Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: givemejames    02/06/2013    7 recensioni
Quella tra me e Louis era una guerra combattuta ad armi pari, fatta di amore e di odio, perché sapevo che avevamo lo stesso carattere, ma che lui era decisamente migliore di me.
***
'Sei una stronza, Verity'
'Me lo dicono tutti, Tomlinson' risposi, poi girai i tacchi e mi avviai a casa.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                 

Avanti, le piacerà!



‘Oh Veri non ti ricordi davvero niente?’ mi chiese Louis, studiare quel copione mi faceva venire i conati di vomito.

‘Senti principessa, questa storia è troppo sdolcinata!’ lo apostrofai lamentandomi e lanciando il copione per terra e incrociando le gambe sul divano. Eravamo lì da due ore e non mi ricordavo niente, avevo voglia di buttare tutto nel fuoco, tanto avevo un caminetto già pronto all’uso.
Sbuffai e mi misi a guardare Louis che leggeva le battute interessato, ripensai che, anche se quella doveva essere una vendetta, gli avevo fatto un bel favore.

‘A che pensi?’ mi chiese notando che lo guardavo, abbassai gli occhi imbarazzata.

‘Che ho fatto bene a candidarti per Romeo’ risposi, lui mi sorrise. ‘Ma ti sto odiando lo stesso’ continuai guardandolo male.

‘Questo è il prezzo da pagare se fai la stronza’ mi diede un buffetto sulla guancia, che cercai di scansare gentilmente, evitando di cadere dal divano.


                                                                                                                         ***


‘Ragazzi – urlò la Sparks entrando di corsa in teatro il giorno seguente, pronta ad annunciarci che quella era un’altra giornata pienissima ecc ecc – oggi abbiamo tante cose da fare’.

Come immaginavo, ed invece io quella mattina non avevo voglia di fare un bel niente, sospirai stanca, avendo paura di quello che stava per proporre quella vecchia. Non riuscivo ancora a capire come facesse una come lei ad essere così tanto piena di energie, sembrava che niente la innervosisse, o la turbasse.

Lei di tutta risposta si sedette sulle poltrone e cominciò a sfogliare un quadernaccio pieno di nomi, era una donna fin troppo disordinata per essere una professoressa di lettere.

‘Avanti sedetevi, ora ci sono i provini per le parti minori’ ci esortò pimpante, feci la faccia più scocciata mai fatta, lei la notò ma se ne fregò altamente.
Mi lasciai cadere su una poltroncina mentre lei blaterava qualcosa sui ragazzi, che li dovevamo scegliere noi, che erano parecchi perché la sua iniziativa era stata accolta da troppa gente, e poi aveva cominciato a vantarsi perché quell’anno, sotto la sua supervisione, lo spettacolo aveva le aspettative migliori negli ultimi vent’anni.

Erano discorsi da egocentrici che preferivo tralasciare.

Louis invece partecipava animatamente alla conversazione, quindi decisi che avrebbe fatto tutto da solo, era lui l’esperto, io mi trovavo in quella situazione scomoda solo perché lui era convinto che cantassi bene. Al secondo ragazzo mi addormentai, mi sembrava che volesse fare uno dei cugini di Romeo, ma non ricordandomi niente della trama da voltastomaco non avevo voglia neanche di sforzarmi di capire quale cugino fosse.

‘Ti conviene rimanere sveglia se non vuoi che se ne accorga’ mi sussurrò Louis in un orecchio, quasi saltai dalla sedia, quello stupido risveglio inaspettato e quella fin troppa vicinanza mi rese ancora più irritante.

‘Tomlinson il palco è davanti a te’ gli ricordai dato che era a qualche centimetro dalla mia faccia e ciò non andava, così misi una mano sul suo petto cercando di scansarlo da me mentre lui sorrideva divertito dal mio imbarazzo.

Lo divertiva che io fossi imbarazzata dalla nostra vicinanza? Oh Dio che ragazzo stupido e superficiale.

Nel frattempo la Sparks guardava ammirata la tipa che stava cantando e applaudiva come una ragazzina. Ogni tanto ci rivolgeva qualche occhiata, come per controllarci, ma che intenzioni aveva questa donna?

‘Avanti, le piacerà’ mi spronò lui percependo le occhiate della prof, dal canto mio non volevo fare niente che piacesse a quella stupida impicciona, perché non si interessava degli affaracci suoi? Se doveva creare una coppia affiatata andava in giro per la scuola e si cercava due fidanzatini morbosi e sdolcinati per fare i suoi protagonisti, non me e questo qua.

Sbuffai nervosa, cominciai di nuovo a chiedermi perché mi trovavo in quello stupido teatro con il ragazzo che mi aveva quasi procurato un trauma cranico.

Lui dal canto suo mi stampò un bacio su una guancia e tornò a parlare con quella vecchiaccia, mentre io cercai di pulire la zona ‘colpita’.
Per fortuna la campanella arrivò a salvarmi da tutta quell’agonia, scattai in piedi ed uscii da quel teatro prima che potessero proferire parola.

A pranzo trovai un tavolo al sole e mi ci sedetti, nemmeno quel giorno casualmente avevo voglia di mangiare, né di parlare con quella sottospecie di mio migliore amico che si dava alla pazza gioia con quegli idioti del calcetto.

‘Nervosa Brown?’ mi chiese Louis sedendosi con me, annuii, ormai tutti erano a conoscenza dei miei nervi che saltavano ogni momento.

‘Posso indovinare il perché?’ scherzò.

‘Tanto mi leggi nella mente, fai pure’ risposi acida e cominciai a farmi una treccia scrutando la sua faccia divertita. Lui fece un cenno con la testa verso il tavolo di Niall ed io annuii.

Forse mi leggeva nella mente per davvero.

‘Dovresti provare a parlarci’ consigliò, non aveva capito proprio un bel niente del mio carattere, ero troppo orgogliosa per parlare con le persone dei loro sbagli, io ero innocente e dalla mia posizione non mi sarei spostata nemmeno fosse venuto un uragano.

‘Ci ho già provato, anzi ci ha provato lui. Dice che è geloso’ risposi facendo spallucce, ancora non mi capacitavo di quanto potesse essere idiota Niall.

‘Forse gli piaci’ non poteva tirare conclusioni così affrettate, non dopo quello che era successo qualche anno prima con Niall.

‘Stavate insieme?’ mi chiese vedendo la mia faccia mezza allarmata e interpretò il breve silenzio che seguì come una risposta.

‘Forse, cioè, c’è stato qualche bacio, ma niente di che’ risposi vaga ed imbarazzata, non eravamo mai stati insieme, ma il fatto della sua gelosia era una cosa idiota. Louis di tutta risposta abbassò lo sguardo e si concentrò sul piatto di riso che avevano servito oggi.

Che aveva anche lui? Che avevano tutti? Che avevo fatto io per essere circondata da pazzi?

‘Ehi Lou tutto bene?’ gli chiesi toccandogli i capelli.

‘Sì tranquilla’ rispose sorridendo, a guardarlo meglio aveva un bel sorriso, e dei begli occhi. Forse era la prima volta che mi fermavo a guardarli attentamente, forse stavo anche sbagliando perché ero come incantata.



Spazio autrice:
SCUSATEMI DEL RITARDO, PERDONATEMI VI PREGO E' SOLO E UNICAMENTE COLPA DELLA SCUOLAAAAAAAAAAA
dopo le mie scuse (spero mi abbiate perdonata) vi prometto che aggiornerò più velocemente, dato che ho finito il girone infernale delle interrogazioni e robe varie, yuppi!
ho notato che molti lettori non sono molto attivi, attribuisco questo problema alla scuola e vi capisco, ma mi mancateee, tornate da me vi pregoooo(?) lol
poi.... come avete visto ho messo l'header, aww, quindi avete notato com'è la nostra bellissima Verity (io amo Elmly Rudd, è perfetta dfkbjn), che ne dite?
in questo capitolo ci sono alcuni sviluppi, del tipo che Louis e Verity si stanno avvicinando tanto e che lui è 'geloso'. avete idee per i prossimi capitoli?
spero recensiate in tanti, mi siete mancati tutti, un bacione grande
ele <3

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: givemejames