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Autore: Vally_    03/06/2013    2 recensioni
ciao, questa è la prima storia, che pubblico. non sono brava a creare l'inizio di un racconto, quindi ho deciso che questa,
sarà una storia senza inizio, e la dividerò in one-shot, che saranno collegate tra loro.
bhè, spero che qualcuno la legga.. xD
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Spero che il primo capitolo sia piaciuto a qualcuno, e se è così, mi fa davvero molto piacere :)  
In quest'altro, invece ho deciso di aggiungere un personaggio.. 
Spero che vi piaccia. 
Bhè, fatemi sapere :)
                                 Vally_16  
  
 

 ~ Passato e Presente ~
 
Immagino che tutti abbiano avuto un primo amore. Immagino anche, che a molte sia andato bene, e altre invece, non siano state corrisposte. Bhè, io sono una di quelle appena nominate. Infatti, la prima volta che mi sono innamorata, se si può dire così, non ero corrisposta, e devo ammettere che è stato davvero un brutto periodo. Fino a poco tempo fa, qualche volta, mi capitava di pensarci. Di pensare a come sarebbe stato, se anche lui avesse provato i miei stessi sentimenti. Ma mai come adesso, vorrei non aver perso tutto quel tempo a rincorrere una persona così, che si fregava altamente, di quello che provavo. 
 
Sono in un pub con le mie amiche. Stiamo bevendo qualcosa, mentre ci raccontiamo gli ultimi avvenimenti.
Mi sento osservata. Inizialmente, decido di non darci peso, ma quando ne ho abbastanza, mi giro.   Il mio cuore perde un battito, e il respiro si ferma. Cosa ci fa lui qua? Perchè mi sta fissando? 
Mi volto verso la mia migliore amica, vicina a me - C'è matteo.
E: Scusa?
A: È vicino al bar. Mi sta fissando.
La vedo guardare dietro di me, e dalla sua faccia, intuisco che sia ancora lì che guarda.
E: È ancora li.
Infatti. Sospiro, e mi alzo. Eleonora mi guarda un po' preoccupata, ma le sorrido, cercando di calmarla. Ma chi calmerà me?
Il mio cuore ha iniziato a battere in una maniera strana. Le mani iniziano a formicolare, e nello stomaco, ho una strana sensazione. 
Mi avvicino al ragazzo al bar, e mi fermo a pochi centrimetri da lui - Che vuoi? - Sbatte un paio di volte le palpebre. Il suo sguardo smarrito, viene presto sostituito da uno straffottente, che mi fa aumentare la voglia di prenderlo a schiaffi.
M: Non ti fa piacere vedermi?
A: Proprio per niente.
M: E io che sono venuto apposta per te.
A: Allora puoi anche andare via.
Mi prende un braccio, e mi trascina da una parte del locale, un po' più appartata.
A: E lasciami! - Strattono il braccio con maggiore forza, riuscendo a liberarmi dalla sua presa. 
Mi massaggio la zona un po' arrossata, guardandolo con disprezzo - Che cazzo ti ha preso?
M: E quindi adesso sei fidanzata?
A: Chi te lo ha detto?
M: Rispondi!
A: Si! Sono fidanzata! 
M: Lascialo.
A: Scusa?! E sentiamo.. Perchè dovrei? Perchè me lo hai detto te?
M: Si.
A: Ahahhaha! Ma non farmi ridere!
M: ...
A: E una volta che l'ho lasciato, cosa dovrei fare?
M: Saresti mia.
A: E questo da quando?
M: Da quando ho capito che mi piaci. Che non voglio che nessun altro si avvicini a te.
A: Ahahahahaha
M: Perchè ridi?
A: Perchè mi fai ridere. Davvero credi che dopo tutto quello che mi hai fatto passare, io possa riuscire a stare con te? Che lasci il ragazzo che amo, che mi ha fatto dimenticara tutto il dolore che mi hai causato, solo perchè tu mi vieni a dire che ti piaccio? Che stronzata.
Continuiamo a litigare, fino a quando appoggia entrambe le mani sul mio viso, attirandomi a se. Con violenza, quasi disperazione, facendo incontrare le nostre labbra. Ho sempre desiderato baciare le sue, ma adesso sono schifata. Mi stacco da lui, spingendolo lontano da me - Non ci provare mai più! - Mi giro, e me ne vado, lasciandolo lì.                                                                            
Esco dal pub, e mi avvicino alla fermata dell'autobus. Mentre lo aspetto, mando un messaggio a Eleonora.
Arrivata a destinazione, scendo. Apro il portone, e inizio a correre su per le scale. Suono al campanello, aspettando che mi venga ad aprire. 
La porta si apre, mentre un Leo abbastanza interrogativo, mi guarda.
A: Davvero, non ne posso più di queste prese in giro. 
Ho il viso completamente bagnato dalle lacrime, mentre delle nuove iniziano a scedere.
Mi abbraccia, facendomi appoggiare la testa contro il suo petto, mentre con una mano mi accarezza la testa, e con l'altra mi tiene a se.
Sento il suo cuore battere, e decido di concentrarmi su quello, e sul calore che mi sta trasmettendo.
Poco a poco, gli singhiozzi iniziano a cessare, e insieme a questi, anche le lacrime. 
Quando mi sono definitivamente calmata, Leo mi mette entrambe le mani sulle spalle, e mi allontana leggermente, in modo da vedermi negli occhi - Adesso usciamo, va bene? - Annuisco, mentre posa le sue labbra sulle mie.
 
Stringo la mano a Leo, mentre andiamo verso la nostra meta.
Non ci posso credere, siamo in un luna park! Sono al settimo cielo, e per ringraziarlo, lo bacio. Lui sorride, mentre mi trascina verso la prima attrazione.
 
Abbiamo giá fatto piú di metá giochi, ma ancora non ci siamo minimamente stancati. Devo ammettere, che mi piace questa cosa: anche se adesso siamo fidanzati, ci comportiamo come due idioti, come abbiamo sempre fatto.
Prendiamo lo zucchero filato, mentre ci avviciniamo ad una panchina nascosta dagli alberi. 
Sto per sedermi, ma Leo mi precede, facendomi sedere a cavalcioni sulle sue gambe. Parliamo un po', mentre continuiamo a mangiare il nostro bastoncino rosa. Leo ne morde un pezzo, ma prima che possa mangiarlo, lo bacio, impadronendomene. 
Lo guardo, e sul suo viso, si é creato un bellissimo broncio. 
Non ne posso fare a meno, e mi avvicino, per baciarlo. Quando sono quasi arrivata a toccare quelle bellissime labbra, si gira, facendomi baciare la sua guancia. 
Devo ammettere che ci sono rimasta davvero male, infatti il broncio, che prima aveva Leo, é passato a me, mentre sul viso del ragazzo, si é formato un sorrisino beffardo. 
Sbuffo, alzandomi dalle sue gambe. Ma la sua mano, attorno al polso, mi blocca. Lo guardo, continuando a tenere il finto broncio. Improvvisamente, mi sento tirare, finendo nuovamente, sulle sue gambe.
L: Mi piace il tuo sorriso.
A: Ma non sto sorridendo.
L: Ancora per poco.
Neanche il tempo di capire quello che aveva detto, che mi ritrovo a ridere come una cretina. Mi stava facendo il solletico. Oltre tutto, nei miei punti deboli: i fianchi. 
Mi ritrovai presto, sdraiata sulla panchina, con Leo sopra di me.
A: Ahahaha! Ti p-prego.. sme-smettil-smettila! Ahahah - stavo cercando di articolare un frase di senso compiuto, ma non mi riuscí molto bene, dal momente che non riuscivo a smettere di ridere.
L: Smetti di tenere il broncio?
A: S-si, la smetto!
E subito smise di torturarmi, dandomi un leggero bacio a stampo. 
Stava per rialzarsi, ma lo presi per il colletto della maglia, facendo rincontrare le nostre labbra, approfondendo il bacio.
 
Verso l' 3:45 di notte, siamo tornati a casa sua. 
Leo si é offerto di dormire sul divano, perché era la prima volta che dormivo da lui, e non avrebbe voluto bruciare le tappe. Anche se un po' mi é dispiaciuto, mi sono trovata d'accordo, e cosí sono andata in camera sua, dove mi sono addormentata subito.
Mi sveglio all'improvviso, e intorno a me, é ancora tutto buio. Guardo il telefono, sul comodino a fianco a me, che segna le 5 passate.
Mi rimetto sdraiata, pronta a tornare le mondo dei sogni, ma qualcosa continua a tenermi sveglia, facendomi rigirare continuamente, tra le coperte.
Sbuffo, alzandomi per andare in cucina, a bere qualcosa.
Mentre sto bevendo, sposto lo sguardo verso il divano, e istintivamente appoggio il bicchiere al tavolo, e mi avvicino a Leo.
Lo tocco piano con il dito, mentre cerco di svegliarlo - Amore, posso dormire con te?
Non ricevo nessuna risposta, solo un leggero movimento, che mi fa capire che si sta spostando, per farmi spazio. Infatti, lo vedo completamente appiattito contro il divano, mentre tiene appena, le coperte alzate.
Mi stendo accanto a lui, e subito mi sento avvolgere dalle sue braccia. Qualche istante dopo, sono nel mondo dei sogni.
  
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