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Autore: Kristeen Cullen    02/06/2013    9 recensioni
-Sei fidanzata?- Come? Ma che domanda è? Come faccio a stargli dietro?
-No,non lo sono Mr Grey.- e non intendo esserlo! Non per ora. Fruga nella sua tasca. E tira fuori un biglietto da visita. Me lo porge.
-Domani, chiamami a questo numero.-
-Perché?- Chiedo disorientata.
-Lei lo faccia.- metto giù Jules, che esce dalla porta ma sento Kate che la prende e prendono l’ascensore insieme. – Ok …-
Sorrido debolmente e mentre sto per uscire dalla porta Mr Grey mi afferra per una mano mi tira a se ed intreccia la sua mano tra i miei capelli. E mi bacia. Passionalmente.
Con la bocca scende sulla guancia e lascia teneri caldi e umidi baci per tutta la lunghezza fino ad arrivare al collo. Mi abbandono a quelle sensazioni che da un po’ mi sono sconosciute. Diciamo da tre anni … e mi lascio andare.
Ai suoi baci,abbracci e carezze. Mentre mi bacia il collo, si sposta verso il collo di dietro, scosta i capelli. Lo bacia, lo assaggia e lo succhia.
Sempre più forte. La parte più profonda di me freme.
“Dio! Mi ha fatto un succhiotto.”
-Domani, se non lo farai tu, ti chiamerò io ..-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11

Bussano alla porta. È Christian.
-Ana! Stai bene?-
-Si Christian , che succede …- è agitatissimo.
-Hai preparato la tua roba? Jules dov’è?-
- È nella sua stanza sta dormendo…-
-È sola?-
-Si, perché?-
-MALEDIZIONE!-
Corre verso la camera della piccola.
-Taylor! – urla. U rumore sordo di ceramica che si infrange sul pavimento.
Corro verso la stanza.
Christian sta lottando con un uomo vestito di nero e la faccia coperta da un passamontagna con due fori per gli occhi..
Mi lascio scappare un urlo. Taylor efficiente come sempre, mi ha scavalcata per aiutare Mr Grey.
Corro da mia figlia urlante e piangente,  la prendo in braccio. Esco di corsa dalla stanza.
-Kate! Kate …. – urlo- Un uomo è entrato in casa!-
-Come?- si alza di scatto dal divano.
-Dalla finestra presumo! Voleva portare via Jules. Chiama la polizia-
Kate corre verso il telefono. Stringo mia figlia. La carezzo. Dio mio…
Taylor corre verso la porta d’ingresso, Christian scende le scale. Non ha nemmeno un capello fuori posto.
-Ana stai bene?-
-Si … Cos’è successo?- Christian mi stringe.
-Vieni da me, prendi la tua roba e quella della bambina, non puoi più stare qui!-
-Cosa intendi?-
-Fa quello che ti dico e andiamo-
-Non posso lasciare Kate da sola!-
-Miss  Kavanagh , sarei lieto se anche lei facesse una borsa, e venisse nel mio appartamento.-
-Cosa sta succedendo Mr Grey- Anche Kate è nervosa.
-Vi spiegherò appena saremo da me. Non siamo al sicuro qui.-
***
Kate ha insistito per essere lasciata a casa di suo fratello. Mentre io e Christian ci stiamo dirigendo da lui.
-Hai la minima idea di chi possa essere quell’uomo?-
Mi stringe forte. –Ana …Amore mio sta tranquilla …-
Scoppio in lacrime. –Voleva portarmi via la bambina …-
-Shhhhhh, Ssssssssh, amore no. Non piangere ti prego, non vi faranno del male ci sono io per voi –
-Tu sai chi è?- Non risponde e mi carezza.
-Non voglio che tu esca da sola, e non voglio che per ora Jules vada all’asilo. Tu non andrai a lavoro e ..
-Christian! – mi asciugo le lacrime e cerco di riprendere un po’ di contegno perso -Io devo lavorare per vivere, ho bisogno dei soldi che …-
-NO! Tu non hai bisogno di lavorare. Ana, ascoltami …- si volta e mi prende le mani – Vieni a stare da me –
-Che cosa?-
-Si, vieni a vivere con me, da quando sei rimasta a dormire la scorsa notte …. Io …. Beh non sopporto più il silenzio della casa, è così grande. E così vuota senza te, e senza la mia piccola chiacchierona. Resta con me Ana …non dire di no …-
-Christian ..-
-Non dire no-
-Fammi parlare … -
-Non rispondermi ora, pensaci. Ana , potresti badare alla piccola, specialmente per ora. È troppo pericolosa esporla, ed esporre te ..-
-Christian non posso …-
-Si che puoi … Sai che l’azienda è mia…. Almeno … Resta a casa, sarai retribuita ugualmente.-
-NO! Cosa penserebbero i miei colleghi?-
-Non fregartene della gente Anastasia, e poi non verrebbero mai a saperlo, non sono fatti loro.-
Mi prendo la testa tra le mani, mi viene da piangere.
-Ehi, no piccola, ti prego …-
Mi stringe a se. Jules dorme appoggiata al sedile, è ancora scossa come me.
-Non arrabbiarti ma … Ho assunto delle guardie del corpo. Se devi uscire, per forza maggiore mia caparbia Ana, ma spero che lo farai solo se la casa andrà a fuoco, loro ti terranno d’occhio, non vi accadrà nulla con loro vicino.-  Guardie del corpo? – Per un po’ mi porterò del lavoro a casa, voglio essere sicuro che tutto andrà bene prima di lasciarvi sole.-
-Perché fai tutto questo?-
-Perché vi amo così tanto …- Mi stringe.
-Ami anche lei?- faccio segno verso la piccola che dorme nervosa e agitata.
-Certo che si! È una parte di te, è come tale, ormai anche di me. Inizialmente mi ero fatto qualche scrupolo, pensavo non fossi adatta a me e che avrei dovuto lasciarti in pace, ma… -sospira- dopo averla conosciuta, Dio. Me ne sono innamorato.-
***
Sono passati un paio di giorni da quando mi sono trasferita a casa di Christian.
I nuovi agenti della sicurezza sono Luke Sawyer e  Ryan E.J.
Preferiscono essere chiamati con i loro cognomi. Ma francamente io, non parlo con loro.
Mi imbarazza troppo. Christian ed io, siamo scesi a compromesso.
Lui lavora nel suo studio e io mi faccio portare il lavoro a casa.
Taylor ha preso tutta la mia roba e quella della piccola da casa di Kate.
Christian non mi da scampo. Vuole che resti da lui.
Inizialmente ero presa dal panico. Ma giorno dopo giorno sono sempre più felice di stare a contatto con lui.
Jules è diventata la bambina più felice di questa terra. Non chiede mai di Josè.
E io non intendo ricordarglielo. Christian si sta comportando come il più perfetto dei padri.
Gioca con lei, le da a mangiare, la mette a letto, ha modificato casa sua – piena di spigoli e pericoli- a prova di bambino.
Mi chiedo il perché di tutto questo. Ma la risposta la so già. Mi ama. Come io ormai amo lui.
Ho appena fatto addormentare Jules e ripenso alla cena di qualche giorno fa. Mi ha portata a casa dei genitori per conoscerli.
Ero così nervosa e così ansiosa di conoscere il padre e i fratelli di Christian.
Mia mi ha sorriso fin da subito e mi ha stretta forte.
Elliot ha subito fatto una battuta su di me, nemmeno messo la punta della scarpa in casa Grey, sono inciampata. Se non fosse stato per Christian mi sarei spiaccicata per terra.
La bimba l’avevamo lasciata in casa con Mrs Jones e Ryan, mentre Sawyer e Taylor ci hanno scortato.
Christian non ha detto nulla ai genitori, sul mio trasferimento improvviso.
Una cosa che ho capito di lui è che molto riservato. Anche se con me… ultimamente si annulla.
Guardo i tre fratelli seduti vicino e i genitori di fronte. Non si somigliano per nulla!
Christian ha i capelli color rame, bellissimi. E quei suoi occhi grigi che mi fanno sciogliere tanto? Ne vogliamo parlare? Mia ha i capelli corvini.
E gli occhi color nocciola.  Mentre Elliot è biondissimo e con due occhi azzurrissimi e puliti. Scherzosi. Mi fa molta simpatia, sempre con il sorriso sulle labbra. –Ana- mi chiama il padre di Christian, Carrick – Christian ha detto che lavori alla sip come segretaria.- Dio.. dove vuole andare a parare?
Bevo un sorso di vino. –Carrick non spaventarla!- lo rimprovera Grace. – Vieni in cucina con me cara?- annuisco e mi alzo.
Beh tutto sommato è andata bene la serata. Grace sa di Jules, ma gli altri non ancora.
Io lei e Christian abbiamo deciso di presentarla alla cena di questa sera che si terrà all ‘Escala.
Sono alla ricerca di Christian da un po’. La casa è enorme. Sono stata nella nostra camera – si ormai è nostra – in quella della piccola, in bagno in cucina e per ultimo vado a controllare il suo studio. Nulla è vuoto!
Mentre sto per chiudere la porta, qualcosa mi salta all’occhio. Mi guardo intorno e apro nuovamente.
Una cartelletta di colore azzurro. Con la scritta Anastasia Rose Steele.
Cosa? Cazzo è? La apro.

                                                                    Anastasia Rose Steele


·          Data e luogo di nascita: 10 settembre 1989, Montesano, Washington
·          Indirizzo: SW Green Street, 1114, scala 7, Haven Heights, WA 98888 Vancouver
·          Telefono cellulare: 360.959.4352
·          Numero di previdenzasociale: 987-65-4320
·          Coordinate bancarie: Wells Fargo Bank, WA 98888, Vancouver
·          Conto corrente n. 309361, saldo: 683,16 dollari
·          Occupazione: laureata facoltà di Lettere e filosofia, Washington State University, Vancouver – Indirizzo di studio: Letteratura
·          inglese
·          Media: 4,0
·          Precedente titolo di studio: Scuola superiore di Montesano
·          Punteggio: 2150
·          Impiego attuale: Sip : Seattle Independent Publishing, NW, Seattle, Oregon (fool-time)
·          Padre: Franklin A. Lambert (1° settembre 1969 - 11 settembre 1989)
·          Madre: Carla May Wilks Adams (18 luglio 1970)
·          Sposata con Frank Lambert (data matrimonio: 1° marzo 1989, data vedovanza: 11 settembre 1989)
·          Raymond Steele (data matrimonio: 6 giugno 1990, data divorzio: 12 luglio 2006)
·          Stephen M. Morton (data matrimonio: 16 agosto 2006, data divorzio: 31 gennaio 2007)
·          Robbin (Bob) Adams (data matrimonio: 6 aprile 2009)
·          Orientamento politico: Sconosciuto
·          Orientamento religioso: Sconosciuto
·          Orientamento sessuale: Sconosciuto
·          Relazioni sentimentali: Nessuna al momento
·          Sposata e separata con Josè Rodriguez
·          Durata matrimonio: Due anni.
·          Data del matrimonio: 18 settembre 2005
·          Data del divorzio: Sconosciuto
·          Prole : Jules Rodriguez età due anni e mezzo nata a Seattle
·          Partorita all’età di diciannove anni il 3 maggio 2008
·          Istruzione: Scuola materna Ever greene
 
COSA? Ha preso informazioni su di me? Improvvisamente le sue parole mi colpiscono come una secchiata d’ acqua gelida.
Dopo l’assalto di Josè al mio ufficio, Christian mi ha portata in ospedale per mettere dei punti al braccio, li ho conosciuto sua madre, la dolcissima Grace Grey. Li mi ha rivelato di essere il volto del compratore benefico che ha salvato la sip, ma anche di essersi innamorato di me mentre mi spiava quando aspettavo il bus per andare a lavoro.
Io mi sono spaventata ma lui mi ha rassicurata e ha detto. “Sei tu a non conoscermi Anastasia, io so molto di te ..”
Sapeva persino il mio colore preferito! Adesso capisco il perché …
Ha un fascicolo su di me! Cosa devo fare …?
Come quella volta mi chiedo se devo avere paura … devo averne?
Lui non mi ha mai fatto del male … mi ha sempre trattata benissimo.
E anche mia figlia. Ma …
Non riesco a digerire la storia dello ‘Spionaggio’
Mi sento come … violentata. Si.
Ha violato la mia privacy!
Guardo dalla grande vetrata come voler ricevere un illuminazione, un consiglio divino..
Sono così confusa …
Cosa devo fare?
Improvvisamente la porta si apre e io sobbalzo.
-Amore, sei qui, ti stavo cercando.- Christian mi abbraccia da dietro e mi bacia il collo.
Non mi sciolgo come al solito. Anzi.
Forse mi irrigidisco ancora di più.
-Hei .. che cos’hai?- non rispondo. –Piccola, stai male? Sembra come se ti dessi fastidio.-
Mi volto. Lui sbianca vedendo il mio viso. –Ana… che succede.- guardo la scrivania di Christian.
Lui segue il mio sguardo e nota la cartelletta.
-Ana … Non è come pensi ..-
-Perché, cosa penso Mr Grey?-
-Ana, l’ho tirata fuori per buttarla via …-
-Quando me lo avresti detto di avere preso informazioni su di me, su mia figlia e sui miei genitori?- urlo.
Sembra impaurito. Mi guarda come se potessi linciarlo da un momento all’altro. E giuro che vorrei farlo.
-Ana …-
-No! Non chiamarmi Ana! Io adesso prendo mia figlia e me ne vado!-
Mi volto e faccio per andarmene. Ma mi blocca il braccio. –No! Non andartene!-
-Per quale motivo dovrei rimanere? Dammi una buona ragione!-
-Ana, tu lo sai che ti amo. Non ti sembra una buona ragione?-
Le sue parole mi colpiscono dritto al cuore calmandomi un po’.
-Anch’io ti amo Christian ma non ho preso informazione su te e la tua famiglia!-
-Ana ti prego, lasciami spiegare …-
-Spiegare cosa? Adesso mi fai paura Christian … più paura delle persone li fuori che hanno tentato di portarmi via la bambina!-
L’ho ferito. Cavolo no! Non volevo questo. Sto per chiedere scusa ma preferisco voltarmi.
-Ana … è ora che io ti dica la verità.-
Un’altra?
-Un’altra verità Mr Grey? Chi mi assicura che dopo questa non ce ne siano altre nascoste?-
-Ana  … Questa è l’ultima che devi sapere, che ti tenevo nascosta … ma ho bisogno di un’altra promessa. Ti prego amore mio. Non lasciarmi mai …-
Mi volto. E lo guardo. Come hai fatto a farmi innamorare così Mr Grey? No, non ce la faccio…
Non riesco. Non riesco a lasciarti e non riesco a perdonati cosa devo fare?
Lui mi ha sempre trattata bene, mi ama davvero e lo so. Devo solo riuscire a passare sopra a tutto e perdonare.
-Christian ti amo, io … non riesco più a vivere senza di te. Non me ne andrò ma … Ti prego, adesso io.. voglio tutta la verità.-
-Si, solo se tu non te ne andrai piccola.-
-Non lo farò amore mio …-
-Ti prego Ana, non avere paura di me, non dirmi mai più una cosa del genere. Ho mai fatto qualcosa che ti abbia fatto intuire d‘avere paura di me?-
-No… Hai ragione, scusami solo che … Mettiti al mio posto …-
-Amore mio, hai ragione, adesso saprai tutta la verità. Non  ti nasconderò più nulla. Ma prima …- tira fuori una scatoletta rossa di cartier.
Si inginocchia davanti a me. –Ana …- La apre. –Vuoi sposarmi? Sei tutta la mia vita adesso e io non riesco più a passare un giorno lontano da te o dalla piccola, amami per sempre Anastasia.-
Dio mio …
-Si Christian!- dico buttandogli le braccia al collo e accucciandomi. –Ti amo Christian, certo che voglio sposarti!-
-Oh Ana … non sai quanto mi rendi felice anima mia!-
Afferra la mia mano sinistra. Sfila dal cuscinetto l’anello d’oro o platino. Con … Un diamante?  Ub brillante? Cosa sarà?
Non mi interessa.
-Dio Ana … sono giorni che volevo chiedertelo …- si solleva e mi aiuta ad alzarmi, mi afferra la mano e bacia l’anello. –Non sapevo come l’avresti presa ..-
-Sono scioccata e … impaurita, Josè mi ha lasciato una cicatrice enorme ma tu … Mi hai aiutato a rimarginarla, pensavo di non riuscire mai più ad amare qualcuno .. E poi sei arrivato tu. Dolce , premuroso, ami la mia bambina, quante probabilità avevo di fare innamorare un uomo adorabile come te?-
-Tutte.- mi bacia … - Ana .. io non sono affatto quello che pensi, anzi, non lo ero, tu mi hai fatto diventare quello che sono ora.-
-Perché dici questo?-
Mi afferra la mano e mi tira verso di se, si siede sul bordo della scrivania.
-Ana siediti-
Mi siedo sulla grande poltrona di pelle nera del mio Mr Grey.
-Sei l’essere più dolce, buono, generoso e onorevole che abbia mai conosciuto lo sai?-
Gli stringo la mano. Il suo viso è angosciato, quasi triste.
Un sorriso amaro attraversa le sue labbra.
-Ana, mi hai promesso di non avere più paura amore, ricorda, tu mi hai  cambiato …-
-Christian, cosa succede …-
-Mi consola il fatto che tu mi ami a tal punto da volermi sposare.-
-Christian …-
-Ana aspetta..-
-Che c’è … non ti senti pronto? Vuoi aspettare un po’…?-
-No .. è arrivato il momento che ho tanto temuto .. Ana … Sono un dominatore.-
   
 
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