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Autore: Haney Jardin    02/06/2013    1 recensioni
Chissà perché, quando si cerca di raccontare l'amore, si finisce inevitabilmente per parlare di
sofferenza, di sentimenti non corrisposti, di abbandoni, di incomprensioni.
Forse, però, è anche questo il bello dell'amore: ci coinvolge totalmente e ci fa sentire vivi, non solo nel momento in cui siamo innamorati e felici, ma anche quando il cuore fa male!
Un SakuSasu (e tanti altri) carini, molte incomprensioni e tanti pianti.
Munitevi di fazzoletti all'americana, o voi ch'entrate!
*Storia in stato di revisione*
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Sette ore(I parte).



 
Ridicola.
Una stupida ragazzina ridicola che si sveglia presto la mattina per andare a correre.
Ridicola,perché alle cinque del mattino non avrebbe mai trovato Sasuke sul lungomare.
Qualcosa le impediva di fermarsi,il suo sguardo puntava su ogni parte,ma non riusciva a smettere di fissare i raggi appena nati del sole che baciavano le onde calme del mare.
Il freddo intenso sinuosamente combatteva contro il calore corporeo della ragazza;il sudore scendeva lento.
 
Quando Sakura tornò a casa,la prima cosa che fece fu scapicollarsi nella doccia sotto l'acqua bollente.
Da sola,con i suoi battiti emozionali del cuore.
Da sola,con i suoi pensieri.
Da sola con i respiri di rilassamento.
Da sola con il niente.
 
In poche parole:stava cercando di resistere.
 
Ad un certo punto Sakura fissò il vetro della doccia.Era appannato,così con un dito iniziò a scrivere qualcosa.
Si fermò di scatto,non aveva la più pallida idea di cosa scrivere,semplicemente perché non stava pensando a niente.La sua mente era azzerata.

Quando uscì dalla doccia la rosa aveva già in mente tutti gli impegni della giornata:la madre sarebbe tornata a casa durante la notte,i turni all'ospedale la tenevano impegnata,essendo le sue ferie terminate,perciò,sarebbe andata a scuola da sola.
Non sapeva proprio come vestirsi,però.
Optò per un paio di jeans a pinocchietto e una magliettina stretta in vita che si allargava scendendo verso i fianchi.Era corta,ma Sakura non ci badò molto.
Poi avrebbe indossato un paio di semplici sandali.
Il trucco era appena visibile:la rosa non era una grande appassionata di trucchi,poi,per una come lei,non servivano a niente.
 
Prese l'autobus:era stracolmo di gente.Ragazzini con il cellulare in mano con la musica a palla,ragazze che chiacchieravano del più e del meno,uomini e donne che sbuffavano reggendo qualche cartella o qualche libro in mano.
Lei silenziosamente rimase in piedi tutto il tempo,finchè non scese alla sua fermata:davanti alla sua scuola.
 
Il casino più totale era lì,proprio davanti a lei.
Stessa scena che aveva visto nell'autobus,moltiplicata per cinque.Ma quanti cazzo di ragazzi c'erano,in quella scuola?
Sbuffò:la giornata sarebbe stata piuttosto lunga.
 
Mancavano dieci minuti all'entrata,e poi solo sette ore,solo.  [*]
 
Si sedette su un muretto,che si affacciava all'entrata della scuola.Iniziò a fissare il telefono,poi,come se lo avesse già previsto,le arrivò un messaggio.
Sakura sorrise.
 
''Little cherry...perdonami,davvero!Ho avuto tanto da fare in queste settimane,poi ti spiegherò tutto appena avrò più tempo.
Volevo semplicemente augurarti buona giornata...coraggio,baby!''.
 
Fino ad adesso nessuno,eccetto Hidan,le aveva augurato buona giornata.Nemmeno la madre.
Era inevitabile il fatto che avesse iniziato a sorridere come un ebete:era troppo innamorata.
 
''C-ciao..''.
Qualcuno si era messo davanti alla rosa,così la ragazza alzò subito lo sguardo.
Un ragazzo alto,piuttosto imponente,con un sorriso da ebete quanto il suo(che in quel momento svanì immediatamente),i capelli mori baciati dai raggi profondi del sole stava lì,davanti a lei.
 
''Er,ciao...''.
Mormorò senza imbarazzo Sakura.
 
Il ragazzo le strinse subito la mano,portando l'altra dietro la nuca,grattandosela convulsamente.
 
''K-Kiba Inuzuka,perdona la mia avventatezza,piccola.Tu sei quella nuova,giusto?''.
 
Sakura era irritata,stava diventando completamente rossa.
 
''Si,sono quella nuova...''.
Prima di tutto ''piccola'' lo avrebbe dovuto dire a qualcun altro,e non a lei.Poi,''quella nuova'' era inaccettabile.''Quella'' era un aggettivo dimostrativo che non le andava molto a pennello.
Proprio no.
 
''C'è qualcosa che non va?''.
 
Sakura lo fissò in volto senza dire niente.
 
''Sai...io e il mio gruppo ti abbiamo osservata prima,mentre entravi,da quanto abbiamo capito starai in classe con me...con noi..e niente,prima abbiamo fatto una scommessa,e chi perdeva doveva,beh...doveva invitarti ad uscire.Ecco,io ho perso e perciò...''.
 
''Avrei preferito perdere io!''.
Una voce interruppe l'Inuzuka.
 
''Ciao,Sakura''.
La ragazza fissò in volto colui che aveva appena parlato,poi le pupille si dilatarono.
 
Sasuke,il ragazzo che aveva incontrato un mese prima,era lì.
Lì davanti a lei.
 
''Sa-Sas'ke?''.
 
''Vi conoscete,per caso?''.
Chiese l'Inuzuka.
 
''In un certo senso sì...''.
Rispose l'Uchiha sorridendo.
 
Sakura arrossì disinvoltamente,e i due ragazzi se ne accorsero.
 
''Ho detto per caso qualcosa che non va?''.
Chiese Sasuke osservando in volto la ragazza.
 
''N-no...''.
Rispose Sakura.
 
Non poteva comportarsi così,ma cosa le stava prendendo?Un ragazzo che nemmeno conosceva l'aveva appena chiamata ''piccola'',apostrofandola con ''quella'',un altro ragazzo le stava facendo perdere completamente la testa,così,senza motivo.
E lei balbettava.
Balbettava e diventava rossa.
No,non era la Sakura che era sempre stata fino ad ora.
Non poteva comportarsi così.
Non era una stupida ragazzina,almeno non poteva esserlo in quel momento.
 
''Potresti-osservò in modo provocatorio l'Inuzuka-accompagnarmi in classe?Io,beh...essendo quella nuova-alzò il tono della voce,alla parola ''quella''-non conosco ancora bene la scuola''.
 
''A questo ci penserò io''.
Rispose una voce.
 
Sakura osservò per bene la figura davanti a lei.Chi era,adesso?
 
''Piacere,io sono Ino,Ino Yamanaka''.
 
Una donna estremamente bella le aveva appena stretto la mano.
 
''Piacere,Sakura Haruno''.
 
''Sono la rappresentante della nostra classe,nonchè futura rappresentante d'istituto!''.
 
''Se-la interruppe Kiba-aspetta e spera,Ino!''.
 
''Baka!''.
Urlò lei in preda ad una furia assurda.
 
''Er,ragazzi...io vorrei semplicemente entrare in classe,la campanella è suonata da almeno cinque minuti...''.
Disse Sakura.
 
''E ti preoccupi pure?Cinque minuti,che vuoi che sia...non sarai mica una che rispetta le regole,eh,confettino rosa?''.
Rispose in modo provocatorio Sasuke.
 
La rosa lo fulminò con un solo sguardo.
 
''Io?Che peccato,se mi conoscessi-si avvicinò al ragazzo e lo fissò intensamente negli occhi facendolo sobbalzare-sapresti dire nettamente il contrario...''.
 
''Posso iniziare a conoscerti quando vuoi''.
Rispose con nonchalance Sasuke.
 
''Quando vuoi''.
Sakura smise di fissarlo mordendosi un labbro.
 
Lo aveva cercato per tutti i giorni,e poi lo aveva trovato.Ma quello che aveva incontrato la prima volta,di sicuro non era lui.Non quello stupido ragazzino con cui aveva appena conversato in maniera estremamente irritante.
 
Girò i tacchi andandosene,non voleva perdere un minuti di più con quelli lì.
Ecco,proprio ''quelli''.

Entrò nell'ingresso della scuola,si ritrovò in un lungo corridoio che dava spazio ad immensi muri con armadietti,e a spazi verdi enormi.
L'edificio era composto da due piani,al pian terreno il giardino circondava ogni cosa,anche la mensa,che era sia all'aperto sia al chiuso.
In poche parole:una tipica scuola americana.

E proprio come in un film tipico americano,Sakura si perse subito,durante il suo primo giorno di scuola.
Nei corridoi non c'era più un'anima viva,e lei proprio non sapeva dove dirigersi.
Finalmente riuscì a farsi dire da una bidella la collocazione del 2A.
Secondo piano,prima porta a destra.
 
Quando arrivò bussò quasi sfondando la porta,poi entrò.
 
''Si?''.
Chiese un uomo appoggiato allo spigolo della cattedra con il registro in mano che aveva iniziato a fissare Sakura in volto.
 
''Ehm,professor Hatake,giusto?''.
 
''Sì,lei chi sarebbe?''.
 
''Io...io sono Haruno''.
 
''Ah,Haruno,eccoti!Giusto al tuo cognome ero arrivato,vieni,entra pure''.
 
Sakura fece qualche passo deciso e si ritrovò di fronte ad una classe piuttosto grande,le finestre erano enormi:il sole filtrava riscaldando i venti corpi dei ragazzi e delle ragazze che si trovavano lì,seduti sulle sedie.Ognuno di loro,naturalmente,aveva iniziato a fissare dalla testa fino ai piedi la ragazza,soprattutto per un motivo ben preciso:non portava la divisa.
 
La rosa iniziò ad osservare i suoi futuri compagni.
 
''Ecco,ragazzi,lei è l'alunna nuova,Sakura Haruno.E' qui da poco in città e mi piacerebbe che voi durante la pausa pranzo le faceste visitare la scuola e magari per chi fosse ancora più disponibile a farle fare un giro per la città.Che ne pensi,Haruno?''.
 
La ragazza riprese a fissare il professore.
 
''S-si...''.
 
Qualcuno,dopo la presentazione dell'alunna nuova aveva sussurato qualcosa all'orecchio del proprio compagno.
I banchi erano doppi,e i ragazzi diciannove.Solo una ragazza era in banco da sola,così,naturalmente,il professore fece mandare a sedere Sakura proprio lì vicino.
Quando la rosa arrivò,in fondo all'aula,iniziò a scrutare la sua nuova compagna.
Era bella,veramente bella.
Gli occhi erano perlacei,e trasmettevano la purezza.I capelli erano sul viola scuro,erano lasciati sciolti,molto lunghi proprio come i suoi.
Quest'ultima le sorrise subito,e notò l'evidente imbarazzo dell'altra.
 
''Piacere,Haruno''.
 
''P-piacere,Hinata...H-Hyuga''.
Le guance bianche erano diventate completamente rosse,tanto quanto i capelli di una ragazza che continuava,dall'altro lato dell'aula,a fissare Sakura,la quale ricambiò fissandola in modo provocatorio.
Cosa c'aveva da guardare così insistentemente?
 
Aprì lo zaino,prendendo l'astuccio e il diario.Accavallò le gambe,e iniziò a fissare il professore che aveva iniziato a parlare di qualcosa che a lei proprio non interessava.
 

Mancavano quattro ore,ce l'avrebbe fatta.

 
 
 
[*] -Sette ore:dalle 8 a mezzogiorno,poi la pausa pranzo fino all'una e mezza,e poi si ricomincia fino alle quattro e mezza.
Nelle classiche scuole americane si cambia aula ogni volta,lo so,però in questo caso la classe è una sola e i professori in una giornata sono soltanto due(e vengono loro nelle classi,come in Italia):uno per la prima parte delle lezioni,cioè dalle 8 alle 12,e un altro dalle 13,30 alle 16,30-.




 
   
 
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