiata, ma poi la mia attenzione viene richiamata dai gridolini che emanano i miei due migliori amici.

Sono avvinghiati l'uno all'altra a scambiarsi coccole.

“Non vorrete procreare anche sul mio divano, spero...” Harry parla con un tono tra il serio e lo scherzoso.

Niall scoppia in una rimbombante risata.

“Styles sei poco informato sull'argomento mi sa”.

“Si perché per mia fortuna non ho mai messo incinta nessuna” risponde Harry tornando in cucina per posare lo straccio.

Torna subito da noi e si ferma dietro di me appoggiando il mento sulla mia spalla, ma senza abbracciarmi.

Nora sbadiglia in modo rumoroso.

“Ma qualcuno ha sonno qui” dico ridacchiando.

Tiro per la mano Harry e lo porto con me verso il divano di fronte ai nostri amici.

Mi siedo mentre lui si distende appoggiando la testa sulle mie gambe.

“Allora ci seguirete in tour?” chiede Harry riaprendo gli occhi e guardandomi.

Alzo le spalle in risposta, non so ancora cosa fare.

“Dove e quando sarà possibile, si” risponde prontamente Nora.

“TU!” punto il dito verso lei “io non credo sia una buona idea portarmi in giro per il mondo, non sono poi così tanto la benvenuta”.

“Zayn non è così infantile dovresti saperlo, sei pur sempre la mia migliore amica prima di tutto”

“Deciderò cosa fare più in là” rispondo a Niall intrecciando una ciocca dei capelli di Harry con le dita.

“Però in Irlanda andiamo, non voglio sentire storie!” mi dice Nora.

“Ovvio, casa dolce casa”.

Nora si alza, tirando su anche Niall.

“Andiamo principessa?!” si rivolge a me.

Non so come farle capire che dormi qui da Harry e le faccio un semplice sorriso timido.

“Dai Sha’ ho sonno, muoviti o ti lascio qui” continua lamentandosi.

Con questa frase fa sghignazzare Harry.

“Ho capito ti lasciamo qui” afferma Niall abbracciando Nora.

Si avviano verso la porta mentre io ed Harry ci alziamo per seguirli.

“Styles me la riporti tu a casa?!” chiede il mio migliore amico voltandosi verso Harry.

“Ma cosa sono una bambina?!?!?!” dico quasi offesa.

“Ti faccio sapere io domani, sennò ci becchiamo in giro” lo spingo dalle spalle come per scacciarlo.

Intanto Harry accanto a me annuisce rispondendo alla domanda di Niall.

“Ciao e fate i bravi” Nora si volta verso noi mandandoci un bacio poi prende per mano Niall ed escono da casa Styels.

Harry accompagna la porta per chiuderla senza farla sbattere e ci si appoggia con le spalle una volta chiusa.

Tende una mano verso me che sono poco lontana da lui.

“Finalmente soli” dice guardandomi maliziosamente.

Afferro la mano e mi faccio tirare dolcemente a lui, scontrandomi con il suo muscoloso petto.

Le nostre bocche entrano subito in contatto, non riescono a stare lontane, o forse siamo noi a non riuscirci.

•••

Harry è sotto la doccia e io mi sono comodamente appropriata del suo letto.

Mi fa uno strano effetto questo ragazzo, come un tranquillante.

Mi fa dimenticare tutto, basta un suo tocco, una sua parola o solo uno sguardo e io sto bene.

Torna in camera per fortuna con addosso almeno il pantalone.

Avevo paura che uscisse nel suo “abbigliamento” usuale casalingo.

Alza il piumone facendomi perdere un po’ di quel tepore che avevo trovato.

Mi offre subito riparo tra le sue braccia e inizia ad accarezzarmi le braccia che sono lasciate scoperte dalla maglietta a maniche corte che indosso.

I brividi che ricoprono la mia pelle non so se sono causati dal suo tocco o dal freddo, ma spero non se ne accorga.

“Ho aspettato tanto questo momento sai” la voce roca di Harry mi distoglie dai pensieri.

“Quale?” chiedo non capendo a cosa si riferisce.

“Lo sai che insomma…mi piaci da tanto…e stare qui abbracciato nel letto con te…mi sembra quasi un sogno” parla a bassa voce con la testa al disopra della mia.

Non so cosa rispondergli per l’ennesima volta.

Non posso dire di provare un sentimento forte come il suo,solo un po’ meno perché mi piace veramente tanto.

Il ricordo di Zayn è ancora vivo dentro me ma ho ricevuto troppo male da lui per limitare i miei sentimenti a causa sua.

Sorrido anche se Harry non può vedermi.

“Pensavo fossi più materiale e superficiale” confesso.

“Un po’ lo sono, ma ho varie sfaccettature. A chi merita il meglio faccio vedere il mio lato migliore del carattere”.

Ecco, le sue frasi ad effetto che mi fanno sciogliere come neve al sole.

Mi giro di lato e inizio a baciargli il collo.

Come sono scontati gli uomini, hanno tutti lo stesso punto debole.

Gira il viso verso il mio, facendo incontrare le nostre labbra.

Passo le dita tra i suoi riccioli, tirandolo a me ancora di più, lui mi scioglie i capelli facendoli scivolare lungo la mia schiena.

Lentamente fa scorrere una mano lungo il mio busto fino ad arrivare all’orlo della maglietta, si ferma e poi insinua la mano fredda sotto al tessuto.

Questo contatto con la mia pelle calda mi fa inarcare la schiena e sulle sue labbra si crea un piccolo ghigno.

Con uno scatto mi porto su di lui, dandogli la possibilità di fargli usare anche l’altra mano sul mio corpo.

Continuo a baciarlo avidamente.

Con le mani sale più su sulla mia schiena, fino al gancetto del reggiseno e poi torna giù.

Con un rapido gesto mi sfila la maglia, facendomi staccare dal suo viso.

Colgo l’occasione per spostare la mia attenzione sul suo petto, scendendo sempre più giù.

L’ardore del suo desiderio brucia sulla mia pelle.

Le sue dita sembra si siano riscaldate o è solo un’illusione, ma velocemente riescono a liberarmi dal tessuto del reggiseno che viene gettato da Harry poco più là.

Il sottile materiale dei suoi pantaloni mi fa capire che le mie azioni stanno avendo l’effetto desiderato.

In modo rapido Harry scambia le nostre posizioni, sdraiandosi su di me.

Mi bacia il collo, poi i seni, fino ad arrivare al ventre.

Torna su, verso il mio viso.

Lascia piccoli baci sulle mie morbide guance e si avvicina all’orecchio.

“So che i preliminari sono la tua parte preferita, ma non resisto più…” parla con voce profonda e sexy.

Libera entrambi degli ultimi indumenti che ci rimangono addosso e mi scivola dentro con decisione.

Mi abbandono a lui lasciandogli il pieno controllo di me, di noi.

Colpo dopo colpo il nostro contatto visivo si approfondisce di più, come se ognuno di noi permettesse all’altro di guardarlo dentro con maggiore profondità.

Continuando a muoversi dentro di me, mi permette di capovolgere la situazione e di mettermi sopra con le gambe intorno ai suoi fianchi.

Mi drizzo su di lui accelerando il ritmo.

Rovescio indietro la testa per godere a pieno di tutto questo desiderio e raggiungiamo così il culmine insieme godendo di ogni singola ondata di piacere e gemendo mentre ci abbandoniamo insieme.

Solleva le braccia per tirarmi di nuovo sul suo petto, lasciandomi ascoltare i battiti del suo cuore accelerato che pian piano torna regolare, a ritmo con il mio.

Restiamo incastrati per qualche altro minuto e i miei pensieri iniziano a volare, mentre lui accarezza la mia schiena sudata.

Le carezze di notte. Il toccarsi di nascosto.

I "ti voglio" sfacciati. E quelli pieni di imbarazzo.

I baci che finiscono in sesso. I dettagli.

Sono i dettagli che ci fregano sempre.