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Autore: RoxyDowney    02/06/2013    2 recensioni
Robert Downey Jr. lascia la sua vita apparentemente perfetta per seguire il suo cuore. Co-protagonista Gwyneth Paltrow. L'alchimia tra i due si scopre non solo sul grande schermo.
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Sì... Da qualche mese mi vedo con qualcuno... no. Non con qualcuno, con... Gwyneth.
L’aveva fatto... L’aveva detto, continuando a guardarsi le scarpe alzando lo sguardo solo nel momento in cui pronunciò quel nome.
Era certo di aver visto lo sguardo di Susan spegnersi... mentre le labbra si paralizzavano in quella posizione che negli anni aveva imparato a conoscere bene, “il sorriso finto” lo chiamava così e si domandava come facessero gli altri a non rendersi conto di quanto quel sorriso fosse una facciata mal riuscita.
-Scusami non avrei dovuto fare questa domanda... non avrei proprio dovuto.
Lo sguardo di Susan si abbassò sul suo ventre, gli occhi le si gonfiarono di lacrime che piano iniziarono a scivolare lungo le guance. Robert si alzò e si sedette al suo fianco prendendole entrambe le mani e la trascinò verso di se abbracciandola, sentì quelle lacrime bagnare la sua maglia e le mani di lei stringersi in pugni. Le carezzò i capelli e le diede alcuni baci sulla fronte cercando di tranquillizzarla e dopo un po’ sentì il suo respiro calmarsi
-Questo non significa nulla, io sarò al tuo fianco e ti proteggerò. Vivremo questo momento magico insieme e
-E tu non ci sarai... sarai con lei.
-Avremo un bambino... ti rendi conto? questa è l’unica cosa che conta, un bambino, un bellissimo bambino. Lo cresceremo e saremo le sue guide...Non dire così... io... ti prometto che ci sarò...
-Davvero Robert?
-Te lo prometto...
Il telefono di Robert squillò un paio di volte nella sua tasca e smise prima che riuscisse a recuperarlo, Susan si staccò da quel abbraccio e si rimise al suo posto. Lo guardò mentre controllava il telefono, sapeva chi era, aveva sempre sospettato quell’unione, come aveva potuto non pensare che ora, con lui libero quell’energia tra loro non sarebbe esplosa? L’aveva perso? Doveva rassegnarsi anche se mancava poco alla nascita del loro bambino o le parole di Robert significavano qualcosa?

Il cielo iniziava a scurirsi mentre Robert decise che era il momento di tornare a casa. Susan pareva essersi calmata e Gwyneth le aveva mandato un messaggio chiedendogli come andava e verso che ora sarebbe stato a casa, ma lui, per evitare che l’umore di Susan peggiorasse non rispose.
-Ora è bene che vada, ma torno domani se ti fa piacere...
-Non vorrei che la cosa ti creasse dei problemi...
-Tu e il nostro bambino non siete un problema e non lo sarete mai...
-Lei sa?
-Sì... Ho preferito dirle come stanno le cose... Susan so che è una situazione che difficilmente potrai accettare ma fa parte della mia vita ora... Vorrei che tu cercassi di capirlo...
-Ci proverò...
-Grazie. Vi amo.
Susan sorrise e si accarezzò la pancia
-Anche noi ti amiamo...
Lo baciò sulle labbra e lo abbracciò
-Se hai bisogno di qualcosa chiama ok?
-Ok...buona...serata.
Robert le sorrise e si avviò verso l’auto. Sì mise seduto e mentre metteva in moto vide che Susan gli aveva lasciato sul cruscotto una foto del loro bambino. Era davvero un pensiero molto dolce... più tardi le avrebbe mandato un messaggio per ringraziarla o l’avrebbe chiamata. Prese la strada verso casa ed assorto nei ricordi di quella giornata raggiunse casa cullato dal traffico che si muoveva lentamente.
Gwyneth era seduta sul divano davanti al camino, leggeva, ma appena sentì scattare la serratura si voltò verso di lui che aveva appena varcato la soglia. Robert le sorrise, felice di trovarla li, come se vivesse li con lui... Perchè la realtà fosse come nel suo sogno mancavano solo Apple e Moses che raggiungevano la stanza correndo... poi tutto sarebbe stato perfetto.
-Pensavo non rientrassi
Robert sorrise per quell’affermazione, una punta di gelosia palesata da Gwyneth valeva 1000 ti amo... solo dopo essersi tolto il giubbotto si rese conto che lei aveva un espressione un po’ tesa, immaginò che fosse impaziente di sapere se aveva parlato con Susan di loro. Si mise seduto al suo fianco
-Scusa se non ho risposto al messaggio ma c’era Susan e non volevo indisporla...
-Immagino che andrà sempre così... Tutto bene?
-Non andrà sempre così... Siamo stati dal medico, ho visto il bambino ed è stato...magico...Le ho detto di noi... con un po’ di pazienza lo accetterà...
-E per questo l’hai baciata?
-Come scusa?
-Hai del rossetto sul labbro ed appena sotto all’orecchio... direi che avete festeggiato...
-Non dire sciocchezze
Robert rise e cercò di pulirsi con la mano ma appena cercò di avvicinarsi al viso di lei capì che non stava scherzando, si scostò e si alzò dal divano per evitare il contatto con lui, mai si sarebbe aspettato una reazione così.
Gwyneth si mise di fronte al camino voltata di spalle, guardava il fuoco, la raggiunse abbracciandola da dietro ma lei si divincolò e si avviò verso la camera da letto senza dire nulla
-Amore...
Robert non potè far altro che seguirla e la trovò davanti alla cabina armadio mentre si infilava la giacca e gli stivali
-Dove vai?
-A casa.
-Gwyneth, non è come pensi...
-L’hai baciata?
Robert si appoggiò al muro, doveva raccontarle tutto prima che se ne andasse senza aver capito...
-Sì l’ho baciata dopo aver visto il bambino nell’ecografia... ma davvero non è stato nulla, non è come pensi...
Gwyneth lo guardava seria.
-Davvero non è come penso? e allora spiegami perchè hai del rossetto sul collo? mentre la baciavi dal medico lei ti baciava sia le labbra che sul collo?
Robert si passò la mano sul viso, stava fraintendendo e si stava anche arrabbiando
-No. Ho sentito il cuore del bambino e quando si stava alzando l’ho abbracciata e le ho dato un bacio. Ma ti giuro è stato tutto fuorchè un bacio...
-E il rossetto sul collo come ci è arrivato?
Robert sospirò non riusciva a credere che la giornata più bella della sua vita si stesse trasformando nella peggiore.
Prima che me ne andassi poco fa mi ha dato un bacio, e ci siamo abbracciati... ma
Gwyneth non attese la fine della frase, prese la borsa e raggiunse il soggiorno dove dal divano recuperò il telefono e gli occhiali, poi si avvicinò alla vetrata accanto al portone e restò lì in attesa
-Gwyneth io ti devo spiegare...
-Non credo ci sia altro da aggiungere se non i particolari che preferirei non conoscere.
-Ma pensi davvero che io possa aver fatto sesso con la mia ex moglie mentre stò con te?
Gwyneth si voltò verso di lui e lo fulminò con lo sguardo, poi intravide i fari del taxi che aveva chiamato prima dell’arrivo di lui riflettersi sui muri attraverso quel cristallo
-Non sono io vero, che ti devo ricordare che ci sei andato a letto in Messico e noi se non ricordo male stavamo già insieme... e ora lei aspetta un figlio? Quindi Downey, non sarebbe la prima volta.
-Io le voglio bene ma non
-Non aggiungere altro, hai un figlio con quella donna ed è meglio che tu faccia chiarezza nei tuoi sentimenti e nelle tue priorità.
-Gwyneth io...
Il cellulare di Robert suonò insistentemente e Robert vide che era Susan che lo stava chiamando
-E’ lei vero?
-Sì è Susan, le ho detto io che se aveva bisogno poteva chiamare... devo rispondere...
Mentre Robert premeva il pulsante per rispondere a quella chiamata Gwyneth aprì la porta d’entrata e guardandolo negli occhi varcò l’uscita, non era disposta a tornare ad averlo ad ore come già era stato...Se lei e la loro relazione non erano la sua priorità, forse era meglio che lo lasciasse andare per la sua strada. Amare le avevano insegnato, significava anche lasciare andare... Ma quanto male le stava facendo sapere che l’uomo che amava si era riavvicinato alla donna con cui lei aveva sempre dovuto competere...
-Capisco. Tolgo il disturbo.
Chiuse la porta dietro di se lasciando Robert con il telefono all’orecchio ammutolito.

-Susan, va tutto bene?
-Hai una voce strana, va tutto bene?
-Sì, sì tutto bene ma dimmi...
-Volevo solo sapere se... avevi trovato la foto...
Robert si lasciò cadere sul divano mettendosi una mano sugli occhi sfregandoli con le dita
-Sì, l’ho trovata, ti avrei... ti avrei chiamata più tardi per ringraziarti. E’ stato un pensiero davvero dolce, grazie.
-Domani pensi di passare? Dovremmo iniziare a parlare di alcune cose...
-Domani? non so, scusami, possiamo sentirci più tardi? o domani? Ora...
-Oh ok, scusa... non volevo disturbarti... a dopo.
Lasciò cadere il telefono dalla mano, poi lo riprese e controllò l’ora, erano passati solo pochi minuti da che Gwyneth era uscita, poteva... compose il numero, dopo tre squilli rispose il messaggio automatico della segreteria telefonica. Non lasciò nessun messaggio, voleva parlarle, le scrisse un messaggio sperando che quello potesse convincerla a rispondere
‘Amore mio, un giorno non molto lontano sei uscita da questa casa dicendomi che avevi lasciato qui il tuo cuore, dovevo prendermene cura finchè non saresti tornata... Ora ti chiedo di ascoltarmi perchè poco fa sei uscita da quella porta e il mio cuore se n’è andato con te... ti prego, io ti amo’
Nessuna risposta... Chiuse gli occhi ed appoggiò la testa sul divano cercando di trovare una soluzione a quella situazione tanto assurda.
Sentì i passi di Maria avvicinarsi dalla cucina, si fermò all’entrata chiedendogli se aveva bisogno di qualcosa, Robert la ringraziò, ma proprio non aveva voglia di mangiare nulla così lei disse che con Miguel avrebbero sistemato il giardino, si avvicinava un grosso temporale ed in giardino bisognava coprire lettini e divani e poi si sarebbero ritirati. Robert annuì solamente e la sentì spegnere le luci della cucina e uscire dalla porta principale chiudendola alle sue spalle. Era solo... Sentì le voci di Maria e Miguel allontanarsì per poi ritrovarsi in un silenzio assordante interrotto solamente dai tuoni che si avvicinavano. Cosa poteva fare... non si era mai trovato in una situazione del genere in vita sua, amava Gwyneth e dopo molti anni finalmente potevano stare insieme senza problemi ed ora la notizia del bambino l’aveva sconvolto e stava rivoluzionando la sua vita ancora prima di venire al mondo.
Bussarono alla porta, Robert si sollevò dal divano aveva sentito le voci di Maria e Miguel avvicinarsi alla casa poco prima, la pioggia scendeva fitta e batteva insistendo sul lastricato davanti a casa emettendo un crepitio forte, evidentemente avevano dimenticato le chiavi ed erano tornati per prenderle prima che lui andasse a dormire. Si sollevò a fatica dal divano e raggiunse la porta, decise che l’unica cosa sensata da fare era prendere l’auto e raggiungere Gwyneth a casa, forse i bambini erano con Chris, avrebbero potuto parlare se lei avesse aperto la porta, prese il giubotto con le chiavi ed aprì il portone
-Maria io esc
La vide li, stretta nelle sue spalle e nella sua giacca, gli occhi lucidi e lo sguardo triste, i capelli ed il viso bagnati dalla pioggia
-Stavi uscendo?
-Amore...venivo a cercare te...
-Non volevo Rob... Ti amo, non posso pensare di stare lontana da te...non più... non ora... scusami... Ero arrabbiata, gelosa e voglio ascoltarti... davvero... Siamo una famiglia ora e non possiamo litigare...
Robert non la lasciò finire di parlare, l’abbracciò più forte che poteva e la baciò trascinandola all’interno, chiuse la porta e lei si tolse la giacca che indossava.
Si sedettero entrambi sul divano, Robert non poteva credere che fosse tornata, era felice, e non avrebbe sprecato quell’occasione che gli stava concedendo.
-Gwyn ti giuro che non c’è nulla tra me e Susan. Aspettiamo un bambino, sì questo ci ha avvicinati ma ti assicuro che non c’è nulla che per me conti di più al mondo che l’averti al mio fianco...
-Robert io... non avrei dovuto... io so...
-Ti prometto che non
Il telefono di Robert suonò ancora, era li sul divano tra loro, entrambi videro che era di nuovo Susan ma Robert invece di rispondere deviò la chiamata alla segreteria telefonica.
-Non permetterò che qualcuno o qualcosa ci faccia litigare o ci faccia allontanare.
-Davvero Robert? Io non so... sei sicuro?
-Sì amore, è una promessa.
Robert l’abbracciò e solo allora si rese conto che anche i suoi vestiti erano bagnati
-Gwyn sei zuppa! non voglio che ti prendi un malanno, vieni, ti devi fare un bagno caldo.
La prese per mano e l’accompagnò in bagno preparò lui stesso la vasca da bagno mentre lei si liberava dagli abiti bagnati. Robert quando si voltò notò un comportamento strano in lei, tenne tutto il tempo un asciugamano avvolto al corpo finchè la vasca non fu pronta, eppure non era la prima volta che lei restava senza vestiti di fronte a lui. Forse era ancora turbata
-Vado a prepararti un thè caldo... tu goditi il bagno
Sì fermò sulla porta e la vide entrare nella vasca di schiena abbandonando solo allora l’asciugamano. Quando fu immersa lei lo vide li e gli sorrise timidamente
-Va tutto bene Gwyneth?
Lei annuì, e si sistemò i capelli abbassando lo sguardo mentre Robert si accontentò della risposta ed andò in cucina a prepararle qualcosa di caldo. Ripensò alla sorpresa nel vederla alla sua porta, poi si ricordò le sue parole e solo una frase continuava a risuonare nella sua mente “Siamo una famiglia ora e non possiamo litigare...” Siamo una famiglia... siamo una famiglia...
Tornò in bagno e Gwyneth era appena uscita dalla vasca, si stava tamponando con un altro asciugamano, posò la tazza di thè sul comodino e si mise a sedere sulla poltrona, lei tornò in camera e Robert la invitò a sedersi sulle sue gambe.
Gwyneth lo raggiunse e si mise a sedere
-Che succede Downey?
-Prima, quando sei arrivata hai detto “Siamo una famiglia ora e non possiamo litigare...” Mi è sfuggito qualcosa? Questo significa che... che hai deciso di venire a vivere qui? tutti insieme?
Gwyneth sorrise e gli accarezzò i capelli
-...Pensavo non ti fossi accorto di quella frase...

   
 
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