20/12/2007
2 recensioniMemorie
di un' estate
1. Coralli e diamanti
La professoressa si ostinava a spiegare, imperterrita, davanti agli sguardi annoiati dei suoi alunni.
Quello era l' ultimo giorno di scuola, e si leggeva nei visi degli studenti la voglia di accogliere l' estate.
La donna si sistemò gli occhiali sul naso aquilino, mentre voltava la pagina del suo enorme libro. Stava per proferire parola, quando fu interrotta dal suono acutissimo della campanella scolastica.
Un urlo esultante si sollevò dalla classe, che si precipitò all' uscita, sgominando le matricole ancora inesperte, e insinuandosi timorosi tra quelli del quinto anno.
La III F si ritrovò bagnata dai raggi del sole in pochi frangenti di secondo, seguiti da urla festose e schiamazzi sparsi nel vuoto.
Irene osservava tutto dall' alto della scalinata appena sotto il porticato. Con lo sguardo cercava di intravedere la sua amica Chiara, ma essa si era persa nella folla. Oppure no.
Lo sguardo le cadde dietro a un muretto ad angolo, decorato di scritte, che nascondeva due ragazzi. Non potè fare a meno di spiare...ma...ma era Chiara!
Si stava appassionatamente baciando con un ragazzo alquanto carino, che le poggiava la mano sul fondoschiena, mentre con l' altra le teneva il viso verso di se.
- Chiara!
La ragazza si girò, tirandole uno sguardo di fuoco che si spense non appena la riconobbe. Si staccò dalle labbra del ragazzo e corse verso l' amica.
- Irene! Scusa ma...ehm...
- Non dire niente.
- Senti tesoro, ci sentiamo, ok?!
Disse, rivolgendosi al ragazzo, che frastornato si grattava la nuca. Chiara si sistemò i capelli arruffati e con un ciuffo che le stagliava la fronte alta.
- Scommetto che ti sei scordata che fra due giorni...
- ...ci diremmo addio...lo so.
- Bhe non metterla così sul tragico. Ci rivedremo tra tre mesi!
- E ti pare poco?!
Disse Chiara, mentre gli occhi azzurri le si bagnavano di lacrime. Irene l' abbracciò forte.
- Mi dispiace aver rovinato i nostri piani...ti avevo promesso che sarei venuta in vacanza con te e invece...
- Non preoccuparti. Me la caverò anche da sola...
- Ma mi dispiace che io andò a divertirmi e tu starai a lavorare!
- Bhe...chissà quanti ragazzi carini ti perdi!
Nella sua voce non c' era il solito sarcasmo. Anzi, dal suo tono si intuiva che stava trattenendo a stento le lacrime.
Insieme si incamminarono attraverso il cortile ormai vuoto. Si strinsero la mano, leali e sofferenti. Ma entrambe, dentro di loro, non vedevano l' ora di partire.
Chiara sarebbe andata a fare l' animatrice in un villaggio turistico della California, mentre Irene sarebbe andata con i suoi genitori in Grecia, dove abitavano da anni i suoi nonni.
Quando arrivarono all' incrocio che seprava le loro abitazioni, si lasciarono l mano, come gli eroi che partono per la guerra. Chiara svoltò a sinistra, mentre con la coda nell' occhio osservava la sua amica allontanarsi verso destra. Sapeva bene che il giorno dopo sarebbero state insieme, ma gia sentiva la sua mancanza.
Pensò a quando i loro genitori le avevano paragonate a un corallo, lei, Chiara, e un diamante, Irene. Solo allora capì perchè avevano affibbiato loro quei paragoni: il corallo era una pietra passionale, equilibrata, preziosa ma dura da scalpire. Mentre il diamante era bello, prezioso e delicato.
Le sue labbra si inclinarono leggermente, fino a formare un leggero sorriso, che scomparì non appena intravide dai vetri delle finestre, i suoi due fratelli che si azzuffavano. Le aspettava un altro pomeriggio chiusa in casa, a fare la baby sitter.
Ciao
tutti! So bene che non è la mia prima FF, però
spero che gradiate anche questa. Negli ultimi tempi ho sentito il
bisogno di scrivere storie più realistiche e sentimentali,
abbandonando ( x il momento ) la storia di Sakura e Lee. Non
fraintendete, sicuramente ( prima o poi ) la aggiornerò. Nel
frattempo spero che commentiate anche questa...