Eccomi tornata con il secondo capitolo…scusate se vi rompo
all’inizio della storia ma voglio ricordarvi che questa storia non è narrata da
me, ma da Goku…detto questo vi lascio alla lettura…
NOTIZIE BUONE O
CATTIVE?
-Pa-papà…Go-Gohan sta,sta sta male…-
-Cosa? Che cos’ha?-
-Non lo so, continua a tossire e…-
-Goku che cosa succede?- Chichi si era svegliata, aveva sentito il piccolo
Goten, ed ora era preoccupata
-Non lo so- misi Goten sul letto, vicino alla madre, mi alzai e mi diressi
verso la stanza dei ragazzi.
Gohan era sdraiato sul letto e continuava a tossire, una tosse che gli
impediva di respirare.
Lo misi seduto sul letto, cercando di farlo respirare, e mi accorsi che sul
cuscino c’erano delle macchie di sangue.
All’inizio pensai che si fosse morso un labbro, ma scartai subito questa
idea, c’era troppo sangue; stava davvero male e il problema veniva
dall’interno.
Dopo qualche minuto al tosse cominciò a diminuire, lo sollevai di peso e lo
portai in bagno.
Chichi mi raggiunse, non credeva ai suoi occhi, stava per mettersi a
piangere, ma chiusi la porta e gli ordinai di andare a preparare qualcosa di
caldo.
Presi un asciugamano, lo bagnai con l’acqua calda e lo posai sullo stomaco
di Gohan.
Gli bagnai la fronte con dell’acqua fredda e mi accorsi che non aveva la
febbre.
Quando la tosse diminuì quasi del tutto il suo respiro ritornò regolare.
Lo aiutai ad alzarsi, lo portai in cucina, lo feci sedere sul divano e lo
affidai a Chichi.
Salii al piano superiore: Goten stava dormendo, probabilmente grazie alla camomilla
di sua madre, mi cambiai velocemente, presi il giubbotto e ritornai in cucina.
Gohan si era ripreso quasi completamente e riusciva a parlare, anche se con
un po’ di difficoltà…
-Ce la fai ad alzarti?-
-Si…perché hai messo il giubbotto? Dove vai?-
-Ti porto in ospedale-
-Cosa? Papà non posso andare in ospedale io non sono un terrestre…-
-E allora?-
-Io ho una corporatura diversa rispetto agli altri ragazzi della mia età e
poi il mio DNA è differente!-
-Non mi importa…-
-Ma papà…-
lo sollevai dal divano, gli misi il cappotto sulle spalle e mi rivolsi a
Chichi: -Io vado, raggiungimi domani mattina, adesso va a riposarti un po’…va
bene?-
-Secondo te riuscirò a dormire?-
-Non possiamo lasciare Goten da solo giusto?-
-Si, hai ragione…ma sta attento-
Mi caricai Gohan sulle spalle, anche se lui non era molto d’accordo, e lo
portai in ospedale.
Una volta arrivato lì lo affidai a delle infermiere e poi, su richiesta di
una di loro, completai un foglio con i miei dati.
Aspettai per quasi un’ora in sala d’attesa, quando udii alle mie spalle una
voce …
-Goku…cosa ci fai qui?-
mi girai di scatto e guardai l’uomo che sembrava conoscermi molto bene: era
sulla quarantina, aveva occhi e capelli scuri, una corporatura normale per la
sua età e una voce cordiale.
Devo aver fatto una faccia strana perché l’uomo scoppiò a ridere:
-A quanto pare non ti ricordi di me?-
Cosa potevo fare? Dirgli “non ho la più pallida idea di chi tu sia” o “ha
sbagliato persona” ? che figura mi sarei fatto?
Per mia fortuna fu lui a riprendere il discorso:
-Sono il dottor House. Ti ho curato io quando avevi praticamente tutte le
ossa rotte…-
finalmente mi illuminai…era il medico che mi aveva curato dopo il
combattimento contro Vegeta: -Certo, mi
scusi. È che ho dormito poco, anzi non o dormito, e sono molto stanco! È per
questo che non lo riconosciuta…-
grandissima balla…anche se avessi dormito non mi sarei mai ricordato il
nome di quell’uomo; ma infondo lui mi aveva salvato la vita e nessuna persona
“normale” si dimentica il nome di chi gli ha salvato la vita!
-Allora che ci fa qui?-
-Oh…si tratta di mio figlio…-
-Cosa gli è successo?-
-Ha praticamente sputato sangue…-
Lui mi guardò, probabilmente non aveva immaginato una cosa simile…
-Me ne occuperò personalmente!-
Entrò nella stanza dove le infermiere avevano portato Gohan e sparì.
Dopo circa due ore uscì:
-Abbiamo fatto alcuni esami e…-
-E allora? Che cosa ha?-
-Secondo gli esami…niente!-
Niente! Mio figlio sputa sangue e loro cosa mi dicono?!?
-Niente?- chiesi cercando di mantenere la calma -Ma com’è possibile?-
-Non lo so. Ma vorrei tenerlo sotto osservazione per una settimana…per
vedere se succede qualcosa. Lei è d’accordo?-
-Certo. Posso vederlo?-
-Direi di si…è sotto anestesia ma dovrebbe svegliarsi tra poco-
Lasciai il dottore ed entrai nella stanza dove Gohan stava riposando: era
una comune stanza d’ospedale, il colore prevalente era il bianco e vi era
silenzio e calma…in poche parole vi era un’atmosfera da brivido…per uno che
odia gli ospedali, è ovvio.
Presi una sedia e mi sedetti vicino a mio figlio, posai la testa sul
materasso e chiusi gli occhi, cercando di riposare almeno un po’…Gohan si
svegliò dopo un’ora: era confuso e disambientato:
-Pa-pà…do-dove sono?-
-Sei in ospedale…come ti senti?-
-Ho un po’ di mal di testa ma me la cavo-
-Bene…-
-Hanno scoperto che cosa mi è successo?-
-No…gli esami non hanno rilevato nulla-
-Nulla? Ma com’è possibile?-
-Non ne ho idea. Senti Gohan…ieri mentre parlavamo, prima che intervenisse
tuo fratello, cosa stavi dicendo?-
-io,io…-
Ero finalmente vicino alla soluzione ma ancora una volta fui interrotto…
-Gohan tesoro come ti senti?- Chichi entrò nella stanza e si buttò al collo
del figlio -Allora come stai?-
-Stai tranquilla mamma…mi sento abbastanza bene…-
Rivolse poi lo sguardo verso di me:
-Cosa gli è successo?-
-Non lo so…i dottori non hanno scoperto niente…-
-Fratellone!! Come stai?- chiese il piccolo Goten saltando sul letto del
fratello
-Ehi, ciao! Come sono felice di vederti…-
Erano le otto di mattina e io avevo passato tutta la notte in bianco,
lasciai Chichi con Gohan e andai a prendermi un caffè, ne avevo bisogno se non
volevo crollare dal sonno, però lungo il corridoio incontrai il dottor House :
-Allora come sta tuo figlio?-
-Bene, per adesso…-
-Mi dispiace per gli esami…ma ti prometto che farò tutto il possibile per
scoprire che cos’ha…-
-Grazie. Stavo andando a prendere un caffè…mi fa compagnia?-
-Certo-
Mi accompagnò al bar e parlammo per circa mezz’ora di quello che mi era
successo molti anni prima e ci divertimmo a parlare della mia paura, tuttora
presente, per le siringhe.
Quando ritornai nella stanza di Gohan mi accorsi che erano arrivate Bulma e
Videl:
-Ciao Goku, come va?-
-Escludendo il sonno direi che me la cavo…-
-Ciao Goku-
-Ciao Videl…-
Rimasi in ospedale per altre tre ore poi però, stremato dal sonno, tornai a
casa per riposare un po’.
Una volta a casa mi lasciai cadere sul letto e chiusi sugli occhi: mi
addormentai di colpo e mi risvegliai solo alle due del pomeriggio.
Dopo essermi svegliato mi feci una doccia e poi tornai in ospedale: erano
arrivati anche Crilin e Yamcho e l’atmosfera calma e silenziosa era stata
sostituita da un’atmosfera vivace e allegra.
La settimana successiva fu un continuo avanti e indietro dall’ospedale e,
come se non bastasse, gli esami non rilevavano mai nulla.
Passati i sette giorni i dottori decisero di tenere Gohan in osservazione
per un altro giorno prima di mandarlo a casa, e fu in quell’ultimo giorno che
la sua salute peggiorò: il suo appetito svanì, i muscoli cominciarono a fargli
male e le forze cominciarono ad abbandonarlo.
I tre giorni che seguirono furono un incubo: tornavo a casa raramente,
dormivo pochissimo, il piccolo Goten, che non portavo più in ospedale,
continuava a chiedermi come stava il fratello e ogni volta mi mancava la forza
di dirgli la verità, ed ero obbligato a mentire, inoltre i medici non
riuscivano a bloccare il peggioramento di Gohan.
Il quarto giorno, durante l’orario di visita, venirono tutti a far visita a
Gohan.
Molti rimasero sorpresi e amareggiati vedendo le pessime condizioni in cui
era ridotto e nessuno fiatò per quasi un’ora, finché il medico non entrò nella
stanza: aveva sotto il braccio l’esito dell’ultimo esame e teneva lo sguardo
basso.
Quando finalmente alzò lo sguardo, ci guardò negli occhi e cominciò a
parlare…
CONTINUA
Ciaooooo!!! Allora? Cosa ne dite? Però mi sento in colpa,
povero Gohan………ok, tutto a posto, la colpa è sparita ora posso proseguire… (coosaaaa? Io sto male e tu non sei triste? Tutte le mie
fan sono tristi dico bene? NdGohan) (giusto!!!!
Ndvoi) (ehi, ti ricordo che tu sei al secondo
posto nella lista dei miei preferiti…ndme) (ah
si, e chi è al primo? NdGohan) (bhe…a dire la
verità…tuo padre! Ndme) (ti pareva! Ecco
cosa vuol dire avere un padre che non invecchia mai…ndGohan) (Goku sei il mio idolo…ma ora posso proseguire? Ndme) (se se…va avanti…ndGohan) (come
stavo dicendo…) so che questo dottore non rispecchia il carattere del vero dr
House…però morivo dalla voglia di inserirlo!
Ma passiamo ad argomenti più seri: nel riassunto dico che
nessuno può decidere se una persona può vivere o morire…ebbene, voi potete
scegliere le sorti di Gohan…io ho già un finale in mente ma lo modificherò
secondo quello che voi mi direte! Quindi la vita di Gohan dipende da voi?
Fatemi sapere, mi raccomado!
Ora però vorrei ringraziare chi ha recensito il capitolo
precedente…un grazie speciale a:
rosy_ge: ciao, sono contenta che ti piaccia, grazie per aver recensito…spero che
questo capitolo ti sia piaciuto…baci
Vegetina: scusa se ho recensito un po’ in ritardo, ma ero occupata con la storia di
Natale…comunque eccoti qui il secondo capitolo…mi auguro di non deluderti…
MartaSaru: povero Gohan, dici che sono stata troppo crudele? Spero di non averti
annoiata…bacioni
Smile94: mi disp di avere interrotto sul
più bello…ma volevo lasciare un po’ di mistero…ci sono riuscita? In ogni caso
grazie per aver recensito!
Aaaaaaaaaaaa:
che ne dici? Spero ti piaccia…
CamyChichi: sono stata un po’ troppo
cattiva…e per questo mi scuso con tutte le grandi fan di Gohan! Ma per farmi
perdonare, come ho già detto, lascio a voi scegliere il finale…ciao bacioni
Detto questo, ci rivediamo al prossimo capitolo…baci
gokina