PROLOGO.

-Cristina! Alzati!- mi urla mia madre dalla cucina.
Mi giro dall’altro lato del letto, faccio finta di non averla sentita. È estate, mi sono alzata presto per tutto l’anno, adesso voglio dormire. Forse è per questo, oppure perché ho quindici anni e tutta questa fretta di “andare al mare presto se no non troviamo il parcheggio” non ce l’ho. Mia madre, però, si.
Sento il rumore
dei suoi passi avvicinarsi alla mia camera e, prima che apra la porta, mi faccio trovare con il costume addosso. Sono imbattibile nelle cose all’ultimo minuto.
-Pensavo dormissi ancora…- dice sorridendomi- buongiorno.- si avvicina e mi da un bacio sulla fronte.
Mi infilo il prendisole e ci avviamo verso la macchina.
Il tragitto per il mare è qualcosa di stupendo. Ti prepari ad “essere felice”, ti prepari a divertirti, perché solo il mare, quando hai quindici anni, può rallegrarti. Oltre a lui.
Sono seduta in macchina e fisso il vuoto, come sempre. Fisso il vuoto, ma la mia mente non è vuota, quella no. Penso a lui.
Quando arriviamo in spiaggia c’è mio cugino con i suoi amici ad aspettarmi.
Mio cugino è la classica bellezza mediterranea, si può dire no?! È alto, magro, ha due occhi che incantano e un sorriso, talmente bello che me ne innamoro ogni volta che lo vedo. Lui, Andrea, mi adora, sono la sua “piccolina”. E io adoro lui.
Mi trovo bene anche con i suoi amici. Quello che tiene di più a me è Roberto. Sorriso smagliante, corpo da urlo e la scritta “freedom” sulla schiena. Dice sempre di volermi sposare e mio cugino s’innervosisce. Ma c’è una cosa importante sul conto di Roberto, è il fratello di quello che mi ha fatto perdere la testa, il cuore, i polmoni. È il fratello di quello che mi ha fatto perdere, punto.
Lui, Francesco. È anche lui qui. È alto, magro, ha i capelli ricci e ribelli, ha due fossette ai lati della bocca che incantano milioni di ragazze, ma lui è ancora single e non ho mai capito il perché. Ciò che odio di più di lui? Ha venticinque anni.
Mi avvicino a Andrea e mi abbraccia, mi toglie il respiro. Gli do un bacio sulla guancia e poi, ho giusto il tempo di respirare perché arriva Roberto a stritolarmi.
-Amore mio!- dice e mi sorride. Mi da un bacio sulla guancia e poi guarda mio cugino che già ha stretto i pugni.
-Va bene, andiamo a prendere la barca?- dico ad Andrea.
-Le chiavi sono nel bar vicino al porto, le andiamo a prendere insieme?- mi risponde.
-Calmi, calmi. Lei è mia moglie, ci vado io con lei.- dice Roberto ridendo.
Andrea sorride, poi aggiunge: - Non hai la macchina e Francesco non te la presta.- poi, rivolgendosi a Francesco- non è vero?
-Se deve accompagnare la moglie, gliela devo prestare.- dice Francesco e mi guarda.
Sono in imbarazzo e l’unica cosa che riesco a fare è sistemarmi il pezzo di sopra del bikini.
-Sei un infame. Anzi, sai che ti dico, andiamo io e Roberto, tu rimani con lei. Dato che è tua cognata.- dice Andrea, con una faccia da imbecille. Adesso lo adoro ancora di più.
Si avvicina a me e mi sussurra nell’orecchio un “mi raccomando”. Gli do uno schiaffo sulla testa e Francesco ride.
In cinque minuti spariscono, ma noi non siamo soli.
Mario si avvicina a me e mi passa una sigaretta. Lo sanno tutti che fumo, eccetto Andrea, mamma e papà.
Ho iniziato a fumare contemporaneamente a quando ho iniziato ad uscire con mio cugino. E, a passarmi le sigarette è sempre stato Mario. Diciamo pure che è il mio compagno di fumo.
Francesco, da quando quei due se ne sono andati, non mi ha tolto gli occhi di dosso. Anzi, adesso si sta avvicinando a me, potrei morire. Il mio cuore batte all’impazzata e mi trema la mano, per non darlo a vedere do un altro tiro alla sigaretta e rido guardando Mario.

ciaaaao.
allora, cosa ne pensate? vorrei dei pareri :)
continuo a 2 recensioni :)
RECENSITEEEEEEEE. <3 <3