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Autore: BlueBerries98    02/06/2013    2 recensioni
Dal capitolo 1
Basta, chiusi gli occhi e sentii una lacrima scendermi sulla guancia , sul mento e poi per terra.
Plik.
Quello che sarebbe successo sarebbe successo. Mi maledissi per la mia insolita debolezza e mi acovacciai per terra con la testa china sulle mie gambe e le braccia nascoste sotto la pancia. Sentivo la tristezza farsi sempre più grade ma oltre a lei sentivo anche un certo brivido piacevole unito a una senzazione di energia, la potevo sentire crescere come un palloncino che man mano si gonfiava per farsi sempre più grande e potente,ma sentivo anche i loro passi farsi sempre più vicini e le loro risatine maligne.L'energia cresceva e la sentì esplodere. Il palloncino si era scoppiato. Aprii gli occhi giusto in tempo per vedere i loro occhi spalancarsi per poi essere spazzati via da un onda dorata.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Bene ragazzi, come ho già detto non voglio vedere attacchi complicati e troppo potenti, intesi?»
La Professoressa di pratica voleva allenarci per una maggiore sicurezza in caso di un altro “attacco”. Ebbene si, si era sparsa la voce e i professori erano subito scattati sull'attenti come delle molle.
Guardai il mio compagno di allenamento che si stava grattando la testa confuso, eppure non mi ricordavo neanche come si chiamasse.
«Bene, al mio fischio voglio che la fila alla mia sinistra attacchi una sola volta la fila alla mia destra che però dovrà proteggersi»
La Bolton camminò fino all'estremita delle file e piantò i piedi a terra guardandoci severamente poi prese un fischietto argentato e lo portò alla bocca “FIIIIIII”
Vidi la stella nel bicipite del ragazzo davanti a me illuminarsi di marrone e poi delle radici mi bloccarono fino ad arrivarmi alla pancia, cercai di staccarle dal mio corpo e un attimo dopo le vidi scoppiare sotto il mio tocco.
«Benissimo ragazzi, adesso faremo il contrario!»
Guardai Rachel soddisfatta e lei mi sorrise alzando il pollice.

FIIIIIII”
Cercai di pensare a qualche attacco il più velocemente possibile, poi però lasciai stare i pensieri e mi concentrai sul creare un'onda come la prima volta. Non accadde nulla.
Il ragazzo della terra davanti a me se la stava ridendo spudoratamente piegandosi in due e in pochi secondi stava per soffocare.

Ragazzino di merda”
«Signorina Edwards, qualcosa non va?»Mi riprese la professoressa guardandomi da capo a piedi.
«Ehm non riesco ad attaccare-abbassai la testa imbarazzata da tutti quegli sguardi su di me- mi dispiace»
«Signorina Edwards, lei è una persona con dei poteri?»
Aggrottai le sopracciglia.Cosa c'entrava adesso?
«S-si professoressa»
«E allora lei può riuscirci»
«Ma è questo il problema! Ho provato a concentrarmi ma non ho concluso niente!»
Abbassai di nuovo il capo
«Signorina Edwards»mi chiamò di nuovo.
Alzai la testa giusto in tempo per vedere una palla di fuoco che si dirigeva verso la mia faccia. Il mio scudo mi protesse immediatamente.
«La reazione dei tuoi poteri è a dir poco fulminea»disse pensierosa lei.
«Ecco qual'è il problema, riesco a difendermi ma non ad attaccare.»spiegai gesticolando con le mani.
Sembrò pensarci su un attimo poi si girò e fece un cenno con la mano.
«Continuiamo ragazzi!»urlò infine.

«E' stata una cosa orribile!»urlò Megan venendomi incontro a fine lezione.
«Cioè ti stavano guardando tutti!»riprese mettendosi le mani ai lati della testa.
«Grazie per avermelo ricordato»mormorai incamminandomi verso il prato dove pranzavamo.
«Però quello scudo è stato fenomenale!Più veloce della luce!»Si intromise Rechel sorridendomi a mo' di conforto.
Mi accasciai sull'erba verde sotto un albero che ormai era diventato il nostro posto per pranzare e chiusi gli occhi.
«Bhè, le voci si spargono in fretta, piccola Gwen. A quanto ho capito sei più innocua di quanto tu voglia far credere»Aprii un occhio solo sforzandomi di definire il viso piegato su di me.
Non che ce ne fosse bosogno alla fine. Si vedevano dei boccoli biondi contornare la figura e poi la voce era riconoscibile da sè.
«Jennifer capisco che tu non abbia un cazzo da fare tranne scoparti tutta la scuola, ma lasciami in pace,non hai un hobby?»dissi chiudendo gli occhi. Sentii Rechel, al mio fianco,soffocare una risatina che sicuramente a Jennifer diede fastidio.

Che peccato perdersi la sua faccia furente” pensai continuando a tenere gli occhi serrati.
Il sole tornò ad illuminarmi il viso e i passi della biondina si fecero lontani.
«Signorina Edwards, venga con me un attimo»trillò la voce della Smith.
Sperai con tutto il cuore che non avesse assistito al piccolo dibattito appena avvenuto tra me e la sua cocca sennò sarei finita in un bel guaio.
Mi alzai contro voglia e lanciai un'occhiata speranzosa a Megan e Rechel che mi guardarono tristemente.
La Prof si girò appena ebbe appurato che la stavo raggiungendo, la strada che percorremmo si prospettò piena di curve e siepi magiche che si aprivano e chiudevano ad un gesto della Smith.
Pochi minuti dopo ero davanti ad una villetta bianca con le tegole rosse e gli infissi in legno.
Spalancai la bocca.
Noi a marcire dentro delle orribili tende e i professori al calduccio in una confortevole villetta?!
I nostri passi venivano attutiti da una folta erbetta verde che terminò appena fummo abbastanza vicini alla casetta trasformandosi in mattonelle chiare.
La Professoressa mise una mano su una base piatta che la scannerizzò e poi disse con voce monotona.

Buongiorno professoressa Smith
Se possibile la mia bocca si spalancò ancora di più facendomi quasi strisciare il mento a terra.
Il rumore dei piccoli passi della megera ritornò appena lei si diresse verso la casetta poco distante da noi.
Mi guardavo attorno sbalordita. Quel posto era fantastico!
Il cancello che poco prima si era aperto dando il benvenuto alla professoressa adesso si stava chiudendo silenziosamente alle nostre spalle.
La porta della casetta si aprì appena la Smith mise un piede sul primo gradino del portico così mi avvicinai a lei a passi svelti per paura che la porta mi si richiudesse in faccia dando alla megera un motivo in più per prendersi gioco di me.
Se fuori quella villa era fantastica dentro si poteva ammettere che fosse perfetta. L'arredamento era abbastanza colorato ma c'erano piccoli tocchi femminili che rendevano il tutto elegante e non pacchiano.
Salimmo una scalinata in marmo bianco latte che portò ad un corridoio super illuminato grazie alle numerose finestre che lasciavano entrare i raggi solari.
La Smith controllò che io fossi ancora dietro di lei poi bussò ad una porta di legno chiaro.
«Avanti»
La porta si aprì da sola ed entrammo in una stanza molto grande che ricordava un ufficio.
«Eccomi, preside Louise, ho portato la studentessa Edwards»
Guadai la donna sulla trentina con i capelli rossi e gli occhi neri sorridermi dolcemente e farmi cenno di sedermi sulla sedia davanti alla sua scrivania.
«Può andare, professoressa Smith. Grazie mille.»
Fui sollevata di veder scomparire la megera dietro la porta ma la preside davanti a me mi fece salire l'angoscia.
Mi sorrise prendendo un fascicolo con la copertina arancione e lo aprì, fece scivolare lo sguardo da una riga all'altra leggendo silenziosamente poi si sistemò meglio sulla poltrona girevole e incrociò le dita sul tavolo.
«Allora Gwen, ho parlato con tua zia e mi ha detto della “prova” e di come hai manifestato i tuoi poteri, ho subito pensato: stano di solito la prova non è così brutale ma poi ho lasciato stare, poco fa la professoressa di esercitazione pratica mi ha fatto sapere che hai avuto problemi durante la lezione, mi ha detto che non hai saputo lanciare un attacco ma per quanto riguarda la difesa eri perfetta, appena se n'è andata ho cercato di collegare tutti i puntini e sono subito corsa nel reparto dedicato solo al personale della scuola alla ricerca di un libro piuttosto importante, in quanto racconta la vita dei più famosi stregoni della storia.»
Prese un attimo aria alzandosi e andando ad aprire una vetrinetta poco distante dalla scrivania, ne uscì un tomo gigante con la copertina scura ed una scritta dorata.
Ritornò alla sua postazione e appoggiò il libro sulla scrivania, lo aprì e lo girò verso di me.
«Ho trovato la storia di una strega nata 100 anni fa che aveva difficoltà nell'attaccare ma, come te, riusciva a difendersi ad ogni attacco, perfino del più potente stregone sulla faccia della terra, ho fatto ricerche più approfondite e ho trovato altri casi come il tuo, queste persone si fanno chiamare Evocatori perché non avendo un elemento fisso riescono ad evocarne uno nei momenti di bisogno, ho trovato un certo Max Del Lupo in Italia che è riuscito a sviluppare le sue doti da evocatore quindi mi sono chiesta: Perché non madarti da lui per raccogliere informazioni?»
Si alzò di nuovo camminando verso la fine della stanza e fermandosi accando ad un'oggetto coperto da un telo color panna, prese i due lembi esterni e lo sfilò via scoprendo lo specchio che teneva nell'ufficio della scuola C&C.
«Potresti usare questo per rendere il tuo viaggio velocissimo, che ne dici?»
La guardai leggermente confusa da tutte quelle informazioni in un colpo solo poi esitai non sapendo cosa risponderle.
«Potresti portarti dietro qualche amica così non ti sentiresti sola»riprese sorridendomi.
«Posso pensarci su un giorno?»chiesi titubante.
«Certo che puoi ,anzi devi! Non ti preoccupare quando ti senti pronta vieni da me e parti»
Annuii ancora un po' scombussolata e uscii dalla stanza cercando di riorganizzare le idee.

Angolo autrice:
Non mi uccidete!
Si lo so che non ho aggiornato subito come promesso ma mi ero completamente bloccata! Mi scuso anche per il microscopico capitolo ma mi sono detta che se non avessi aggiornato al più presto mi avreste linciata quindi eccoci qui con il capitolo, Gwen finalmete inizia a capirci qualcosa sulle stranezze dei suoi poteri grazie alla preside (che io amo :D) , quel poverazzo di Cedric neanche si vede (ma si farà perdonare vedrete) e quell'oca giuliva di Jennifer continua a voler marcare il proprio territorio rompendo le palle (addio finezza!)
Grazie a tutti quelli che hanno recensito e che seguono la mia storia silenziosamente, grazie a quelli che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite e tra le ricordate! Grazie a tutti e alla prossima.

  
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