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Autore: Alissya_Paglieri    02/06/2013    1 recensioni
Succede delle volte che la vita ci coglie di sorpresa.
Succede delle volte che la vita ci allontana da ciò che noi siamo abituati a conoscere.
Succede delle volte che la vita ci separa dalle persone che amiamo.
Succede delle volte che la vita ci nega la possibilità di essere artefici del nostro destino.
Succede delle volte che la vita ci punisce senza una valida ragione.
Succede delle volte che la vita...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter 11









*3 MONTHS LATER, 20th DECEMBER*

Neve. Nevica. Oggi è sabato e sono... agitata. È un giorno davvero importante per me e per Harry. Oggi in accademia da me ci sarà la nostra prima mostra fotografica e artistica, mentre da Harry ci sarà un'esibizione. Ci siamo davvero impegnati in questi mesi e senza che l'altro si arrabbiasse o sapesse niente ci siamo organizzati per oggi. Lui verrà alla mia mostra e io andrò alla sua esibizione.
Non sono riuscita a chiudere occhio questa notte per l'ansia, è la nostra occasione! Ci saranno un sacco di persone importanti.
Bene... Guardo l'orologio: 5.30 a.m. Tanto non dormirò oltre, non l'ho fatto fino ad ora, non penso che inizierò adesso, no? Mi alzo e mi dirigo in cucina. Preparo la pastella per i pancakes, poi la metto in frigo a riposare e vado in camera a prendere una tuta calda e il mio amato i-pod, infine esco di casa e comincio la mia corsa mattutina. Non ho mai avuto questa abitudine prima, perchè la mattina prima della scuola e poi nel pomeriggio stavo agli allenamenti delle cheerleaders. Ma da quando sono qua non ho alternative, così tutte le mattine sguscio fuori dal letto senza farmi sentire da Harry, quando resta da me, come oggi, e corro per mezz'ora, poi mi fermo al parco e faccio quindici minuti di stretching e esercizi vari. Poi torno a casa e mi faccio la doccia, preparo la colazione e sveglio Harry.
Purtroppo stamattina la storia è più complessa visto la neve, perciò uscendo di casa prendo su anche la tessera della palestra e mi ci rifugio dentro per circa un'ora.
Finito il mio allenamento torno a casa e mi chiudo in bagno a farmi una bella doccia. Appena l'acqua calda mi sfiora la pelle mille pensieri mi affollano la mente. E ancora una volta il pensiero che subito mi colpisce è quante cose sono cambiate! Io in primis. Penso di non sentirmi così bene, così in pace con me stessa da un'eternità. Non parlo a livello fisico, perchè niente può cancellare il mio passato, io non ho intenzione di rimettere su peso. Sono arrivata ad avere una 38 in soli quattro mesi. Ora finalmente cammino per le strade e non sento più tutti i commenti acidi e schifati delle persone. Non mi sento più osservata, nessuno che mi dice che dovrei mangiare, che sono orrenda, che faccio paura, che non avrei dovuto. Ora cammino per le strade guardando dritto avanti a me e non più con la faccia chinata a guardare l'asfalto. Una 38... Non pensavo seriamente che Londra avrebbe potuto guarire le mie feriti, proprio la Londra che quelle ferite me le ha causate. È proprio vero che a volte il miglior rimedio è proprio nella malattia. Direi che potrei fare la modella se fossi bella anche solo la metà di Megan Fox, ora con il fisico che ho... Voglio dire: sono alta un metro e settanta, ho una 38 e finalmente di nuovo le curve al punto giusto. Sono una tettona da sempre, e neanche l'anoressia era riuscita a cancellare questo mio aspetto, avevo ugualmente una seconda! Che per una con la 34 era parecchio.. Ora sono normale. Magra, ma non malata; Ho una ragazzo assolutamente incredibile ed invidiabile, di cui sono totalmente innamorata e la nostra storia prosegue al meglio; Sono circondata da amici fantastici, con cui esco appena ho un minuto libero e i miei due angeli che vedo due weekend al mese, una volta vado io, una volta vengono loro; Una famiglia meravigliosa e frequento la scuola che ho sempre sognato, fin da piccola.
Chiudo l'acqua ed esco dalla doccia, mi avvolgo un asciugamano al petto e sgattaiolo in camera a prendere un reggiseno e un paio di mutande, poi con le mani sui fianchi mi piazzo davanti all'armadio fissando tutti i miei capi d'abbigliamento sperando che dall'alto mi giunga un'illuminazione. Non arriva. Pfft. In compenso sento due grandi e calde mani appoggiarsi sui miei fianchi e un leggero bacio sfiorarmi il collo. Mi volto lentamente facendo combaciare ancora una volta le nostre bocche. Come al solito la sensazione è quella del nostro primo bacio, con mille animali che scorrazzano per lo stomaco e le labbra che ribollono al contatto con le sue, con la lingua che freme nell'attesa dell'unione in quella magica danza che solo con lui sono riuscita a creare.
Dopo qualche minuti sentiamo il bisogno di prendere fiato e lui mi sussurra all'orecchio:
H: Amore, stai calma, comunque andrà, qualunque cosa succederà sarò al tuo fianco, ricorda! -mi lascia un altro dolce bacio, stavolta sulla punta del naso e cammina verso il bagno. Poco prima di chiudersi la porta alle spalle si gira verso di me che sono ancora ferma a guardarlo dice- Comunque sei bellissima e ti sta bene tutto, ma io opterei per i jeans con il motivo floreale, la camicetta grigia, le decoltè grigie e il blazer! -poi chiude la porta e sento scorrere l'acqua della doccia.
Bene. E allora che così sia. Prendo i vestiti che mi ha suggerito e li indosso, lego i capelli in uno chignon e vado a scaldare il latte e a cucinare i pancakes. Quando anche lui tutto pulito e profumato, e ovviamente ben vestito, arriva, ci sediamo a tavola e facciamo colazione insieme. Ad un certo punto parte la suoneria del mio cellulare e mi precipito a vedere chi è che mi chiama. Lo schermo lampeggia evidenziando il nome: Zayn :). Rispondo.
A: Ehy, bullo!
Z: Ciao Ally -risponde agitato. Ohi-ohi.
A: Ehi Zayn, calmati. Che c'è? Cosa è successo? -chiedo cominciando a preoccuparmi. Lui è uno molto posato e introverso, non lascia intravedere spesso le sue emozioni.
Z: Ally... P-per favore... vieni chi con Harry, ho b-bisogno-o di aiiiu-uto. -comincia a piangere.
A: Zayn, Dio Zayn, qui dove?! Zay? Rispondi! -Harry sentendo le mie grida piomba al mio fianco chiedendomi che succede.
Z: Casa mia. Veloce. Chiamate un'ambulanza. -cade la linea.
Scoppio a piangere anche io, ma mi riprendo subito e corro in camera, lavo i denti, predo la borsa e urlo ad Harry di muoversi, mentre lui continua a chiedermi di spiegargli.
A: Harry, le chiavi della macchina. Muoviti, ti spiego tutto in macchina.
Chiudo la porta di casa e volo giù per le scale precipitandomi in macchina seguita a ruota da Harry! Cazzo sembriamo i Cullen! Gli do l'indirizzo e lui mette in moto.
H: Bene, ora spiegami che cazzo sta succedendo!
A: Non lo so nemmeno io... Zayn mi ha chiamato in lacrime e.. e ha detto di portare anche te e di chiamare l'ambulanza. Ho paura Harry! -e scoppio in un altro pianto.
Quando arriviamo l'ambulanza è già arrivata e stanno caricando su una barella un... una ragazza?! Scorgo una figura con i capelli neri scompigliati e la testa bassa, sembra che stia piangendo. La sua maglietta è macchiata di sangue.alza lo sguardo sulla barella e solo allora mi rendo finalmente conto. Schizzo fuori dalla macchina a velocità supersonica e mi precipito da lui. Mi guarda, ma non sembra vedermi realmente, ha lo sguardo vitreo, vuoto. Mi cade tra le braccia e per mia fortuna, non so quando, Harry si è materializzato di fianco a me e mi da una mano. Lo portiamo in casa e dico al mio ragazzo di trascinarlo in bagno, cos' possiamo rinfrescargli la faccia e lavargli le mani ancora macchiate. Finito lo sistemiamo sul divano in sala, sul divano, mentre io gli preparo una tazza di the lascio con lui Harry, sperando che gli dica qualcosa.
Quando torno in salotto con una tazza di the caldo per tutti, Zayn comincia a raccontare.
Z: Stavo già a scuola, sai che sono incaricato di controllare la mostra, quando... Quando mi è arrivata una chiamata di mia sorella: Allyson. Ho capito subito, dal suo tono e dai rumori in sottofondo, quello che stava accadendo, così sono corso a casa, ma quel figlio di puttana era già scappato!
Ci facciamo raccontare tutto e decidiamo di andare dalla polizia. A quanto pare il suo patrigno abusava di Ally. Ora si capiscono tante cose. Il suo essere sempre così scontroso e chiuso con tutti, deriva semplicemente dal fatto che, mentre i suoi genitori e le sue sorelle vivono a Bradford, suo paese d'origine, lui vive  Londra con la cugina Allyson e il padre della cugina. Lui la considera una sorella, anche perchè vive qui dalla prima media, cioè da quasi 10 anni! Anche la storia del soprannome ora è chiara. Mi ha spiegato, infatti, che vede in me tutto ciò che vorrebbe vedere in sua sorella/cugina. Tuttavia sono sicura che se sapesse realmente della mia vita e dei miei problemi non sarebbe questo il suo desiderio. Comunque siamo riusciti a denunciare suo zio. Lanciò un'occhiata veloce all'orologio appeso alla parete della centrale, sono già le 10.15 a.m., il che significa che la mostra è già iniziata da quindici minuti. Mi lascio sfuggire un sospiro al pensiero di quello che sto per fare, ma non possiamo buttare via tutto!
A: Zayn, so ce ti sembrerà stupido, insensato e magari anche superficiale ma... Dobbiamo andare alla mostra. Non possiamo perdere quest'occasione e sono sicura che nemmeno Ally lo vorrebbe. Pensa se magari trovi lavoro Zay! Porteresti tua sorella via da quella casa!
Z: Va bene, non dico di no, perchè se lo facessi non andresti nemmeno tu e non ci andrebbe Harry, ma siccome so quanto ti sei impegnata... Andiamo. Più tardi andrò da mia sorella in ospedale, con una bella notizia, se mi va bene. -fa un mezzo sorriso.
So quanto gli costa quello che sta facendo, ma non lo voglio vedere rinunciare. Andiamo alla macchina e dopo venti minuti siamo a scuola.
Entriamo e poco dopo vengo raggiunta da Charlie e Tina che mi fanno i complimenti per i quadri e ci chiedono che fine avessimo fatto.
Non spieghiamo, diciamo solo che abbiamo avuto un contrattempo. I due professori mi portano subito nella zona riservata al mio lavoro e mi dicono che c'è una persona che vuole parlarmi. Mi lasciano qui e mi dicono che tornano a breve, con Harry e che nel frattempo portano anche Zayn nella sua area. Quando se ne vanno mi volto e mi avvicino al mio piccolo spazio notando un uomo che potrebbe sembrare un manager che chiama qualcuno. Finita la telefonata si guarda intorno finchè non  mi nota e non mi viene incontro.
X: Lei è la signorina Alissya?
A: Si, sono io. Dica pure, ha bisogno di qualcosa? -non sono curiosa, di più!!
X: Salve, io sono Bob. Faccio il menager -ma chi cazzo sono?!- per un famoso cantante. Stavamo cercando un fotografo e a giudicare dalle sue foto e dai suoi disegni, lei è proprio brava.
H: Amore, eccoti! -esclama il mio boy abbracciandomi da dietro, ma subito si irrigidisce notando che non sono sola- Lui chi è?
A: Harry, lui è Bob, menager di un cantante, è qui in cerca di un fotografo.
B: Piacere Harry. Tu devi essere il ragazzo? -il mio gelosone annuisce. Beh, allora lasciati dire che sei proprio fortunato a stare con una ragazza tanto bella e tanto brava, ma soprattutto che ti ama così tanto!
H: Lo so! -risponde con voce fiera e stranita.
Mi giro e gli stampo un bacio a fior di labbra.
B: Well.. Alissya il mio pupillo sta arrivando, scendo ad aspettarlo. Torno tra una quindicina di minuti.
A: Ok. Ah, grazie signore. -poi mi rivolgo a Harry- Allora amore, ti va di guardare il mio lavoro?
H: Certo mia piccola. Fammi vedere.
Parto dal primo quadro. Rappresenta un uomo e una donna visibili di fronte, ma con la tecnica della dissolvenza e del design ho fatto in modo che pian piano che ci si allontana dagli occhi dei due personaggi vi sia una sorta di sfocamento, dando così l'impressione, con molti colori, di due angeli.
H: Che bello amore! Sono senza parole e credimi... Sono fieri di te!
Sorrido mentre una lacrima impertinente mi solca la guancia.
Scorriamo gli altri. Si ferma a guardare la foto di Kristal, proprio la stessa che avevo mostrato a Mary, con la mia piccola al parco, mentre si volta ridendo. Un'altra foto molto bella su cui si sofferma è quella che ritrae Emily e Niall mentre litigano per una fetta di pizza. Fa proprio ridere, sembra di assistere alla scena, ma io l'ho vissuta. Harry no. Eppure sta ridendo da due minuti e devo ammettere che ha proprio una risata contagiosa.
Mi piace anche il disegno di una Londra sfocata, vista tramite e ricordi.
Ora... Ecco l'ultimo quadro, la cornice più bella, il lavoro più impegnativo, la soddisfazione più grande. Appena la vede si volta e mi abbraccia baciandomi delicatamente prendendo il mio viso tra le mani come fosse porcellana. Speravo proprio che la "foto" sortisse questo effetto. Mi ricordo perfettamente quella sera, quando per il primo mese insieme mi ha portato a cena fuori. Mentre dormiva quella notte gli scattai una foto. L'ho modificata un po'... Ora sembra che lui stia sognando la scena mentre dorme in una casetta sull'albero avvolta tra i rami, da cui mi si intravede (mi ha fotografata Zayn) sotto la casetta con una chiave in mano. Ho aggiunto anche la nostra scritta sfumata: "Io la tua, tu la mia. Sempre."
H: Ti amo. Grazie Alissya.
A: Ti amo anche io Harry. E sono io che devo ringraziare te. Perchè tu sei la cosa migliore che mi potesse succedere.
X: Scusate se vi disturbo, sono tornato.
Mi giro di scatto e sorrido a Bob. Mi accorgo che dietro di lui ci sono due guardie del corpo che nascondono qualcuno. Sono capelli rossi quelli che puntano?!
B: bene Alissya. Ti ho portato il mio fanciullo. Ci tiene a dare un'occhio al tuo lavoro per capire se puoi essere la scelta migliore. -guardando i due bodyguard aggiunge- Lasciatelo passare.
I due si tolgono e davanti a me appare l'angelo.
A: N.non p-può es-ssere lui! H-harry?!
Io e il mio ragazzo siamo pietrificati. Il nostro idolo di fronte a noi? Harry si riprende per primo e mi sposta per lasciare che Ed Sheeran veda il mio lavoro.
Mi squilla il cellulare e vorrei sprofondare! Ma che cazz?! Parte "the A team", una delle canzoni più belle del rosso irlandese. Lui mi fa un sorrisetto compiaciuto mentre io lo guardo imbarazzata.
Rispondo.
N: Gingeeer! Allora? Come va la mostra?
A: Ed -dico in un soffio.
N: Ali? Tutto bene?
A: C'è Ed Sheeran che guarda i miei quadri! Ed Sheeran, capisci?!
N: Dai Ali non sognare.
A: Sono seria!
N: Cosa?! Davvero?!
A: Si, giuro. Mi stanno chiamando. Dopo ti telefono. Un bacio tesoro.
Mi avvicino a Bob  e a Ed che ha appena chiesto di allontanar i bodyguard perchè lui è un ragazzo normale. Lui è un ragazzo normale. Oh gosh *-*
A: Eccomi, scusate.
Ed: Ciao Alissya. -gli sorrido felice- Vedo che sei una mia fan e questo mi fa molto piacere. Purtroppo però devo dirti che nonostante io creda che tu sia bravissima e che tu abbia un talento enorme... Questo non è quello che stiamo cercando. Sei bravissima davvero, ma io ho bisogno di altro.
Annuisco in un misto di felicità, tristezza e illusione.
Ed: Mi dispiace.
A: Non ci sono problemi- capisco perfettamente. Io sono molto fiera del mio lavoro. Ciò che voglio è che chi guardi i miei disegni o le mie foto vi legga dentro ciò che vuole. Amo comunicare con gli altri e potergli trasmettere sentimenti. È quello che fai tu con la tua voce, con le tue canzoni, con il suono della tua chitarra. Non si può piacere a tutti e non sempre il lavoro svolto può essere acclamato. Amo fare quello che faccio e non smetterò solo perchè una persona, che tra l'altro ha riconosciuto il fatto che sono brava, pensa che il mio lavoro non sia adatto a quello che cerca. Ci sarà qualcun' altro. È il mio sogno, il mio obbiettivo.
E: Bob... E' perfetta!!
Ooook... Mi sono persa qualcosa? Li guardo sconcertata.
B: Voleva solo vedere se sai accettare le critiche, o le correzioni, se sai cosa significa lavorare.
A: Oh, beh lo so.
E: si decisamente. Quindi domani alle 2.30 p.m. Vieni all'ufficio di Bob che sta scritto sul biglietto da visita e discutiamo, vi stai?
A: Si, perfetto. Grazie mille. È stato un piacere Ed conoscerti, davvero.
H: Anche per me è stato un piacere. Amo le tue canzoni, sono molto belle e complicate. Parola di studente di musica.
E: Studi musica? -chiede sconvolto.
A: Già. Stasera ha l'esibizione a scuola, frequenta la Music school of London.
E: Davvero? -chiede rivolgendosi a Harry.
H: Davvero. -risponde felice di questa conversazione.
B: Una coppia di artisti insomma.
H: Sì. -mi afferra un fianco stringendomi a se e mi stampa un bacio fra i capelli- E sono fiero di lei. Non potevo chiedere di meglio. Dove la trovi una Musa più bella?!
Lo guardo teneramente e mi alzo sulla punte per lasciargli un bacio sulla guancia.
A: Io la tua e tu la mia. Sempre.
Annuisce. Lampo di genio. Chiedo ad Harry di aspettare su in caso arrivi qualcuno a chiamarmi e io accompagno giù Ed e Bob.
A: Ed.. Posso chiederti un favore?
E: Tell me about!



*MYSPACE*
Buonsalve ragazzuooole <3
Chiedo scusa se ultimamente non ho aggiornato molto, ma sono molto preso con la scuola e con ginnastica!
Ovviamente chiedo scusa se ci sono errori che non ho visto e vi dico che una recensione non mi farebbe proprio schifo! ;)
Anywaaay...
Alissya per la mostra è vestita così (http://www.polyvore.com/dreams_day/set?id=81088486).
Ora vi lascio. Buona lettura, alla prossima.
 Un basos <3
  
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